Mi piacerebbe capire questo piego, purtroppo non in mio possesso, che mi ha incuriosito: siamo nell'agosto 1852 (quindi prima della adesione, dal 1° ottobre 1852, del Pontificio alla Lega Postale Austro-Italica), la missiva va da Venezia a Bologna, affrancata con un 30 centesimi sino al confine tant'é che c'è il timbro Franca. Il piego passa da Ferrara, con tanto di timbro di transito, ed arriva a Bologna dove viene tassata 14 bajocchi. Perché?
So che la convenzione vigente stabiliva che le lettere semplici provenienti dal Lombardo Veneto pagavano 11, 10 o 9 bajocchi a seconda se arrivavano nella prima, seconda o terza distanza (la prima distanza comprendeva il Lazio e l'Umbria, la seconda le Marche e la terza Bologna con le Romagne) per cui non capisco il calcolo con cui si arriva a 14 bajocchi: anche considerando che Ferrara aveva una riduzione di 2 bajocchi, i conti non mi tornano. Una idea che m'è venuta potrebbe essere la differenza dal diverso peso del porto tra i due stati: ipotizzando un doppio porto pontificio, dai 9 bajocchi se ne tolgono 2 per il passaggio a Ferrara ed i 7 rimanenti vengono moltiplicati per 2? Non se sono molto convinto....
Che mi dite?
![Saluto Ciao:](./images/smilies/ciao.gif)
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