Il Viaggio dell'Eroe

Forum di discussione sulla posta militare
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remo
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Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da remo »

Cari amici,
oggi sono stato a visitare la Mostra Itinerante che rievoca il viaggio che fece dal 29 ottobre al 2 novembre 1921 il feretro del Milite Ignoto, da Aquileia a Roma, per essere poi sepolto solennemente all'Altare della Patria.
E' una mostra interessantissima che purtroppo, dovendo ripercorrere il tragitto dello storico convoglio, ha toccato solo poche città e dove ha fatto sosta si è fermata solo poche ore (a Roma dal 2 al 6 novembre, alla Stazione Termini binario 29).
Naturalmente ci sono filmati d'epoca, giornali, cimeli che rievocano quel viaggio e testimoniano il grande sentimento nazionale che accompagnò il corpo di quel soldato verso la sua sepoltura definitva.
Vedendola, seppur nel dolore, si ha l'orgoglio di essere italiani e ci si ricorda di quante persone sono morte per la Patria, per un ideale.
Ho fatto delle foto ma non sono granchè, perchè i vagoni erano affollatissimi e non c'era molto spazio per cercare una buona inquadratura, nè buona luce.
Ho ripreso anche la foto di Maria Bergamas la mamma che scelse tra 11 corpi di soldati senza nome, quello che avrebbe rappresentato suo figlio e tutti i soldati morti sconosciuti.
C'è anche una sezione che raccoglie alcune delle 755 cartoline conservate al Museo Centrale del Risorgimento del Vittoriano, che vennero emesse per l'occasione.
Si trattava di una cartolina venduta a 1 lira, composta di due parti, una conservata dall'acquirente e l'altra spedita con un messaggio, in franchigia, al "Comitato per il Soldato Ignoto" che avrebbe devoluto l'incasso agli orfani di guerra. Visto che una parte era conservata dal mittente ce ne dovrebbero essere in giro, forse qualche amico del Forum ne ha.
Alcune sono esposte e si possono leggere i messaggi che sono molto toccanti.
Remo :rosa:
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remo Sostenitore del Forum dal 2011

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LisaSimpson
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da LisaSimpson »

L'avevo rimosso, perchè all'epoca avevo meno di vent'anni e snobbavo assai queste cose, :mhh: :mhh: ma in questi giorni mi sovviene il ricordo di mia nonna che mi raccontava del viaggio del milite ignoto, al cui passaggio aveva assisitito in non so quale stazione, e della madre che aveva 'scelto' la salma.
Mia nonna (classe 1890) era, in effetti, molto patriottica e lo credo bene: non fosse altro, il suo fidanzato (mio nonno) si fece tutta la 'grande' guerra al fronte (e conservo una corrispondenza - su cartolina - pressochè giornaliera ....peccato la grafia sia quasi indecifrabile)
Ciao: Ciao:
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Cinzia62&
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Cinzia62& »

Grazie Remo per la segnalazione e le fotografie :clap: :clap: :clap:
che ci riportano alla prova terribile che è stata la guerra del '15-'18 per l'Italia.
Che bella la fotografia di Maria Bergamas la madre tristina che scelse
il milite ignoto tra un gruppo di salme irriconoscibili :rosa:

Un caro saluto

Cinzia
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Ellas
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Ellas »

Cinzia62& ha scritto:Che bella la fotografia di Maria Bergamas la madre tristina che scelse
il milite ignoto tra un gruppo di salme irriconoscibili

Peccato che non fosse stata lei a decidere se suo figlio dovesse andare in guerra.
So di urtare la sensibilità di molti, ma quelle belle parole scritte su quelle cartoline, mi sanno di una vigliacca ipocrisia postuma, pari solo a quella di chi organizza queste manifestazioni da Circo Barnum.
Quelle cartoline, e le parole che contengono, valgono meno della carta su cui sono scritte, mentre un monumento andrebbe fatto a "La grande guerra" di Monicelli.

Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vendere cara la pelle
e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinse a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d'un altro eroe alla memoria
ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria.
(F.De Andrè)
Walter Greco
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Cinzia62&
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Cinzia62& »

Spesso le parole valgono meno della carta su cui sono scritte, soprattutto
quando chi le scrive è in "mala fede"....
Diverso è quando si esprimono dei sentimenti, qualcosa che viene
direttamente dal cuore, questo merita sempre rispetto....e il dare rilievo a ciò
non è da circo....
E se lo scopo è il conoscere il valore del sacrificio degli eroi,
è ancora più meritorio, perchè non sia vano, dimenticato, sconosciuto
proprio come nella " grande guerra"

Cinzia
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Ellas
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Ellas »

Cinzia62& ha scritto: il valore del sacrificio degli eroi,


Parlo in generale, non mi riferisco assolutamente al post di Cinzia62&.
E' il concetto di "Eroe" che è falso ed ipocrita. Soprattutto quando lo si accompagna a parole rigonfie di retorica come "valore" e "sacrificio".
Ma quanti di quegli eroi valorosi che hanno spinto le loro imprese fino all'estremo sacrificio se ne sarebbero stati volentieri a casa, con le loro mogli, i loro figli e le loro madri? Quanti sono stati prelevati coattamente dai loro affetti per combattere una guerra non loro?
Walter Greco
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Cinzia62&
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Cinzia62& »

Gli Eroi veri non sono quelli che armati di spada e coraggio fanno
della disputa o della Guerra la loro ragione di vita... ma
la gente comune, la gente della strada che si trova a spendersi
anche in modo coatto in situazionii non volute,
non amate, spesso odiate. Il sacrificio sta proprio in questa combattutta
dedizione ad una causa non propria, per la quale ci si immola per senso del dovere,
o per amore di Patria, come allora.....
Questi sono i veri Eroi....

