Andrea ti ha già risposto: sul bollo P.D. torniamo al discorso delle convenzioni tra stati per lo scambio di corrispondenza, argomento sul quale esiste una vasta letteratura. Sono certo che con il tempo riuscirai ad assimilare i concetti fondamentali che stanno dietro ad una collezione di storia postale classica. Il tuo approccio è quello giusto. Non fermarti se ti imbatti in qualche problema: qui sul Forum ci sono fior di esperti che possono aiutarti, come d'altronde hai già avuto modo di notare.
Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
andy66 ha scritto:Ma nella lettera che mostri non capisco bene, se trattasi di stampati come indicato sopra, doveva pesare 600 grammi?
No, 105 grammi, come da annotazione in alto, sopra l'indirizzo. Nella convenzione con l'Austria la spedizione delle stampe costava 5 centesimi ogni 20 grammi o frazione.
Accidenti, che sbadato sono! Non ho considerato che Schio a quel tempo era all'estero!
Andy66
SOCIO SOSTENITORE
Cerco cartoline di tutte le epoche del Comune di Chiusaforte UD (e sue frazioni)
Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia
Proteggiamo quello che conosciamo
Conosciamo solo ciò che riusciamo a comprendere
Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
prefil ha scritto:Andrea ti ha già risposto: sul bollo P.D. torniamo al discorso delle convenzioni tra stati per lo scambio di corrispondenza, argomento sul quale esiste una vasta letteratura. Sono certo che con il tempo riuscirai ad assimilare i concetti fondamentali che stanno dietro ad una collezione di storia postale classica. Il tuo approccio è quello giusto. Non fermarti se ti imbatti in qualche problema: qui sul Forum ci sono fior di esperti che possono aiutarti, come d'altronde hai già avuto modo di notare.
Luca
Grazie mille luca! Adesso ho ordinato un paio di vecchi cataloghi usati per spendere poco e leggermi qualcosa di interessante! (oltre al bellissimo documento realizzato da Andrea61 a cui rinnovo i complimenti).. Si fa quel che si può insomma..
Scusate se rompo le scatole, ma ho notato gli annulli numerali di questa lettera tra sindaci che ho acquistato, i numerali sono diversi! Primo annullo numerale 4, secondo annullo numerale 2344 (mi pare di ricordare Treviglio). Era una pratica comune fare questo annullamento aggiuntivo? Perchè non l'ho riscontrato molto di frequente, ma magari chiaramente mi sbaglio.
Nicola
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
termosifone92 ha scritto:Era una pratica comune fare questo annullamento aggiuntivo?
Ciao Nicola, è una cosa che poteva succedere quando un francobollo sfuggiva all'annullamento in partenza o quando l'annullamento stesso era molto leggero oppure, come in questo caso, colpiva solo marginalmente il francobollo. In questi casi l'ufficio di arrivo (ma a volte poteva essere anche un precedente ufficio di transito) provvedeva a perfezionare l'annullamento del francobollo con un proprio timbro, per evitarne il riutilizzo. Era un prassi abbastanza diffusa, non sono frequentissime le lettere così perché non erano molti i francobolli che sfuggivano all'annullamento (come invece succede oggi...), ma non si può certo dire che siano rare. Ti confermo che il 2344 era il numerale assegnato a Treviglio.
S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
termosifone92 ha scritto:Era una pratica comune fare questo annullamento aggiuntivo?
Ciao Nicola, è una cosa che poteva succedere quando un francobollo sfuggiva all'annullamento in partenza o quando l'annullamento stesso era molto leggero oppure, come in questo caso, colpiva solo marginalmente il francobollo. In questi casi l'ufficio di arrivo (ma a volte poteva essere anche un precedente ufficio di transito) provvedeva a perfezionare l'annullamento del francobollo con un proprio timbro, per evitarne il riutilizzo. Era un prassi abbastanza diffusa, non sono frequentissime le lettere così perché non erano molti i francobolli che sfuggivano all'annullamento (come invece succede oggi...), ma non si può certo dire che siano rare. Ti confermo che il 2344 era il numerale assegnato a Treviglio.
Ti ringrazio del chiarimento così celere! Avevo il sospetto che fosse per quel motivo, la traccia dell'annullo da Bergamo era troppo lieve per annullare anche il secondo francobollo "a dovere". Non immaginavo certo fosse "rara" ma sospettavo un *non comune* come credo di aver dedotto che sia! Spero di aver dedotto bene, comunque sono contentissimo che il modesto investimento fatto per prendere questa lettera mi abbia già ripagato con qualche ora serale di studio, confronto con amici del Circolo Bergamasco e tanto entusiasmo (anche se voi direte per così poco) sono stato contento di aver iniziato questa nuova collezione! Grazie a tutti e soprattutto un grazie ad Erik! Se non da fastidio vi terrò aggiornato sui futuri acquisti!
Vacallo ha scritto:Bello, e sopratutto molto interessante, questo Topic. quanta esperienza e quante conoscenze saltano fuori. Nicola, hai dei maestri favolosi.
Vacallo ha scritto:Bello, e sopratutto molto interessante, questo Topic. quanta esperienza e quante conoscenze saltano fuori. Nicola, hai dei maestri favolosi.
Favolosi è dir poco!
E non si fanno neanche pagare!
(naturalmente scherzo ....)
Revised by Lucky Boldrini - February 2016
Andrea
=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.