Prime date d'uso dei francobolli della IV emissione di Sardegna nel Regno delle due Sicilie
Moderatore: spcstamps
Prime date d'uso dei francobolli della IV emissione di Sardegna nel Regno delle due Sicilie
Un saluto a tutti i quartisti. Ho da poco intrapreso la collezione della IV di Sardegna e sto cercando di documentarmi nell'uso nei territori annessi. Qualcuno può aiutarmi a capire quali sono le prime date di utilizzo nel Regno delle due Sicilie (Napoli e Sicilia).
Grazie e attendo fiducioso.
Giampiero Fusari
Colleziono francobolli Regno/GNR/Repubblica
IV Sardegna
Storia postale Floreale periodo 1901/1913
Storia postale Democratica per l'interno usi isolati, monocolori, miste e 100 lire.
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
in Sicilia ebbero impiego regolare dal 1° Maggio 61.
Per cui primo mese d'uso:
Per cui primo mese d'uso:
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Costantino
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nos exaequat victoria caelo
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Costantino grazie per l'informazione.
Quindi Sicilia 1° maggio 61, per Napoli è la stessa o è successiva?
Ciao.
Quindi Sicilia 1° maggio 61, per Napoli è la stessa o è successiva?
Ciao.
Giampiero Fusari
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Napoli 1° ottobre 62 ufficiale...forse usati anche qualche giorno prima...
Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Nelle Provincie Napoletane dal 14 Febbraio 1861 vennero introdotti i valori provvisori in grana e tornesi con l'effigie di Vittorio Emanuele II.
Ovviamente per un certo periodo ebbero ancora validità o meglio furono tollerati i valori "borbonici".
Poi dal 1 ottobre 62 anche l'emissione provvisoria fu sostituita dai valori sardo-italiani.
Ovviamente esistono diversi interessanti casi di uso "anticipato", chi avrebbe avuto il coraggio di tassare una lettera in regolare tariffa affrancata da un francobollo che recava impressa l'effigie del Re d'Italia e che costituiva un regolare pagamento alla stessa Amministrazione Postale?
Ovviamente per un certo periodo ebbero ancora validità o meglio furono tollerati i valori "borbonici".
Poi dal 1 ottobre 62 anche l'emissione provvisoria fu sostituita dai valori sardo-italiani.
Ovviamente esistono diversi interessanti casi di uso "anticipato", chi avrebbe avuto il coraggio di tassare una lettera in regolare tariffa affrancata da un francobollo che recava impressa l'effigie del Re d'Italia e che costituiva un regolare pagamento alla stessa Amministrazione Postale?
Costantino
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Grazie a tutti per l'aiuto.
Adesso comincio a chiudere il cerchio per capire i periodi di introduzione della IV negli ex territori preunitari. Questo spero dovrebbe aiutarmi anche nella classificazione.
Adesso comincio a chiudere il cerchio per capire i periodi di introduzione della IV negli ex territori preunitari. Questo spero dovrebbe aiutarmi anche nella classificazione.
Giampiero Fusari
Colleziono francobolli Regno/GNR/Repubblica
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Mi ricollego a questo post perché vi volevo chiedere una cosa di storia postale....perché dal 1° ottobre 1862 la tariffa per le lettere semplici a Napoli (ex regno delle due Sicilie) era di 10 cent.??...era in vigore la stessa tariffa per l'interno della Sicilia???....grazie
Jose'
Jose'
- marco castelli
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
Ciao Josè,
venne deciso che anche per le Province Napoletane, così come per l'ex Granducato di Toscana e per la Sicilia,
rimanesse la tariffa agevolata di 10c per il porto semplice. L'uso di questa tariffa nei territori delle ex Provincie Napoletane
è molto breve ( 01/10/1862 al 31/12/1862) e infatti queste lettere vengono quotate a parte avendo un plus valore...
Vedi Vaccari pag.310.
Dal 01/01/63' la tariffa per porto semplice viene unificata in tutto il Regno d'Italia a cent. 15.
Marco
venne deciso che anche per le Province Napoletane, così come per l'ex Granducato di Toscana e per la Sicilia,
rimanesse la tariffa agevolata di 10c per il porto semplice. L'uso di questa tariffa nei territori delle ex Provincie Napoletane
è molto breve ( 01/10/1862 al 31/12/1862) e infatti queste lettere vengono quotate a parte avendo un plus valore...
Vedi Vaccari pag.310.
Dal 01/01/63' la tariffa per porto semplice viene unificata in tutto il Regno d'Italia a cent. 15.
Marco
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Marco Castelli
Colleziono i colori della IV emissione del Regno di Sardegna,
le affrancature miste con francobolli Matraire,
...e da poco anche Toscana, Napoli, Lombardo Veneto.
maccastelli10@gmail.com
Sostenitore dal 2005
Colleziono i colori della IV emissione del Regno di Sardegna,
le affrancature miste con francobolli Matraire,
...e da poco anche Toscana, Napoli, Lombardo Veneto.
