Analisi di una Trinacria molto truccata

Sezione dedicata alla discussione di certificati e perizie che lasciano perplessi e/o sbagliati e dei quali si vuole approfondire parlandone tra collezionisti.
E' importante leggere il messaggio in testa alla sezione riportante le Regole
Regole del forum
In questa sezione si discute di Certificati Peritali che ci fanno sorgere dei dubbi o che si sospetti siano sbagliati. E' la più delicata delle sezioni del Forum perché si andrà a parlare dell'operato di professionisti del settore che svolgono questa professione e di questo magari debbono vivere. Per tale motivo si raccomanda di mantenere i toni della discussione assolutamente garbati ed evitare facile sarcasmo. Non dimentichiamoci che il RISPETTO deve essere alla base delle discussioni e che anche nel caso si discuta di errori palesi essi sono sempre in agguato nella vita professionale di ognuno di noi. Tutti possiamo sbagliare e lo dimostrano gli errori che sono stati fatti anche da grandi nomi della filatelia presente e passata. Non si dovrà mai mettere alla berlina un perito che ha sbagliato ma si dovrà adottare un clima di "considerazione" perché diamo per scontato che, ove l'errore si verifichi, alla base ci sia sempre la buona fede. Inoltre non bisogna dimenticare che si possono falsificare pure i certificati quindi si raccomanda ulteriore cautela nel caso il Certificato ci sia pervenuto a corredo di un pezzo acquistato. Ci auspichiamo che questo spazio possa anche essere utile ai professionisti affinché possano fare tesoro dei loro eventuali errori, o scoprire eventuali Certificati falsificati, e lasciamo a tutti loro ogni diritto di intervento sia diretto che tramite referenti. Sarebbe inoltre auspicabile che i collezionisti che apriranno i topic mettano sempre prima il pezzo e lasciare che gli iscritti del forum possano esaminarlo e discuterlo e solo successivamente mostrare il certificato. Confido nella sensibilità e serietà di tutti voi. Ogni messaggio offensivo, a esclusiva discrezione dello Staff, verrà rimosso e l'iscritto ammonito. Per qualsiasi segnalazione potete inviare una email a admin@filateliaefrancobolli.it
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gianni tramaglino
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da gianni tramaglino »

Ciao: :mmm: che sia la centounesima posizione della Trinacria ,fino ad oggi sconosciuta ...ma merito di questo meraviglioso forum averla individuata :mmm: ?Con assoluta simpatia... :abb: gianni tramaglino p.s. poi troveremo la 102....la 103....ecc.ecc.
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Franco Moscadelli
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Gianni.
Con la battuta ci sei andato vicino....

lettera sass.JPG


Quella descritta è proprio la Trinacria di cui state parlando. (Il 15b porta la doppia incisione della T spostata in verticale
Il 15c idem cs però con lo spostamento orizzontale).
Quella nella foto postata, se :cool: vedi bene, la stampa parzialmente decalcata non presenta la T ma la G di grano (non modificata in T). E' questo il francobollo. Ne è noto un solo esemplare usato e difettoso, ma non fatto da pezzi di altri francobolli. Catalogato al n° 15e. Ciao: :leggo:

:abb: Franco
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gianni tramaglino
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da gianni tramaglino »

Franco Moscadelli ha scritto:Ciao: Gianni.
Con la battuta ci sei andato vicino....

lettera sass.JPG


Quella descritta è proprio la Trinacria di cui state parlando. (Il 15b porta la doppia incisione della T spostata in verticale
Il 15c idem cs però con lo spostamento orizzontale).
Quella nella foto postata, se :cool: vedi bene, la stampa parzialmente decalcata non presenta la T ma la G di grano (non modificata in T). E' questo il francobollo. Ne è noto un solo esemplare usato e difettoso, ma non fatto da pezzi di altri francobolli. Catalogato al n° 15e. Ciao: :leggo:

:abb: Franco


Ciao: Carissimo Franco ,quanto citi era stato da me chiosato all'inizio del topic.

