I De la Rue al microscopio

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lingo
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Inserisco di seguito le foto dei miei francobolli londinesi con l'indicazione di alcuni particolari che ho rilevato.
Mi auguro troverete delle corrispondenze sui vostri DLR.

Ciao

Pasquale
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Pasquale Agosti
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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

lingo ha scritto:... condivido il tuo avviso che per il 30 centesimi probabilmente ci sia stata una sola tavola DLR, ma non per i torinesi. Considerata la relativa tiratura, ad occhio, ritengo ne siano state realizzate diverse di più.
Il numero di tavola 4 dell'immagine che hai inviato ci fa capire che furono realizzate almeno 4 tavole per questo valore (ma ripeto, a mio avviso diverse di più), e se è come penso, lo studio potrebbe risultare MOLTO complicato.
...
Pasquale[/size]


Le informazioni sul numero di tavola di questo valore sono ricavate dalla bibliografia, e anche se lo scopo del lavoro che Maurizio sta facendo sulle scritte di bordo e sui numeri tavola, è quello di chiarire punti ancora oscuri di questa materia, io penso che se si scoprisse un'altra tavola (e tutto è possibile, anche se in questo caso improbabile per il tempo trascorso tra la realizzazione della 2a tavola e la fine dell'uso di questo valore) sarebbe un fatto clamoroso.
30 c. 142 -4 foglio intero quarti.jpg
30 c. 142 -4 foglio part.jpg

Come puoi vedere nei quattro quarti che costituiscono la tavola (in questo caso TO 1874)e che per convenzione numeriamo come nella prima immagine, compare sia il n° 4 (in cerchio) che il n°142 in rettangoli. I due numeri insieme costituiscono il codice della tavola. In particolare 142 significa che è la 142a tavola prodotta (facendo riferimento a tutti i valori oltre alle marche da bollo ecc. - tutto questo è ben documentato nel post di Maurizio) il n° 4 penso :??: faccia riferimento alla serie delle tavole (quarta serie prodotta :??: dove la prima (1) è quella del 1863.

Ne approfitto per dire ancora qualche cosina sugli aspetti di metodo, perche lo studio e la ricerca dei particolari che mostri nel successivo intervento m'intriga molto.

Plattare significa dare posizionare i Fb nella loro posizione che avevano sulla tavola. Facendo riferimento alla quartina e ai 6 esemplari d'angolo (sempre tratti tra quelli postati da Maurizio), le posizioni di plattaggio sono quelle che si vedono nell'immagine.
30 c num conf.jpg

30 c qua 2 conf pos.jpg


Siccome c'è una sovrapposizione della pos. 8-18 tra i due blocchi è possibile, nonostante la differenza di definizione fare un confronto delle due posizioni.
30 c num conf part 1.jpg

Per verificare quanto sia leggibile tra le due immagini confrontiamo il numero di tavola.

Come si vede ha dei difetti indicati dalle frecce che sono leggibili nonostante la diversità di definizione.
30 c num conf part 2.jpg


A questo punto confrontando le varie macchie presenti si vede vicino alla i di centesimi un puntino bianco che è l'unico, almeno per quello che ho potuto, notare che mantiene la posizione.
30 c num conf part 3.jpg


Per la pos 18 un elemento su cui ricercare tra i nostri, se rintracciamo qualcosa possiamo confrontare il nostro con quello a maggior definizione e verificare se ci sono altri elementi secondari comuni.
30 c pos 18 qua 2.jpg

Ciao: michele
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lingo
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto:

A questo punto confrontando le varie macchie presenti si vede vicino alla i di centesimi un puntino bianco che è l'unico, almeno per quello che ho potuto, notare che mantiene la posizione.
30 c num conf part 3.jpg


Per la pos 18 un elemento su cui ricercare tra i nostri, se rintracciamo qualcosa possiamo confrontare il nostro con quello a maggior definizione e verificare se ci sono altri elementi secondari comuni.
30 c pos 18 qua 2.jpg

