7 luglio 1866 - Da Padova a Firenze con Soldi 35
Moderatore: fildoc
7 luglio 1866 - Da Padova a Firenze con Soldi 35
Vi posto la lettera che un amico che ha postato in un gruppo di facebook.
Purtroppo la richiesta di commenti e spiegazioni non è stata ben accolta dagli esperti del gruppo che hanno messo in evidenza gli errori della descrizione invitando allo studio ed all'approfondimento.
Non ho alcuna intenzione di commentare la cosa in quanto anche a me capita a volte di invitare qualche amico a leggersi un libro ed ad astenersi da utilizzare il forum come consulenza per gli acquisti o per la ricerca di conferme che non si possono dare. Siccome però nel 98% delle volte sia io che tutti i partecipanti a questo forum si sono prodigati a correggere gli errori cercando di trasmettere quello che avevano imparato o che gli era stato insegnato a loro volta, mi permetto di proporvi (non autorizzato ) la stessa lettera con la speranza di imparare qualcosa.
Vi sintetizzo quello che sono riuscito a capire ( rif. libro Mentaschi Matha , la collezione di Carra ed il commento di Natoli) e le relative domande : la lettera è stata spedita il 7 luglio 1866 da Padova a Firenze durante la terza guerra d'indipendenza. Il mittente affranca con 35 soldi assolvendo alla tariffa (1) fino a destino con 7 5 soldi (2). Essendo bloccate le frontiere con il Regno di sardegna ed il Trentino invaso dalle truppe di Garibaldi , la lettera viene instradata ( come espressamente indicato dal mittente) per la via di svizzera . I bolli al retro sono quello del punto di scambio di Feldkirch ( 12 luglio) e quello di coira ( CHUR 12 luglio) con arrivo a Firenze il 14 luglio ( bollo portalettere) . Il bollo PD viene impresso dalle poste svizzere
Al retro la lettera porta scritto la parte in Nkr da corrispondere alle poste svizzere ovvero 20 Nkr
Le domande a cui sto cercando di rispondere e se vorrete darmi una mano vi ringrazio fin d'ora sono:
1) i 35 soldi a quale tariffa corrispondono ? sono o meno inclusive dei 20 Nkr ?
1a) nel Mentaschi matha viene mostrata una lettera uguale sempre affrancata con 35 Soldi ma con segnato 30 Nk ( 20 per il transito e 10 per il doppio porto) quindi mi verrebbe da pensare che 35 soldi era la tariffa normale alla quale si devono aggiungere i 20 Nkreuzer oppure c'è qualcosa che non torna nella didascalia o che non capisco io.
1b) se la tariffa non include i 20 Nkr ,chi ha pagato (ed a chi) la corrispondenza per il transito in svizzera ?
2) questo tipo di affrancatura con i francobolli sovrapposti ha un nome specifico austriaco che non ricordo , qualcuno mi aiuta?
3) non riesco a decifrare il bollo di transito in svizzera ( dovrebbe essere chur / coira )
ringrazio chiunque voglia darmi un mano
Luca
PS mi è stato fatto notare che le consulenze si pagano per cui chiunque voglia fare da consulente avrà un caffe' pagato venerdì sera alla cena con gli amici
Purtroppo la richiesta di commenti e spiegazioni non è stata ben accolta dagli esperti del gruppo che hanno messo in evidenza gli errori della descrizione invitando allo studio ed all'approfondimento.
Non ho alcuna intenzione di commentare la cosa in quanto anche a me capita a volte di invitare qualche amico a leggersi un libro ed ad astenersi da utilizzare il forum come consulenza per gli acquisti o per la ricerca di conferme che non si possono dare. Siccome però nel 98% delle volte sia io che tutti i partecipanti a questo forum si sono prodigati a correggere gli errori cercando di trasmettere quello che avevano imparato o che gli era stato insegnato a loro volta, mi permetto di proporvi (non autorizzato ) la stessa lettera con la speranza di imparare qualcosa.