Ringrazio e saluto l'Amico Apache per i suoi interventi ,anche se rari, brillanti e pieni di "fascino". Per meglio "inquadrare" questa "tipologia" ,riporto quanto scrive il Sassone 2010,a proposito della doppia incisione: è noto un esemplare nuovo del 15b(spostamento verticale n.d.g.).Si riscontrano cinque doppie incisioni della lettera "T",con spostamento piu' o meno evidente ,in senso verticale ed una con nitido spostamento in senso orizzontale .E' noto un solo esemplare (usato) del 15b con la stampa parzialmente decalcata al verso.

Hai anche giustamente scritto ,,, purtroppo non possiedo un [color=#FF0000]plattaggio completo della tavola a grandezza naturale, solo una riproduzione da uno studio, per cui è molto difficile risponderti. Qualche esperto di "dittatura garibaldina" è qui presente? [/color]

Purtuttavia,con molto coraggio :clap: hai "difeso" la presunta originalità della Trinacria presuntamente decalcata che ha una prestigiosa firma peritale.

Ti posso assicurare che questa Trinacria,oltre a essere stata "sviscerata" dagli studiosi finora intervenuti che ne hanno dimostrato le "mancanze" o "aggiunte" :-) non appartiene a nessuna delle 100 posizioni magnificamente plattate nel noto tomo!
La mia era una battuta...amara!Vi sono tanti francobolli e documenti che mietono vittime illustri...sia tra periti che tra collezionisti ,la Trinacria si presta magnificamente allo scopo!

Un carissimo saluto e un :abb: da gianni tramaglino
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Franco Moscadelli
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Sono pienamente d'accordo con te che sia un francobolo che si presta perfettamente a trucchi e manipolazioni e possa fare vittime illustri. (Qualcuno degli intervenuti lo ha visto in originale, toccato e controllato?). Se siamo sicuri che non combaci perfettamente con nessuna delle 100 posizioni plattate (illustrate) in un libro e attendibili al 100%, non resta che aspettare di vederlo possibilmente in originale per dargli un parere certo oppure sentire la documentazione inoppugnabile ;-) dell'illustre perito che l'ha firmato. Non vedo altre conclusioni.

:abb: Franco
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pasfil
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da pasfil »

Scusami Franco, non per fare inutili polemiche, ma francamente ancora non capisco.

Franco Moscadelli ha scritto:Ciao: Sono pienamente d'accordo con te che sia un francobolo che si presta perfettamente a trucchi e manipolazioni e possa fare vittime illustri. (Qualcuno degli intervenuti lo ha visto in originale, toccato e controllato?). Se siamo sicuri che non combaci perfettamente con nessuna delle 100 posizioni plattate (illustrate) in un libro e attendibili al 100%, non resta che aspettare di vederlo possibilmente in originale per dargli un parere certo oppure sentire la documentazione inoppugnabile ;-) dell'illustre perito che l'ha firmato. Non vedo altre conclusioni.
:abb: Franco


Ebbene:

Dissento totalmente al principio contenuto in queste Tue affermazione, altrimenti non dovremmo tenere conto e ritenere autentici certi pezzi discussi in altri argomenti, fino ad allora ritenuti chimere della filatelia, alcuni dei quali più volte fotografati, periziati e riportati in cataloghi specializzati.

Dissento al Tuo principio perché nessuno di noi intervenuti negli argomenti, dei quali a seguire riporto i link, ha scritto fesserie e dalle sole immagini abbiamo potuto stabilire, ripeto stabilire, che quei pezzi non erano così come ci hanno voluto far credere quei prestigiosi certificati.

Dissento al Tuo principio perché in questi casi almeno nessuno di noi (almeno io) ha potuto osservare dal vero certi pezzi, ma ci è bastata la sola immagine per capire che le cose non quadravano. Tutto questo perché oggi più precise e notevoli sono le informazioni che ci sono pervenute e pochi ancora possono vantarsi di custodire “il tesoro dei templari” che anni orsono era riconosciuto della custodia di alcuni. Non fraintendermi, i periti avranno sempre la massima fiducia e rispetto del collezionista, il quale però risulterà più esigente e qualificato.

viewtopic.php?f=147&t=14233 (in questo caso inviai una e-mail alla Società Diena, informandolo dell’errore ed analoga mail alla Casa d’Asta invitandoli al ritiro del lotto). Tutto questo dalla sola immagine di un pezzo corredato di autorevolissimo certificato.