Ciao: michele


Condivido quanto hai scritto e sicuramente il punto bianco a destra della "I" di "CENTESIMI" è un particolate che contraddistingue la posizione numero 18 della 4^ tavola del 30 centesimi tiratura di Torino, ma tutte le posizioni 18 delle altre tavole torinesi (e non sappiamo precisamente quante ne siano state realizzate) avranno particolarità differenti.
Se invece concentrassimo i nostri sforzi nel cercare delle particolari caratteristiche presenti sui francobolli stampati dall’unica tavola DLR (vedi il mio post precedente), questo studio potrebbe essere di valido aiuto per il riconoscimento della tiratura.
Come già ho precisato in precedenza questo studio potrebbe essere realizzato solo con l’aiuto di molti.
A presto
Pasquale
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Pasquale Agosti
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SerenissimaVe56
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buonasera a tutti , cacciatori attuali e futuri :-) , Ciao: ! Solo ora riesco ad essere tranquillo per via dei lavori che sto facendo fare a casa , e a parlare finalmente di francobolli . Michele e Pasquale Ciao: Ciao: , sono incerto sulla scelta da fare per partire alla ricerca di varietà di riporto , se analizzare i Londra o i Torino , o anche... tutti . Certo che i Londra dovrebbero essere teoricamente in minor numero in nostro possesso :mmm: e quindi forse ci sono anche meno probabilità di intercettare qualche varietà .
Oggi non ce la faccio di più , inserisco questa lettera T di Trenta un pò esagerata , da domani conto di iniziare intanto a verificare qualcosa e poi vediamo .

T di Trenta febbraio 1877
30 cent varietà rip T di Trenta feb 1877.jpg


Questo francobollo ha altre particolarità , le vediamo domani

Buona serata
Ciao: Ciao:
Adriano
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maupoz
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

... ho impiegato un pò a rispondere a Michele perchè non volevo fare un intervento troppo "tecnico"

la questione è anche complicata dalle poche conoscenze (mie) sulla materia trattata

però qualcosa di interessante lo possiamo vedere insieme e magari contare su qualche altro intervento più puntuale del mio


intanto, come premessa fondamentale

secondo un’abitudine consolidata alla De La Rue (rispettata fino al 1880 anche da OCV) i numeri di tavola sono di due tipi;
il positivo, racchiuso in un rettangolo (ad un filetto quelli DLR e un filetto e poi due per OCV) e il negativo racchiuso in un cerchio (per le prime tavole inglesi un ovale)
Il numero nel rettangolo è il progressivo di tutte le tavole dei francobolli realizzate
Il numero nel cerchio è il progressivo per le tavole di un determinato valore

Quindi abbiamo che la 142 è la centoquarantaduesima tavola realizzata (tra Londra e Torino) e la quarta per il valore da 30 centesimi

Tra la tavola 5 e la tavola 142 ci sono altre 2 tavole del valore da 30 c.
(la prima del 30 centesimi è la numero 5 progressiva , non sono noti i numeri progressivi della seconda e terza tavola)

Ora un breve cenno alle tirature del 30 c.

30 C. TIRATURE.JPG


Nel periodo fino al 31.12.1865 sono stati emessi 3.908.000, tiratura che può essere soddisfatta con l’utilizzo di una sola tavola

Ne deduco (vedere appena sotto l'ipotesi del numero di francobolli stampabili con una tavola)che OCV utilizzò la tavola di Londra (la numero 5 rettangolo - 1 cerchio) per stampare i propri francobolli, potrebbero essere i 2.900.000 del 1866 (e avremmo il caso "francobolli stampati a Torino utilizzando tavole preparate a Londra").

Restano da capire due cose:

- le 8 tavole da stampa (una per ciascun valore, con il 2 c. e naturalmente senza il 15 c.) che la DLR consegnò a OCV erano tavole "nuove" mai usate o ce ne erano anche di parzialmente usate? se prendiamo il caso del 2 lire, dovremmo optare per la seconda ipotesi....