Vi sintetizzo quello che sono riuscito a capire ( rif. libro Mentaschi Matha , la collezione di Carra ed il commento di Natoli) e le relative domande : la lettera è stata spedita il 7 luglio 1866 da Padova a Firenze durante la terza guerra d'indipendenza. Il mittente affranca con 35 soldi assolvendo alla tariffa (1) fino a destino con 7 5 soldi (2). Essendo bloccate le frontiere con il Regno di sardegna ed il Trentino invaso dalle truppe di Garibaldi , la lettera viene instradata ( come espressamente indicato dal mittente) per la via di svizzera . I bolli al retro sono quello del punto di scambio di Feldkirch ( 12 luglio) e quello di coira ( CHUR 12 luglio) con arrivo a Firenze il 14 luglio ( bollo portalettere) . Il bollo PD viene impresso dalle poste svizzere
Al retro la lettera porta scritto la parte in Nkr da corrispondere alle poste svizzere ovvero 20 Nkr
Le domande a cui sto cercando di rispondere e se vorrete darmi una mano vi ringrazio fin d'ora sono:
1) i 35 soldi a quale tariffa corrispondono ? sono o meno inclusive dei 20 Nkr ?
1a) nel Mentaschi matha viene mostrata una lettera uguale sempre affrancata con 35 Soldi ma con segnato 30 Nk ( 20 per il transito e 10 per il doppio porto) quindi mi verrebbe da pensare che 35 soldi era la tariffa normale alla quale si devono aggiungere i 20 Nkreuzer oppure c'è qualcosa che non torna nella didascalia o che non capisco io.
1b) se la tariffa non include i 20 Nkr ,chi ha pagato (ed a chi) la corrispondenza per il transito in svizzera ?
2) questo tipo di affrancatura con i francobolli sovrapposti ha un nome specifico austriaco che non ricordo , qualcuno mi aiuta?
3) non riesco a decifrare il bollo di transito in svizzera ( dovrebbe essere chur / coira )
ringrazio chiunque voglia darmi un mano
Luca
PS mi è stato fatto notare che le consulenze si pagano per cui chiunque voglia fare da consulente avrà un caffe' pagato venerdì sera alla cena con gli amici
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6546
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: una lettera interessante
1) non lo so.
1a) No.
1b) Il destinatario.
2) Trappenfrankaturen
3) Esatto.
Qualcuna l'avrò indovinata?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
1a) No.
1b) Il destinatario.
2) Trappenfrankaturen
3) Esatto.
Qualcuna l'avrò indovinata?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: una lettera interessante
Antonello Cerruti ha scritto: ↑20 marzo 2019, 16:17 1) non lo so.
1a) No.
1b) Il destinatario.
2) Trappenfrankaturen
3) Esatto.
Qualcuna l'avrò indovinata?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Luca braccino per un caffè che ti aspettavi?
Prova con l'offrire pizza e birra, prendendolo per la gola Antonello potrebbe essere più loquace con le risposte...
Pri
Clicca qui e guarda l'elenco dei miei doppioni in vendita su delcampe, magari trovi qualcosa d'interessante.
Ho quasi venduto tutto il mio Regno...
...per colpa del virus della IV
Varietà trovata! Clicca qui per vederla, ne vale la pena.
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Ho quasi venduto tutto il mio Regno...
...per colpa del virus della IV
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6546
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: una lettera interessante
Caro Pri, tu si che sai come prendere le persone.
Però non saprei cosa aggiungere.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Però non saprei cosa aggiungere.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: una lettera interessante
Tempo fa trovai sul sito www. academia. edu un articolo dal titolo “LA CONVENZIONE POSTALE TRA IL REGNO DI SARDEGNA E L’IMPERO AUSTRIACO IN VIGORE DAL 1°GENNAIO 1854 AL 30 SETTEMBRE 1867” a firma Massimo Moritsch.
Relativamente all’inoltro “via di Svizzera” nel periodo di interruzione delle relazioni postali afferma, in sintesi, quanto segue:
- le lettere dal Regno di Sardegna (e dai territori annessi) all’Austria, inclusi Veneto e Mantovano, pagavano 60 cent. ogni 10 gr., indipendentemente dalla distanza, così suddivisi: 20 cent. diritti sardi, 15 cent. diritti di transito svizzero, 25 cent. all’Austria (Convenzione sardo-svizzera del 21/10/1850).