Te ne segnalo ancora altri, ancora più importanti e trattati sempre ed esclusivamente con la sola immagine in questa Sezione del forum:
viewtopic.php?f=147&t=14541
viewtopic.php?f=147&t=15357

Dissento ancora al Tuo principio perchè per le caratteristiche che si evidenziano in immagine dovrebbe allora essere messa in discussione la magnifica Opera sulle Crocette (e di riflesso sulle Trinacrie), ma anche il precedente importantissimo lavoro di Emilio Diena. La particolarità di quella doppia T non ci può far credere, per il dovuto rispetto verso gli autori di tali importantissimi e difficilissimi studi, che si possa tentare il confronto con altro pezzo della tavola. A questo punto mi pare più propendere ad un errore nella certificazione del pezzo, sebbene il perito meriti ogni indiscussa stima ed autorevolezza.

Caro Franco :abb: , ma la Trinacria in figura evidenzia una doppia “T”. Tale caratteristica, primaria e costante, nel plattaggio le attribuirebbe la posizione nr. 5 della tavola.

OSSERVIAMO IL RECTO. Notiamo che a sx il colore è intenso, mentre a destra si presenta scolorita.

Anche l’inchiostro del bollo “ANNULLATO” evidenzia le due anomalie :mmm: . Pertanto, considerando quanto ci appare al verso (di cui in seguito si esporrà) appare evidente che il pezzo è stato oggetto di un pesante intervento di sostanze solventi e tenuto conto del risultato finale, il tutto appare come un lavoro non portato al termine.

1) In GIALLO: partiamo dal presupposto che le due cornici inferiori e superiori sono allineate. L’allineamento lo indichiamo con un segmento di colore giallo

2) IN ROSSO : si noti, quindi, che nel margine superiore bianco il proseguimento della linea della battuta della rulletta del primo esemplare non trova corrispondenza nell’ esemplare di destra, in quanto la linea prosegue nel margine bianco. L’assenza del colore che doveva necessariamente esserci non è nemmeno visibile nella parte del margine bianco in cui il colore del FB è più inteso e che ci appare essere stato meno interessato dal solvente. Non pare molto strano :??:
3) IN VERDE: nell’esemplare di sx, il segmento verde nel margine bianco coincide con la linea di riquadro della composizione, mentre nell’esemplare di destra non appare per nulla indicare essa, in quanto starebbe ad indicare la battuta della rulletta, altrimenti si doveva anche notare quella prima detta. Non pare molto strano :??:

Ancora, per brevità di trattazione, riporto dei particolari notevolmente ancora discordi da un esemplare autentico della detta posizione nr. 5 della tavola:
- Lettere A-B-C: cosa sono queste irregolarità non esistenti nell’esemplare a sx
- Lettera D: nel margine dx, dove è finito il segno della rulletta dell’esemplare 6, oltre che il segno della rulletta della 5 doveva molto più evidente al lato :??: In sostanza, con parole povere, i segni di rulletta destre sono assolutamente inventate e anche ad uno sprovveduto possono apparire come ridipinte.
- Lettera E: nell’esemplare di destra che fine ha fatto il frego in corrispondenza del segno di frazione e come mai quel segno di frazione è così lungo :??: Stiamo parlando di incisioni, quindi quel segno di frazione così lungo doveva riscontrarsi anche nell’esemplare autentico. Inoltre, manca il frego della frazione che è una costante nelle Trinacrie e nelle Croci 5. Non vi pare :??:
Lettera F: che fine hanno fatto quelle tipiche macchie di colore e le parti più evidenti della G di grano e perché il cerchio si interrompe sotto la base della T :??: Nondimeno la diversità della macchia a destra della doppia T :??:
- Lettera G: perché, a sinistra di P, il cerchio esterno è interrotto ed in quel punto sembra invece pendere verso il basso :??:

Allora, non mi sembra poco, ma già solo queste osservazioni mi fanno fortemente sospettare che l’esemplare di dx non sia immacolato e che sia stato interessato non solo da un intervento estetico e ridipinto :??:
confronto.jpg

Già solo dall’immagine da monitor mi fa propendere per un assemblaggio di pezzi.