- quanti francobolli si potevano stampare prima che una tavola venisse rifatta ex novo?

Per questa domanda ho dedotto una media di 10.000.000 di francobolli, 25.000 fogli, 50 risme. (tralascio come ……perché troppo lungo)

Il grosso dubbio sono i 19.000.000 tirati nel 1878, sia per il numero di tavole necessarie alla stampa di tale quantità (ci sarebbero una quinta e una sesta tavola???) sia perché nell’agosto del 1879 venne emesso il valore da 30 c. Umberto 1^ (il numero progressivo di tavola – positivo in rettangolo a due filetti - è 161)

161 - 30 c..jpg



qui 1 in cerchio (anche se valore 30 c. sovrastampato)

laserinv 30 c. umberto tav. 1.jpg


N.B. Il teorico esaurimento dei valori da 30 c. Londra - DLR è l’agosto 1868


... scusate la lunghezza :att .......ma .... sono stato il più conciso possibile!

Ciao: Ciao:
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

:abb: :abb: :abb: Pasquale, Adriano, Maurizio (in ordine cronologico di risposta) anche se siamo ancora una pattuglia sparuta abbiamo obbiettivi comuni contro cui combattere (l'oblio tra i primi), abbiamo le tecnologie giuste e le sappiamo utilizzare, siamo determinati e soprattutto siamo in assetto da combattimento, e questo in ambito bellico non è una cosa da poco :cow: .

Riassumiamo lo stato della conoscenza:
- abbiamo due tavole note (5-1 del 1863) e (142-4 del 1875) oltre altre la cui esistenza è realistica sia per giustificare il n. 4 della tavola del 1875, sia per giustificare il numero di esemplari prodotti, non compatibile con solo 2 tavole;

- abbiamo accertato che la stampa di Londra si distingue da quella di Torino per caratteristiche di pressione, tonalità di colore ed inchiostratura;

- abbiamo alcuni difetti di stampa ma non siamo ancora in grado di determinare se sono errori di riporto, ne possiamo ancora definire a quale tavola ed a quale posizione appartengono.

Di fatto rispetto a quest'ultimo punto abbiamo, come in una commedia pirandelliana, difetti in cerca di posizione e posizioni e tavole in cerca di varietà di riporto in grado di caratterizzarle. Quello che dobbiamo continuare a fare (ottimo il lavoro di Pasquale ed Adriano in merito a questa parte della ricerca) è:

1) documentare le anomalia in modo da poterle confrontare in rete e cominciare a fare un elenco di errori ricorrenti;
2) cercare posizioni note ed analizzarne attentamente le caratteristiche dell'impronta.


Per questo motivo, se riuscissimo a trovare qualche dettaglio certo nella pos 18, per la prima volta saremo capaci di dire pos. 18 della tav 142-4 prodotta nel 1875 a Torino, saremmo un passo notevolmente avanti rispotto al solito Londra-Torino.

Una ricerca così complicata (per merito della qualità dei tipografi che all'epoca hanno prodotto queste tavole - pochissimi e minuti errori) come un qualunque puzzle non ha un ordine preciso da seguire, ma contemporaneamente bisogna aggregare gli elementi certi, e la cornice è una di questi, e cominciare ad unire le parti che combaciano, riservandosi di aggregarle all’insieme quando si scoprono i punti d’aggancio.

Per questo motivo posto questo frammento.
30 c. 2qua pos95.jpg
30 c. 142 -4 quad 2 pos 95.jpg


Se non sapessimo dell’esistenza di tavole non documentate, la nostra materia oscura, potremmo dire che questo Fb appartiene alla pos. 95 del 2° quarto della tav. 142-4, ma oltre a non aver ancora elementi per dire che appartiene a quella tavola, se non la congruenza temporale dell’annullo e la tonalità di colore, non siamo certi neanche della posizione, in quanto la collocazione delle singole parti delle scritte di bordo poteva variare tra una tavola e l’altra.