- Per il percorso inverso la tariffa variava a seconda della distanza della località di partenza dal confine svizzero (Convenzione austro-svizzera) con le classiche 3 tariffe di I, II e III distanza. Il porto semplice, fino a 1 lotto, era quindi di 25, 30 o 35 soldi così ripartiti: 5, 10 o 15 all’Austria a seconda della distanza, 10 soldi per il transito svizzero e 10 soldi alla Sardegna, ma ogni 10 grammi anziché i 17,5 del lotto viennese. In effetti ho, in archivio, alcune lettere affrancate per 35 soldi ma tassate perché di peso oltre 10 gr. ed entro i 17,5. Va sottolineato che le lettere con affrancatura insufficiente venivano tassate come affrancate fino al confine, come si vede nella lettera qui sotto battuta dalla Viennafil nel 2018.
La lettera pesava 11,5 gr. e venne tassata per l'intero diritto sardo; andarono quindi persi i 10 soldi pagati a questo scopo dal mittente.
Quindi – se ho inteso correttamente ciò che ho letto – l’affrancatura era comprensiva dei diritti spettanti a tutte e 3 le Amministrazioni coinvolte, per cui l’importo percepito da ciascuna era differente a seconda della direzione della lettera (il Regno sardo, per es., percepiva i “soliti” 20 cent. sulle lettere che partivano dal proprio territorio, ma ne incassava 25 sulle lettere in arrivo, visto che il cambio era 1 soldo = 2,5 cent.).
Siccome sono anch’io alle prime armi in quanto a studio delle tariffe, sarà comunque opportuno attendere altri contributi.
Corrado
Relativamente all’inoltro “via di Svizzera” nel periodo di interruzione delle relazioni postali afferma, in sintesi, quanto segue:
- le lettere dal Regno di Sardegna (e dai territori annessi) all’Austria, inclusi Veneto e Mantovano, pagavano 60 cent. ogni 10 gr., indipendentemente dalla distanza, così suddivisi: 20 cent. diritti sardi, 15 cent. diritti di transito svizzero, 25 cent. all’Austria (Convenzione sardo-svizzera del 21/10/1850).
- Per il percorso inverso la tariffa variava a seconda della distanza della località di partenza dal confine svizzero (Convenzione austro-svizzera) con le classiche 3 tariffe di I, II e III distanza. Il porto semplice, fino a 1 lotto, era quindi di 25, 30 o 35 soldi così ripartiti: 5, 10 o 15 all’Austria a seconda della distanza, 10 soldi per il transito svizzero e 10 soldi alla Sardegna, ma ogni 10 grammi anziché i 17,5 del lotto viennese. In effetti ho, in archivio, alcune lettere affrancate per 35 soldi ma tassate perché di peso oltre 10 gr. ed entro i 17,5. Va sottolineato che le lettere con affrancatura insufficiente venivano tassate come affrancate fino al confine, come si vede nella lettera qui sotto battuta dalla Viennafil nel 2018.
La lettera pesava 11,5 gr. e venne tassata per l'intero diritto sardo; andarono quindi persi i 10 soldi pagati a questo scopo dal mittente.
Quindi – se ho inteso correttamente ciò che ho letto – l’affrancatura era comprensiva dei diritti spettanti a tutte e 3 le Amministrazioni coinvolte, per cui l’importo percepito da ciascuna era differente a seconda della direzione della lettera (il Regno sardo, per es., percepiva i “soliti” 20 cent. sulle lettere che partivano dal proprio territorio, ma ne incassava 25 sulle lettere in arrivo, visto che il cambio era 1 soldo = 2,5 cent.).
Siccome sono anch’io alle prime armi in quanto a studio delle tariffe, sarà comunque opportuno attendere altri contributi.
Corrado
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Re: una lettera interessante
Quando la cifra è al retro in genere paga il destinatario....
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Re: una lettera interessante
Scusa doc, ma le cifre al verso non erano - di solito - quelle pagate dal mittente, mentre le tassazioni a carico del destinatario sono sempre sul fronte?
Mi sembra poi di ricordare - da un altro topic che aveva per oggetto una lettera per la Svizzera o via di Svizzera - che al verso gli svizzeri talvolta indicassero le proprie competenze a meri fini contabili (chiedo venia fin d'ora se ricordo male).
