L'uso del bollo "CORRETTA" in Sicilia e nel Regno di Napoli

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hyron2000
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L'uso del bollo "CORRETTA" in Sicilia e nel Regno di Napoli

Messaggio da hyron2000 »

Gentili amici, vorrei sottoporreal parere dei più esperti un piego partito da Scicli il 25.11.1838 diretta al Sindaco di Avola. L'addetto postale provvide a correggere la tariffa da 4 a 5 indicandola ben due volte. A questo punto avrebbe dovuto aggiungere il timbro CORRETTA, ma l'impronta apposta mi risulta essere relativa ad indirizzo errato o inesatto. Sul retro del piego il portalettere ha anche annotato qualcosa, ma non sono riuscito a decifrare.
A questo punto mi chiedo se l'addetto ha apposto l'ovale grande CORRETTA per mancanza del relativo bollo per detassata, o v'è attinenza con quanto riferito dal portalettere, considerando che il destinatario dovrebbe essere una persona molto nota, almeno per l'epoca. Grazie a chiunque mi aiuterà a risolvere l'enigma o vorrà contribuire.
Nuccio
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prefil
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da prefil »

Ciao Nuccio,
io ho letto il tuo quesito ma non sono purtoppo in grado di risponderti.

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Luca
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hyron2000
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da hyron2000 »

Grazie Luca, è già qualcosa.
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Nuccio
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Ciccio
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da Ciccio »

Ciao Nuccio,

scusami se ti rispondo solo adesso ma non ho avuto tanto tempo libero in questi giorni :desp: .

Bisogna considerare che nell'agosto 1838 viene introdotto in Sicilia il sistema del trasporto della corrispondenza con vettura corriera.
La corsa da Palermo a Catania trasportava la corrispondenza della corsa di Noto fino a S. Caterina da dove proseguiva a cavallo fino a Noto.
Il punto di raccolta della posta traversa che serviva Ragusa, Modica e Scicli era a Vizzini.

Ora, mi pare evidente che la lettera sia transitata da Palermo dove ha ricevuto il bollo "Corretta" ed il datario al verso; quindi le possibilità sono due: o il corriere della corsa Palermo - Noto ha ritirato la lettera durante il viaggio di ritorno alla Capitale, o per errore, la stessa è stata inserita nel pacchetto delle lettere per Palermo dove accortisi dello sbaglio l'hanno "corretta".

Io propendo per la prima ipotesi, non è raro che ciò accadesse.

Al retro l’ufficiale postale mi pare che scriva letteralmente: non si rim…. per lettera di Real Servizio giacchè non si legge chi la invia dovendo essere un pubblico funzionario giusta il ….. 1° del regolamento postale del 10 novembre 1819 approv………

Penso si riferisca al diritto alla franchigia che in questo caso non viene concesso mancando la firma del mittente al di sotto della designazione della propria funzione ovvero nell’angolo inferiore sinistro.

Quindi, interpretando e sperando di non sbagliare :-) , la lettera, a Scicli, viene prima tassata per 4 grana per lettera di un foglio e mezzo entro le 50 miglia e poi corretta 5 grana per lettera di 2 fogli, l’Ufficiale annota pure la spiegazione della tassa al retro. A Palermo viene corretto l’instradamento apponendo il bollo “Corretta” per le lettere maldirette (ovvero quelle lettere che per errore fossero giunte ad una Officina di Posta diversa da quella competente al recapito).



p.s. il bollo “corretta” per le lettere maltassate era in dotazione solo a Palermo e Messina e veniva apposto di norma sopra la cifra da cassare.

Un esempio simile:
pre 001.jpg


Lettera di due fogli da Siracusa a Licata transitata da Santa Caterina e Roccapalumba/Manganaro arrivata a Palermo 13 giorni dopo e instradata per la corsa di Licata.

