Qualità ed estetica nei francobolli degli ASI con bordi ed angoli di foglio
- Antonello Cerruti
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Vedi Amedeo, il tuo discorso somiglia molto a quello dello Stato che non vuole che certi oggetti archeologici legittimamente in mano a privati vengano ceduti ma non ha i mezzi economici per acquistarli.
La proprietà privata non ancora un reato e dunque il proprietario è titolare del diritto di disporne liberamente.
Inoltre, un blocco come quello sopra può soddisfare una ventina di collezionisti oppure uno solo. Cosa è meglio per la filatelia?
Con i mezzi di oggi, è possibile ottenere delle immagini perfette ed accontentarsi di quella per tutti gli archivi possibili.
Fu l'ottimo Lorenzo Della Valle (ad della Bolaffi) a tagliare con la sua forbice quel blocco per accontentare le richieste dei loro clienti.... mi raccontò che provò una certa emozione....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La proprietà privata non ancora un reato e dunque il proprietario è titolare del diritto di disporne liberamente.
Inoltre, un blocco come quello sopra può soddisfare una ventina di collezionisti oppure uno solo. Cosa è meglio per la filatelia?
Con i mezzi di oggi, è possibile ottenere delle immagini perfette ed accontentarsi di quella per tutti gli archivi possibili.
Fu l'ottimo Lorenzo Della Valle (ad della Bolaffi) a tagliare con la sua forbice quel blocco per accontentare le richieste dei loro clienti.... mi raccontò che provò una certa emozione....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Mi sembra di ricordare, Antonello, che sei stato proprietario - e se ben ricordo anche fortunato acquirente - di una striscia particolarmente rara del 2 grana di Napoli, poi sezionata, immagino per ragioni commerciali.
Si racconta - ma credo sia qualcosa in più di una leggenda, perchè da qualche parte devo avere anche l'immagine - che del "Tre Lire" esistesse un multiplo, poi frazionato sempre per accontentare dei collezionisti.
Il più grande di tutti, Ferrary, così si dice, amava i francobolli, ma ... solo i francobolli: multipli, lettere, frontespizi non gli interessavano e, se poteva, procedeva anche lui di forbici.
Il possessore dell'80 cent di Parma su busta - devo aver letto da qualche parte - voleva staccarlo, perchè la lettera ... non si adagiava bene nel suo album! Trovò poi il modo di far vedere solo il francobollo, nascondendo il supporto cartaceo, e l'insieme fu salvo ...
E per proseguire la serie
Gli metto pure il carico da dodici, se volete. Un collezionista dovrebbe aver presente che lui è solo il momentaneo proprietario dell'oggetto, che quell'oggetto è già destinato a cambiare album, e pertanto occorre trattarlo con tutte le accortezze proprie di chi ha la custodia temporanea di qualcosa. Al "Signor Luxsus", per dire, non può essere perdonato di aver permesso - per semplice incuria nella conservazione - l'ossidazione della busta con la striscia del 50 grana (Antonello, si ha voglia a dire che con un po' di acqua ossigenata e un cotton fioc va tutto via, ma un conto è farlo su un 10 grana altro su un mostro simile).
E, per chiudere, ci sono aggiustamenti estetici che anch'io considero da galera: rimozione di francobolli difettosi da una busta, per lasciare solo quelli perfetti; indirizzi rifatti; annulli cancellati per far veder meglio le incisioni, etc.
Però, ripeto, c'è un fatto ineludibile: i francobolli devono essere venduti; dall'altro lato deve esserci qualcuno che compra; se io, venditore, ho in mano un oggetto invendibile, se lo lascio com'è, ma ad alta potenzialità commerciale, purchè lo frazioni a sufficienza, cosa devo fare? ha senso tenerlo integro? chi ne beneficia? chi lo potrà mai studiare o ammirare? rimarrà comunque seppellito in qualche caveau di una banca e ... stop.
Altro sarebbe se alla filatelia si attribuisse un valore storico e culturale meritorio di tutela da parte dello Stato, con ciò sottraendo certi oggetti ai meccanismi di mercato, assoggetandoli alla logica della sfera pubblica. Ma anche questo, per l'appunto, ha un costo.
Giuseppe
Si racconta - ma credo sia qualcosa in più di una leggenda, perchè da qualche parte devo avere anche l'immagine - che del "Tre Lire" esistesse un multiplo, poi frazionato sempre per accontentare dei collezionisti.
Il più grande di tutti, Ferrary, così si dice, amava i francobolli, ma ... solo i francobolli: multipli, lettere, frontespizi non gli interessavano e, se poteva, procedeva anche lui di forbici.
Il possessore dell'80 cent di Parma su busta - devo aver letto da qualche parte - voleva staccarlo, perchè la lettera ... non si adagiava bene nel suo album! Trovò poi il modo di far vedere solo il francobollo, nascondendo il supporto cartaceo, e l'insieme fu salvo ...
E per proseguire la serie
Prendo atto che può trattarsi di pratiche filateliche ormai desuete - come l'appostazione di linguelle, timbri o firme - che, riguardate con la cultura filatelica di oggi, appaiono degli scempi.attalos ha scritto:Quella quartina l'hanno risparmiata solo perché ci avrebbero rimesso del denaro.
L'esemplare singolo con bordo avrebbe fruttato un 110/120% del prezzo del loro catalogo (secondo il loro modo di valutare i bordi). Lo spuntone è stato lasciato perché, offrendo un pezzo di carta in più, si poteva chiedere un ulteriore 5%.
Infine, se non erro, qualche sciagurato ha ulteriormente adoperato le forbici e il mezzo foglio sopravvissuto è stato ulteriormente sezionato.
Gli metto pure il carico da dodici, se volete. Un collezionista dovrebbe aver presente che lui è solo il momentaneo proprietario dell'oggetto, che quell'oggetto è già destinato a cambiare album, e pertanto occorre trattarlo con tutte le accortezze proprie di chi ha la custodia temporanea di qualcosa. Al "Signor Luxsus", per dire, non può essere perdonato di aver permesso - per semplice incuria nella conservazione - l'ossidazione della busta con la striscia del 50 grana (Antonello, si ha voglia a dire che con un po' di acqua ossigenata e un cotton fioc va tutto via, ma un conto è farlo su un 10 grana altro su un mostro simile).
E, per chiudere, ci sono aggiustamenti estetici che anch'io considero da galera: rimozione di francobolli difettosi da una busta, per lasciare solo quelli perfetti; indirizzi rifatti; annulli cancellati per far veder meglio le incisioni, etc.
Però, ripeto, c'è un fatto ineludibile: i francobolli devono essere venduti; dall'altro lato deve esserci qualcuno che compra; se io, venditore, ho in mano un oggetto invendibile, se lo lascio com'è, ma ad alta potenzialità commerciale, purchè lo frazioni a sufficienza, cosa devo fare? ha senso tenerlo integro? chi ne beneficia? chi lo potrà mai studiare o ammirare? rimarrà comunque seppellito in qualche caveau di una banca e ... stop.
Altro sarebbe se alla filatelia si attribuisse un valore storico e culturale meritorio di tutela da parte dello Stato, con ciò sottraendo certi oggetti ai meccanismi di mercato, assoggetandoli alla logica della sfera pubblica. Ma anche questo, per l'appunto, ha un costo.