E' un fatto però che il 20 scritto al verso, anche fossero i diritti elvetici, sarebbe di difficile "lettura": se a loro spettavano 10 soldi, come dice Moritsch, ed il cambio era - se non sbaglio - 4 kreuzer (quindi, con la nuova valuta, 4 soldi) = 10 rappen, il cambio darebbe 25 rappen e non 20.
Ribadisco però che sono ancora troppo poco addentro alla materia per avere non dico certezze, ma anche solo convinzioni
Corrado
Mi sembra poi di ricordare - da un altro topic che aveva per oggetto una lettera per la Svizzera o via di Svizzera - che al verso gli svizzeri talvolta indicassero le proprie competenze a meri fini contabili (chiedo venia fin d'ora se ricordo male).
E' un fatto però che il 20 scritto al verso, anche fossero i diritti elvetici, sarebbe di difficile "lettura": se a loro spettavano 10 soldi, come dice Moritsch, ed il cambio era - se non sbaglio - 4 kreuzer (quindi, con la nuova valuta, 4 soldi) = 10 rappen, il cambio darebbe 25 rappen e non 20.
Ribadisco però che sono ancora troppo poco addentro alla materia per avere non dico certezze, ma anche solo convinzioni
Corrado
Re: una lettera interessante
Riporto uno stralcio della bellissima collezione di Franco Faccio presentata a Novalis 2017, abbastanza esaustiva:
Inizio: 18 giugno – fine: 19 settembre (data ufficiale, ma già a partire dal 1° settembre vi sono scambi diretti da/per il Veneto).
Le Convenzioni con la Svizzera sono migliorate ed ora è possibile il recupero dell’affrancatura applicata per le lettere insufficientemente affrancate.
Tariffa lettere franche da Italia:
60 cent ogni 10 grammi - supplemento per la raccomandata: 40 cent.
Stampe: 10 cent ogni 40 grammi (franco destino).
Tariffe lettere franche da Austria-Veneto:
somma di 5-10-15 kr/soldi a seconda della distanza dall' ufficio di confine ( a Feldkirch è ora aggiunto Nauders) ogni 16,66 grammi + 10 kr/soldi ogni 16,66 grammi per transito in Svizzera + 10 kr/soldi ogni 10 grammi per l’Italia. Nota: non è usata la nuova tariffa austriaca unica di soli 5 kr!
- supplemento per la raccomandata: 10 kr/soldi + 10 kr/soldi ogni 10 gr. per Italia.
Stampe: 2 kr/soldi per l’Austria + 2 kr/soldi per la Svizzera + 2 kr/soldi ogni 40 grammi per l’Italia. Lettere non affrancate: tassa come la tariffa lettere franche, senza supplemento.
Sia le raccomandate, sia le stampe devono però essere affrancate.
Lettere insufficientemente affrancate:
in assenza di un documento ufficiale che indichi le modalità di tassazione, quanto segue è ricavato dall’esame delle lettere a me note.
E’ la Svizzera che effettua i conteggi come nei periodi precedenti, applicando nei confronti dell’Italia la Convenzione italo-Svizzera e dell’Austria quella austro-svizzera.
Rimando alle didascalie delle singole lettere per i calcoli relativi.
Notare che il risultato dei conteggi svizzeri è riportato sulla singola lettera in modo diverso se diretta in Italia o se diretta in Austria-Veneto.
Per le lettere dirette in Italia viene quasi sempre utilizzato un timbro, seguito da una cifra scritta a mano, che indica in centesimi quanto dovuto alla Svizzera o quanto la Svizzera deve dare all’Italia. Invece per le lettere dirette in Austria-Veneto viene utilizzato il classico segno grafico di “frazione”, scritto quasi sempre in matita rossa e già usato nei precedenti periodi.
I percorsi: dall’Italia le lettere sono concentrate a Milano e da qui sono inviate a Coira ed a Feldkirch. Anche in questo periodo alcune lettere sono instradate dalla Svizzera via Stati tedeschi (ciò è possibile perché Baden, Wurttemberg e Baviera sono rimasti neutrali nella guerra Austro-Prussiana).
Inizio: 18 giugno – fine: 19 settembre (data ufficiale, ma già a partire dal 1° settembre vi sono scambi diretti da/per il Veneto).
