Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Re: Collezione officina di posta borbonica
Francesco,
vivissimi complimenti per la tua collezione e altrettanti complimenti per le emozioni che traspaiono da quello che hai scritto.
Negli anni '90 ricordo le foto dei congressisti negli anni '20 che vedevo sul Corriere Filatelico, ristampa anastatica di Vaccari che opera!!!
Il forum mi ha permesso di andare ad un convegno/mostra e fare nuove amicizie.
Ora anche se le scelte della mia vita mi hanno portato a vivere molto lontano pero' quando vedo che ci si incontra ancora e si fanno nuove amicizie grazie al forum ne sono molto contento.
Complimenti ancora ed avanti tutta, .
vivissimi complimenti per la tua collezione e altrettanti complimenti per le emozioni che traspaiono da quello che hai scritto.
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ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
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- francesco75
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Re: Collezione officina di posta borbonica
Ciao, ti ringrazio per i complimenti e soprattutto per aver ben compreso il mio animo collezionistico.rossi ha scritto: ↑25 luglio 2018, 13:48 Francesco,
vivissimi complimenti per la tua collezione e altrettanti complimenti per le emozioni che traspaiono da quello che hai scritto.
Negli anni '90 ricordo le foto dei congressisti negli anni '20 che vedevo sul Corriere Filatelico, ristampa anastatica di Vaccari che opera!!!
Il forum mi ha permesso di andare ad un convegno/mostra e fare nuove amicizie.
Ora anche se le scelte della mia vita mi hanno portato a vivere molto lontano pero' quando vedo che ci si incontra ancora e si fanno nuove amicizie grazie al forum ne sono molto contento.
Complimenti ancora ed avanti tutta, .
Grazie ancora.
Francesco
- acquarius1
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- Iscritto il: 30 maggio 2016, 12:08
Re: Collezione officina di posta borbonica
Bellissima collezione
principali collezioni:
Trinacrie di Sicilia 1848
Annulli di località termali su Antichi Stati Europei
Salsomaggiore 1860 - 1968
Trinacrie di Sicilia 1848
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Salsomaggiore 1860 - 1968
- francesco75
- Messaggi: 196
- Iscritto il: 17 dicembre 2012, 9:06
Re: Collezione officina di posta borbonica
Ciao Ferdinando,
ti ringrazio davvero per gli apprezzamenti.
Cordiali saluti.
Francesco
ti ringrazio davvero per gli apprezzamenti.
Cordiali saluti.
Francesco
- marco castelli
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- Iscritto il: 3 agosto 2007, 16:00
- Località: valcamonica (BS)
Re: Collezione officina di posta borbonica
Complimenti vivissimi.
Marco
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Marco Castelli
Colleziono i colori della IV emissione del Regno di Sardegna,
le affrancature miste con francobolli Matraire,
...e da poco anche Toscana, Napoli, Lombardo Veneto.
maccastelli10@gmail.com
Sostenitore dal 2005
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- francesco75
- Messaggi: 196
- Iscritto il: 17 dicembre 2012, 9:06
Re: Collezione officina di posta borbonica
Ti ringrazio Marco.
Colgo l'occasione per ringraziarti pubblicamente per la lettera che mi hai ceduto qualche anno fa affrancata con francobollo da 10 centesimi della IV di Sardegna e con tariffa dell'ultimo trimestre del 1862.
Un caro saluto.
Francesco
- marco castelli
- Messaggi: 1632
- Iscritto il: 3 agosto 2007, 16:00
- Località: valcamonica (BS)
Re: Collezione officina di posta borbonica
Un abbraccio anche a te Francesco
Marco
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Re: Collezione officina di posta borbonica
viewtopic.php?f=33&t=32340
Giusto per rinvangare i vecchi tempi.
Nel topic ci sono forse i primi interventi di Francesco C. Da allora neofito, ad oggi esperto ma sempre strenuo amante della sua Castrovillari. Complimenti Francesco.
Un saluto Nilo
Rev LB Dec 2020
Giusto per rinvangare i vecchi tempi.
Nel topic ci sono forse i primi interventi di Francesco C. Da allora neofito, ad oggi esperto ma sempre strenuo amante della sua Castrovillari. Complimenti Francesco.
