

Moderatore: fildoc
Ciao Benjamin, grazie per i complimenti (che ricambio...il tuo C-10 celeste con quei margini è davvero spettacolare!), in effetti nè il committente nè lo staff di Merkurphila si erano accorti della massima distanza nel lotto, ma per come è salito il prezzo mi sa che se ne è accorta un pò di gente ugualmente! E grazie anche e soprattutto per l'approfondita spiegazione (una delle innumerevoli ricevute da te o da altri qui nel forum...se ho riconosciuto quel francobollo nel lotto è fondamentalmente merito dei vostri insegnamenti), ora mi è tutto più chiaro...Tergesteo ha scritto:Complimenti, hai avuto occhio, era in un lotto di Merkurphila, non descritto come massima distanza.
Ha raggiunto il suo prezzo di mercato, è un bell'esemplare col cartiglio del valore libero dall'annullo, qualità fondamentale per apprezzare la massima distanza.
Il cliché C10 è appartenuto ad entrambe le composizioni e la massima distanza appare già nelle prime tirature.
Ecco questo mio celeste: Un altro di tiratura mediana azzurro chiaro: Il tuo, per colore e definizione della stampa è di poco anteriore.
Come vedi, tutti hanno un randdruck a sinistra. Si supponeva che il C10 fosse collocato alla posizione 9 come il suo cugino austriaco, massima distanza del 9 kreuzer primo tipo.
Ma così non è. Voetter (dopo la stampa del libro) è riuscito ad accertare che fosse collocato alla posizione 49.
Mancando nel foglio di Vienna, non si avevano certezze sulle prime due colonne dei due primi quadranti.
Il cliché C10 appare anche nella seconda composizione, con la cifra ravvicinata e senza randdruck. Occupava la posizione 167, nel terzo quadrante.
E' per questo che i "ravvicinati" sono spesso costolati, come la maggior parte della seconda composizione. Mentre non si conosce una massima distanza costolata.
Ancora complimenti, un passo avanti fondamentale nella raccolta di questo francobollo!
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Benjamin
Ciao Massimiliano! Grazie mille per la disponiblità, ti contatto via email...fildoc ha scritto:Mi complimento per il bell'acquisto!
Per aiutarti un pochino nel capire le traversie del francobollo ti potrei mandare l'articolo che con Benjamin abbiamo scritto nel 2013
Certamente qualche novita' nel frattempo si è verificata ma la sostanza resta invariata.
mi serve pero' la tua mail perchè credo sia troppo pesante da caricare sul forum....
la mia mail ferroni4@libero.it
Tergesteo ha scritto:Un altra massima distanza!
Non più in senza orizzontale, ma verticale!
La posizione più alta del 4, cioè a quasi 0,6mm sopra il cartiglio interno del valore.
Questa varietà è prerogativa del cliché C188 e si riscontra soltanto nelle prime fasi della stampa del 45 centesimi primo tipo.
Il cliché è molto più raro in questa posizione del C10 massima distanza, ma non ha ovviamente la stessa attrattiva collezionistica.
E' l'unico caso dove la cifra 4 (non il 5 il quale risulta più basso) è addirittura leggermente più alto della dicitura CENTES!
Nel 95% dei casi, nel primo tipo, la cifra è molto più bassa della dicitura CENTES, al contrario del secondo e del terzo tipo.
In quest'esemplare L'annullo C4 di Milano, solitamente un killer spietato per gli studiosi dei clichés del n°10, ha lasciato libero lo spazio utile ad apprezzare la varietà: Posto un C47, posizione più bassa della cifra, per apprezzare la differenza:![]()
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Benjamin
Il punteggio attribuito da Otto Voetter ai singoli clichés nelle loro varianti non è una scala di rarità, ma di "apettibilità" collezionistica, vista attraverso i suoi stessi gusti ed interessi.Bellissmi esemplari!![]()
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Nel manuale di Voetter però (se ho tradotto bene) è il C47, col 45 basso, ad essere indicato come estremamente raro (indice di rarità 50, quindi più raro del C-10 max. dist. orizzontale, il cui indice di rarità è 40), mentre al C188, anche nella variante col 4 alto, non viene data particolare importanza (indice di rarità 4 per l'esemplare sciolto, 5 su frammento come nel tuo caso)... c'è stato qualche aggiornamento in tal senso rispetto a quanto indicato nel libro?
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Tutto chiaro, pensavo che almeno il mauale di Votter avesse criteri di calssificazione un pò più obbiettivi rispetto ai cataloghi italiani... Grazie per l'ennesimo chiarimento e ancora complimenti per i pezzi!Tergesteo ha scritto:Il punteggio attribuito da Otto Voetter ai singoli clichés nelle loro varianti non è una scala di rarità, ma di "apettibilità" collezionistica, vista attraverso i suoi stessi gusti ed interessi.
Ad esempio valuta la massima distanza del C10 40 punti, mentre ne attribuisce 8 al C122 quasi massima distanza 0,6mm.
Il secondo è molto, ma molto più raro in questa distanza (nelle distanze ravvicinate è comune)!
Oppure, sono noti soltanto due esemplari del C195 "Wasserfell" (ovviamente allo stadio in cui il difetto è sviluppato), eppure gli vengono attribuiti 40 punti, mentre il C10 massima distanza, di cui esistono oltre 100 esemplari viene gratificato di 40 punti, alla pari!
O sempre parlando del C10, il "ravvicinato", ben più raro della massima distanza è valutato 1 punto!!!
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Benjamin