IL Progetto Refaim: un mistero filatelico!

Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....

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sipotràsapere
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina 10, 17, 18, 20, 32, 55
Un terzo dipinto di questo gruppo è noto su cinque cartoline e un frammeno. Quattro di esse sono indirizzate a “Capt. C.” o “F. Homor /Lavuka”, la quinta a “Dr. P. Browne / Bagdad”. Il messaggio al Capitano Homor a Lavuka è “La città di / Zamer costruita su / trenta cime / sinceramente suo / Erik”. Ma in ogni cartolina il nome della città rappresentata cambia, in due cartoline è “Zamer”, nella altre è “Zoroke” e “Zamara”, e in quella inviata a l “Dr Browne” è Zomaru.

L’ immagine della città “costruita su trenta cime” mostra uno scenario di montagna con le case appollaiate su ripidi pendii come nidi di rondine. Il picco della prima montagna ha un volto umano. Un mammut con una specie di portantina sul dorso sta risalendo la strada che vi conduce. La forma delle case e la loro posizione a picco sulle montagne ricordano i villaggi e i monasteri delle regioni Himalayane in Tibet, Nepal.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina 16
Qui è illustrata una scena di un sottomarino cingolato manovrato da due persone. Il messaggio dice: “Sir, Undersea Tank, Invention / of Prof. Haa-Sana, President / of the Refaim Institution / of Botanics / Compliment / Dr. Hu…”La cartolina è indirizzata a “Univ. Prof. Dr Cohen / Jaffa / Palestine”
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina 04, 11, 35, 60
Il nome di “Virikoso” che appare in uno degli annulli come un posto situato in “South Giantsland”, appare nell’ angolo in basso a destra di un dipinto riportato in quattro cartoline. Virikoso è evidentemente un’ isola inaccessibile, e, secondo uno degli annulli, parte della South Giantsland. Due cartoline hanno il messaggio “The Virikoso citadel. / One of the strongest defences. / Dr. Kunoe”. E sono indirizzate a “Prof. M. El-Hak-Ebed / Osa-sa / Tibet”. Sono state scritte con due diverse calligrafie, cioè da due persone. L’ isola chiamata “the Virikoso citadel”, secondo le scritte di una terza cartolina rappresenta anche “Le rovine e il giardino zoologico di Ninive”. Questo terzo esemplare è indirizzato a “Mr. / Nagy Lien ?? / Budapest / VII. Bgijka –u 96 III Hungary” ed è datata a penna nell’ angolo sinistro in basso “15 / II. 1924” (15 febbario), stessa data dell’ annullo “Hozan Air Mail”. Scopriamo quindi che Virikoso ha una fortezza ed un giardino zoologico ed è vicino a Ninive. Ovviamente sono indicazioni geografiche senza senso, dato che Ninive era situata sugli argini del fiume Tigre e non sulle rive dell mare.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina 15
Tra le più strane cartoline c’ è questa, di cui si conosce un solo esemplare. Ha la scritta “Sirs, The Bud tower. One of the 250 towers encircled the Isle of horo-Hs. / Salutations, James” ed è indirizzata “To the Nat. Museum / Suez”. Si vede una ripidissima torre-collina nel mare, dalla forma verticale di un dito, traforata da molti fori di finestre e unita da ponti sospesi con le colline adiacenti. Dato che il livello del mare è più alto dietro che davanti, ci sono due cascate in entrambi i lati di essa. Il sottomarino già visto in altre cartoline è ancorato dentro una buia porta alla base. Sappiamo così che horo-Hs. È un’ isola circondata da 250 torri. C’ è un’ interessante coincidenza nella letteratura antica: lo scrittore greco Ktesias affermava che le gigantesche mura della città di babilonia avevano 250 torri.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina 48, 52
Un’ altro dipinto mostra un’ area pesantemente costruita che ricorda più una miniera a cielo aperto di carbone o d’ oro che una città, dato che le costruzioni con mura irregolari e numerose file di finestre viste nelle altre cartoline non erano costruite sulla superficie, ma scavate nel terreno. Un fiume attraversa la città, e ci sono sia uomini che sauri ed una grande ostrica. In primo piano appare una costruzione a forma di torre che ricorda quella di Babilonia con sopra non
un volto umano a bocca aperta, come in alcune altre cartoline, ma un animale primitivo con la testa da marabù e le ali come un pipistrello. La città sembra adagiata sulla riva del mare da cui emerge un vulcano fumante. Il messaggio sulla cartolina è “Ci sono entro / questa sotterranea Zarken / 50,000 stanze / Sinceramente tuo / Bankeby”, e l’ indirizzo è “B. Hon: B. Homken / Bagdad”. Il secondo esemplare ha una calligrafia diversa con la scritta “Puoi vivere in / sicurezza in questa / inespu - / gnabile fortezza / Completamente tuo / Ra…my”. La cartolina è indirizzata a “Ex. C. Rometta / Bilbao”.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Cartolina 19, 56, 57
Tre esemplari senza scritte di questa cartolina mostrano costruzioni con molte file di finestre, e sauri. Alcune alte cascate si scaricano in un lago dove fanno il bagno due brontosauri, da cui si deduce che il pittore aveva un’ idea molto vaga di come erano i brontosauri. In primo piano due alberi, dalla forma dei pini. Questo tipo di alberi sono ripetuti in altre cartoline.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Catolina n. 56, ed un altro esemplare non conosciuto da Wolfgang Baldus [entrambe mia collezione]
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Cartolina 25, 50
Uno scenario simile appare sulla illustrazione di una cartolina che ha la scritta “A portion of the / Emperor zoological / garden / Sincerely your / Joseph” ed è indirizzata a “Hon. Sir E. Roe-Pacha / Bagdad”. Si vede un paesaggio preistorico con dei dinosauri sulla riva di un lago e degli alberi a sinistra con la tipica forma semilunata a pino. L’ “Emperor zoological garden” è stato menzionato anche su una precedente (04, 11, 35, 60 15) che illustrava Virikoso, l’ isola deserta nel mare in tempesta.