ADESSO PASSIAMO AL VERSO. Antonello Cerruti ci ha rappresentato che quell’annotazione a matita starebbe ad indicare che il pezzo è passato anche da un’asta Bolaffi. Ebbene, già tanto mi fare escludere che una possibile varietà possa essere “sfuggita” all’occhio di persona ultracompetente. Ciò non fa venir meno comunque fiducia che ho verso il perito che l'ha certifcata.

Qualcuno mi saprebbe indicare il perché quello che viene detto “decalco” appare solo parzialmente in corrispondenza della parte maggiormente inchiostrata al recto e non interessa anche la parte ove è evidente la filigrana del giglio borbonico :??:
Abbastanza evidenti mi sembrano le immagini del verso postate anche dagli altri amici che da sole no vi apre raccontino tanto?
Non vi pare che quello che appare il presunto decalco, proprio in perfetta coincidenza del disegno del verso, invece non è altro una trasparenza dall’intervento dei solventi e della procedura adottata? :??: Io ho una diversa idea di quello che poteva essere un decalco.

A questo punto lascio a voi le conclusioni e non so proprio cosa poter dire di più.
Queste sono le mie opinioni.
Scusatemi tutti, anche Tu Franco, non volevo spingermi sino a tanto.

Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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apache
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da apache »

Ciao: a tutti
vorrei sottolineare che la vera Trinacria 15e con decalco con la G non modificata in T è quella illustrata qui di seguito
trinacria_decalco1.jpg
trinacria_decalco2.jpg

Questa Trinacria è stata certificata da Enzo Diena (unico esemplare conosciuto), Chiavarello, Sorani, Caffaz e anche da Vaccari ( compare in una sua vendita per corrispondenza).
Se questa è l'unica l'altra è un falso, anche in considerazione della importante disamina fatta da Pasfil e Benjamin. Inoltre non presenta nessuna G non modificata in T al verso, dove si vede solo la trasparenza del disegno al recto. I veri decalchi sono completamente diversi.
Come ho accennato all'inizio del topic non ho mai visto una trinacria con parziale decalco, tipo 15b e c del Sassone (a questo intendevo riferirmi).
Ciao: Ciao: Ciao: Apache
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branca_leone
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da branca_leone »

Ciao,
io sono convinto, come ho scritto in precedenza che un bel bagnetto a quel pezzo risolverebbe tutto, io ho messo a mollo bolli di valore che non mi convincevano nella soprastampa e nell' annullo, non certo una trinacria che non ho mai preso in mano, e per la maggior parte soprastampe, ritocchi, e riparazioni o che altro si soglievano come neve al sole, certo c'è la perdita economica ma anche la soddisfazione di aver tolto dal mercato qualche pezzo poco serio.
I periti tedeschi te lo timbrano falso, io che sono Veneziano uso l'acqua demineralizzata, anche se preferisco il vino per tirarmi sù il morale poi :wine: :wine:
Cordialmente
zio Italo
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Antonello Cerruti
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Antonello Cerruti »

Sollecitato (o meglio "spinto") a più riprese dall'Amico Pietro, torno a dire la mia su questo francobollo, chiarendo:
a) il francobollo non è un falso.
b) il francobollo non è formato da vari parti "orizzontali" come evidenziato in una bella immagine del verso che, invece, ci mostra solo delle pieghe di carta.
c) la Trinacria era ridotta uno straccio, forse anche a causa del "lavaggio" per togliere l'annullo, e quindi è stata successivamente abbondantemente riparata (nell'intera parte destra ed anche il margine superiore).
d) nessun decalco d'appoggio ma solo una trasparenza dovuta all'uso del solvente.