Io in questo momento sono col letino a cercare anomalie, confrontandole con le vostre. :lente: :-))

Ciao: michele
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SerenissimaVe56
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Maurizio Ciao: , a leggere i tuoi interventi tecnici non ci si annoia di certo , continua così ! ( Questo non c'è bisogno di dirlo ma lo dico , vale anche per Michele ..... Ciao: )

Basta con le sviolinate :-)) , vorrei postare una coppia di francobolli che finora non ho usato per la caccia al tesoro che stiamo facendo (per la scelta di postare fb con data di Londra o Torino con data circa > 1870) , la data che mi stuzzica è l' agosto 1867 , quindi i francobolli potrebbero :
a - provenire dalla tiratura londinese
b - provenire dalla tiratura di Torino stampati forse con tavola londinese

Posto intanto i francobolli , per eventuali particolari a dopo ..
30 cent da analizzare ago 1867.jpg


Ciao: Ciao:
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maupoz
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

mikonap ha scritto:
Se non sapessimo dell’esistenza di tavole non documentate, la nostra materia oscura, potremmo dire che questo Fb appartiene alla pos. 95 del 2° quarto della tav. 142-4, ma oltre a non aver ancora elementi per dire che appartiene a quella tavola, se non la congruenza temporale dell’annullo e la tonalità di colore, non siamo certi neanche della posizione, in quanto la collocazione delle singole parti delle scritte di bordo poteva variare tra una tavola e l’altra.

Ciao: michele


Michele Ciao:

il lungo lavoro che ho tentato di fare in "l'uomo dei bordi" era proprio un tentativo di capirci qualcosa in più sulle diversità tra le scritte sui bordi delle tavole da stampa (naturalmente tra quelle della De La Rue di Londra e quelle dell'OCV di Torino)

Troppe volte ho visto attribuire "paternità inglesi" dedotte da "scritte sui bordi con caratteri di Londra" (... ergo DLR sicuro!!)

ebbene, tanto per fare un esempio, fino alla tavola 142 - realizzata sicuramente a Torino (a quanto ho letto solo le prime 63 tavole sono di Londra .... ma io ... ne aggiungerei qualcuna in più!!) le scritte sono rimaste invariate rispetto alle tavole londinesi.

QUINDI LA COLLOCAZIONE DELLE SINGOLE PARTI DELLE SCRITTE DI BORDO NON CAMBIA (sotto o sopra un determinato valore c'è sempre quella lettera o quel numero)

Solo successivamente OCV ha cambiato il formato dei caratteri delle scritte (non il contenuto!)

Allego sotto il confronto tra una tavola (la 142 realizzata a Torino) con le scritte di Londra e una delle ultime , la 191, con i caratteri variati, il blocco 2 del foglio intero avrebbe i caratteri della terza immagine, un foglio .... del 2 lire del 1923 ... sovrastampato crociera italiana ......


confronti LONDRA - TORINO.JPG



notare che il 142 è sotto il terzo francobollo (da destra) mentre il 191 è sotto l'ultimo.


posso quindi affermare che esistono solo due variabili nelle scritte sui bordi, i caratteri di Londra (almeno fino alla tavola 142) e poi i nuovi caratteri di Torino ...



tavola 165 foglio.JPG






tavola 196.jpg



entrambi i numeri di tavola sono sotto l'ultimo francobollo del blocco.


notate le scritte sul bordo di destra della tavola 165 - 191 - 196

la 191 - FRANCOBOLLI POSTALI DA CENTESIMI UNO

la 165 - FRANCOBOLLI POSTALI DA LIRE DUE

la 196 - ................................ A CENTESIMI CINQUANTA

e quella del foglio da 2 LIRE ..... crociera italiana (... del 1924)

FRANCOBOLLI POSTALI DA LIRE DUE


avete notato in tutte e quattro le scritte ... dove è la lettera "A" di ....... DA ..... :lente: :lente:


sì ..... è sempre proprio a metà del foglio , tra il quinto e il sesto francobollo della colonna ......


l'è semper lì.....