Un saluto Nilo
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Colleziono bolli ed annullamenti fino al 1900 della provincia di Cosenza
"Collezionare francobolli è il primo passo verso l'alienazione mentale"
Honore de Balzac
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- francesco75
- Messaggi: 196
- Iscritto il: 17 dicembre 2012, 9:06
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
E’ giunta all’epilogo l’avventura espositiva di “Castrovillari”, che nell’ultima esposizione nazionale di Bergamofil2023 ha conquistato, con mia grande soddisfazione, la medaglia d’Oro (88 punti), traguardo non semplice da raggiungere, vista la relativa importanza del tema in ottica competitiva.
Per me si apre una fase diversa, dove affrontare nuove sfide, con la stessa energia e la stessa passione.
Ringrazio in primis questo forum, che in questi anni mi è stato utile per approfondire diverse tematiche.
Un ringraziamento speciale va a Francesco Melone, che mi ha sempre sostenuto in questa avventura, a Luca Lavagnino, per la sua professionalità e l’ottimismo che mi ha trasmesso, e a Giuseppe Pandolfo, la cui visione è stata per me fonte continua di ispirazione.
Francesco C.
Mi fa piacere riportare il link della mia collezione all’interno del Blog sugli “Antichi Stati Italiani” che ha colto lo “spirito” della collezione:
https://tesoridicarta.blogspot.com/2019 ... nisti.html
Allego qualche immagine e due files formato .pdf della collezione completa (60 fogli) scaricabile anche al seguente link:
http://expo.fsfi.it/PaginaStandard.php? ... &Lingua=IT
Per me si apre una fase diversa, dove affrontare nuove sfide, con la stessa energia e la stessa passione.
Ringrazio in primis questo forum, che in questi anni mi è stato utile per approfondire diverse tematiche.
Un ringraziamento speciale va a Francesco Melone, che mi ha sempre sostenuto in questa avventura, a Luca Lavagnino, per la sua professionalità e l’ottimismo che mi ha trasmesso, e a Giuseppe Pandolfo, la cui visione è stata per me fonte continua di ispirazione.
Francesco C.
Mi fa piacere riportare il link della mia collezione all’interno del Blog sugli “Antichi Stati Italiani” che ha colto lo “spirito” della collezione:
https://tesoridicarta.blogspot.com/2019 ... nisti.html
Allego qualche immagine e due files formato .pdf della collezione completa (60 fogli) scaricabile anche al seguente link:
http://expo.fsfi.it/PaginaStandard.php? ... &Lingua=IT
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
bravo Francesco, ti rinnovo i complimenti per la tua splendida collezione e per il tuo gusto grafico.
Attendo di sapere la nuova sfida a cui ti approccerai sicuramente con successo.
Un abbraccio
Nilo
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Un abbraccio
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- francyphil
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- Località: Parma
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Veramente ben realizzata, complimenti!
Francesco
--------------------
Colleziono:
Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace
FF since 02 Gen 2005
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Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Caro Francesco è da tempo che ci conosciamo e questa collezione l'ho vista crescere.
Sei sicuramente, con la tua bravura, andato ben al di là, ma meritatamente, di un punteggio
che una collezione, per una scelta ben precisa, circoscritta in uno spazio-tempo ben preciso,
poteva pensare di raggiungere.
Con l'esperienza ora acquisita attraverso questo duro lavoro su Castrovillari saprai sicuramente
con sicurezza percorrere altre strade con altrettanto successo.
sergio
Sei sicuramente, con la tua bravura, andato ben al di là, ma meritatamente, di un punteggio
che una collezione, per una scelta ben precisa, circoscritta in uno spazio-tempo ben preciso,
poteva pensare di raggiungere.
Con l'esperienza ora acquisita attraverso questo duro lavoro su Castrovillari saprai sicuramente
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Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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- Francesco Melone
- Messaggi: 105
- Iscritto il: 1 giugno 2015, 0:12
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Caro Francesco, come ti ho comunicato privatamente, a causa di problematiche lavorative intercorrenti non ho avuto il tempo di ringraziarti pubblicamente e di trovare le espressioni giuste per le tue belle e lusinghiere parole che hai avuto nei miei riguardi, in particolare quando la tua avventura collezionistica era ancora agli inizi.
