"Via degli Stati Sardi" ed altri timbri di instradamento

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ekkeroy
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ekkeroy »

Ciao:

il timbro "VIA DEGLI STATI SARDI" è solo un timbro di istradamento non concerne problemi di tariffe.
Veniva apposto a Milano, nè avrebbe senso pensare a altri luoghi: certo non nel Regno di Sardegna, la lettera era già lì!
La cosa da notare è che le marche di passaggio ci dicono che le strade erano diverse: la famosa lettera da Cantù è passata dal Pont de Beauvoisin, le altre due da Milano per Culoz, la lettera da Trieste per il Sempione (Briga).

La cosa interessante è quella di capire perchè, quali vantaggi (temporali e/o economici) si avevano a inoltrare la corrispondenza via Stati Sardi piuttosto che Via di Svizzera: al di fuori dell'ovvio dato geografico. La maggior parte delle lettere dal LV a Parigi seguiva la via del Moncenisio (antica via di Lione) ma allo stesso tempo ce ne sono moltissime che seguono la via Svizzera del San Gottardo e di Uninga; motivi tariffari, motivi di transitabilità, motivi politici?

Ciao:
Oscar
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ziopino
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Vista la lettera di Francesco, mi chiedo come mai da Trieste a Losanna si sia instradata la lettera precedente sugli Stati Sardi e non per la via di Chiasso che credo fosse più breve e diretta....o addirittura per la via di Uninga atttraverso l'Austria..... :mmm: :mmm:

Ciao: Ciao: :abb:
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ziopino
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Oscar mi ha preceduto....

Ciao: Ciao:
ziopino

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ekkeroy »

ziopino ha scritto:Ciao: Ciao:

Vista la lettera di Francesco, mi chiedo come mai da Trieste a Losanna si sia instradata la lettera precedente sugli Stati Sardi e non per la via di Chiasso che credo fosse più breve e diretta....o addirittura per la via di Uninga atttraverso l'Austria..... :mmm: :mmm:

Ciao: Ciao: :abb:


Ciao: Ziopino

credo che questa lettera dimostri invece l'importanza della geografia: da Milano a Losanna anche nell'800 la via più breve era quella del Passo del Sempione. Ottima la strada napoleonica, la diligenza e quindi la posta.
Il Sempione era in territorio Sabaudo.
Le altre vie di Svizzera erano molto più lunghe e tortuose quindi improponibili
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da fildoc »

Nelle tariffe non sottovaluterei il peso in grammi nel transito tra i vari stati....
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ciao
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

ekkeroy ha scritto:
Ciao: Ziopino

credo che questa lettera dimostri invece l'importanza della geografia: da Milano a Losanna anche nell'800 la via più breve era quella del Passo del Sempione. Ottima la strada napoleonica, la diligenza e quindi la posta.
Il Sempione era in territorio Sabaudo.
Le altre vie di Svizzera erano molto più lunghe e tortuose quindi improponibili
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.... Ho capito... ho capito.... ripasserò la geografia..... :leggo: :ko: :ko:

Ciao: Ciao: :abb: :abb:
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francesco luraschi
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da francesco luraschi »

Avevo pensato che questi timbri fossero di instradamento e nient'altro. Poi però ho trovato questa lettera del 1851 e qualche dubbio mi è sorto.

Che significato poteva avere il VIA DI COIRA apposto a Milano? Ma poi fu effettivamente Milano ad apporlo? Forse stava ad indicare le competenze di transito poi da portare in sede di trattativa per la quantificazione delle competenze?

Tornando ai percorsi tra LV e Francia per saperne di più sarebbe utile avere qualche lettera spedita dalle province venete e controllare se i sono timbri diversi dai soliti di Milano che potrebbero sottointendere un passaggio dall'Austria e dalla Svizzera.

Inoltre sarebbe utile controllare se ci sono lettere per Parigi spedite per la VIA DI CHIASSO e, al contrario, lettere per Strasburgo avviate per la VIA DEGLI STATI SARDI. Questo perchè il Gottardo è ancora oggi un valico impervio e all'epoca poteva non essere sempre praticabile con la diligenza.

La lettera postata è infatti del mese di maggio.

Ciao: Francesco
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ziopino
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

eccone una:
da Milano a Parigi per la via di Chiasso.

