Che fine fanno i timbri postali?

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hyron2000
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Che fine fanno i timbri postali?

Messaggio da hyron2000 »

Cari Amici, volevo sapere se dopo il loro normale uso, i timbri in dotazione agli uffici postali, collettorie e sportelli temporanei, venissero distrutti e se tale attività fosse documentata e certificata da un'autorità.
Grazie anticipatamente a chiunque vorrà intervenire.
Nuccio
Europa pre 900
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Paolo Angelini (paoloang)
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da Paolo Angelini (paoloang) »

A me pare che venissero ritirati e distrutti, a parte quelle ancora in possesso di qualche furbastro...
Immagino qualcuno possa dare risposte più competenti.
Non avere fretta.....
Paolo Angelini

Colleziono Annulli a targhetta VISITATE L'ITALIA
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cirneco giuseppe
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da cirneco giuseppe »

Sinceramente non me lo son mai chiesto perchè ritengo venissero rimandati a Roma con un verbale d'accompagnamento.
Ma adesso m'hai incuriosito, aspetto anche io risposte autorevoli.
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Alberto Del Bianco
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da Alberto Del Bianco »

Sabato scorso mentre spedivo una raccomandata dall'ufficio postale della mia città :mmm: ho notato in una scatolina con altri un timbro ovale. Incuriosito ho chiesto che timbro era e mi è stato fatto vedere che si trattava di un "R. P. Pagato". Ho avuto modo di vedere altri anche in altri uffici postali di Arezzo. Ritengo che solo i timbri annullatori vengano restituiti alla Direzione Generale delle Poste mentre gli accessori rimangono ad esaurimento ai vari uffici.
Alberto Del Bianco
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fildoc
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da fildoc »

I timbri accessori finiscono certamente in fondo ai cassetti e poi nel tempo abbandonati.....
Negli uffici molto vecchi credo che si possa trovare di tutto!
Nell'ufficio di via Salgari vicino al mio ambulatorio certamente non vi è nulla, avendo esso non piu' di trent'anni di storia......
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
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luciano garagnani
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da luciano garagnani »

Come ho già raccontato in altre occasioni:

Alcuni anni fa nell'ufficio Postale di Spilamberto (MO) sul banco vi era il timbro "R. n." utilizzato a fine ottocento; non escludo che quel timbro sia ancora al suo posto.

Ad un mercatico di Modena, tra diversa merce di provenienza postale (cassette delle lettere "Regie" e "Estensi", cartelli vari) c'era un timbro rettangolare con numeratore e piastra in ottone "Modena Ferrovia Raccomandate", utilizzato nei primi anni sessanta.

Ad un convegno di Riccione un personaggio un pò sospetto vendeva dei guller "Poste Benevento" risalenti ai primi anni sessanta.

Ciao Ciao: Ciao:
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giandri
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da giandri »

Ho voluto aspettare per darti una risposta per assumere un po' di informazioni nell'ambiente postale.
Con esclusione dei timbri di tipo "commemorativo", dei quali parlo in seguito, non esisterebbe una procedura standard da seguire.
In genere i timbri che non si usano più vanno a finire in qualche cassetto dell'ufficio postale.
In realtà se va bene il cassetto per quelli accessori (lineari, raccomandata, PD, Pagato, frazionario, ecc..), le piastrine di quelli denominati "Guller" dovrebbero essere conservati in cassaforte. Anzi, mi è stato detto che quei timbri, considerati "ufficiali" dell'Ufficio, dovrebbero essere riposti in cassaforte ogni giorno, alla chiusura dell'ufficio, anche se di fatto raramente questa norma viene rispettata.
Quando un timbro accessorio non si usa più, perché non più previsto dalla normativa, perché obsoleto, perché vecchio, perché rovinato, ecc..., dal cassetto o dalla scatola dove è stato messo, alla prima occasione in cui si fa ordine e pulizia nell'ufficio, va a finire nell'immondizia.
Qualche impiegato, o direttore, più scrupoloso può provvedere a spezzarlo per renderlo inutilizzabile, ma in realtà è un di più, perché comunque quel timbro postalmente non ha alcun valore.
Diverso dovrebbe essere il destino delle piastrine "ufficiali" dei "guller" dell'ufficio. Qui c'è memoria recente, perché la sostituzione di quelle piastrine è avvenuta più volte nel recente passato: sostituzione dei "corni di posta" con il logo "busta" di F.M.Ricci e poi l'attuale con la dizione "Poste Italiane".
Le piastrine diventate obsolete vengono raccolte, ne viene fatta una distinta (una sorta di verbale) ed inviate alla Filiale delle poste. La filiale poi spedisce il tutto a Roma.
Ciò non esclude che certi uffici non si siano attenuti alla procedura, magari continuando ad usare piastrine con il vecchio logo: questo per disattenzione e/o menefreghismo.
Avevo lasciato da parte le piastrine dei timbri commemorativi: qui la cosa è curiosa, perché per queste piastrine, che in un certo senso sono meno ufficiali dei "guller" d'ufficio, la procedura è dettagliata e scrupolosamente seguita (con una certa elasticità, che adesso vedremo).
Le piastrine "commemorative", trascorsi 60 giorni dalla data di utilizzo, devono essere inviate al Museo Storico Postale di Roma.
Mi viene detto che se dopo un po' di tempo l'ufficio postale che le ha in dotazione non le spedisce a Roma, riceve svariati solleciti per adempiere a questo obbligo.
In realtà l'elasticità consiste in questo: molti collezionisti si rivolgono all'ufficio postale anche dopo il termine fissato per avere l'annullo "commemorativo" ed in genere l'ufficio cerca di soddisfare queste richieste, trattenendo per un po' di tempo in più queste piastrine.
Così alcuni uffici (molti o pochi non lo so) inviano il pacco delle piastrine al Museo Storico Postale di Roma una volta all'anno: in questo modo soddisfano per un tempo più ampio le richieste dei collezionisti, anche se ricevono comunque le lettere di sollecito da Roma per la loro riconsegna.
Questo, in sintesi, quello che sono riuscito ad appurare.
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Andrea Bizio Gradenigo
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luciano garagnani
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da luciano garagnani »