Sono stato a lungo indeciso, non sapevo se scrivere qualcosa che poteva sembrare solo un ringraziamento formale, un panegirico di parole e comunicarlo e basta. Ma, se lo avessi fatto, avrei tradito il mio modo di essere, l’onestà intellettuale che mi caratterizza in tutti i campi in cui mi sono cimentato e che ho fin da subito riconosciuto anche in te e che pertanto ci accomuna. Pensavo dovesse essere una cosa solo mia e tua, invece poi ho realizzato che sì, quello che abbiamo costruito, fatto e vissuto è solamente nostro, ma doveva essere condiviso, perché è anche la testimonianza tangibile che i sogni si avverano, che il duro lavoro porta sempre a qualcosa di positivo e che nella vita, a volte, non bisogna prendersi troppo sul serio. Ho pensato a tutte quelle volte in cui ci siamo impegnati a valutare se valesse la pena tentare di raggiungere un pezzo di particolare pregio che contribuisse ad accrescere l’importanza delle nostre collezioni, a valutare la possibile interpretazione tariffaria di una particolare affrancatura, a valutare una possibile soluzione grafica che potesse rendere più efficace la presentazione di alcuni fogli espositivi, che poi, attraverso numerosi tentativi di prova, si metteva man mano progressivamente a fuoco. Questo lungo e faticoso lavoro è stato lento ma progressivo e ogni volta è stato come se un mattoncino si aggiungesse alla costruzione di quella casa che avevamo progettato nei nostri sogni. Ora mi dici che il tuo sogno si è finalmente realizzato e che sei arrivato all’epilogo: non ti nascondo che, accanto alla grande soddisfazione che ho percepito alla notizia del tuo brillante risultato, si è poi sovrapposta una sorta di amara delusione nel sapere che la tua esperienza filatelica si era conclusa e ormai avevi deciso di orientare diversamente le tue scelte di vita. E’ stato in un certo senso paradossale che proprio in occasione della tua ultima esposizione a Bergamo tu abbia avuto l’occasione di acquisire una lettera che inseguivi da ben 15 anni, che sicuramente avrebbe ben figurato nella tua collezione e ne avrebbe accresciuto il pregio. Quello che vorrei sottolineare però è che il tuo risultato di Bergamo è da considerarsi ancora più brillante perché è stato ottenuto con una collezione di soli 60 fogli ed è stato quello con la maggiore gratificazione di punteggio in rapporto al numero dei fogli presentati nella tua classe espositiva, laddove quelle che hanno ottenuto un livello di medaglia più alto avevano il doppio dei fogli rispetto ai tuoi. Dall’altro lato, tale risultato è stato penalizzato dalla relativa importanza del tema, perché afferente un piccolo territorio: pensa che se solo questa voce di cui dispone la Giuria avesse avuto un risalto oggettivamente maggiore avresti potuto tranquillamente raggiungere anche un livello di medaglia maggiore. Ma bisogna prendere atto del brillante risultato raggiunto ed avere la consapevolezza che obiettivamente non si poteva andare oltre. Come in tutte le cose importanti della vita, i cicli nascono, creano all’inizio delusioni, sensazioni di sfiducia, ma poi, con la costanza dell’impegno, del duro lavoro di studio e ricerca e sostenuti dalla passione derivante dal tuo amore mai sopito verso le origini della tua terra natia, si sviluppano, regalano soddisfazioni e poi inevitabilmente finiscono. Come ho avuto modo di dirti, “l’importante è lasciarne una traccia che serva a mantenere il ricordo di quello che si è fatto". Tu lo hai fatto in maniera mirabile, sostenuto dalla tua delicata sensibilità collezionistica, attraverso la tua capacità di organizzare e strutturare la collezione, il tuo stile, il tuo equilibrio di forma e raffinata eleganza espositiva, con cui hai saputo ben rappresentare la sobrietà e la semplicità di alcuni pezzi e l’importanza di altri, con le sapienti descrizioni didascaliche, sufficientemente esaustive ma mai prolisse (questo rappresenta l’eterno problema di noi collezionisti espositori).