Le Convenzioni con la Svizzera sono migliorate ed ora è possibile il recupero dell’affrancatura applicata per le lettere insufficientemente affrancate.
Tariffa lettere franche da Italia:
60 cent ogni 10 grammi - supplemento per la raccomandata: 40 cent.
Stampe: 10 cent ogni 40 grammi (franco destino).
Tariffe lettere franche da Austria-Veneto:
somma di 5-10-15 kr/soldi a seconda della distanza dall' ufficio di confine ( a Feldkirch è ora aggiunto Nauders) ogni 16,66 grammi + 10 kr/soldi ogni 16,66 grammi per transito in Svizzera + 10 kr/soldi ogni 10 grammi per l’Italia. Nota: non è usata la nuova tariffa austriaca unica di soli 5 kr!
- supplemento per la raccomandata: 10 kr/soldi + 10 kr/soldi ogni 10 gr. per Italia.
Stampe: 2 kr/soldi per l’Austria + 2 kr/soldi per la Svizzera + 2 kr/soldi ogni 40 grammi per l’Italia. Lettere non affrancate: tassa come la tariffa lettere franche, senza supplemento.
Sia le raccomandate, sia le stampe devono però essere affrancate.
Lettere insufficientemente affrancate:
in assenza di un documento ufficiale che indichi le modalità di tassazione, quanto segue è ricavato dall’esame delle lettere a me note.
E’ la Svizzera che effettua i conteggi come nei periodi precedenti, applicando nei confronti dell’Italia la Convenzione italo-Svizzera e dell’Austria quella austro-svizzera.
Rimando alle didascalie delle singole lettere per i calcoli relativi.
Notare che il risultato dei conteggi svizzeri è riportato sulla singola lettera in modo diverso se diretta in Italia o se diretta in Austria-Veneto.
Per le lettere dirette in Italia viene quasi sempre utilizzato un timbro, seguito da una cifra scritta a mano, che indica in centesimi quanto dovuto alla Svizzera o quanto la Svizzera deve dare all’Italia. Invece per le lettere dirette in Austria-Veneto viene utilizzato il classico segno grafico di “frazione”, scritto quasi sempre in matita rossa e già usato nei precedenti periodi.
I percorsi: dall’Italia le lettere sono concentrate a Milano e da qui sono inviate a Coira ed a Feldkirch. Anche in questo periodo alcune lettere sono instradate dalla Svizzera via Stati tedeschi (ciò è possibile perché Baden, Wurttemberg e Baviera sono rimasti neutrali nella guerra Austro-Prussiana).
Sempre alla ricerca di Storia Postale della Riviera del Brenta(VE-PD) (Mira,Dolo,Strà,Mirano,Ponte di Brenta)
https://circolofilateliconoale.weebly.com/
Colleziono annulli Austriaci LV su francobolli Italiani periodo 1866-1879
fabioc76@alice.it
https://circolofilateliconoale.weebly.com/
Colleziono annulli Austriaci LV su francobolli Italiani periodo 1866-1879
fabioc76@alice.it
Re: una lettera interessante
grazie a tutti !!!
Il mentaschi-Matha parla di Nkreuzer accreditati alla svizzera per il pagamento del transito svizzero ( 10) e di quello Italiano (10). quindi. 15+10+10 =35
La lettera nel libro di mentaschi/matha è c fatta passare come PD e non tassata per affrancatura insufficiente forse perché Treviso era nella prima distanza ed allora 5+10+20 = 35
CI si vede venerdì o sabato per il caffè' ( PRI se ti palesi avrai un compenso anche senza consulenza)
Luca
Rev LB Jun 2020
Il mentaschi-Matha parla di Nkreuzer accreditati alla svizzera per il pagamento del transito svizzero ( 10) e di quello Italiano (10). quindi. 15+10+10 =35
La lettera nel libro di mentaschi/matha è c fatta passare come PD e non tassata per affrancatura insufficiente forse perché Treviso era nella prima distanza ed allora 5+10+20 = 35
CI si vede venerdì o sabato per il caffè' ( PRI se ti palesi avrai un compenso anche senza consulenza)
Luca
Rev LB Jun 2020