giandri ha scritto:Quando un timbro accessorio non si usa più, perché non più previsto dalla normativa, perché obsoleto, perché vecchio, perché rovinato, ecc..., dal cassetto o dalla scatola dove è stato messo, alla prima occasione in cui si fa ordine e pulizia nell'ufficio, va a finire nell'immondizia.



Se effettivamente i timbri accessori sono buttati dall'ufficio postale, in base ad un principo di diritto generale, dovrebbe essere lecito il possesso da parte di chi, "raccogliendo il timbro dall'immondizia" ne diventa proprietario.

Ciao Ciao: Ciao:
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Alex
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
riguardo alle targhette del Regno, vale la spiegazione di Giandri ( che ringrazio ) ossia che venivano ( tutte ? ) inviate a Roma una volta terminato il loro periodo di utilizzo.
Tuttavia mi piacerebbe scoprire come mai in diversi casi alcune targhette ( parlo sempre del Regno ) siano state riutilizzate dopo alcuni anni negli stessi uffici ( intendo dire la stessa, non una simile !!! ) mentre in altre circostanze, si trovano le stesse rifatte a distanza di poche settimane.
Che gli uffici avessero facoltà di richiedere la restituzione delle precedenti targhette in loro dotazione in caso di necessità o di rinnovi contrattuali ?
Ma forse questo è un quesito non troppo pertinente al topic in essere .....

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

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giandri
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da giandri »

Per tornare un po' sui timbri dismessi, vorrei ricordare che gli stessi timbri degli uffici postali degli antichi stati italiani (e qui parliamo di svolazzi, griglie, ferri di cavallo, accessori, ecc...) dopo trenta/quarant'anni giacevano ancora negli uffici postali disseminati per la penisola.
Non tutti, naturalmente, qualcuno si era già "accasato" presso qualche collezionista...
Fu Emilio Diena a richiedere che tutti i vecchi timbri ancora accantonati e dimenticati fossero inviati a Roma, ad arricchire il già esistente Museo Storico Postale (del quale, in qualità di bibliotecario del Ministero delle Poste e Telegrafi, ne era diventato responsabile).
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marcadabollo

Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da marcadabollo »

giandri ha scritto:Per tornare un po' sui timbri dismessi, vorrei ricordare che gli stessi timbri degli uffici postali degli antichi stati italiani (e qui parliamo di svolazzi, griglie, ferri di cavallo, accessori, ecc...) dopo trenta/quarant'anni giacevano ancora negli uffici postali disseminati per la penisola.
Forse in qualche caso anche molto di più: nel 1958/59, al mio primo anno di liceo (scientifico), avevo un compagno di classe collezionista "avanzato" (rispetto a me di certo, ma anche in assoluto perchè aveva una buona scuola in famiglia) a cui qualcuno di un ufficio pubblico passava regolarmente bustoni pieni di frammenti della corrispondenza ricevuta. Un pomeriggio lo aiutavo a fare cernita e ci capitò un frammento con una decina di francobolli da 60 lire del centenario dei francobolli di Napoli annullati con un bellissimo svolazzo: ovviamente non fummo in grado di stabilire se lo svolazzo fosse autentico o meno. Il frammento era molto stretto e non recava traccia di intestazioni della busta o di altri timbri che aiutassero a stabilire dove fossero stati annullati: mi piace immaginare che un colto ufficiale postale di qualche località del Sud, vedendosi presentare quell'affrancatura, si sia ricordato di avere in fondo ad un cassetto il bollo che i suoi predecessori usavano un secolo prima per annullare i francobolli commemorati e lo abbia riesumato per annullare quelli commemorativi.
Michele
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giandri
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da giandri »