A causa di quanto riscontrato sul c), non è possibile riscontrare analogie - tratti, lettere, cifre, rillette, ecc. - con l'incisione (nella parte destra) della posizione identificata come 5 del foglio; invece la parte sinistra coincide perfettamente.
A causa sempre di quanto scritto sub c), il disegno rifatto appare decisamente scadente.
Vi sembra possibile che il Maestro incisore Giuseppe Masini avrebbe mai disegnato un "piedone" come quello della Trinacria rivolto verso l'alto?
Confrontandolo con quello di un francobollo da 1/2 grano del Regno sembra che sia "ingessato", magari reduce da un infortunio sulla neve...
Ancora un'annotazione: chiedetevi come mai la scritta AS BOLAFFI è messa "a testa in giù".
Non sarà forse ad indicare che si tratta di un pezzo passato per la lora asta ma difettoso e riparato?
Infine, e giuro che ho finito davvero, la Trinacria è uno dei grandi classici della filatelia mondiale; è stato studiato come pochi e tutti i falsi, anche quelli "difficili" opera di Jean de Sperati, sono fotografati e quindi identificabili.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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pasfil
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da pasfil »

Antonello Cerruti ha scritto:Sollecitato (o meglio "spinto") a più riprese dall'Amico Pietro, torno a dire la mia su ......
b) il francobollo non è formato da vari parti "orizzontali" come evidenziato in una bella immagine del verso che, invece, ci mostra solo delle pieghe di carta.
..........Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



Ciao Antonello,
orizzontali no, ma verticali 50% SI. Almeno da monitor l'impressione è quella, anche per le caratteristiche che ho prima citato.
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Antonello Cerruti
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Antonello Cerruti »

Caro Pietro, è logico che tu non possa riscontare nella parte destra le caratteristiche del disegno proprio della posizione 5.
Quella parte è stata ricostruita, con carta nuova e con il disegno rifatto (male) col pennino.
Lasciando del "vecchio" francobollo solo l'annullo.
D'altra parte non è quello che faceva (bene) de Sperati?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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apache
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da apache »

Desidero precisare che nel mio precedente intervento avevo mostrato il vero decalco 15e, dicendo che l'altro, quello della Trinacria di cui stiamo parlando, è un falso. Dopo di ciò emerge da tutta la precedente discussione, ed è qui che volevamo arrivare, che si tratta di una vera trinacria n.5 (circa il 40%) unita a qualcosa che.....non è una trinacria, neanche decolorata. Secondo il mio modo di vedere, ma rispetto le opinioni altrui, un esemplare del genere (falso decalco e più del 50% del francobollo falso) è qualcosa di più di una riparazione o di un francobollo difettoso. Io lo chiamerei falso, anche se la dizione è imprecisa.
Ciao: Ciao: Ciao: Apache
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Antonello Cerruti
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Antonello Cerruti »

Caro Apache, al punto sub a), infatti, avevo scritto che .... "non è un falso".
Non avevo scritto che il francobollo è "originale".
....E' metà e metà...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da pasfil »

Antonello Cerruti ha scritto:Caro Apache, al punto sub a), infatti, avevo scritto che .... "non è un falso".
Non avevo scritto che il francobollo è "originale".
....E' metà e metà...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



Ciao Antonello, è un piacere vederti qui tra noi.

All'inizio del topic il competentissimo amico apache ha postato l'immagine di quella Trinacria. Sin da subito in coro con gli amici Benjamin e Gianni su queste pagine gli abbiamo confermato (avendola egli postata proprio in questa Sezione) che condividevamo in pieno la sua convizione, cioè la messa in discussione dell'autenticità di quel pezzo.
Una ulteriore autorevole conferma l'abbiamo avuta da te.
E' vero che la disqisizione sulla parola "falso" è discutibile, ma per me una Trinacria ridipinta e rifatta, anche se conserva parte del supporto originario, ed in particolare quel pezzo (per come è stato mal conciato) non mi viene proprio di considerarla autentica nemmeno al 50%.

Forse l'espressione più reale e giusta che si possa attribuire è quella lasciata dall'amico fildoc:

...L'istinto mi dice che si tratta di una schifezza!...

Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Pasfil. Mi complimento per la tua descrizione illustrativa che ho apprezzato molto. Io non ho mai detto che il francobollo è falso o fatto apezzi e che non condivido gli studi effettuati su tale emissione. Anzi! Forse ho valorizzato troppo questo pezzo firmato, venduto anche in asta Bolaffi, catalogato da Vaccari ecc.. senza averlo visto dal vivo e controllato. E' sicuramente ritoccato e difettoso ma per esprimersi pienamente sull'impronta al verso occorre periziarlo in originale, controllare la stampa della T e della G sul verso e fare eventualmente un controllo allo spettrometro per vedere se la composizione dell'inchiostro di destra è uguale a quello di sinistra e se il decalco è un pseudodecalco da solvente o da appoggio. A video questo non è possibile. Poi eventualmente lo inseriremo o no in uno dei cento plattaggi esistenti come truccato, rivestito e ripulito. La maggioranza degli esemplari di questo valore è così, sempre firmati, ed alle aste tutti o quasi lo vogliono............poi eventualmente a fargli fare il bagno ci pensa Branca-leone.
:abb: Franco
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Antonello Cerruti »

pasfil ha scritto:.......
E' vero che la disqisizione sulla parola "falso" è discutibile, ma per me una Trinacria ridipinta e rifatta, anche se conserva parte del supporto originario, ed in particolare quel pezzo (per come è stato mal conciato) non mi viene proprio di considerarla autentica nemmeno al 50%.


Tutto è disquisibile, in fondo siamo ancora alla fine di una estate calda e ciarliera.
Però "falso" è quel francobollo che non è stato stampato da chi era autorizzato a farlo.
E, in questo ed in tutti i casi possibili, cosa viene riparato e/o restaurato e/o ridipinto se non un originale?
Qualcuno conosce un "falso" che sia stato ritenuto degno di tali "lavoretti"?
Pur giocando con le parole, mi attengo a quanto scriveva sempre il Maestro Alberto Diena sui foglietti su cui rilasciava le sue perizie in casi di questo genere: "originale ma riparato".
Caro Pietro, in un messaggio privato mi hai scritto di aver maturato l'ipotesi che la metà di destra possa essere costituita da una parte di un 1/2 grano del Regno.
:not: :not: :not:
Questa soluzione non è possibile perchè l'annullo in cartella mostra una continuità che non può essere frutto di un collage come quello da te dimostrato.
L'ANNULLATO è stato apposto su un "unico" pezzetto di carta; nella tua ipotesi, quindi, la riparazione sarebbe stata precedente all'obliterazione?
Un'ipotesi francamente insostenibile.
E, comunque, qualsiasi riparazione fatta mediante la giuntura di due parti diverse di carta è abbastanza "facile" da scoprire con i mezzi oggigiorno a disposizione.
E poi, ripeto, controllate il disegno della parte destra: è grossolano e approssimativo.
Indegno della maestria di G. Masini.
Sono convinto che, esaminando direttamente il francobollo, non sarebbe difficile riscontrare che quei tratti (di destra) non sono calcografici.
Cordiali saluti.
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da fildoc »

Una conclusione ragionevole da apporre ad un pezzo di questo tipo:
Il francobollo originale, ma assai difettoso è stato oggetto di una pesante opera di "restauro", che ne ha modificato assai il suo aspetto iniziale.
Il suo valore legato all'integrità è di per se' oramai modesto; data la rarita' del pezzo, il francobollo mantiene parte del suo pregio ed una sua valutazione è legata all'interesse che puo' avere per un amatore anche in queste condizioni.