Ciao:
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Maurizio

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lingo
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Non ho riscontrato sui francobolli inviati da Adriano e Michele i particolari presenti sui miei DLR, ho comunque evidenziato sulla scansione del francobollo di Michele alcuni PROBABILI segni caratteristici.
Adriano, ti chiedo cortesemente d’inviarmi al mio indirizzo e-mail la scansione ad una maggiore risoluzione della tua coppia di francobolli, per cercare d’individuare anche sui tuoi dei “segni particolari”.
A presto
Pasquale
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Pasquale Agosti
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buonasera a tutti Ciao: , sono andato a fissare alcune immagini dei due esemplari di cui vi ho anticipato stamattina la foto . Le immagini si riferiscono ad alcune caratteristiche utili per identificarne la tiratura . Le posto di seguito
Caratteristiche 1
30 cent ago 1867 caratteristiche 1.jpg


La fronte di entrambi gli esemplari sembra appartenere ai Londra
L'orecchio sembra dei Londra con tratti radi nel lobo
Il rosone con tratti confusi sembra Londra

Caratteristiche 2
30 cent ago 1867 caratteristiche 2.jpg


Linee della effigie irregolari ed interrotte sembra Londra
Non si vede bene ma sopra la lettera C sembra non esserci la interruzione come nei Londra

A questo punto però la successiva immagine fa vedere la abbondante inchiostrazione che si rileva su tutti e due gli esemplari in tutte le zone

La successiva immagine fa ancora evidenziare la abbondante inchiostrazione

Ancora inchiostrazione
30 cent ago 1867 inchiostrazione.jpg


Una caratteristica evidente sono i tratti dei disegni e dei contorni che non sono ben delineati e sono confusi
Se osservate la lettera C potete vedere la bordatura che di solito si riscontra nei Torino
A me sembrano due francobolli di Londra ma con abbondante inchiostrazione . Tiratura di Torino con Tavole di Londra ?

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

Un altra posizione di Bordo
30 c. 3 qua pos 80.jpg

:desp: :sec: se becco chi ha sforbiciato il frammento a destra :f_grr: !!

30 c. 142 -4 foglio intero quarti.jpg

Comunque con un po' di ricostruzione ( :??: ditemi anche la vostra) penso che sia una pos 80 del 3° quarto - potrebbe essere anche del 1° quarto ma non ho un'immagine che mi dica se anche il 1° avesse la S e la T di POSTALI interrotte come nella 3° .
30 c. 142 -4 quad 3 G1.jpg

30 c. 142 -4 quad 3 pos 80.jpg

Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Ciao a tutti Ciao: , inserisco delle immagini relative alla coppia con data ago 1867 , dei particolari che potrebbero essere delle varietà di riporto , e a tale proposito ti chiedo cortesemente , Michele Ciao: di darmi una tua opinione su quanto posto . Il mio dubbio è che quanto ho trovato , alcune lettere con la forma modificata , sia il risultato di una inchiostrazione particolare e che sia un fatto limitato . Le lettere sono principalmente nell'esemplare della coppia che si trova sulla sinistra , mentre in quello di destra ne ho trovata una sola .
Non vorrei presentare delle cose che fanno solo confusione .

Adesso continuo a verificare se sui miei esemplari trovo qualche particolare comune ai francobolli postati da Pasquale e Michele Ciao: Ciao:

Le particolarità sull'esemplare di sinistra
30 cent ago 1867 sx.jpg

Le particolarità sull'esemplare di destra
30 cent ago 1867 dx.jpg


Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Ho sostituito le scansioni con altre ad una maggiore risoluzione.
A presto
Pasquale


SerenissimaVe56 ha scritto:A me sembrano due francobolli di Londra ma con abbondante inchiostrazione . Tiratura di Torino con Tavole di Londra ?
Adriano


Ritengo sia molto probabile, considerando, altresì, la data del timbro postale.