Ciao: Ciao:
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

francesco luraschi ha scritto:Avevo pensato che questi timbri fossero di instradamento e nient'altro. Poi però ho trovato questa lettera del 1851 e qualche dubbio mi è sorto.




Ciao: Ciao:

Francesco è tua questa busta o l'hai vista in rete??

Ciao: :abb: :abb:
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da fildoc »

Come questa di Innsbruck che passa da Beau FR 1 De Bale....
passando sopra la Svizzera (Uber basel)
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ekkeroy
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ekkeroy »

Ciao: Francesco

Il timbro "VIA DI COIRA" veniva apposto a Coira (Chur) e indicava l'istradamento per la via dello Spluga e dei Grigioni della corrispondenza proveniente dagli Stati Tedeschi e diretta in Italia. Se si nota infatti la lettera proviene dalla Germania dell'est Berlino, Lipsia, Magdeburgo, Bassa Germania (Lago di Costanza) qui poteva prendere teoricamente due strade verso sud: o col corriere di Reutte attraverso lo Stelvio o (come questa) una via più a ovest attraverso il Passo dello Spluga.

Per quanto concerne il transito dei passi alpini durante l'inverno, ti assicuro che nell'800 la situazione era ben più rosea che al giorno d'oggi, sembra incredibile ma è così!
In pieno inverno oggi i passi alpini sono tutti chiusi; nell'800 ma anche prima i valichi alpini erano sempre transitabili, non passavano le diligenze, bensì tutto il carico - passeggeri merci e soprattutto posta - erano caricati sulle slitte!
Soprattutto il San Gottardo e lo Spluga erano sempre percorribili, certo con gravi rischi; sono noti incidenti clamorosi causati dalle valanghe, dalle scivolate delle slitte e degli animali da soma.
In letteratura ci sono varie descrizioni di passaggi invernali delle Alpi: uno che mi viene in mente e la descrizione fatta da Rimbaud del suo avventuroso viaggio attraverso il San Gottardo in pieno inverno, nella tormenta, a dorso di muli, a piedi e con le slitte.... :oo: :oo:

Ciao:

Oscar
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ekkeroy »

Ciao:

il timbro "uber BASEL" era posto alla dogana A/CH di Feldkirch e valeva come istradamento per la via di Basilea e lì attraverso l'ufficio francese per la sua destinazione finale di Annonay.
Il bollo rosso AUTRICHE/Beau FR. 1 DE BALE era apposto alla dogana di St.Louis CH/F sobborgo di Basilea vicinissimo a Huningue.

Ciao:

Oscar
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francesco luraschi
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da francesco luraschi »

Innanzitutto ringrazio Massimiliano per la bella lettera che propone, soprattutto ad un'ora tarda: di solito quando si cerca una lettera specifica non la si trova mai, salvo trovarsela davanti nel momento più inaspettato. Sarebbe però più esplicativa una lettera dal LV in Francia, magari da un ufficio geograficamente vicino all'Austria ma con invio attraverso la Sardegna, giusto per capire come si comportavano. Magari Verona o dal Friuli...

Oscar, la lettera è mia ed è un vecchio acquisto su ebay. Peccato si tratti solo di una coperta. Una riflessione: Coira si trova in una zona in cui l'italiano è poco parlato. Mi sembra strano quel timbro, e di quella forma, a disposizione di Chur. Potrebbe forse essere stato apposto presso la direzione di Chiavenna??? Che ne pensi?

Ok per la spiegazione sul passaggio attraverso i valichi anche in pieno inverno. Ricordo però di avere letto che ai viaggiatori capitasse di doversi fermare a lungo presso le locande durante le tormente di neve. Forse capitava su questa tratta di cui ricordo un Milano-Basilea di 50 ore comprensivo dell'attraversamento del passo e dell'Urnersee in battello.

Il Sempione era ottimo per i sardi per spedire le lettere verso la Germania meridionale, forse anche con l'aiuto del Lucomagno. Per gli austriaci e i milanesi era strategico nel periodo ducale quando faceva parte dello Stato di Milano e in periodo napoleonico quando faceva parte del Regno d'Italia, in modo da raggiungere la Francia evitando la Sardegna.

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da Cinzia62& »

Ho provato ad osservare alcune lettere, ma non fanno che aumentare i dubbi.
Come mai a volte prendevano la via di Chiasso e altre volte la via degli Stati Sardi?
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Ciao: Cinzia
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ziopino
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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ziopino »

Ciao: Ciao:

Interessante quella da Venezia passata per il REgno Sardo....