Giuseppe
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Ho visto che se ne parlava qui
viewtopic.php?f=29&t=1742&p=221134&hili ... er#p221134
Non vorrei apparire come uno che bestemmia in chiesa, ma se l'ulteriore taglio ha smazzato via il blocco senza croci, cosicchè è sopravvisuto il solo blocco di 12 con le 4 croci, penso che sia stata l'operazione esteticamente più intelligente.
Esteticamente, non filatelicamente.
g.
viewtopic.php?f=29&t=1742&p=221134&hili ... er#p221134
Non vorrei apparire come uno che bestemmia in chiesa, ma se l'ulteriore taglio ha smazzato via il blocco senza croci, cosicchè è sopravvisuto il solo blocco di 12 con le 4 croci, penso che sia stata l'operazione esteticamente più intelligente.
Esteticamente, non filatelicamente.

g.
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Purtroppo a quei tempi all'emozione di Della Valle fece eco il mio (e non solo mio) grido di dolore.Antonello Cerruti ha scritto:Vedi Amedeo, il tuo discorso somiglia molto a quello dello Stato che non vuole che certi oggetti archeologici legittimamente in mano a privati vengano ceduti ma non ha i mezzi economici per acquistarli.
La proprietà privata non ancora un reato e dunque il proprietario è titolare del diritto di disporne liberamente.
Inoltre, un blocco come quello sopra può soddisfare una ventina di collezionisti oppure uno solo. Cosa è meglio per la filatelia?
Con i mezzi di oggi, è possibile ottenere delle immagini perfette ed accontentarsi di quella per tutti gli archivi possibili.
Fu l'ottimo Lorenzo Della Valle (ad della Bolaffi) a tagliare con la sua forbice quel blocco per accontentare le richieste dei loro clienti.... mi raccontò che provò una certa emozione....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Vedi, Antonello, il mio discorso non è contro la proprietà privata visto che non solo colleziono francobolli, ma anche ciò che hai appena citato tu e altro.
Lo Stato non vieta la commercializzazione di ciò che automaticamente è già considerato bene culturale come gli oggetti archeologici e le monete antiche, tanto è vero che oggi non è più necessario notificare le monete in Sovrintendenza come accadeva un tempo (naturalmente bisogna conservare la documentazione dell'acquisto) e il loro mercato - dispiace ammetterlo - è ben più in salute di quello filatelico.
Per il settore archeologico rimando alle ottime aste di Pandolfini di Firenze che godono di grande successo.
I francobolli e i documenti di storia postale, è vero, non sono beni culturali in senso tecnico, ma ciò non toglie che noi collezionisti dobbiamo avere nei loro confronti il dovere morale della conservazione ottimale per il futuro.
Dei fogli unici delle prove Barre della prima emissione di Grecia oggi rimpiangiamo che siano stati smembrati subito dopo la loro scoperta e oggi non abbiamo più testimonianza delle tavole originarie in tutto il loro splendore iniziale (né tanto meno abbiamo una foto).
Nemmeno del Blauer Kaiser esiste una foto adeguata per gli standard moderni.
Oggi se possediamo un Libro d'Ore medievale miniato non stiamo più a ritagliare le miniature da incollare su appositi album, come accadeva nell'Ottocento. Nessuno più lo farebbe perché è maturato il gusto dei collezionisti, e non solo perché in certi stati ci sono leggi che vietano tale scempio.
Non smembrerei il portale della mia casa romana per piazzare i singoli pezzi sul mercato; non smembrerei qualche tela con gruppo famigliare per vendere i singoli ritratti con maggiore facilità e a prezzo maggiore.
Me lo impedisce non solo il codice dei beni culturali, ma anche il buon senso storico.
Oggi nessuno si sognerebbe di staccare un francobollo (soprattutto se antico) dalla sua busta, perché è maturato il gusto (e la cultura) dei collezionisti.
Ci ha fatto inorridire quando qualcuno ha fatto riscrivere su alcune buste storiche il nome del destinatario che era stato cancellato/abraso/ritagliato. E lo testimoniano i numerosi interventi qui sul forum.
Allora perché pensare che staccare un francobollo antico da una busta sia uno scempio, perché gridare allo scandalo quando vediamo un indirizzo rifatto, mentre smembrare un blocco deve essere una cosa pacifica?
E' un cambio di mentalità, un salto culturale che una parte dei collezionisti e dei commercianti deve fare.

Amedeo
Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Sono d'accordo al 100% con attalos e giuspan.
Penso che distruggere reperti simili per una piccineria quali un maggior ritorno economico sia un delitto filatelico di prim'ordine. Il fatto che vengano commessi da commercianti il cui nome ha una tradizione ed un peso debba considerarsi un'aggravante.
Non ho, e mai avrò, la forza economica per potermi vantare di pezzi di tale portata o analoghi importanti blocchi di francobolli classici. Ciò nonostante, nel mio piccolo, cerco di attenermi scrupolosamente a quanto detto da attalos nella prima frase quotata.attalos ha scritto: I francobolli e i documenti di storia postale, è vero, non sono beni culturali in senso tecnico, ma ciò non toglie che noi collezionisti dobbiamo avere nei loro confronti il dovere morale della conservazione ottimale per il futuro.
Dei fogli unici delle prove Barre della prima emissione di Grecia oggi rimpiangiamo che siano stati smembrati subito dopo la loro scoperta e oggi non abbiamo più testimonianza delle tavole originarie in tutto il loro splendore iniziale (né tanto meno abbiamo una foto).
Nemmeno del Blauer Kaiser esiste una foto adeguata per gli standard moderni.
Penso che distruggere reperti simili per una piccineria quali un maggior ritorno economico sia un delitto filatelico di prim'ordine. Il fatto che vengano commessi da commercianti il cui nome ha una tradizione ed un peso debba considerarsi un'aggravante.
Andrea
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- francesco luraschi
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Amedeo,
per qualche istante ho condiviso in toto quanto hai scritto, poi mi è venuta spontanea una riflessione. Non è che la differenza tra un libro d'Ore, una tela o un portale antico e i francobolli e le monete sta che i primi sono opere d'arte mentre i secondi sono semplicemente multipli?
In quest'ultimo caso possono essere opere d'arte, magari minori, i conii e i bozzetti ma poi francobolli e monete diventano multipli. Eventuali differenze tra questi multipli sono ricercartezze collezionistiche che in origine non avevano alcun senso.
Poi capisco che rompere un blocco unico possa essere riprovevole ma così va il mondo...
Proprio in filatelia quando non si scrive "massimo blocco conosciuto" si usa il termine "massimo multiplo.."
Un tuo autorevole parere in materia è gradito.
Francesco
per qualche istante ho condiviso in toto quanto hai scritto, poi mi è venuta spontanea una riflessione. Non è che la differenza tra un libro d'Ore, una tela o un portale antico e i francobolli e le monete sta che i primi sono opere d'arte mentre i secondi sono semplicemente multipli?
In quest'ultimo caso possono essere opere d'arte, magari minori, i conii e i bozzetti ma poi francobolli e monete diventano multipli. Eventuali differenze tra questi multipli sono ricercartezze collezionistiche che in origine non avevano alcun senso.
Poi capisco che rompere un blocco unico possa essere riprovevole ma così va il mondo...