Ora chi vorrà soffermarsi sulla tua collezione dovrà farlo con la tua stessa delicatezza di fine collezionista, perché solo se dotato delle tue stesse muse ispiratrici potrà e saprà cogliere l’amore che tu hai messo nel costruirla, le emozioni che traspaiono ed il fascino sottile che ne deriva.
Non so se alla fine io sia riuscito a rendere effettivamente qualcosa che possa veramente far capire quello che sento per te. La riconoscenza, il rispetto delle tue scelte, l’ammirazione, la gratitudine per quello che tu hai fatto per me, la gioia e tutto quello che c’è di bello nel nostro rapporto si possono raccontare solo in un modo che vale più di tante parole: con un forte abbraccio.
Spero e credo che, anche se tu hai intrapreso strade collezionistiche diverse, il nostro sia un arrivederci professionale che probabilmente accresce ancor di più il rapporto personale.
Come tu sai, io vorrei proseguire ancora il mio percorso ancora per un paio d’anni, sperando che il mio sogno collezionistico possa anch’esso concludersi con l’esposizione di Boston nel 2026, o poco oltre, quando riterrò che il mio ciclo sarà giunto analogamente all’epilogo, con la consapevolezza di quello che è realisticamente raggiungibile attraverso l’aggiunta di qualche pezzo importante che il mercato dovesse proporre, che accresca, se possibile, ancora di più il pregio della mia collezione e soprattutto con il tuo supporto che sono convinto non mi negherai e sarà per me indispensabile.
Ti ho sentito con me in ogni difficoltà affrontata negli ultimi anni e, nonostante siano state tante, quando penso a noi provo solo sensazioni di piacere. Sono naturalmente grato a coloro che mi hanno dato utili consigli, in particolare Nilo Alato, Pietro Borzillo, Antonello Cerruti, Enzo De Angelis, Sergio De Benedictis e Angelo Teruzzi, persone di riconosciuta grande competenza oltre che di squisita disponibilità e gentilezza, oltre Giuseppe Pandolfo, da te stesso giustamente citato, dotato di gusto fine ed enigmatico, ma non vorrei aver dimenticato tutti quegli altri che hanno reso possibile l’incremento dell’importanza e del pregio della mia collezione.
E’ giusto però concludere dicendoti che senza di te ci sarebbe stato solo un anonimo collezionista “normale”, ma non ci sarebbe stato Francesco Melone, senza alcuna presunzione da parte mia, ben consapevole quindi che le vette dell’olimpo collezionistico a livello internazionale appartengono solo a quelli veramente grandi.
Con l’affetto infinito di sempre.
Francesco
Sono stato a lungo indeciso, non sapevo se scrivere qualcosa che poteva sembrare solo un ringraziamento formale, un panegirico di parole e comunicarlo e basta. Ma, se lo avessi fatto, avrei tradito il mio modo di essere, l’onestà intellettuale che mi caratterizza in tutti i campi in cui mi sono cimentato e che ho fin da subito riconosciuto anche in te e che pertanto ci accomuna. Pensavo dovesse essere una cosa solo mia e tua, invece poi ho realizzato che sì, quello che abbiamo costruito, fatto e vissuto è solamente nostro, ma doveva essere condiviso, perché è anche la testimonianza tangibile che i sogni si avverano, che il duro lavoro porta sempre a qualcosa di positivo e che nella vita, a volte, non bisogna prendersi troppo sul serio. Ho pensato a tutte quelle volte in cui ci siamo impegnati a valutare se valesse la pena tentare di raggiungere un pezzo di particolare pregio che contribuisse ad accrescere l’importanza delle nostre collezioni, a valutare la possibile interpretazione tariffaria di una particolare affrancatura, a valutare una possibile soluzione grafica che potesse rendere più efficace la presentazione di alcuni fogli espositivi, che poi, attraverso numerosi tentativi di prova, si metteva man mano progressivamente a fuoco. Questo lungo e faticoso lavoro è stato lento ma progressivo e ogni volta è stato come se un mattoncino si aggiungesse alla costruzione di quella casa che avevamo progettato nei nostri sogni. Ora mi dici che