Pacchi in Concessione - Il Lire 150 "fosforino"
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Pacchi in Concessione - Il Lire 150 "fosforino"
Ho notato nella collezione ereditata dal mio babbo questo fb.
Dal basso della mia ignoranza penso che sia il 16A, del valore di catalogo di € 12,50.
Allora mi chiedo: che altre particolarità può avere per essere firmato e corredato di certificato (Enzo Diena)?
Grazie per le risposte.
Andrea
Dal basso della mia ignoranza penso che sia il 16A, del valore di catalogo di € 12,50.
Allora mi chiedo: che altre particolarità può avere per essere firmato e corredato di certificato (Enzo Diena)?
Grazie per le risposte.
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FILATELIA POLARE (BAT, AAT, TAAF, ROSS, FALKLAND ISLAND DEPENDENCIES, SOUTH GEORGIA & SOUTH SANDWICH ISLANDS - BASI ANTARTICHE E SPEDIZIONI POLARI
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Re: Pacchi in concessione 1968
E' il famigerato "fosforino": all'epoca della sua comparsa raggiunse prezzi incredibili e la perizia era la prassi corrente, visto che il francobollo a occhio nudo era assolutamente identico ad uno normale, non fluorescente. Poi, come tanti soufflè filatelici, si è inesorabilemnte sgonfiato e oggi fa davvero impressione vedere ben due firme su un francobollo di così modesto valore di catalogo (per non parlare del prezzo!).
Michele
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Re: Pacchi in concessione 1968
Grazie Michele, oggi mi hai insegnato un' altra piccola chicca di storia filatelica.
Andrea
Andrea
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- cirneco giuseppe
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Re: Pacchi in concessione 1968
Attento a dove lo conservi!!!
La fuorescenza è solo in superfice e se lo infili in una taschina killer ti mangia tutta la fluorescenza e ti resta un francobollo normalissimo.
E' successo anche a me
La fuorescenza è solo in superfice e se lo infili in una taschina killer ti mangia tutta la fluorescenza e ti resta un francobollo normalissimo.
E' successo anche a me
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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- utopia73
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Re: Pacchi in concessione 1968
cirneco giuseppe ha scritto:Attento a dove lo conservi!!!
La fuorescenza è solo in superfice e se lo infili in una taschina killer ti mangia tutta la fluorescenza e ti resta un francobollo normalissimo.
E' successo anche a me
Per curiosità.......quali sono le taschine killer?
E poi un'altra domanda: vista la particolarità....è possibile trovarlo allo stato di usato (intendo le due sezioni separate) oppure il lavaggio si porta via anche la fluorescenza?
Grazie
Massimiliano Furlanis
- cirneco giuseppe
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Re: Pacchi in concessione 1968
utopia73 ha scritto:cirneco giuseppe ha scritto:Attento a dove lo conservi!!!
La fuorescenza è solo in superfice e se lo infili in una taschina killer ti mangia tutta la fluorescenza e ti resta un francobollo normalissimo.
E' successo anche a me
Per curiosità.......quali sono le taschine killer?
E poi un'altra domanda: vista la particolarità....è possibile trovarlo allo stato di usato (intendo le due sezioni separate) oppure il lavaggio si porta via anche la fluorescenza?
Grazie
Massimiliano Furlanis
Non ne conosco il nome, ma fu quella che mi fu inviata insieme al francobollo. Allora era bella e pulita, adesso è tutta (o quasi) colorata e se la metto sotto la Wood...risplende di luce propria.
Per la seconda domanda
non ne sono sicuro ma potrebbe essere.
Se la fluorescenza fosse in pasta direi certamente di no, ma essendo superficiale...
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Re: Pacchi in concessione 1968
Temo che tutte le taschine abbiano lo stesso effetto: la sostanza fluorescente tende a distribuirsi tra la carta e il materiale organico della taschina in modo da raggiungere un equilibrio termodinamico, quindi è assai probabile che tutti i "fosforini" conservati in taschine ormai abbiano una fluorescenza ridottissima, mentre le taschne sono diventate dei "fosforoni".cirneco giuseppe ha scritto:Non ne conosco il nome, ma fu quella che mi fu inviata insieme al francobollo.
Michele
- valerio66vt
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Re: Pacchi in concessione 1968
Dove conservarlo appropiatamente perchè non perda la fosforescenza?
Valerio
Valerio
Re: Pacchi in concessione 1968
Per dirla all'inglese (quando non si ha una risposta): buona domanda! In effetti un sistema c'è, quantomeno per una conservazione della fluorescenza più lunga che a contatto con un materiale tipo esteri di cellulosa, poliammidi, poliesteri o altri polimeri impiegati per la parte trasparente delle taschine. La sua applicabilità però dipende dal grado di idolatria della gomma che si pratica: infatti secondo me il metodo migliore è attaccarlo con una linguella ad una pagina d'album, senza usare taschine di alcuna specie. Se la gomma ha da rimanere vergine a tutti i costi, allora va conservato in una busta di carta (qualità da archivio, senza acidità residua e senza residui di sbiancanti chimici): conserverà più a lungo la fluorescenza, ma sarà più difficile vederlo.valerio66vt ha scritto:Dove conservarlo appropiatamente perchè non perda la fosforescenza?
