I timbrini per le tassazioni in uso dal 1859

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gipos
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da gipos »

L'ultimo contributo da Sospiro agosto 1863 a Levico con tassa 10 manoscritta.
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arkorr
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da arkorr »

La lettera da Genova per Strassissa (nel circondario di Krainburg, attuale Slovenia) credo viaggiò per la via di Svizzera, visti i bolli di Arona e Feldkirch al verso. Però non vedo annotazioni circa i diritti di transito svizzeri (il francobollo assolve il porto sardo, la tassa di 15 soldi quello austriaco). Mi piacerebbe capirne di più.

Quella da Monza è una lettera in porto dovuto successiva al ripristino della Convenzione, infatti la tassa da 16 soldi corrisponde alla tariffa da S2 a A1. Anche quella da Sospiro è successiva al ripristino della Convenzione, tassata perchè insufficientemente affrancata.

Le altre sono invece normali lettere affrancate fino al confine e tassate all’arrivo.

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gipos
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da gipos »

Grazie Corrado per avermi dato conferma che la busta spedita da Genova venne inoltrata per la via di Svizzera, nel 1860 ho visto altre lettere dirette nell'impero d'Austria transitare per la Svizzera, non so il motivo ne il perchè, con la cordialità di sempre.
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ari
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da ari »

gipos ha scritto: 30 marzo 2019, 10:48 Grazie Corrado per avermi dato conferma che la busta spedita da Genova venne inoltrata per la via di Svizzera, nel 1860 ho visto altre lettere dirette nell'impero d'Austria transitare per la Svizzera, non so il motivo ne il perchè, con la cordialità di sempre.
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In quel periodo, 1859 - 1862, pagavano sia il il mittente che il destinatario.
Con la Via di Svizzera era invece possibile pagare tutto in anticipo senza alcuna tassa per il destinatario.
Non ricordo se esistevano altri opzioni per la via di Svizzera tipo far pagare tutto al destinatario o cosa succedeva in caso di lettere insufficientemente affrancate, magari altri amici saranno piu' precisi.
Ovviamente gli Svizzeri facevano questo servizio con interesse. :$$:
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gipos
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da gipos »

rossi ha scritto: 30 marzo 2019, 19:55
gipos ha scritto: 30 marzo 2019, 10:48 Grazie Corrado per avermi dato conferma che la busta spedita da Genova venne inoltrata per la via di Svizzera, nel 1860 ho visto altre lettere dirette nell'impero d'Austria transitare per la Svizzera, non so il motivo ne il perchè, con la cordialità di sempre.
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In quel periodo, 1859 - 1862, pagavano sia il il mittente che il destinatario.
Con la Via di Svizzera era invece possibile pagare tutto in anticipo senza alcuna tassa per il destinatario.
Non ricordo se esistevano altri opzioni per la via di Svizzera tipo far pagare tutto al destinatario o cosa succedeva in caso di lettere insufficientemente affrancate, magari altri amici saranno piu' precisi.
Ovviamente gli Svizzeri facevano questo servizio con interesse. :$$:
Grazie infinite anche a te per le ulteriori notizie molto dettagliate, credo che gli Svizzeri oltre al ciocccolato hanno sempre guardato com molto interesse ai loro profitti, con cordialità.
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da gipos »

Salve a tutti, inserisco lettera da Torino a Vienna del 2 agosto 1861, con timbro di transito dell'ambulante da Milano a Desenzano del 3 ed infine arrivo a Vienna il 5 agosto, potete spiegarmi cosa significa la cifra in sanguigna 25 visto che la lettera non transita per la via di Svizzera? sicuro di un vostro autorevole riscontro vi saluto con la consueta cordialità.
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da ari »

gipos ha scritto: 5 aprile 2019, 11:48 potete spiegarmi cosa significa la cifra in sanguigna 25
Credo sia un 15 scritto a Vienna.
A volte invece segnavano in rosso in questa maniera.
Suppongo fosse una maniera per confermare la tassa.
Sardegna-c20-testina-spostata-su-lettera-da-MILANO.jpg
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da gipos »

rossi ha scritto: 5 aprile 2019, 12:05 Credo sia un 15 scritto a Vienna.
Grazie infinite per la tua spiegazione.
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da ari »