Lasciamo perdere decalchi parziali ed altri discorsi di estrema rarita'...
Gia' troppe sono state le vittime di questo francobollo...
Periti, collezionisti ed anche commercianti :tri: :tri: :tri:
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da branca_leone »

Franco Moscadelli ha scritto: ...poi eventualmente a fargli fare il bagno ci pensa Branca-leone.
:abb: Franco

:uah: :uah: :uah: :uah:
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pasfil
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da pasfil »

Franco Moscadelli ha scritto:Ciao: Pasfil. Mi complimento per la tua descrizione illustrativa che ho apprezzato molto. Io non ho mai detto che il francobollo è falso o fatto apezzi e che non condivido gli studi effettuati su tale emissione. Anzi! Forse ho valorizzato troppo questo pezzo firmato, venduto anche in asta Bolaffi, catalogato da Vaccari ecc.. senza averlo visto dal vivo e controllato. E' sicuramente ritoccato e difettoso ma per esprimersi pienamente sull'impronta al verso occorre periziarlo in originale, controllare la stampa della T e della G sul verso e fare eventualmente un controllo allo spettrometro per vedere se la composizione dell'inchiostro di destra è uguale a quello di sinistra e se il decalco è un pseudodecalco da solvente o da appoggio. A video questo non è possibile. Poi eventualmente lo inseriremo o no in uno dei cento plattaggi esistenti come truccato, rivestito e ripulito. La maggioranza degli esemplari di questo valore è così, sempre firmati, ed alle aste tutti o quasi lo vogliono............poi eventualmente a fargli fare il bagno ci pensa Branca-leone.
:abb: Franco



Buon pomeriggio a tutti.

Ieri ho dimenticato una cosa, forse la più importante, durante la bella discussione sorta su quel pezzo. E me ne scuso.

Ho dimenticato di fare i miei più sinceri complimenti all’amico apache, al cui cospetto devo solo inchinarmi, senza nessuna ruffianeria, per la elevatissima competenza.

Lo ringrazio anche perchè scorrendo il susseguirsi degli interventi, ci ha prima postato una immagine della Trinacria, poi illustrato con esempi una procedura di falsificazione ed imboccato sulla retta via nell’osservazione di un pezzo, affinchè nulla possa essere lasciato al caso, come la filigrana al verso (in questo caso il giglio borbonico), particolare indispensabile per lo studio del FB. Sin da subito è stata da noi messa in discusione l'autenticità.

Infine, ci ha postato l’immagine del vero “ 15e” riportato nel Sassone con dicitura “Stampa parzialmente decalcata e G di grano al verso non modificata in T”, totalmente diverso (quindi un altro pezzo) rispetto l’immagine iniziale. Non avevo mai visto prima, nemmeno in immagine, tale magnifica varietà (grazie!).

Quest’ultima immagine è stata fondamentale.

A Franco Moscadelli che saluto e ringrazio, ribadisco che probabilmente sarà ancora tratto in errore dalla mera interpretazione di quel passo della pubblicazione da egli stesso postata: “[i]Tale ipotesi è divenuta una certezza con il ritrovamento di qualche esemplare della “Crocetta” ed uno della “Trinacria” con, al verso, il decalco con la “G” non modificata in “T”.[/i]
Tale affermazione è riferita proprio ed esclusivamente a quella Trinacria successivamente postata dall'amico apache (firmata Diena, Chiavarello, Caffaz e Vaccari) indicata dal Sassone come 15e (unico esemplare noto).

Osserverai che nella immagine sempre da te postata, in quello speudo-decalco che appare al verso non è per niente riportata la G, quindi non vi è nessuna lettera da controllare, perchè abbiamo discusso di un altro pezzo (riprodotto a pagina 139 del catalogo Vaccari 2008-2009 che io non ho).


Pertanto, l’immagine della Trinacria postata all’inizio della discussione (per intenderci la mezza pos. 5, con la doppia T orizzontale) non può identificarsi in quella indicata dal Sassone 15b, di cui è anche noto un unico esemplare con la stampa parzialmente decalcata al verso, perché in tale varietà lo spostamento della T è verticale (e non orizzontale – come la pos. 5). Qualcuno ha mai visto la Trinacria 15b?

Per la Trinacria con lo spostamento della T orizzontale, il mio Sassone 2007 non riporta annotazioni che vi sono esemplari noti con decalchi anche se parziali al verso.

Di qui tutta la discussione e le conclusioni.

Ringrazio ancora Antonello Cerruti per il suo, come sempre apprezzato intervento, augurandomi un presto e stabile rientro sul forum.


