debene ha scritto: ↑13 giugno 2017, 12:44
a tutti,
la domanda è decisamente tecnica ed è più che altro rivolta a qualche giurato presente qui sul forum , anche se il parere di tutti
è ben accolto.
Questa la collezione
http://expo.fsfi.it/novalis2017/exhibit ... arelli.pdf
è presentata come una collezione da 120 fogli e come vedete le pagine pdf sono 10!
Vedete bene come la collezione sia montata su grandi fogli cartoncino, pezzi molto distanziati, grandi spazi vuoti e anche molte
riproduzioni ingrandite dei pezzi.
Penso quindi, se la matematica non è una opinione, che i 120 fogli scaturiscano dal fatto che ogni cartoncino può contenere 12 fogli A4. Al di là di trovare questa modalità espositiva utile e gradevole per certe collezioni, non solo fiscali, è una modalità lecita e accettata dai regolamenti, visto che poi la stessa collezione è stata ben premiata da un oro?
grazie a chi vorrà intervenire
sergio
Caro Sergio,
conosco molto bene la collezione che ti ha incuriosito e destato qualche perplessità. Vedo se mi riesce di fare un po' di "luce" su alcune cose.
In primo luogo va detto che si trattava di una collezione di "marche da bollo" e che questo tipo di collezioni presentano caratteristiche espositive spesso non compatibili con con quelle che siamo soliti utilizzare per i francobolli. Pensa solo alle dimensioni delle carte bollate o alla grande variabilità di forma e dimensione dei supporti cartacei sui quali venivano applicate le marche nel corso dei secoli. Il concetto dell' esposizione in "fogli" è quasi sempre è inapplicabile.
Questa collezione venne esposta per la prima volta a Verona in quadri di dimensioni diverse da quelli di Noale (i cartoncini in quel caso tenevano tutto il quadro). Il proprietario (Fabrizio Balzarelli), che è anche il curatore del catalogo Unificato delle Marche da Bollo, non era interessato ad esporre questo materiale anche a Noale e, personalmente, assieme ad altre persone, ho faticato non poco per convincerlo ad esporre. Per per giungere a ciò prima ho sentito la giuria sulla faccenda dell' uso dello spazio all' interno del quadro espositivo e, per quanto concerneva le collezioni di marche da bollo, per i motivi sopra citati, si è giunti alla determinazione che (data la particolarità dei pezzi) lo spazio del quadro poteva essere usato e considerato tutto come un unico grande "foglio".
Perché ho insistito affinché la collezione venisse esposta ?
Il motivo è semplice: in primo luogo perché quelle marche furono emesse per le provincie venete (e Mantova) e quindi quello era il posto adatto, ma, anche e soprattutto, perché oltre a mostrare alcuni pezzi estremamente rari (fino ad oggi unici) che ancora nessun collezionista di marche aveva ancora avuto il piacere di osservare dal "vivo", vi erano alcuni documenti che ribaltavano totalmente alcuni concetti che erano, da sempre, dati per scontati dai collezionisti di marche e che la collezione in questione (che in realtà era solo un piccolo un estratto di una raccolta ben più ampia) ha definitivamente cancellato.
Spero di esserti stato utile.
Francesco