Posto di seguito le tue scansioni con l'indicazione di alcuni particolari.

Ti prego di voler aumentare la risoluzione delle prossime immagini prodotte dallo scanner in quanto ho trovato serie difficoltà nel visionare le tue ultime. :lente:

A presto

Pasquale
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Ultima modifica di lingo il 12 febbraio 2013, 12:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

Adriano, mi hai preceduto di pochi minuti. Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:... inserisco delle immagini relative alla coppia con data ago 1867 , dei particolari che potrebbero essere delle varietà di riporto , e a tale proposito ti chiedo cortesemente , Michele Ciao: di darmi una tua opinione su quanto posto .
...
Adriano


Il lavoro che tu e Pasquale state facendo è prezioso :evvai:. Ogni volta che voi postate qualche immagine io l'archivio e comincio a riguardare i mie Fb :lente: per verificare se si riesce a dire che ci troviamo di fronte ad un riporto. Anche se alcuni particolari sono interessanti da questo punto di vista, io non sono ancora riuscito ad identificare un ritrovamento certo .

Come ci siamo detti più volte, per questa serie non è un lavoro facile (i controlli di qualità devono essere stati ferrei), ma sono certo che siamo vicini ai primi risultati positivi che senz’altro esistono :pea: .

Come abbiamo detto, a mio giudizio, in questa fase dobbiamo concentrare l’attenzione su due punti:
    1. trovare quanti più esemplari possibili con bordi di foglio, perché ci danno una posizione certa, e questi li dobbiamo indagare con molta attenzione – sarebbe importante se gli amichi che ci seguono potessero postare quelli in loro possesso ;
    2. identificare, scandagliando molti esemplari di tutte le tirature, quelli che hanno delle anomalia che possono far pensare a varietà di posizione.


Rispetto al secondo punto il lavoro sulla forma delle lettere è importante, ma cominciamo ad osservare anche le interruzioni delle cornici e le altre anomalie sui fregi.

Io faccio così, quando noto qualcosa di diverso, sposto l’esemplare in un foglio del classificatore destinato agli esemplari in osservazione, affiancando i vari ritrovamenti per tipo di difetto. Il confronto attento :ricerca: del difetto primario e la ricerca di difetti secondari comuni è la fase successiva del lavoro.

Per essere più chiaro, mi piace molto parlare con le immagini :) , vorrei per un attimo fare un salto di quasi 100 anni, dove il soggetto è quella bella signora turrita che il nostro Re :wub: amava tanto .

La tecnica di stampa non è più quella tipografica ma è il rotocalco, il rame è stato sostituito dalla gomma, ma i concetti sulle varietà di posizioni rimangono gli stessi. Ho scelto questi perché, quando si possono osservare molti fogli della stessa tiratura, la ricerca delle varietà e la loro posizione sulla tavola è molto semplice e sicura.

Le varietà di riporto, secondo quanto ho potuto osservare, si distinguono in tre tipi:
il Tipo A dove l’anomalia è così evidente, caratteristica e macroscopica da non dare dubbi;
stelle II tav 3 - pos 6 F.jpg


il Tipo B dove il difetto (varietà primaria in rosso) pur essendo evidente è di tipo banale e la sua presenza su più esemplari potrebbe essere casuale, in questo caso un o più piccoli difetti secondari ci danno la certezza;
stelle II tav 3 - pos 9 F.jpg


il Tipo C dove il difetto primario è difficile da identificare se non con il conforto di elementi secondari, in realtà in questo caso ci troviamo di fronte a tutti elementi secondari che si confermano a vicenda.
stelle II tav 3 - pos 58 F.jpg


Ritornando al nostro amato ottocento, per completare l’esempio riprendo un' immagine dei segnatasse che vi avevo già presentato
Qui siamo evidentemente nel tipo A dove più difetti potrebbero essere primari.
Seg 5 Lire var-rip 2 part 1.jpg
Seg 5 Lire var-rip 2 part 2.jpg