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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Come in tutte le cose delle vita, ognuno fissa più o meno inconsapevolmente le proprie soglie di tolleranza in funzione del proprio background culturale, delle proprie esperienze, del proprio sistema di valori. Cose normali per qualcuno possono essere inaccettabili per altri, in ragione di una diversa sensibilità, formatasi per stratificazioni successive di idee, fatti, azioni, proprie della vita di ognuno.
A me, a esempio, danno enorme fastidio tutti gli interventi volti ad avere una bellezza a tutti i costi.
Uno dei più grandi misteri, a esempio, è il "3 lire Rothschild"
Tre lati neri sono stati ripiegati su sè stessi - giusto? - ma il quarto, quello su cui insiste il francobollo, che fine ha fatto? Ridipinto? Coperto da una striscia di carta? O che altro? Qualunque cosa sia ...
. Davvero non capisco che senso abbia andare a mettere le mani su un oggetto del genere, che avrebbe comunque, a prescindere da tutto, un valore filatelico incommensurabile, e il cui valore economico resta comunque inalterato.
Due casi minori si sono visti all'ultima asta Bolaffi: il soldo della I su busta, ex Pedemonte, con l'indirizzo rifatto (
) e una crazia della II su busta, irreale per margini e nitidezza di incisioni, che originariamente era una coppia (
). Non so, le trovo delle bellezze piuttosto artefatte, finte, simulate.
D'accordo, si dirà, e allora perchè se si fa carne di porco del "Blauer Kaiser" non dici niente e, anzi, lo trovi accettabile? Non è anche quella una bellezza finta? Qual è la differenza con gli altri casi?
La verità, senza troppi giri di parole, è che non lo so, non ho una risposta. Semplicemente, a livello di sensazioni emotive, non avverto lo stesso fastidio. Probabilmente non ho ancora una cultura filatelica sufficientemente raffinata oppure sono più attento a certe dimensioni del fenomeno filatelico e ne trascuro altri. Questione di sensibilità, appunto.
Comunque sia, volendo provare a giocare, se il "Blauer Kaiser" fosse ancora tutto intero, esattamente, chi sarebbe il proprietario? Un Emil Cappellaro redivivo o chi altro? E quanto avrebbe dovuto pagarlo?
g.
Perchè, appunto, nel mondo (filatelico e non) coesistono diverse sensibilità.attalos ha scritto: ... perché pensare che staccare un francobollo antico da una busta sia uno scempio, perché gridare allo scandalo quando vediamo un indirizzo rifatto, mentre smembrare un blocco deve essere una cosa pacifica?
A me, a esempio, danno enorme fastidio tutti gli interventi volti ad avere una bellezza a tutti i costi.
Uno dei più grandi misteri, a esempio, è il "3 lire Rothschild"
Tre lati neri sono stati ripiegati su sè stessi - giusto? - ma il quarto, quello su cui insiste il francobollo, che fine ha fatto? Ridipinto? Coperto da una striscia di carta? O che altro? Qualunque cosa sia ...



Due casi minori si sono visti all'ultima asta Bolaffi: il soldo della I su busta, ex Pedemonte, con l'indirizzo rifatto (


D'accordo, si dirà, e allora perchè se si fa carne di porco del "Blauer Kaiser" non dici niente e, anzi, lo trovi accettabile? Non è anche quella una bellezza finta? Qual è la differenza con gli altri casi?
La verità, senza troppi giri di parole, è che non lo so, non ho una risposta. Semplicemente, a livello di sensazioni emotive, non avverto lo stesso fastidio. Probabilmente non ho ancora una cultura filatelica sufficientemente raffinata oppure sono più attento a certe dimensioni del fenomeno filatelico e ne trascuro altri. Questione di sensibilità, appunto.
Comunque sia, volendo provare a giocare, se il "Blauer Kaiser" fosse ancora tutto intero, esattamente, chi sarebbe il proprietario? Un Emil Cappellaro redivivo o chi altro? E quanto avrebbe dovuto pagarlo?