Sperando di non aver scritto troppe fesserie :-))
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Ciccio

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hyron2000
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da hyron2000 »

Caro Ciccio, dimmi dove e con cosa vuoi che ti costruisca un monumento :clap: :clap:
Ne è valsa la pena attendere qualche giorno e la tua soluzione all'enigma è plausibile. A questo punto è da pensare che l'addetto di Scicli dopo aver tassato per 4 grani la missiva, l'abbia instradata per quel di Palermo; mi resta solo un dubbio perche tassarla successivamente per 5 grani anzichè 4, e chi lo fece, lo stesso addetto di Scicli?
Grazie ancora per l'instradamento che ,per un novello del settore, quale mi reputo essere, è di fondamentale importanza.
A buon rendere
Nuccio
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da prefil »

Grazie Ciccio per la tua spiegazione: non si finisce mai di imparare.
Vorrei farti una domanda: l'uso del bollo corretta era limitato al caso in cui si dovesse per l'appunto correggere una tassa o un percorso? Poteva essere usato solo da certi ufficiali postali? Ti chiedo questo per la curiosità di vedere se ci sono similitudini con l'uso del bollo di déboursé francese o del retrodato sardo.
Grazie!

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Ciccio
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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzione?

Messaggio da Ciccio »

Caro Nuccio,

come ho scritto sopra penso che la correzione della tassa sia stata fatta dall'Ufficiale di Scicli che non si era accorto (non era facile) che la lettera era di 2 fogli anzichè di 1 foglio e mezzo.


Ciao Luca, secondo articolo 245 del regolamento postale del 10/11/1819 le lettere maltassate dovevano essere rese all'Amministrazione Generale di Palermo che aveva il compito di depennare il segno di tassa errato ed (in esclusiva con Messina) apporvi sopra il bollo "Corretta" (ovale piccolo).
Ciò avveniva spesso ma non sempre per le lettere che transitavano o erano dirette a Palermo ma non accadeva mai per le lettere che non passavano dalla Capitale, ad esempio le lettere entro il distretto venivano corrette dalla stessa officina di spedizione o di arrivo.
Allo stesso modo e sempre secondo lo stesso articolo, le lettere maldirette dovevano essere inviate a Palermo che apponeva il bollo "Corretta" (ovale grande) o in seguito, i bolli tondi "Lettere maldirette/Palermo" e "Lettere di dom. cambiato/Palermo" (se il destinatario aveva cambiato domicilio).

Due bolli "Corretta" (stampatello diritto e corsivo in cartella rettangolare) a Messina erano usati solo per correggere le tassazioni.

pi.jpg

ta.jpg


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Ciccio

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Re: ENIGMA: Corretta da Scicli 1838 con annullo doppia funzi

Messaggio da prefil »

Grazie Ciccio! :abb:

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sergio de villagomez
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Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da sergio de villagomez »

Buona domenica a tutti.
Questa prefilatelica del 31 luglio 1847 da Giovanazzo a Cava dei Tirreni ha una tassazione 3 cancellata con timbro "corretta" ed un'altra 4... si tratta dell'importo per l'invio del piego? Essendo a digiuno di prefilateliche, se c'è qualcosa da spiegarmi, son tutt'orecchi ;-)
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img486_opt.jpg

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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da prefil »

Ciao Sergio,
non posso darti riferimenti normativi al momento, ma l'interpretazione che hai dato è... corretta :-)) . Il destinatario dovette pagare 4 grana, invece dei tre precedentemente indicati, e la tassazione è stata, per l'appunto, "corretta".

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sergio de villagomez
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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da sergio de villagomez »

Grazie Luca e buon Natale, ho qualche certezza in più... attendiamo se il caro pasfil od altri sapranno dirmi altro.

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pasfil
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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da pasfil »

Buon Natale a tutti.

Sergio, a mio avviso la tariffa esatta non doveva essere nemmeno grana 4.

Giovinazzo distava da Napoli 140 miglia, quindi per le lettere di 1 Foglio (da 101 a 150 miglia) era prevista una tassa di grana 4. Ma la lettera non è diretta a Napoli, ma a Cava, quindi circondario di Salerno.