il tuo sogno si è finalmente realizzato e che sei arrivato all’epilogo: non ti nascondo che, accanto alla grande soddisfazione che ho percepito alla notizia del tuo brillante risultato, si è poi sovrapposta una sorta di amara delusione nel sapere che la tua esperienza filatelica si era conclusa e ormai avevi deciso di orientare diversamente le tue scelte di vita. E’ stato in un certo senso paradossale che proprio in occasione della tua ultima esposizione a Bergamo tu abbia avuto l’occasione di acquisire una lettera che inseguivi da ben 15 anni, che sicuramente avrebbe ben figurato nella tua collezione e ne avrebbe accresciuto il pregio. Quello che vorrei sottolineare però è che il tuo risultato di Bergamo è da considerarsi ancora più brillante perché è stato ottenuto con una collezione di soli 60 fogli ed è stato quello con la maggiore gratificazione di punteggio in rapporto al numero dei fogli presentati nella tua classe espositiva, laddove quelle che hanno ottenuto un livello di medaglia più alto avevano il doppio dei fogli rispetto ai tuoi. Dall’altro lato, tale risultato è stato penalizzato dalla relativa importanza del tema, perché afferente un piccolo territorio: pensa che se solo questa voce di cui dispone la Giuria avesse avuto un risalto oggettivamente maggiore avresti potuto tranquillamente raggiungere anche un livello di medaglia maggiore. Ma bisogna prendere atto del brillante risultato raggiunto ed avere la consapevolezza che obiettivamente non si poteva andare oltre. Come in tutte le cose importanti della vita, i cicli nascono, creano all’inizio delusioni, sensazioni di sfiducia, ma poi, con la costanza dell’impegno, del duro lavoro di studio e ricerca e sostenuti dalla passione derivante dal tuo amore mai sopito verso le origini della tua terra natia, si sviluppano, regalano soddisfazioni e poi inevitabilmente finiscono. Come ho avuto modo di dirti, “l’importante è lasciarne una traccia che serva a mantenere il ricordo di quello che si è fatto". Tu lo hai fatto in maniera mirabile, sostenuto dalla tua delicata sensibilità collezionistica, attraverso la tua capacità di organizzare e strutturare la collezione, il tuo stile, il tuo equilibrio di forma e raffinata eleganza espositiva, con cui hai saputo ben rappresentare la sobrietà e la semplicità di alcuni pezzi e l’importanza di altri, con le sapienti descrizioni didascaliche, sufficientemente esaustive ma mai prolisse (questo rappresenta l’eterno problema di noi collezionisti espositori).
Ora chi vorrà soffermarsi sulla tua collezione dovrà farlo con la tua stessa delicatezza di fine collezionista, perché solo se dotato delle tue stesse muse ispiratrici potrà e saprà cogliere l’amore che tu hai messo nel costruirla, le emozioni che traspaiono ed il fascino sottile che ne deriva.
Non so se alla fine io sia riuscito a rendere effettivamente qualcosa che possa veramente far capire quello che sento per te. La riconoscenza, il rispetto delle tue scelte, l’ammirazione, la gratitudine per quello che tu hai fatto per me, la gioia e tutto quello che c’è di bello nel nostro rapporto si possono raccontare solo in un modo che vale più di tante parole: con un forte abbraccio.
Spero e credo che, anche se tu hai intrapreso strade collezionistiche diverse, il nostro sia un arrivederci professionale che probabilmente accresce ancor di più il rapporto personale.
Come tu sai, io vorrei proseguire ancora il mio percorso ancora per un paio d’anni, sperando che il mio sogno collezionistico possa anch’esso concludersi con l’esposizione di Boston nel 2026, o poco oltre, quando riterrò che il mio ciclo sarà giunto analogamente all’epilogo, con la consapevolezza di quello che è realisticamente raggiungibile attraverso l’aggiunta di qualche pezzo importante che il mercato dovesse proporre, che accresca, se possibile, ancora di più il pregio della mia collezione e soprattutto con il tuo supporto che sono convinto non mi negherai e sarà per me indispensabile.