g.
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Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
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Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
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(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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- Antonello Cerruti
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
No, sono stati "sbiancati"; passato un certo periodo, gli è stato tolto il lutto....giuspan ha scritto:Come in tutte le cose delle vita, ognuno fissa più o meno inconsapevolmente le proprie soglie di tolleranza in funzione del proprio background culturale, delle proprie esperienze, del proprio sistema di valori. Cose normali per qualcuno possono essere inaccettabili per altri, in ragione di una diversa sensibilità, formatasi per stratificazioni successive di idee, fatti, azioni, proprie della vita di ognuno.
Perchè, appunto, nel mondo (filatelico e non) coesistono diverse sensibilità.attalos ha scritto: ... perché pensare che staccare un francobollo antico da una busta sia uno scempio, perché gridare allo scandalo quando vediamo un indirizzo rifatto, mentre smembrare un blocco deve essere una cosa pacifica?
A me, a esempio, danno enorme fastidio tutti gli interventi volti ad avere una bellezza a tutti i costi.
Uno dei più grandi misteri, a esempio, è il "3 lire Rothschild"
Tre lati neri sono stati ripiegati su sè stessi - giusto? - ma il quarto, quello su cui insiste il francobollo, che fine ha fatto? Ridipinto? Coperto da una striscia di carta? O che altro? Qualunque cosa sia ...![]()
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. Davvero non capisco che senso abbia andare a mettere le mani su un oggetto del genere, che avrebbe comunque, a prescindere da tutto, un valore filatelico incommensurabile, e il cui valore economico resta comunque inalterato.
Due casi minori si sono visti all'ultima asta Bolaffi: il soldo della I su busta, ex Pedemonte, con l'indirizzo rifatto () e una crazia della II su busta, irreale per margini e nitidezza di incisioni, che originariamente era una coppia (
). Non so, le trovo delle bellezze piuttosto artefatte, finte, simulate.
D'accordo, si dirà, e allora perchè se si fa carne di porco del "Blauer Kaiser" non dici niente e, anzi, lo trovi accettabile? Non è anche quella una bellezza finta? Qual è la differenza con gli altri casi?
La verità, senza troppi giri di parole, è che non lo so, non ho una risposta. Semplicemente, a livello di sensazioni emotive, non avverto lo stesso fastidio. Probabilmente non ho ancora una cultura filatelica sufficientemente raffinata oppure sono più attento a certe dimensioni del fenomeno filatelico e ne trascuro altri. Questione di sensibilità, appunto.
Comunque sia, volendo provare a giocare, se il "Blauer Kaiser" fosse ancora tutto intero, esattamente, chi sarebbe il proprietario? Un Emil Cappellaro redivivo o chi altro? E quanto avrebbe dovuto pagarlo?![]()
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Antonello Cerruti
Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Per quello che ne so io, il Blue Kaiser nella versione mezzo foglio era nella collezione Masi che non vinse la Wipa.giuspan ha scritto: Comunque sia, volendo provare a giocare, se il "Blauer Kaiser" fosse ancora tutto intero, esattamente, chi sarebbe il proprietario? Un Emil Cappellaro redivivo o chi altro? E quanto avrebbe dovuto pagarlo?
Andrea
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
La curiosità per l'affaire Masi - tra l'altro un romano che colleziona ... Lombardo Veneto! - alla fine sempre al forum mi ha riportato:
viewtopic.php?f=16&t=6198
Discussione interessante, nella quale, a margine, è uscito il tema qualità, rarità e denaro.
Non so come funzioni, ma, nella mia percezione, è fuorviante pensare che sia sufficiente avere la possibilità di inserire zeri a piacimento negli assegni, per mettere su una collezione di rarità (o di qualità).
Il Catalogo generale della Pedomonte ha in copertina una quadricolore del Lombardo Veneto. Ho sempre pensato che al suo posto dovesse starci Verolanuova. Se posso comprare il 3 Lire Farouk avrò senz'altro i mezzi per comprare anche Verolanuova, vi pare? Già, ma per comprare c'è bisogno di qualcuno che ... venda. E Verolanuova non te la vendo, per quanto tu possa offrire.
