Quindi questo significa che sarà impossibile produrre dei falsi di questi fb?
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Quindi questo significa che sarà impossibile produrre dei falsi di questi fb?
Nel campo della sicurezza informatica la parola impossibile non esiste, meglio parlare di "ragionevolmente poco probabile".
Nella tesserina dove alloggia il francobollo, è stampato e visibile un codice univoco (parte [1]) che, insieme al QR code stampato sul francobollo, consente di accedere ad una sezione speciale del sito https://crypto.post.at, dove è possibile scoprire la relativa immagine virtuale ed il colore del'unicorno. Questo è tutto ciò che serve ad un acquirente che compra il supporto intonso, con le parti [2] e [3] non abrase.
Da collezionista, come non condividere questo pensiero... la speranza è l'ultima a morire e si può sempre auspicare un revival della corrispondenza scritta, un po' come è successo ai capi d'abbigliamento "vintage" e ai vecchi lp in vinile. Tuttavia questa iniziativa merita secondo me molto rispetto, perché cerca di percorrere i nuovi sentieri del collezionismo, dedicati ad un pubblico abituato all'acquisto di beni immateriali e intangibili, fruibili solo grazie alle tecnologie informatiche, così come è avvenuto nel campo dell'editoria musicale e letteraria, così come è avvenuto per gli atti formali firmati digitalmente e per immagini coperte da copyright.maledettotopastro ha scritto: ↑7 luglio 2019, 12:31 L'entusiasmo mi tornerebbe nel rivedere i francobolli usati per motivi postali, e questo credo sia l'unico modo per creare nuovi collezionisti (di novità)
Quelli materiali in teoria si in quanto hanno un valore facciale di € 6,90 utile per l'affrancatura, ma considerato il modo con cui sono stati venduti e dal momento che tutti i francobolli sono stati immediatamente assorbiti dai collezionisti filatelici e da quelli di UBL Token, dubito che qualcuno lo farà per spedire le cartoline delle vacanze agli amici, a meno che non voglia creare appositamente affrancature di chiara anzi chiarissima origine filatelica, ma questa è un'altra storia ancora non scritta.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 13:57 Ma alla fine, questo oggetto, servirà anche ad affrancare le lettere e le cartoline?
Beh, in primo luogo perché i fb non si potevano acquistare presso gli sportelli postali ma solo in abbonamento o tramite On Chine Shop, poi, viste le quotazioni che hanno raggiunto immediatamente, l'affrancatura sarebbe decisamente antieconomica perchè si dovrebbe spendere una cifra che va dai 16/18 euro per quelli che sono legati ad un UBL Token black, fino ai 2000/3000 euro per quelli che sono legati ad un UBL token Red.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 16:55 Perdonami, se è un francobollo e posso usarlo per spedire una lettera, perchè l'affrancatura diventa ""chiara anzi chiarissima origine filatelica"".?
C'è qualcosa che mi sfugge.
Giuseppe, non ci sono precedenti su cui fare paragoni, perché le quotazioni sono stabilite da due mondi collezionistici paralleli, quello filatelico fisico e quello UBL Token virtuale e non è assolutamente detto che questi mondi coincidano con le stesse persone. Da quello che ho potuto constatare, frequentando i siti che commercializzano UBL Token, ritengo che i "responsabili" delle quotazioni da capogiro siano proprio questi collezionisti che hanno trainato i filatelici in una sorta di reazione a catena dagli sviluppi imprevisti e imprevedibili.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:49 C'è qualcosa che continua a sfuggirmi.
I trittici furono usati per la crociera e venduti al pubblico dopo la scadenza di validità.
Il congresso filatelico fu venduto a Trieste ma tranquillamente usato per posta.
Non riesco a capire perchè debbo pagare 100 o 70, non ho capito bene, dei francobolli di facciale 7 euro o giù di lì.
Dov'è l'utilità?
Forse potremmo paragonarli ai foglietti dei diciottenni?
Non so.
Ma questi, dopo una iniziale impennata, sono scesi a più miti consigli e qualcuno s'è trovato il cerino acceso fra le dita.
Beh quello era un esempio di piccola finanza creativa, affinata di recente con gli acquisti garantiti con rivalutazione a 5 anni come i BOT (a proposito, esiste uno spread filatelico con la bundenpost tedesca?), questi invece nella peggiore delle ipotesi rimangono francobolli che, casomai ti trovassi a passare dalle parti di Vienna potresti sempre utilizzare per una cartolina.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 19:41 Grazie TazDevil per la pazienza!
Questi oggetti mi danno un po' l'idea di una fusione fra le emissioni Plurinvest
di Bolaffiana memoria
ed i BitCoin.
Sì e no. Chi scrive una lettera ma non ha un ufficio postale sotto casa può trovare più comodo recarsi al più vicino tabacchino e comprare il francobollo, bello o brutto che sia. Senza dover prendere l'auto od il bus e sopportare una fila. Che poi coloro che lo fanno siano pochissimi ed il volume di corrispondenze affrancate sia in netto e costante calo da anni è chiaro, ma allora senza ipocrisia si metta fine al francobollo.
Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
Per maledettotopastro,
il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
Ciao![]()
moro
Ma perché perdere tempo a preaffrancare una lettera e imbucarla in una cassetta (a trovarne una) quando posso comodamente spedire un e-mail?andy66 ha scritto: ↑7 luglio 2019, 22:06Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
Per maledettotopastro,
il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
Ciao![]()
moro
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Infatti è questo che intendo dire.TazDevil ha scritto: ↑7 luglio 2019, 23:55Ma perché perdere tempo a preaffrancare una lettera e imbucarla in una cassetta (a trovarne una) quando posso comodamente spedire un e-mail?andy66 ha scritto: ↑7 luglio 2019, 22:06Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
Per maledettotopastro,
il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
Ciao![]()
moro
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La risposta è semplice: perché sono un collezionista filatelico e l'unica cosa che mi interessa della lettera non è il contenuto ma la busta affrancata. Tutti gli altri useranno una e-mail.
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