Caratteristiche comuni ai dipinti della serie “mondi perduti” sono le costruzioni con mura rotonde e irregolari più simili a nidi di termiti che ad abitazioni umane, che sono crivellati da innumerevoli buchi di finestre di uguale forma. Altrettanto tipici sono i dinosauri, gli alberi con la chioma a mezzaluna analoghi ai pini, giganteschi volti umani con la bocca aperta, e relazioni con la fantascienza come il sottomoraino a forma di pesce.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Un mondo semi – moderno

Ci sono due illustrazioni che non appartengono al Mondo Perduto né all’ Antico Medioriente. Devono appartenere ad un’altra storia semi-moderna. In una di queste cartoline appare chiara la firma di Spannrfat.

Cartolina 16
Il dipinto illustra uno stranissimo apparecchio volante, un ibrido tra un bi o tri plano ed un dirigibile. Sei cabine che sembrano vagoni ferroviari senza ruote sono appesi sotto, ed ha davanti una strana elica. La scritta dice “Dear Friend / The combinated / flying machine / “Bovovo is capable / of carring 800 / passengers / Eric”, ed è indirizzata a “Exc. Lord Lee / (Nat. Museum) / Jerusalem”. Nei primi tempi dell’ aviazionei c’ erano strane macchine volanti che possono aver influenzato Spannraft, ma il significato di questa cartolina rimane oscuro.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Cartolina 28, 41
Il secondo dipinto è altrettanto strano. Si vede una strada di una città moderna con grattacieli su entrambi i lati. Alcuni alianti e strane macchine volanti come uno sciame di scarabei o altri insetti volano tra le costruzioni. In primo piano un terrazza che deve servire per l’ atterraggio, e sulla vetta di alcuni grattacieli ci sono i piloni per l’ ancoraggio dei dirigibili. La scena ricorda quelle del film “Metropolis” di Fritz Lang del 1925. Si conoscono due esemplari di questa cartolina, con la stessa scritta della stessa mano: caro amico / qui vedi il / viale Melek’s / Sinceramente tuo / Nika”. Le acrtoline sono indirizzate a “Prof. De Meliu / Bagdad”. Il nome dell’ antica divinità Melek (Moloch) appare anche su una precedente cartolina. Questi due esemplari sono un buon esempio di difficoltà di capire perché sono state prese due cartoline uguali, con lo stesso indirizzo e lo stesso messaggio.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Ultime due immagine capovolte. Le riposto diritte.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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CORAGGIO, IL BELLO VIENE ORA !!
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da francyphil »