Il 3 lire della Luxsus non è che sia poi così ... luxsus. Li doveva starci il 3 lire Pedemonte. Ti pare che uno che compra la più bella coppia della Trinacria non può permetterselo? Certo che può, peccato che non glielo vendono.
Quello che avviene "in grande" si riproduce talvolta, riproporzionato, "in piccolo". Alcuni francobolli di grande qualità, anche se non rarità, smettono di essere ... francobolli, per assumere una loro individualità, un nome, un cognome, un corpo, un'anima. Possono darsi situazioni folli, fuori da ogni logica, per cui, più si offre, meno probabilità ci sono di acquistare, perchè, più si offre, più il proprietario si convince che quell'oggetto ... valga ancora di più: alla fine, tra chi offre una cifra e chi la rifiuta, non si sa davvero chi sia il più pazzo.
Se per avere esemplari di qualità bastassero i soldi, la cosa sarebbe (relativamente) facile: basterebbe smettere di comprare per un certo numero di anni, accumulare il denaro necessario, per poi entrare in negozio dicendo "voglio quello".
Per fortuna non sempre funziona così.
g.
viewtopic.php?f=16&t=6198
Discussione interessante, nella quale, a margine, è uscito il tema qualità, rarità e denaro.
Non so come funzioni, ma, nella mia percezione, è fuorviante pensare che sia sufficiente avere la possibilità di inserire zeri a piacimento negli assegni, per mettere su una collezione di rarità (o di qualità).
Qui i casi (estremi) sono due: o tutta questa roba stava in mano a uno o due commercianti, che aspettavano un Signor Masi da servire (come avvenne più o meno con la Luxsus e Giacomo Avanzo), e allora, sì, è solo un fatto di soldi; oppure questi pezzi sono stati racimolati a uno a uno presso i rispettivi proprietari e allora, sì, certo, ci sono voluti soldi, ma c'è voluto anche tanto altro in termini di ricerca, autorevolezza, determinazione, capacità negoziali, lasciatemi dire "charme filatelico".fildoc ha scritto: Masi con la collezione "testine del LombardoVeneto ed altro" ha presentato un insieme dove erano riunite una serie incredibile di rarita': piu' prime date d'uso, la pentacolore unica conosciuta di Villanova ( giusto Verolanuova!!!!!!), mezzo foglio nuovo con croci di sant'Andrea del 30 e del 45 centesimi, tutti i falsi di Verona e Milano su busta (anzi del 45 di Milano ha presentato una mista con un doppio porto composta da un 45 falso ed uno originale!) il piu' grande blocco conosciuto del 10 centesimi, la ricostruzione del blocco rubato e poi disperso a pezzi del furto del 1959 a Dublino, un foglio nuovo intero del Mercurio azzurro, tutti i mercuri nuovi, quattro mercuri rosa usati, una striscia di quattro delle testina blu per giornali con un cliche' del secondo tipo, il tete beche su blocco nuovo dell'ultima emissione di quello bruno grigio per giornali, affrancature miste con Modena su giornale, la testina del 5 soldi della seconda emissione in affrancatura mista con il pontificio spedita da Ferrara, il muto di Viadana, i vergati su busta, interi postali unici, affrancature miste prima e seconda emissione incredibili...
Il Catalogo generale della Pedomonte ha in copertina una quadricolore del Lombardo Veneto. Ho sempre pensato che al suo posto dovesse starci Verolanuova. Se posso comprare il 3 Lire Farouk avrò senz'altro i mezzi per comprare anche Verolanuova, vi pare? Già, ma per comprare c'è bisogno di qualcuno che ... venda. E Verolanuova non te la vendo, per quanto tu possa offrire.
Il 3 lire della Luxsus non è che sia poi così ... luxsus. Li doveva starci il 3 lire Pedemonte. Ti pare che uno che compra la più bella coppia della Trinacria non può permetterselo? Certo che può, peccato che non glielo vendono.
Quello che avviene "in grande" si riproduce talvolta, riproporzionato, "in piccolo". Alcuni francobolli di grande qualità, anche se non rarità, smettono di essere ... francobolli, per assumere una loro individualità, un nome, un cognome, un corpo, un'anima. Possono darsi situazioni folli, fuori da ogni logica, per cui, più si offre, meno probabilità ci sono di acquistare, perchè, più si offre, più il proprietario si convince che quell'oggetto ... valga ancora di più: alla fine, tra chi offre una cifra e chi la rifiuta, non si sa davvero chi sia il più pazzo.
Se per avere esemplari di qualità bastassero i soldi, la cosa sarebbe (relativamente) facile: basterebbe smettere di comprare per un certo numero di anni, accumulare il denaro necessario, per poi entrare in negozio dicendo "voglio quello".
Per fortuna non sempre funziona così.