Grazie invece a te per le domande ed i documenti che stimolano alla discussione.
Credo che questo periodo dal 1859 al 1862 pur non avendo in generale pezzi costosi, parliamo per la maggior parte di lettere affrancate con un 20 centesimi della IV od un 5 soldi del LV, sia molto affascinante e di cui c'e' ancora molto da scoprire dal punto di vista storico-postale.

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arkorr
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da arkorr »

Ho recentemente acquistato questa bustina da Verona per Bottanuco (BG) del 5/1/??.

Verona 2CO su II emiss 10s - tassata 8 poi 2.jpg

Dovrebbe essere del 1860 vista la presenza, come bollo d’arrivo, del C1 di Ponte S.Pietro (che il Sassone dà in uso fino all’agosto di quell’anno, però come annullatore; potrebbe essere che come bollo d’arrivo sia stato usato più a lungo). Se così fosse, l’8 (soldi) cancellato e sostituito dal 2 (decimi) rappresenterebbe una delle primissime date della tassazione in centesimi di lira italiana, valuta introdotta in Lombardia dal 1/1/1860, conferendo ad una bustina apparentemente banale una significativa valenza storico-postale.
C’è però il problema dell’affrancatura di doppio porto fino al confine, che però è incompatibile con l'8 manoscritto sul fronte, in alto a sinistra, che di solito indica il peso (rientrante nel 1° scaglione sia LV che sardo) e che, inoltre, renderebbe incomprensibile la tassazione sarda; doppio porto austriaco significa infatti che la lettera pesava oltre 17,5 gr. e fino a 35, quindi 2, 3 o 4 porti sardi corrispondenti a 4, 6 o 8 decimi di lira. Fosse stata 4 porti (8 decimi) perché poi “detassarla” a 2 decimi? Inoltre, le ridottissime dimensioni della busta contrastano con l’ipotesi di un peso elevato.
Sarei quindi più propenso a credere che il mittente disponesse di un 10 soldi che ha preferito utilizzare (pur perdendo 5 soldi) piuttosto che acquistare il 5 soldi per la giusta tariffa, ma mi farebbe molto piacere avere qualche vostro parere.

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ari
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da ari »

Complimenti Corrado! :clap: :clap:
Mi ricordo che esisteva un caso speciale quando si trattava di corrispondenza per istituti religiosi.
Questo tipo di lettere mi pare fossero illustrate in uno dei due volumi del Sirotti/Colla di Storia Postale.
Pero' di piu' non mi ricordo.
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da Tergesteo »

Si ricorda bene Andrea: nel Sirotti-Colla a pagina 167 del primo volume c'è una lettera simile illustrata e spiegata.

Per me si tratta di una sovraffrancatura. Bastavano 5 soldi fino al confine di Desenzano.

Questo plico di primo porto venne tassato in soldi austriaci (8) corretti in 20 centesimi sardi come da prassi dal 1° gennaio 1860.

Gli errori in eccesso o difetto, sia dopo la sospensione della convenzione che dopo il suo ripristino non sono rari.

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Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da arkorr »

Grazie ad Andrea e Benjamin per le risposte.
L'interesse della busta non sta nella sovraffrancatura, come fa giustamente notare Benjamin, ma nella tassazione in moneta italiana. Il Mentaschi cita nel libro "Lire, soldi, crazie..." il 16 gennaio come 1° data della tassazione in centesimi a Milano. Questa potrebbe quindi essere - se non la 1° in assoluto - una delle primissime.
A questo proposito, qualcuno conosce tassazioni in moneta italiana precedenti il 5 gennaio 1860? Stabilire la 1° data nota sarebbe un importante tassello di questo topic (inteso come complesso delle tassazioni del 1859-62, non solo di quelle austriache).