Mostrandovi altre varietà, questa sulla cornice è certamente del tipo C, le singole anomalie non ci dicono niente, viste insieme disegnano un impronta inconfondibile.
Seg 5 Lire var-rip 4 part 3 R.jpg
Seg 5 Lire var-rip 4 part 2.jpg
Seg 5 Lire var-rip 4 part 4.jpg


Anche nel terzo esempio il difetto della cornice e del tipo C, è interessante vedere che la stessa tavola è stata usata sia per il 5 Lire che per il 10 Lire.
Seg 5 Lire var-rip part.jpg
Seg 5 Lire var-rip.jpg
Seg 10 Lire var-rip part.jpg


Quest’ultimo esempio è interessante perché documenta una ricerca in rete, la prima immagine, se non ricordo male, è di Valerio :abb: e Sabrina :rosa: a cui ho dato conferma del ritrovamento con tre esemplari.
Seg 5 Lire var-rip 4 val.jpg
Seg 5 Lire var-rip 4 part.jpg


In questo lavoro, come state facendo, è importante, per quello che ci siamo detti, mettere sia l’immagine ingrandita dell’anomalia ma anche l’immagine dell’intero esemplare ripreso a 1200 dpi.

Temo che per la nostra bella serie, è da un po’ che ci perdo gli occhi :oo: , dobbiamo aspettarci solo varietà di posizione del tipo C.

Mi fermo qui perché mi sono reso conto che la risposta sta cominciando ad assumere le dimensioni di un romanzo.

Nella prossima vi mostro alcune esemplari presi tra quelli che sto selezionando.
Ciao: michele
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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

:rolleyes: :tri: :f_ins: mi fermo con la parte teorica in quanto ho notato un crollo psicosomatico :f_zz: :f_zz: :f_zz:

Torniamo al 30c :f_love: .
L'angolo in basso a destra che ci ha consentito di dire che tra la prima tavola di Londra e quelle di Torino il conio era lo stesso
30c ang bas dest.jpg
30c ang conf.jpg


mi ha consentito di vedere una errore ricorsivo.
30c ang bas dest part F.jpg

Questa interruzione, tra i 300 esemplari che sto osservando, l'ho riscontrata solo nell'angolo in basso a destra.

E non l'ho trovato su un solo esemplare ma su 6
30c ang bas dest part.jpg

30c gen 2 R.jpg

Nonostante il difetto sia molto simile, non sono sicuro che sia un riporto. E' un difetto banale, potrebbe essere causato da grumi di colore che s'incastravano in quel punto. La domanda che mi sono posto è: - perché non lo ritrovo negli altri angoli-.

Penso che non siano tutti della stessa posizione, ma se tra questi c'è un riporto lo possiamo scoprire trovando qualche difetto secondario.

Allego l’immagine di tutti gli esemplari alla massima risoluzione che posso produrre con la mia tecnologia.
Osserviamoli insieme.
Ciao: michele
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SerenissimaVe56
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buongiorno a tutti Ciao: , stavo inserendo questo intervento quando ho visto arrivare il nuovo inserimento di Michele Ciao: con le sue palme ..... :-) beh, intanto lo mando avanti e poi andrò a verificare gli angoli nei miei !
Innanzitutto ho verificato e confrontato con i miei gli esemplari sino ad ora postati da Pasquale e Michele Ciao: Ciao: e che potrebbero avere delle varietà di riporto . Non ho trovato corrispondenze con i miei , confidiamo nei prossimi ! :quad: .....
Inserisco ora alcuni miei francobolli che potrebbero avere delle varietà di riporto da confrontare con i vostri. Inizio con la tiratura di Londra

Il Menabrea
30 cent adriano Menabrea.jpg


Settembre 1864
30 cent adriano set 1864bis.jpg


Mentre effettuavo la ricerca di particolari interessanti per il nostro lavoro ho avuto la conferma di una cosa che avevo già notata , e che mi dà lo spunto per far vedere qualche immagine relativa alla inchiostrazione di questo valore da 30 centesimi . In questo valore più che sugli altri visti sinora si nota come nella tiratura londinese i contorni e le sagome di lettere e disegni siano confusi , non definiti a causa di mancanza di colore . Nella tiratura di Torino questa particolarità è meno evidente ma anche qui la stampa a volte non presenta il disegno con la sagoma completa per mancanza del colore .