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
grazie...marco castelli ha scritto:Ciao Josè,
venne deciso che anche per le Province Napoletane, così come per l'ex Granducato di Toscana e per la Sicilia,
rimanesse la tariffa agevolata di 10c per il porto semplice. L'uso di questa tariffa nei territori delle ex Provincie Napoletane
è molto breve ( 01/10/1862 al 31/12/1862) e infatti queste lettere vengono quotate a parte avendo un plus valore...
Vedi Vaccari pag.310.
Dal 01/01/63' la tariffa per porto semplice viene unificata in tutto il Regno d'Italia a cent. 15.
Marco
-
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
e della Toscana.....bomber ha scritto:...perché dal 1° ottobre 1862 la tariffa per le lettere semplici a Napoli (ex regno delle due Sicilie) era di 10 cent.??...era in vigore la stessa tariffa per l'interno della Sicilia???....grazie
Jose'
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Stimo, Valuto e/o Acquisto Collezioni medio/importanti
Per le mie Collezioni Private acquisto esemplari ASI di eccezionale bellezza
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Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
giusto...per questo motivo (cioè tanti stati usavano il 10 cent come tariffa base) verso la fine del 61 la camera decise di unificare la tariffa base e fissarla a 10 cent (non si sa però in che periodo preciso il Matraire decise di incominciare a "provare" la stampa litografica per il 10 cent..il famosa saggio litografico nero da 10cent)....poi nel dibattito che susseguì Quintino Sella (che cos'era allora la Posta..) fece notare che per risanare i bilanci bisognava almeno portare la tariffa per il quinquennio 63-67 a 15 cent. e così nacquero il litografico da 15cent e il 15 cent azzurro con effige...Giorgio Di Raimo ha scritto:e della Toscana.....bomber ha scritto:...perché dal 1° ottobre 1862 la tariffa per le lettere semplici a Napoli (ex regno delle due Sicilie) era di 10 cent.??...era in vigore la stessa tariffa per l'interno della Sicilia???....grazie
Jose'
Re: Aiuto su date d'uso nel Regno delle due Sicilie.
A margine di questa interessante discussione, vorrei toccare le motivazioni che credo fecero decidere ai piemontesi di accordare una tariffa agevolata alle nuove provincie rispetto a quelle valide per i vecchi possedimenti.
Mi pare che tutte le nuove province annesse avessero già da prima in vigore tariffe convertibili in 10c e per evitare quindi malumori delle popolazioni con un raddoppio improvviso si decise di concedere ribassi per la lettera semplice (solo 10c anzichè 20c) e la tassa di raccomandazione ( 25c anzichè 40c).
Inserisco una letterina con un 10c utilizzato il 22 settembre 1862 a Bari prima dell'intoduzione ufficiale.
Un salutone, Carlo.
Revised by Lucky Boldrini - August 2017
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- robindebois82
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20 cent annullato a napoli nel 1861 !
come valutare questo annullo ?
Grazie
ciao
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ciao
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Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
Che vuoi dire?
Pri
Clicca qui e guarda l'elenco dei miei doppioni in vendita su delcampe, magari trovi qualcosa d'interessante.
Ho quasi venduto tutto il mio Regno...
...per colpa del virus della IV
Varietà trovata! Clicca qui per vederla, ne vale la pena.
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- robindebois82
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Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
8 , 11, R, R^2 ?Pri ha scritto:Che vuoi dire?
ciao
Emilio
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- Iscritto il: 31 agosto 2007, 17:20
Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
Se fosse stato su busta tutta un atra storia...sciolto non saprei
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Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
Il francobollo è veramente interessante e Bottacchi fà un'accurata descrizione nel suo certificato,ma come ti è già stato detto su busta sarebbe stato tutt'altra cosa.......anche per capire l'origine dell'annullo.
Probabilmente si trovava su lettera imbucata su di un battello diretto a Napoli e non ricevette l'annullo di partenza ma quello di arrivo,certo che se usato in partenza(da un militare?)........
Non so se esistono altri casi ma secondo vale vale un punteggio alto...
Probabilmente si trovava su lettera imbucata su di un battello diretto a Napoli e non ricevette l'annullo di partenza ma quello di arrivo,certo che se usato in partenza(da un militare?)........
Non so se esistono altri casi ma secondo vale vale un punteggio alto...
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6553
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
I francobolli italiani vennero ufficialmente usati nei territori dell'ex Regno di Napoli dal 1 ottobre 1862.
Arrivarono però intorno al 15 settembre e qualche ufficio cominciò ad usarli prima.
Si conoscono: una lettera del 17 settembre, quella postata sotto che risale al 19 settembre ed alcune altre che si fecero via via più frequenti man mano che si avvicinava la fine del mese.
Sembra però che la provvista iniziale di francobolli fosse composta solo da esemplari dentellati del 10 centesimi e quindi i francobolli non dentellati usati sin dal 1861 (pochissimi, fra cui il 20 centesimi che ha dato origine a questo argomento) potevano, come ha scritto Antonio, essere arrivati in tasca a qualche viaggiatore (militare o agente di commercio, ecc.) oppure aver ricevuto un bollo in arrivo, dopo essere sfuggiti all'annullo in partenza.