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Corrado

P.S.: non possiedo il Sirotti-Colla. E' mica possibile postare la pagina con la lettera cui fate riferimento? :pray:
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Tergesteo
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da Tergesteo »

Cercherò nel Sirotti-Colla se non ci siano altre informazione, poi farò le scansioni del caso.

Comunque la faccenda è chiara!

Fildoc aveva pubbliccato sul Vaccari Magazine due buste con l'ultima tassazione da 8 soldi a Milano e la prima da 20 centesimi sardi dallo stesso archivio, magari ce le può postare...

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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da arkorr »

Ho finalmente ricevuto le lettere acquistate all’ultima Viennafil e mi ha sorpreso constatare che una di esse appartiene allo stesso archivio di quella che ho mostrato prima (a memoria non lo ricordavo!).

2+3s x Italia.jpg

A parte il fatto curioso di aver preso a brevissima distanza di tempo e da due “fonti” diverse due lettere dello stesso carteggio, quest’altra bustina – identica all’altra, ma correttamente affrancata fino al confine per 5 soldi – conferma che la precedente è soltanto sovraffrancata.

Tra questi nuovi acquisti ci sono anche due stampe, entrambe tassate, che vorrei capire meglio. Sappiamo che anche in periodo di sospensione della Convenzione era previsto che le stampe viaggiassero franche a destino, ma non sempre ciò avveniva.

stampa x Italia tassata 2.jpg

Questa, del 1861, è soltanto l’involucro che conteneva la stampa, privo di sigilli di chiusura come previsto. Al verso reca i bolli dell’ambulante Desenzano-Milano che permette di datarla e quello di Brescia. Secondo voi, la tassazione è dovuta ad un mero errore, o è più probabile invece che sia stata trattata come lettera perchè entro una sovracoperta e non sotto fascia?

stampa x Italia tassata 5.jpg

Quest’altra, del 21/7/1860, è invece la “Relazione settimanale del mercato granaglie e semi oleose compilata dai Pubblici Sensali”, non è sigillata e reca i prezzi di quelle merci senza alcuna aggiunta manoscritta. Non comprendo quindi perché sia tassata per i 5 centesimi della tariffa sarda. Anche qui, errore dei postali ferraresi cui sfuggì che le stampe erano comunque franche, o che altro?

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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da ari »

Corrado,
mi pare di ricordare che per le stampe la situazione fosse particolare.
Inoltre mi pare di ricordare che nel caso della Sardegna la tariffa fosse 5 centesimi.
Inoltre mi pare di ricordare che la situazione fosse gestista in modo diverso se era spedita da SARD ad LV e viceversa.
Pero' la probabilita' che dica delle cose inesatte e' moooolto elevata.
Sarei curioso di vedere delle stampe da SARD a LV.

A fildoc dovrei aver ceduto anni addietro una stampa da LV a Sardegna affrancata per 2 soldi e poi forse tassata negli Stati Sardi e poi depennata.
milo se ci sei batti un colpo :-)

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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

Messaggio da fildoc »

batto il colpo!

la lettera in kreuzer da Vienna tassata e detassata
e poi i 2 soldi pure tassati e detassati sempre nel bresciano
ed una stampa per Ferrara non tassata e inoltrata regolarmente nel 1861 in periodo senza convenzione
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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

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come prima data con il 2
ho questa letterina molto malandata spedita da Verona il 4-1-1860 per Firenze
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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

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Grazie Massimiliano per il contributo e... la risposta che vorrai dare a una domanda: la tua stampa per Ferrara e la mia sono evidentemente "gemelle", spedite a 2 settimane di distanza. Quale potrebbe essere la ragione per cui la tua (precedente) non è tassata e la mia sì?

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Re: Timbri per le tassazioni in uso dal 1859

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Grazie Massimiliano per il contributo e... la risposta che vorrai dare a una domanda: la tua stampa per Ferrara e la mia sono evidentemente "gemelle", spedite a 2 settimane di distanza. Quale potrebbe essere la ragione per cui la tua (precedente) non è tassata e la mia sì?

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