g.
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
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- francesco luraschi
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Le collezioni Capellaro e Masi sono collezioni "da corsa", ovvero da competizione. Sarebbe come paragonare una macchina da F1 ad un modello di serie.
Se una collezione rappresenta un percorso conoscitivo e culturale quelle di cui sopra sono pari a zero.
Sono sicuro che dal punto di vista filatelico qui nel forum ne sanno di più dei rispettivi proprietari, probabilmente messi insieme.
Come storia postale del LV sono interessanti solo perché portano casi estremi ottimi come aggiunta fotografica di prestigio agli articoli. Però proprio perché pezzi unici non danno modo di avere una visione d'insieme del modus operandi asburgico e, anzi, creano confusione.
Francesco
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Tornando al tema principale, mi avvio alla conclusione.
Puntata napoletana intitolata "… l'impresa eccezionale è essere normale"
Lotto nr. 222.
Parte in sordina, con una base modesta, ma poi, al traguardo, supera il nominale di catalogo del 15%.
Dove si trova il "valore" di questo francobollo?
Nel margine alla destra di chi guarda?
No. Quello, per me, è il "plus-valore", che agisce su un valore di base già alto
La meraviglia di questo 10 grana è nell’annullo.
Gli annulli presentano, per i francobolli di Napoli, gli stessi aspetti di drammaticità dei margini per quelli di Toscana.
Questo annullo è perfetto. Leggero, non perfettamente impresso, ma benissimo così, perché lascia liberi i gigli, praticamente non tocca il cavallo e fa respirare la trinacria.
Una meraviglia (mi spiace che - tra immagione originale in b/n, scan e colore chiaro - non si riesca ad apprezzare adeguatamente).
g.
Puntata napoletana intitolata "… l'impresa eccezionale è essere normale"
Lotto nr. 222.
Parte in sordina, con una base modesta, ma poi, al traguardo, supera il nominale di catalogo del 15%.
Dove si trova il "valore" di questo francobollo?
Nel margine alla destra di chi guarda?
No. Quello, per me, è il "plus-valore", che agisce su un valore di base già alto
La meraviglia di questo 10 grana è nell’annullo.
Gli annulli presentano, per i francobolli di Napoli, gli stessi aspetti di drammaticità dei margini per quelli di Toscana.
Questo annullo è perfetto. Leggero, non perfettamente impresso, ma benissimo così, perché lascia liberi i gigli, praticamente non tocca il cavallo e fa respirare la trinacria.
Una meraviglia (mi spiace che - tra immagione originale in b/n, scan e colore chiaro - non si riesca ad apprezzare adeguatamente).