:eat:
Francesco
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Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace :-))

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debene
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:oo: :oo: :oo:

Ciao:

Sergio
Sergio De Benedictis
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Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Dipinti sconosciuti

Cartolina 42, 51
Solo per completezza citiamo due ulteriori cartoline di cui abbiamo solo l’ immagine delle facce posteriori con il messaggio e l’ indirizzo. Una indirizzata a “Nat. Museum of arts / Bagdad” col messaggio “Sirs, Frozen region near / Akuth. Some of / the 80 isles named / Ben Moab / best compliment (firma illeggibile). Compare un nuova parola relativa al Medioriente: Moab era un antico stato della Palestina, situato e est del mar Morto, attualmente in Giordania. E’ citato anche nell’ Antico Testamento. Però viene citata una regione congelata (Frozen region) che non può essere che lontana dal Medioriente. La cartolina è stata offerta in vendita in Ungheria nel febbraio 2011.

La seconda cartolina è indirizzato al “Colonel C. Seneloes / Jerusalem” ed ha un messaggio in con degli errori “Many Englishman / frequents this place / I feel like at home / Yuors truly / Domlony.

In entrambi i casi ho contattato gli acquirenti chiedendo una scannerizzazione delle parti illustrate, ma non ho mai ricevuto risposta.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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sempre lo stesso mio errore! rimedio.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Fotografie reali

Due cartoline sono ancora più particolari di tutte quelle descritte finora. La parte posteriore di esse ha francobolli e annulli come le altre, e sono senza messaggio né indirizzo. Sul lato dell’ immagine, però, ci sono fotografie vere invece di quelle dei dipinti. Sono state stampate nello stesso color seppia delle altre, e mostrano il palcoscenico di un teatro dell’ opera, o un palcoscenico all’aperto. Le immagini sono altrettanto misteriose di quelle dei dipinti, ma mostrano un soggetto che ci permette una chiara datazione degli eventi che sono fotografati: in entrambe le foto vediamo soldati in costume romano antico e una folla vestita in abiti lunghi (uomini e donne) radunati in una piazza di mercato o davanti ad una scala di pietra in un paesaggio mediterraneo. Questo vuol dire che l’ambientazione è giocata in un territorio di influenza romana tra il 100 aC. E il 400 d.C.

Cartolina fotografica 43
Qui si vede una piazza del mercato con molta gente in fila o in gruppetti. In primo piano una pattuglia di soldati romani, mentre ne arrivano altri dallo sfondo. Hanno lunghe lance e i tipici elmi romani. I vestiti semplici dei civili dimostrano che rappresentano il popolo ordinario e povero. E’ una scena pacifica e di gente occupata. L’architettura delle sovrastrutture è strana. L’ edificio sembra essere il seggio o il palazzo del governatore, di un nobile o di un re. E’ protetto da due soldati in piedi sul balcone e uno sulla sottostante terrazza. La forma delle finestre sbarrate e l’ arco formato da pietre bianche alternate alle colorate sullo sfondo ricordano molto l’ architettura araba o moresca. Il paesaggio sullo sfondo mostra una regione arida senza alberi come si trova nella Spagna centrale o in Medioriente.