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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da pasfil »

Antonello Cerruti ha scritto:
pasfil ha scritto:.......
E' vero che la disqisizione sulla parola "falso" è discutibile, ma per me una Trinacria ridipinta e rifatta, anche se conserva parte del supporto originario, ed in particolare quel pezzo (per come è stato mal conciato) non mi viene proprio di considerarla autentica nemmeno al 50%.


Tutto è disquisibile, in fondo siamo ancora alla fine di una estate calda e ciarliera.
Però "falso" è quel francobollo che non è stato stampato da chi era autorizzato a farlo.
E, in questo ed in tutti i casi possibili, cosa viene riparato e/o restaurato e/o ridipinto se non un originale?
Qualcuno conosce un "falso" che sia stato ritenuto degno di tali "lavoretti"?
Pur giocando con le parole, mi attengo a quanto scriveva sempre il Maestro Alberto Diena sui foglietti su cui rilasciava le sue perizie in casi di questo genere: "originale ma riparato".
Caro Pietro, in un messaggio privato mi hai scritto di aver maturato l'ipotesi che la metà di destra possa essere costituita da una parte di un 1/2 grano del Regno.
:not: :not: :not:
Questa soluzione non è possibile perchè l'annullo in cartella mostra una continuità che non può essere frutto di un collage come quello da te dimostrato.
L'ANNULLATO è stato apposto su un "unico" pezzetto di carta; nella tua ipotesi, quindi, la riparazione sarebbe stata precedente all'obliterazione?
Un'ipotesi francamente insostenibile.
E, comunque, qualsiasi riparazione fatta mediante la giuntura di due parti diverse di carta è abbastanza "facile" da scoprire con i mezzi oggigiorno a disposizione.
E poi, ripeto, controllate il disegno della parte destra: è grossolano e approssimativo.
Indegno della maestria di G. Masini.
Sono convinto che, esaminando direttamente il francobollo, non sarebbe difficile riscontrare che quei tratti (di destra) non sono calcografici.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti



Ciao Antonello e un saluto a tutti.

Ritorno ancora sull’argomento.

Tutti abbiamo ritenuto che la parte sx del FB sia autentica (almeno dall’immagine) e che appartiene alla pos. nr. 5 della prima fila orizzontale della Trinacria.

Conosciamo tutti la posizione della filigrana nei fogli utilizzati per la stampa e quindi la disposizione dei gigli borbonici.

Allora, riflettendo un pò su, mi vengono spontanee queste osservazioni:

1) Il foglio utilizzato per la stampa aveva la filigrana disposta in un certo modo, quindi come può essere possibile che un giglio borbonico possa aver interessato, nella totale pienezza, un francobollo della prima fila orizzontale?

2) Ti sono noti altri FB Trinacrie (eccetto quello in immagine) o Crocette della prima fila orizzontale con filigrana un giglio pieno?

Se cortesemente riuscirai a siegarmi questo, ebbene mi avrai convinto, altrimenti, nonostante la tua ottima suindicata analisi, credo possa rimaner valida la mia ipotesi.

Un caro saluto
Ciao: Ciao: Ciao:
pasfil
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Antonello Cerruti
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Re: Trinacria con decalco

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ciao Pietro, non ho dati per rispondere con certezza alla tue domande.
Ti ricordo solamente che i fogli usati per la stampa della Trinacria e della Croce non erano uguali a quelli usati per la stampa dei fogli dei valori da 1/2 grano del Regno.
Visto che le dimensioni della tavola reincisa con la Trinacria e la Croce (da 100 pezzi) era poco più grande della metà di quella precedente, è presumibile che i fogli filigranati residui siano stati tagliati prima della stampa.
Non dimenticare che la carta era assai costosa ed è quindi impensabile che venissero usati fogli doppi rispetto alle dimensioni della tavola da stampare, cioè quella reincisa.
Inoltre non ho memoria di aver mai visto una Trinacria o di una Croce con parti di filigrana esterna con la linea ondulata o con parti delle scritte "BOLLI POSTALI".
Se così fosse, si potrebbe pensare che i fogli filigranati siano stati privati delle parti estreme per adattarli alle nuove dimensioni della tavola reincisa.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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