g.
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Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Vado a chiudere, con la prima parte di "… il superfluo, senza il necessario"
Lotto nr. 450.
Questo angolo di foglio napoletano ha oltrepassato del 30% il catalogo.
Niente a che vedere con quel +450% riconosciuto ad un adf di Parma e parecchio distante da quel 100% che spesso ho riscontrato.
Perché?
Secondo me perché, oltre a essere insopportabilmente irregolare nella forma, presenta un annullo parecchio penalizzate.
E poco mi emozioni se hai il superfluo (l’adf), ma ti manca il necessario (l’annullo nitido).
g.
Lotto nr. 450.
Questo angolo di foglio napoletano ha oltrepassato del 30% il catalogo.
Niente a che vedere con quel +450% riconosciuto ad un adf di Parma e parecchio distante da quel 100% che spesso ho riscontrato.
Perché?
Secondo me perché, oltre a essere insopportabilmente irregolare nella forma, presenta un annullo parecchio penalizzate.
E poco mi emozioni se hai il superfluo (l’adf), ma ti manca il necessario (l’annullo nitido).

g.
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Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Concludo davvero, con la seconda parte di "… il superfluo, senza il necessario"
Lotto nr. 238.
Raddoppia la base, ma si mantiene intorno alla metà del catalogo.
Anche qui, la cosa mi sembra ovvia.
Anzitutto il frammento è … un finto frammento. Il supporto cartaceo, se mantenuto, deve assolvere una funzione ben precisa, a esempio quella di preservare l’intero annullo o di mostrare altre cose interessanti. Qui non c’è niente di tutto ciò. L’annullo sta per un pezzo sul frammento e per l’altro pezzo chissà dove. Io, un pezzo del genere, lo valuto come sciolto.
Punto numero due, i triangoli rettangoli avranno pur emozionato Pitagora, ma non affascinano per nulla i filatelici alla ricerca della qualità. E il margine superiore è, per l’appunto, un triangolo rettangolo.
Ancora una volta, prima deve esserci il necessario, poi eventualmente il superfluo, altrimenti il prezzo resta piantato.
g.
Lotto nr. 238.
Raddoppia la base, ma si mantiene intorno alla metà del catalogo.
Anche qui, la cosa mi sembra ovvia.
Anzitutto il frammento è … un finto frammento. Il supporto cartaceo, se mantenuto, deve assolvere una funzione ben precisa, a esempio quella di preservare l’intero annullo o di mostrare altre cose interessanti. Qui non c’è niente di tutto ciò. L’annullo sta per un pezzo sul frammento e per l’altro pezzo chissà dove. Io, un pezzo del genere, lo valuto come sciolto.
Punto numero due, i triangoli rettangoli avranno pur emozionato Pitagora, ma non affascinano per nulla i filatelici alla ricerca della qualità. E il margine superiore è, per l’appunto, un triangolo rettangolo.
Ancora una volta, prima deve esserci il necessario, poi eventualmente il superfluo, altrimenti il prezzo resta piantato.