Confrontando l ‘altezza delle persone nella parte anteriore e posteriore si vede che il palco è molto grande, largo circa 20 metri e lungo 30 metri. Vi trovano posto circa 100 persone. E’ impossibile definire il confine tra le sovrastrutture tridimensionali e lo sfondo dipinto. Per esempio la scala di sinistra è vera o è dipinta? Quali parti della costruzione è vera o dipinta? L’ illusione ottica lo rende un palcoscenico perfetto. E’ il capolavoro di uno scenografo o di un pittore di scene che potrebbe essere stato Agoston Spannraft.
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da sipotràsapere »

Cartolina fotografica 26, 53
La foto su questa cartolina fa ovviamente parte dello stesso gioco. Si può identificare un gruppo dui ragazze che apparivano anche sulla cartolina precedente. Sono presenti anche i soldati romani con le lance e gli elmi. Le dimensioni del palco sono anche qui molto grandi. Vi si possono contare circa 25 soldati romani e circa 90 civili. I civili bloccano la scala. Un re che indossa un cappotto con collo e orlo di ermellino è seduto in cima a un piccolo tempio in stile greco o romano affiancato da un soldato e un guardiano in abiti lungi. La folla richiede un’ udienza al sovrano, o attende ordini da lui. Le sovrastrutture sono strane e misteriose come nella cartolina precedente. Non è possibile costruire quel muro di destra delle scale: in alto sulle scale il muro verticale dovrebbe piegarsi a destra lungo la linea indicata dalla sezione dell’ immagine ma non lo fa. Nella parte sinistra del palco non si capisce cosa è vero o cosa è dipinto.

Un dettaglio interessante nell’ angolo destro in basso è il signore che guarda il fotografo e che non corrisponde alle altre persone della folla. Indossa abiti moderni, una giacchetta e cravatta a farfalla, e il taglio dei capelli è moderno. Sembra dare istruzioni a un gruppo di persone di cui si vede solo il dietro delle teste. Sembra un assistente regista e non appartiene certamente al gruppo di attori della commedia. E’ evidente che queste fotografie raffigurano scene su un palcoscenico. Ho consultato molti esperti in storia del cinema ma nessuno ha riconosciuto le foto. La maggior parte delle scenografie dei film storici degli anni ’20 e ’30 sono diversi, anche quelli della città del cinema di Woltersdorf (Germania) o Laa (Laaer Berg, Austria) dove la maggior parte dei film storici sono stati prodotti in quel tempo prima che Hollywood diventasse il centro dell’ industria cinematografica. E’ quindi molto probabile che le foto non siano quelle di un set cinematografico, ma rappresentino il palcoscenico di un’ opera all’ aperto o al teatro dell’ opera.

Fino ad oggi molte scenografie sono eseguite da pittori di scena o scenografi prima che possa essere realizzato un set per un film. Probabilmente i dipinti rappresentano i bozzetti per tali scene e le foto ritraggono le prove del progetto che sono state realizzate. Una caratteristica comune di alcuni dipinti e delle cartoline fotografiche è la sbalorditiva prospettiva. Giocando con le illusioni ottiche e con dimensioni simulate o sbagliate era una specialità di Agoston Spannraft.
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fildoc
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

Messaggio da fildoc »

Quindi l'ungherese Agoston Spannraft

(di cui non è da sottovalutare una certa somiglianza tra la foto giovanile e quella dell'aiutoregista...
ma non so se è possibile per le date.)

era uno scenografo che faceva bozzetti in formato cartolina
dietro affrancava con francobolli di fantasia e timbri forse legati a rappresentazioni o palcoscenici.

Queste cartoline erano poi destinate a persone di fantasia forse per poi mostrarle come curriculum prestigioso
per ottenere degli incarichi o chissa' quali fini.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Re: ANCORA SUL WEST REFAIM

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Ancora non si sa. ma lo studio di Baldus va avanti!!
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