Un "accessorio" fa sempre comodo.
Può sempre servire un "ANNULLATO" in ufficio.
Se poi è scritto in corsivo ed a svolazzo, sempre un "ANNULLATO" è :-))
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Andrea Bizio Gradenigo
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paolo
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da paolo »

ma i timbri usati non vengono restituiti alla direzione provinciale di competenza? e da lì alla direzione centrale?
Ciao:
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi...
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giandri
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da giandri »

giandri ha scritto:...Quando un timbro accessorio non si usa più, perché non più previsto dalla normativa, perché obsoleto, perché vecchio, perché rovinato, ecc..., dal cassetto o dalla scatola dove è stato messo, alla prima occasione in cui si fa ordine e pulizia nell'ufficio, va a finire nell'immondizia.
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In queste settimane ho avuto occasione di "intervistare" un paio di impiegati postali a proposito dei timbri accessori.
Il primo, in pensione, mi ha detto che lui stesso possiede a casa alcuni vecchi ed inutili timbri accessori (non me li ha elencati, ma mi ha citato solo quello "A.R." per esemplificare) che aveva in dotazione quando lavorava. Se li è tenuti come ricordo.
Un altro impiegato invece mi ha raccontato che, quando fecero ordine e pulizia in un precedente ufficio postale dove lavorava, ci fu un suo collega che li portò via in blocco tutti quanti per venderli nei mercatini.
Entrambi mi hanno confermato che gli unici timbri che dovrebbero essere custoditi con cura e dismessi secondo procedure, sono quelli dell'ufficio (cioè i datari tipo Guller). Tutto il resto è ferro vecchio.
Per quanto riguarda i timbri commemorativi questi devono essere inviati a Roma. Quelli dedicati all'emissione di un francobollo possono essere ancora utilizzati dalla Divisione Filatelia per la confezione di folder (prodotto che sembra "tirare" molto), dove le buste/cartoline primo giorno -ovviamente non viaggiate- possono essere confezionate anche a distanza di tempo dall'emissione.
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
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somalafis
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da somalafis »

I timbri accessori sono relativamente ''meno pericolosi'', ma la cosa rimane un po' inquietante. Comunque anni fa vidi in vendita da un ''antiquario-robivecchi'' una cassetta di guller dismessi, ma fortunatamente tutti martellati per renderli inutilizzabili.
Riccardo Bodo
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Fabio76
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Re: Che fine fanno i timbri?

Messaggio da Fabio76 »

Mia madre fino a pochi anni fà faceva la direttrice dell'ufficio postale del mio paese, mi raccontò che alcuni anni fà arrivò una disposizione da Roma tramite l'ufficio provinciale competente, di ritirare tutti i timbri ormai divenuti datati od obsoleti, fra cui erano presenti alcuni timbri degli anni del fascio. Il tutto doveva essere spedito con pacco sigillato con tanto di firma del direttore dell'ufficio.

Revised by Lucky Boldrini - June 2010
Sempre alla ricerca di Storia Postale della Riviera del Brenta(VE-PD) (Mira,Dolo,Strà,Mirano,Ponte di Brenta)

https://circolofilateliconoale.weebly.com/

Colleziono annulli Austriaci LV su francobolli Italiani periodo 1866-1879

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giancaos
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Che fine facevano i timbri?

Messaggio da giancaos »

Ciao a tutti,

un timbro che serviva per annullare, una volta ritirato da un'ufficio postale, che fine faceva? Andava distrutto in via ufficiale? Esisteva una prassi chiara?
Lo chiedo riguardo al LV ma non penso che per il Regno la prassi variasse...
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Le mie collezioni:
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debene
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Re: Che fine facevano i timbri?

Messaggio da debene »

Che io sappia non so da quale periodo ma sono conservati al Museo Postale a Roma.
In precedenza andavano restituiti ma poi si sa come andavano le cose:
dispersi, dimenticati in un cassetto, trafugati e poi messi sul mercato!

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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francesco luraschi
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Re: Che fine facevano i timbri?

Messaggio da francesco luraschi »

In periodo Lombardo-Veneto so che a Milano venivano venduti a peso durante le aste di beni postali dismessi, i tipari per essere poi fusi. Si vendeva di tutto: modulistica, tipari, bilance, carrozze e corredi d'ufficio.

L'asta si teneva nella chiesa sconsacrata di san Giovanni in Conca, forse era una rimessa di mezzi postali.

Ovviamente qualche pezzo è sopravvissuto.

Ciao: Francesco
I nostri articoli:

https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_

Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.

Ciao: Francesco
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fildoc
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Re: Che fine facevano i timbri?

Messaggio da fildoc »

Al museo della tecnica di Vienna io ne ho fotografati alcuni!

per esempio:
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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