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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Per chi vedesse ora per la prima volta quella discussione, essa è un collage e una sintesi di più threads diversi.giuspan ha scritto:La curiosità per l'affaire Masi - tra l'altro un romano che colleziona ... Lombardo Veneto! - alla fine sempre al forum mi ha riportato:
viewtopic.php?f=16&t=6198
Discussione interessante, nella quale, a margine, è uscito il tema qualità, rarità e denaro.
Andrea
=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
=====================
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Mi auguro di aver portato sufficiente evidenza empirica, per dare una risposta fondata e il più possibile oggettiva all'iniziale domanda di Luca.
Spero, inoltre, sia emerso con chiarezza come la bellezza starà pure negli occhi di guarda, ma la qualità è un concetto in larga misura parametrizzabile, che risponde a precise logiche e gerarchie, a cui bisogna essere allenati, e verso cui bisogna sviluppare una certa sensibilità. E, tuttavia, non è codificabile in assoluto: per i bdf e gli adf - che costituivano l'oggetto del topic - è per esempio fondamentale capire su quali pezzi si vanno a inserire.
E' tutto. "Sono terminato", come disse Trapattoni a conclusione di una accalorata, celeberrima, conferenza-stampa in tedesco.
Giuseppe.
ps: ah, quasi dimenticavo: se per caso qualcuno di voi avesse il 10 grana di Napoli e si fosse stancato di guardarlo ........
Spero, inoltre, sia emerso con chiarezza come la bellezza starà pure negli occhi di guarda, ma la qualità è un concetto in larga misura parametrizzabile, che risponde a precise logiche e gerarchie, a cui bisogna essere allenati, e verso cui bisogna sviluppare una certa sensibilità. E, tuttavia, non è codificabile in assoluto: per i bdf e gli adf - che costituivano l'oggetto del topic - è per esempio fondamentale capire su quali pezzi si vanno a inserire.
E' tutto. "Sono terminato", come disse Trapattoni a conclusione di una accalorata, celeberrima, conferenza-stampa in tedesco.


Giuseppe.
ps: ah, quasi dimenticavo: se per caso qualcuno di voi avesse il 10 grana di Napoli e si fosse stancato di guardarlo ........

Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
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Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
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Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
[quote][/Le collezioni Capellaro e Masi sono collezioni "da corsa", ovvero da competizione. Sarebbe come paragonare una macchina da F1 ad un modello di serie.
Se una collezione rappresenta un percorso conoscitivo e culturale quelle di cui sopra sono pari a zero.
Sono sicuro che dal punto di vista filatelico qui nel forum ne sanno di più dei rispettivi proprietari, probabilmente messi insieme.
Come storia postale del LV sono interessanti solo perché portano casi estremi ottimi come aggiunta fotografica di prestigio agli articoli. Però proprio perché pezzi unici non danno modo di avere una visione d'insieme del modus operandi asburgico e, anzi, creano confusione.
Francesco [quote]
Francesco, la collezione Capellaro è filatelica, non contempla la storia postale.
Da un punto di vista filatelico è strutturata ed esauriente nel mostrare le varietà, multipli, affrancature bicolori o tricolori, annuali più rari della prima emissione del Lombardo Veneto.
Capellaro non ha mai avuto interesse per tariffe, percorsi e tassazioni o ancor più per i regolamenti postali perché appunto era un filatelico, non un collezionista di storia postale.
Quanto alla sua competenza, non mi permetto di giudicarla, ma è palese che non era uno studioso. Molto spesso i grandi collezionisti si muovono accompagnati da alcuni periti e seguiti dai grandi commercianti che sano orientarli nel costituire delle collezioni vincenti.
Benjamin
Se una collezione rappresenta un percorso conoscitivo e culturale quelle di cui sopra sono pari a zero.
Sono sicuro che dal punto di vista filatelico qui nel forum ne sanno di più dei rispettivi proprietari, probabilmente messi insieme.
Come storia postale del LV sono interessanti solo perché portano casi estremi ottimi come aggiunta fotografica di prestigio agli articoli. Però proprio perché pezzi unici non danno modo di avere una visione d'insieme del modus operandi asburgico e, anzi, creano confusione.

Francesco, la collezione Capellaro è filatelica, non contempla la storia postale.
Da un punto di vista filatelico è strutturata ed esauriente nel mostrare le varietà, multipli, affrancature bicolori o tricolori, annuali più rari della prima emissione del Lombardo Veneto.
Capellaro non ha mai avuto interesse per tariffe, percorsi e tassazioni o ancor più per i regolamenti postali perché appunto era un filatelico, non un collezionista di storia postale.
Quanto alla sua competenza, non mi permetto di giudicarla, ma è palese che non era uno studioso. Molto spesso i grandi collezionisti si muovono accompagnati da alcuni periti e seguiti dai grandi commercianti che sano orientarli nel costituire delle collezioni vincenti.


Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Giordano Bruno
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Benjamin,
sul tuo intervento.
Francesco




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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
Sembra un lotto fatto apposta per dare forma concreta a un mio pensiero, che a dirsi a parole rimane vago:
non serve a niente avere bordi e angoli di foglio stratosferici, se anche tutto il resto non è come deve essere.

g.
ps: giusto il 40 cent., forse, riesce a salvarsi ...
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Re: Angoli di foglio e bordi di foglio plusvalore
il alto a dx è dentro alla linea.........per me scarso......o quasi cortogiuspan ha scritto:Questi, tra poco, sono in asta.
Sembra un lotto fatto apposta per dare forma concreta a un mio pensiero, che a dirsi a parole rimane vago:
non serve a niente avere bordi e angoli di foglio stratosferici, se anche tutto il resto non è come deve essere.
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ps: giusto il 40 cent., forse, riesce a salvarsi ...
max
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ASI "the pursuit of perfection"
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