Ciao: Ciao:
ziopino

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da francesco luraschi »

Cinzia,

tra le tue lettere compare il C1 rosso di Milano su una lettera del 1853 PD pagata in contanti. Potrebbe essere un bell'aggiornamento del Marzari dato che questo tipario è noto sporadicamente sulle lettere in arrivo e come annullatore già nel 1852 prima di divenire giornaliero dal 1853.

Forse prima del 1853, quando non era annullatore, veniva usato nell'ufficio estero. Qui abbiamo già posizionato il timbro SD rosso e R senza anno quando smettevano di essere annullatori.

Non so se sono stato chiaro...

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da ekkeroy »

Ciao: Francesco

credo proprio che il timbro di Coira fosse impresso a Coira: il Van der Linden lo specifica assai bene a differenza della estrema sintesi che solitamente usa per commentare le impronte. D'altra parte penso che fosse in italiano proprio perchè quella corrispondenza veniva verso l'Italia; analogamente il timbro "Via di Domodossola" apposto a Briga (lingua francese) indirizzava in territorio italiano la corrispondenza che valicava il Sempione.

A tal riguardo bisogna notare che la Val d'Ossola e il passo del Sempione erano territorio del Regno di Sardegna, quindi il transito degli Stati Sardi era obbligato e inoltre non era molto frequentato; il massimo della corrispondenza verso Parigi dal nord Italia seguiva la via del Moncenisio o quella di Svizzera; quale fosse il criterio di scelta, per me resta un problema

Ricordi bene la durata del viaggio da Basilea a Milano: nel 1850 era di esattamente 49 ore e 25 minuti. Viaggio anche avventuroso per l'epoca, diligenza fino a Lucerna, piroscafo fino a Fluelen attraverso il lago dei Quattro Cantoni, di nuovo diligenza attraverso il San Gottardo fino a Como e Camerlata e infine treno fino a Milano. Il biglietto costava 34,30 Frs di allora a cui andava aggiunto il costo del pernottamento e dei pasti.

Devo ritrovare un volume molto interessante edito nel 1980 in occasione dell'inaugurazione del tunnel stradale del San Gottardo, in cui c'è tutta la storia del passo compresa quella postale, oltre a numerose incisioni dell'800; ne ricordo una con una carovana di slitte in pieno inverno

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da francesco luraschi »

Dimenticavo: in quel periodo l'orario di distribuzione a Milano delle lettere in arrivo giornalmente da Parigi era alle 10.30 a.m.

Non viene però specificata la rotta di provenienza, forse perchè inutile al pubblico.

Oscar, il libro potrebbe essere quello di B.Caizzi di cui però non ricordo neppure io il nome...

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da francesco luraschi »

Il diverso instradamento POTREBBE essere dovuto al diverso vettore: l'impresa Franchetti che raggiungeva Genova e/o Torino e da una di queste località partiva la Benafous per Parigi e l'impresa Merzario che arrivava via Chiasso (strada ferrata Milano-Como). Dalla locandina di quest'ultima non si capisce bene dove c'era il cambio di diligenza " da Milano per tutta la Svizzera via di Chiasso e san Gottardo- colla prima ed ultima corsa della strada ferrata, in corrispondenza colle diligenze svizzere per Lucerna e Basilea, ed in coincidenza colle strade ferrate e Messaggerie francesi per Parigi e Londra". Camerlata o Chiasso???

Non ho rintracciato invece le diligenze erariali austriache sulla stessa tratta in partenza da Milano. Forse non esistevano neppure...

Sul doc dell'orario di distribuzione delle lettere da e per Parigi non c'è alcun segno mentre le località tra Milano e Basilea sono contrassegnate con un * indicante che l'ora variava a seconda degli orari della strada ferrata. Forse questo indica la doppia possibilità di instradamento...

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Re: VIA DEGLI STATI SARDI

Messaggio da Cinzia62& »

Grazie Francesco! Ho capito che devo andarmi a studiare gli annulli di Milano!
Per quanto riguarda l'ipotesi che giustifica il doppio instradamento mi sembra possa
essere corretta :clap: :clap: . Ma io sicuramente non sono in grado di poterla confermare
Grazie :abb:
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