Ti ho sentito con me in ogni difficoltà affrontata negli ultimi anni e, nonostante siano state tante, quando penso a noi provo solo sensazioni di piacere. Sono naturalmente grato a coloro che mi hanno dato utili consigli, in particolare Nilo Alato, Pietro Borzillo, Antonello Cerruti, Enzo De Angelis, Sergio De Benedictis e Angelo Teruzzi, persone di riconosciuta grande competenza oltre che di squisita disponibilità e gentilezza, oltre Giuseppe Pandolfo, da te stesso giustamente citato, dotato di gusto fine ed enigmatico, ma non vorrei aver dimenticato tutti quegli altri che hanno reso possibile l’incremento dell’importanza e del pregio della mia collezione.
E’ giusto però concludere dicendoti che senza di te ci sarebbe stato solo un anonimo collezionista “normale”, ma non ci sarebbe stato Francesco Melone, senza alcuna presunzione da parte mia, ben consapevole quindi che le vette dell’olimpo collezionistico a livello internazionale appartengono solo a quelli veramente grandi.
Con l’affetto infinito di sempre.
Francesco
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Bellissime parole di Francesco Melone che condivido in pieno e centrano l'essenza stessa che ci spinge a collezionare.
Non sono d'accordo solo su questo passaggio del messaggio di F. Melone: "Sono naturalmente grato a coloro che mi hanno dato utili consigli, in particolare Nilo Alato, Pietro Borzillo, Antonello Cerruti, Enzo De Angelis, Sergio De Benedictis e Angelo Teruzzi, persone di riconosciuta grande competenza oltre che di squisita disponibilità e gentilezza, oltre Giuseppe Pandolfo,"
Per aver affiancato il mio nome a dei mostri sacri, per la disponibilità e la gentilezza passi ma per la competenza..... purtroppo ho abbandonato da anni per mancanza di tempo (famiglia e lavoro prendono attualmente tutte le mie energie) e sono parecchio arrugginito, ma non dispero, un giorno, di riprendere da dove ho lasciato. Comunque grazie a Melone per la citazione e se mai dovessi riprendere metterò a dura prova la tua disponibilità e gentilezza.
Un chiarimento, infine, da chiedere a F. Civale. Dalle parole di Melone si evince che vuoi abbandonare la filatelia, io avevo capito che volevi intraprendere nuove sfide nel senso di un ampliamento dei tuoi orizzonti collezionistici, magari affrontando la storia postale della Calabria. Ti prego continua.
Saluti
Nilo Alato
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- francesco75
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- Iscritto il: 17 dicembre 2012, 9:06
Re: Francesco Civale: "La Posta a Castrovillari (1809-1863)"
Ringrazio tutti per gli apprezzamenti: Nilo, Francyphil, Sergio, e soprattutto Francesco Melone.
Caro Francesco, non riesco ad aggiungere qualcosa al tuo discorso perché potrei apparire retorico e stucchevole, dunque ti dico semplicemente: grazie!
L’epilogo dell’avventura espositiva e la dispersione di “Castrovillari” che, citando Nino Aquila, “ho amato profondamente e dalla quale mi separo per motivi razionali, ma con grande emozione”, rappresenta l’inevitabile chiusura di un ciclo di vita che, anche se accompagnato da un velo di malinconia, è stato per me magico.
Caro Nilo, da tempo “pulsa” in me, forte e dominante, una diversa passione che comunque coesisterà con lo studio della filatelia e della storia postale.
Ringrazio ancora tutti.
Francesco C.
Caro Francesco, non riesco ad aggiungere qualcosa al tuo discorso perché potrei apparire retorico e stucchevole, dunque ti dico semplicemente: grazie!
L’epilogo dell’avventura espositiva e la dispersione di “Castrovillari” che, citando Nino Aquila, “ho amato profondamente e dalla quale mi separo per motivi razionali, ma con grande emozione”, rappresenta l’inevitabile chiusura di un ciclo di vita che, anche se accompagnato da un velo di malinconia, è stato per me magico.
Caro Nilo, da tempo “pulsa” in me, forte e dominante, una diversa passione che comunque coesisterà con lo studio della filatelia e della storia postale.
Ringrazio ancora tutti.
Francesco C.