Valerio
Michele
- valerio66vt
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Re: Pacchi in concessione 1968
Collezionando usati non ho il problema della gomma!
Quindi quando entrerà a far parte della collezione terrò a mente il consiglio!
Grazie Michele
Valerio
Revised by Lucky Boldrini - December 2012
Quindi quando entrerà a far parte della collezione terrò a mente il consiglio!
Grazie Michele
Valerio
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Re: Pacchi in Concessione - Il Lire 150 "fosforino"
a tutti...
riprendo questo topic dopo tanto tempo in quanto mi è capitato tra le mani questo "fosforino" da lire 50 accoppiato a due fb pacchi da 10 lire non fluo.... che ne pensate dell'accoppiata?
Interessante? in tutti i sensi?
Attendo interventi... "positivi"
Cordialità
riprendo questo topic dopo tanto tempo in quanto mi è capitato tra le mani questo "fosforino" da lire 50 accoppiato a due fb pacchi da 10 lire non fluo.... che ne pensate dell'accoppiata?
Interessante? in tutti i sensi?
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Re: Pacchi in Concessione - Il Lire 150 "fosforino"
a tutti.
Ho trovato, tra le mie richieste di delucidazioni in merito a dubbi filatelici, la risposta data dal perito filatelico Franco Moscadelli, inerente il caso del 50 lire pacchi postali fluorescente... eccola.
Varietà nei francobolli di Regno e di Repubblica
da "Il Postalista"
Pacchi postali 1955 fluorescenti
risponde Franco Moscadelli Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa
Gentilissimo signor D’Aponte,
normalmente l’emissione dei pacchi postali per i valori emessi nel 1955 prevedeva l’uso di carta non fluorescente. La fluorescenza nella carta (in pasta) o sulla carta (in patina) fu introdotta alla fine degli anni sessanta, ma durante questi anni alcuni pezzi di emissioni antecedenti l’uso dei “luminofori” si sono ritrovati ad avere una certa luminescenza, come nel suo caso. Sono oggetto di studio tra cultori delle specializzazioni e normalmente o almeno per ora, non vengono catalogati, ma solo segnalati come “fluorescenze occasionali”. Esistono dei pacchi, dei segnatasse con questa luminescenza bianca, (anche esemplari della emissione di Antonello da Messina del 1953) che derivano da partite di carta filigranata fornita con un eccesso di sbiancante ottico. Trattasi di sostanze che rimangono in parte “depositate” sulla carta (solfato di sodio, cloro, enzimi, che assorbono parte della radiazione incidente nella regione invisibile dell’ultravioletto ndr.) che vista ad occhio nudo sembra più bianca.
Tali sostanze in parte fluorescenti vengono messe in evidenza dalla lampada di Wood come nel suo caso. Conservi naturalmente il “raro” pezzo in attesa di una futura classificazione.
Con i più cordiali saluti.
Franco Moscadelli
Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa
... qualche commento?
Cordialità
Rev LB Jul 2019
Rev LB Dec 2020
Ho trovato, tra le mie richieste di delucidazioni in merito a dubbi filatelici, la risposta data dal perito filatelico Franco Moscadelli, inerente il caso del 50 lire pacchi postali fluorescente... eccola.
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Pacchi postali 1955 fluorescenti
risponde Franco Moscadelli Perito Filatelico e delle Tecniche di stampa
Gentilissimo signor D’Aponte,
normalmente l’emissione dei pacchi postali per i valori emessi nel 1955 prevedeva l’uso di carta non fluorescente. La fluorescenza nella carta (in pasta) o sulla carta (in patina) fu introdotta alla fine degli anni sessanta, ma durante questi anni alcuni pezzi di emissioni antecedenti l’uso dei “luminofori” si sono ritrovati ad avere una certa luminescenza, come nel suo caso. Sono oggetto di studio tra cultori delle specializzazioni e normalmente o almeno per ora, non vengono catalogati, ma solo segnalati come “fluorescenze occasionali”. Esistono dei pacchi, dei segnatasse con questa luminescenza bianca, (anche esemplari della emissione di Antonello da Messina del 1953) che derivano da partite di carta filigranata fornita con un eccesso di sbiancante ottico. Trattasi di sostanze che rimangono in parte “depositate” sulla carta (solfato di sodio, cloro, enzimi, che assorbono parte della radiazione incidente nella regione invisibile dell’ultravioletto ndr.) che vista ad occhio nudo sembra più bianca.
Tali sostanze in parte fluorescenti vengono messe in evidenza dalla lampada di Wood come nel suo caso. Conservi naturalmente il “raro” pezzo in attesa di una futura classificazione.
Con i più cordiali saluti.
Franco Moscadelli
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