Grana 4 coprivano, secondo tariffe dal luglio 1845, il trasporto da Giovinazzo a Napoli.
Quella lettera doveva essere tassata per grana 6, corrispondende appunto a grana 4 + 2 (trasporto Giovinazzo-Napoli=grana 4 + Napoli-Cava=grana 2).

Grana 3 (tassazione corretta) corrispondeva alla tariffa per lettera semplice da 51 a 100 miglia.
Probabilmente il destinatario non avrà esitato a pagare alla consegna. :-)

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borbone0
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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da borbone0 »

Come sempre ha ragione Pietro. Mario
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agrome
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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da agrome »

Salve,

ho qualche appunto sul timbro, ma con informazioni molto frammentarie.

Sembrerebbe che il timbro “CORRETTA” servisse per evidenziare un errore dell’amministrazione postale con una prima notazione (ad esempio per una tariffa ritenuta inizialmente errata e quindi cancellata dall’addetto postale), errore che veniva poi corretto ed evidenziato appunto con il timbro “CORRETTA”.

Vi segnalo, a titolo d’esempio, l’indicazione riportata in un paio di vecchie aste di Ghiglione in proposito per lettere simili:

-------------------------
ASTA GHIGLIONE
1862, 2 OTTOBRE 1862, annullo a tratti di penna su 2 gr.azzurro chiaro (20) su lettera da Lecce per Napoli il 2/10/62. Il francobollo venne annullato a penna e la lettera tassata, poi venne applicato il bollo "CORRETTA" sulla tassa perchè l'uso dei francobolli delle Province fu tollerato fino al 15 ottobre.


Ossia quindi l’addetto postale prima cancella i francobolli, ritenendo il loro uso errato e tassa la lettera; poi si accorge del suo errore ed appone il timbro “CORRETTA” sulla tassa.

-------------------------
ASTA GHIGLIONE
1862, 2 grana azzurro oltremare vivo (20ea) due coppie su lettera da Nocera per Napoli l'8/11/62. La lettera in un primo tempo tassata perchè i francobolli erano fuori corso da un mese fu in seguito detassata ed infine ritassata apponendo il bollo lineare "CORRETTA".


Anche qui dopo la prima decisione dell’ufficiale postale di tassare la lettera, si ritenne di detassare e poi tassare nuovamente. Per segnalare l’errore fu apposto il timbro “CORRETTA”

Non sono certo al 100%, ma l’ipotesi mi sembra plausibile.

Auguri a tutti
Andrea
Andrea Grimaldi

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pasfil
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Re: Prefilatelica con timbro "corretta"

Messaggio da pasfil »

Un saluto a tutti.
Sergio, ecco una lettera per lo stesso destinatario, sulla quale la cifra 4 fu cassata e corretta con cifra 6, giusta tassazione.
GiovinazzoPerSergioForum.jpg

Ciao: Ciao: Ciao:
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tassa corretta con timbro.

Messaggio da tazzio24 »

ho questa lettera da taranto per napoli, sulla quale la tassa 7 e' stata corretta e la correzzione vidimata con un timbro rosso "corretta". e' di qualche interesse ai prefilatelici "incalliti"?
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aurelio
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Re: tassa corretta con timbro.

Messaggio da aurelio »

Ciao: Ciao:

sto esaminando una prefilatelica del 1840 diretta a Napoli e mi sono soffermato sul bollo di correzione della tassa (cornice ovale con fregi e la dicitura “Corretta” in corsivo al suo interno) che non sono riuscito a trovare sui testi che ho a mia disposizione (Mancini, Chiavarello e Dello Buono). A dir la verità, tra i tanti, somiglia al n.132 della classificazione di Dello Buono, ma è diverso nel fregio della cornice.
bollo Corretta 1840.jpg
Qualcuno mi può aiutare? Grazie :abb:

Ciao: Ciao: :cool:

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Aurelio
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Colleziono Regno sino al 1900 e studio il 15 cent tipo Sardegna del 1863; raccolgo storia postale di Manduria e Taranto sino al 1899; mi intrigano gli uffici postali Estero e il segnatasse n.1; mi affascina la IV di Sardegna.
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