Fermo restando un notevole interesse qualunque sia stata la loro origine, quelli dentellati (e quindi distribuiti il loco dalla posta) hanno un quid di ufficialità in più mentre gli altri hanno una componente di casualità molto accentuata.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Arrivarono però intorno al 15 settembre e qualche ufficio cominciò ad usarli prima.
Si conoscono: una lettera del 17 settembre, quella postata sotto che risale al 19 settembre ed alcune altre che si fecero via via più frequenti man mano che si avvicinava la fine del mese.
Sembra però che la provvista iniziale di francobolli fosse composta solo da esemplari dentellati del 10 centesimi e quindi i francobolli non dentellati usati sin dal 1861 (pochissimi, fra cui il 20 centesimi che ha dato origine a questo argomento) potevano, come ha scritto Antonio, essere arrivati in tasca a qualche viaggiatore (militare o agente di commercio, ecc.) oppure aver ricevuto un bollo in arrivo, dopo essere sfuggiti all'annullo in partenza.
Fermo restando un notevole interesse qualunque sia stata la loro origine, quelli dentellati (e quindi distribuiti il loco dalla posta) hanno un quid di ufficialità in più mentre gli altri hanno una componente di casualità molto accentuata.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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- robindebois82
- Messaggi: 480
- Iscritto il: 25 ottobre 2013, 11:10
Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
grazie mille..Antonello Cerruti ha scritto:I francobolli italiani vennero ufficialmente usati nei territori dell'ex Regno di Napoli dal 1 ottobre 1862.
Arrivarono però intorno al 15 settembre e qualche ufficio cominciò ad usarli prima.
Si conoscono: una lettera del 17 settembre, quella postata sotto che risale al 19 settembre ed alcune altre che si fecero via via più frequenti man mano che si avvicinava la fine del mese.
Sembra però che la provvista iniziale di francobolli fosse composta solo da esemplari dentellati del 10 centesimi e quindi i francobolli non dentellati usati sin dal 1861 (pochissimi, fra cui il 20 centesimi che ha dato origine a questo argomento) potevano, come ha scritto Antonio, essere arrivati in tasca a qualche viaggiatore (militare o agente di commercio, ecc.) oppure aver ricevuto un bollo in arrivo, dopo essere sfuggiti all'annullo in partenza.
Fermo restando un notevole interesse qualunque sia stata la loro origine, quelli dentellati (e quindi distribuiti il loco dalla posta) hanno un quid di ufficialità in più mentre gli altri hanno una componente di casualità molto accentuata.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Certo la differenza tra un francobollo sciolto e uno su busta e' grandissima, pero' trattasi pur sempre di annullo raro (il francobollo non e' nemmeno perfetto: valeva la pena un certificato?)
ciao
Emilio
Re: 20 cent annullato a napoli nel 1861 !
[quote="Antonello Cerruti"]I francobolli italiani vennero ufficialmente usati nei territori dell'ex Regno di Napoli dal 1 ottobre 1862.
Arrivarono però intorno al 15 settembre e qualche ufficio cominciò ad usarli prima.
Si conoscono: una lettera del 17 settembre, quella postata sotto che risale al 19 settembre ed alcune altre che si fecero via via più frequenti man mano che si avvicinava la fine del mese.
Sembra però che la provvista iniziale di francobolli fosse composta solo da esemplari dentellati del 10 centesimi e quindi i francobolli non dentellati usati sin dal 1861 (pochissimi, fra cui il 20 centesimi che ha dato origine a questo argomento) potevano, come ha scritto Antonio, essere arrivati in tasca a qualche viaggiatore (militare o agente di commercio, ecc.) oppure aver ricevuto un bollo in arrivo, dopo essere sfuggiti all'annullo in partenza.
Fermo restando un notevole interesse qualunque sia stata la loro origine, quelli dentellati (e quindi distribuiti il loco dalla posta) hanno un quid di ufficialità in più mentre gli altri hanno una componente di casualità molto accentuata.
Cordiali saluti.
complimenti e grazie per la spiegazione
Arrivarono però intorno al 15 settembre e qualche ufficio cominciò ad usarli prima.
Si conoscono: una lettera del 17 settembre, quella postata sotto che risale al 19 settembre ed alcune altre che si fecero via via più frequenti man mano che si avvicinava la fine del mese.
Sembra però che la provvista iniziale di francobolli fosse composta solo da esemplari dentellati del 10 centesimi e quindi i francobolli non dentellati usati sin dal 1861 (pochissimi, fra cui il 20 centesimi che ha dato origine a questo argomento) potevano, come ha scritto Antonio, essere arrivati in tasca a qualche viaggiatore (militare o agente di commercio, ecc.) oppure aver ricevuto un bollo in arrivo, dopo essere sfuggiti all'annullo in partenza.
Fermo restando un notevole interesse qualunque sia stata la loro origine, quelli dentellati (e quindi distribuiti il loco dalla posta) hanno un quid di ufficialità in più mentre gli altri hanno una componente di casualità molto accentuata.
Cordiali saluti.
complimenti e grazie per la spiegazione