LONDRA
cent adriano inchiost LONDRA.jpg


TORINO
30 cent adriano inchios TORINO.jpg


Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:...

Mentre effettuavo la ricerca di particolari interessanti per il nostro lavoro ho avuto la conferma di una cosa che avevo già notata , e che mi dà lo spunto per far vedere qualche immagine relativa alla inchiostrazione di questo valore da 30 centesimi . In questo valore più che sugli altri visti sinora si nota come nella tiratura londinese i contorni e le sagome di lettere e disegni siano confusi , non definiti a causa di mancanza di colore . Nella tiratura di Torino questa particolarità è meno evidente ma anche qui la stampa a volte non presenta il disegno con la sagoma completa per mancanza del colore .

...

Adriano


Se guardi bene, soprattutto sul rigato di fondo (più o meno nella posizione che ho evidenzato nella seconda immagine), si venono le sagome inconfondibili del fondino di sicurezza. Questo, anche quando non è visibile fisicamente, con il classico colore giallino, s'intravvede nell'interferenza e nell'irregolarità che causa alla stampa, producendo l'effetto che tu segnali. da notare che a forte ingrandimento si perde la leggibità della trama dei rombi.
fondino R.jpg


Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Grazie Michele Ciao: della spiegazione , mi piacerebbe darti una soddisfazione , non so se ci riesco .....

La PALMA incompleta ?
30 cent adriano la palma marzo 1879.jpg


Una PALMA in alto ?
30 cent adriano la palma aprile 1879 alta dx.jpg



Attendo la tua verifica :fest: ????? :mmm: .... :pray: !

PS se la palma in basso fosse quella che cerchiamo ci avrei anche aggiunto due particolari aventi dei puntini , e sull'altro francobollo la palma in alto mi sembra manchi di un pezzo del ramo alla giunzione di sinistra con il ramo centrale .....


Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto::rolleyes: :tri: :f_ins: mi fermo con la parte teorica in quanto ho notato un crollo psicosomatico :f_zz: :f_zz: :f_zz:


:ris: Dipende solo dal fatto che in questo particolare periodo rientro dal lavoro troppo stanco (in particolare gli occhi) e negli ultimi giorni ho avuto solo il piacere di leggere i vostri post.


mikonap ha scritto::
Penso che non siano tutti della stessa posizione, ma se tra questi c'è un riporto lo possiamo scoprire trovando qualche difetto secondario.

Allego l’immagine di tutti gli esemplari alla massima risoluzione che posso produrre con la mia tecnologia.
Osserviamoli insieme.
Ciao: michele


A mio avviso i tuoi sei esemplari appartengono a posizioni/tavole differenti in quanto non ho trovato difetti di stampa che li accomunino, tranne logicamente per quello presente nell’ornato che hai già rilevato.
Tra i miei ho riscontrato un paio di pezzi che presentano il citato difetto ma questa sera non riesco a confrontarli con i tuoi per le motivazioni già rappresentate in premessa, scusami :oo: .

Scusate l'OT, ma volevo comunicarvi, anche alla luce di alcune acquisizioni recenti, di essere arrivato, probabilmente in ritardo :mmm: , alla convinzione che per il due lire fu realizzata una sola tavola utilizzata sia a Londra che a Torino, peccato di averlo scoperto solo dopo aver acquistato una quartina bordo di foglio, presunta, londinese .
A presto
Pasquale
_____________
Cordiali saluti
Pasquale Agosti
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