Cinzia
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Ellas
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Ellas »

Cinzia62& ha scritto:Gli Eroi veri non sono quelli che armati di spada e coraggio fanno
della disputa o della Guerra la loro ragione di vita... ma
la gente comune, la gente della strada che si trova a spendersi
anche in modo coatto in situazionii non volute,
non amate, spesso odiate. Il sacrificio sta proprio in questa combattutta
dedizione ad una causa non propria, per la quale ci si immola per senso del dovere,
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Cinzia


hai ragione
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marco10000
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da marco10000 »

Grazie a remo per l'interessantissimo post

un pensiero ed una :rosa: al milite ignoto morto per la Patria e per la nostra libertà

Marco
marco10000 - colleziono principalmente Regno e Repubblica, raccolgo interi e storia postale
....da piccolo, mi divertivo così http://web.legabasket.it/player/MAR-MAR ... hini_marco
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eugenioterzo
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da eugenioterzo »

Grazie Cinzia, hai fatto una analisi precisa, che condivido totalmente, ci sono state persone che hanno combattuto in nome della Patria e hanno creduto che fosse giusto combattere per continuare l'opera del nostro Risorgimento.
Ricordo un fatto che coinvolse lo scultore Eugenio Baroni, originario di Taranto, era un giovane artista che viveva a Genova ed aveva già un certo successo, durante la visita medica per l'arruolamento venne esonerato per una infermità, che non saprei descrivere, si fece operare per poter partire ed andare a combattere, venne inserito nel corpo degli Alpini dove si fece onore e venne anche decorato, la nota dolente è che il Baroni nei documenti del distretto militare risulta come disertore, chiaramente un errore.
A genova è stato l'autore del monumento a G. Garibaldi a Quarto un'opera bellissima, oggi riposa nel cimitero monumentale di Staglieno insieme alla madre, quest'anno la soprintendenza ha provveduto al rstauro della suo tomba.
Scusate se ho raccontato questo piccolo aneddoto.
Eugenio
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Ellas
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Ellas »

eugenioterzo ha scritto:lo scultore Eugenio Baroni, si fece operare per poter partire ed andare a combattere


Già. Ma una cosa è decidere di andare a combattere ed un'altra, invece, è essere costretti, come per la stragrande maggioranza di quelli che ci lasciarono la vita, in quella come in tutte le guerre.
Walter Greco
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remo
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da remo »

Evviva la pace! Ma Trento e Trieste, l'Austria non le avrebbe cedute con trattative pacifiche.
Nell'assoluto rispetto di tutte le opinioni, condivido solo in parte quanto affermato da Walter.
Molti (la maggioranza?) furono costretti ad andare in guerra contro la loro volontà e forse senza capire bene neanche il perchè.
Come cita Walter nella "La Grande Guerra" di Monicelli, sono eccezionali i personaggi di quel film: uno Busacca, il milanese politicizzato "costretto" a difendere il tricolore interpretato da Gassman, l'altro il romano Jacovacci, imboscato e codardo interpretato da Sordi. Tutti è due cercano di schivare ogni pericolo, di stare lontani dalla prima linea, di imboscarsi, ma nel momento della verità saranno fucilati dagli austriaci pur di non rivelare nulla sulle posizioni dei compagni, morendo da eroi.
Ecco l'essenza dell'eroe, del fantaccino qualunque, è stata resa da Monicelli in modo maestrale.
Per inciso il figlio della signora Bergamas :rosa: (la mamma che scelse il Milite Ignoto) disertò l'esercito austriaco (era italiano nato in territorio austriaco) e si arruolò in quello italiano. La sua fu quindi una scelta più che volontaria. Inoltre molte delle cartoline (che non ho fotografato) erano di genitori e parenti di soldati oppure di reduci della guerra. In tutti quei messaggi non ho letto nessuna ipocrisia.
Remo Ciao:
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ANTONELLO
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da ANTONELLO »

molti erano costretti, altri si arruolavano con sani principi patriottici che molto probabilmente perdevano una volta al fronte,
i nostri soldati venivano fatti uscire dalle trincee per avanzare contro il nemico sotto una pioggia di bombe,
chi tornava indietro perchè si accorgeva di non poter avanzare neanche di 10m. trovava i suoi compagni che sotto ordine di qualche colonnello gli sparavano addosso
e chi non eseguiva quest'ordine veniva fucilato.
Sono eroi questi soldati?
Si, sono eroi per quello che hanno dovuto subire, sono eroi per la vita grama che son stati costretti a fare,
sono eroi perchè sono stati obbligati ad essere degli eroi.

Ciao: Ciao: Ciao:

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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da atg »

in prossimità dell' emissione, martedi prossimo e del 4 novembre, vorrei "uppare" la discussione dedicata al milite ignoto
dopo 10 anni
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da atg »

Il Ministero emette il 19 ottobre 2021, un francobollo celebrativo del centenario del Milite Ignoto, con indicazione tariffaria B.

Caratteristiche del francobollo:
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; su carta patinata gommata, fluorescente non filigranata; grammatura: 100 g/mq; formato carta 40 x 48 mm; formato stampa: 36 x 44 mm; dentellatura: 13 x 13½; colori: sei.

Tiratura: centocinquantamila foglietti

Bozzettista: Maria Carmela Perrini

La vignetta raffigura il Milite Ignoto e la statua della Dea Roma incastonati nel complesso monumentale del Vittoriano, conosciuto anche come Altare della Patria, monumento nazionale italiano tra i più rappresentativi.
Completano il francobollo la leggenda “Centenario del Milite Ignoto”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

Caratteristiche del foglietto:
Il foglietto raffigura il Vittoriano nella sua interezza e, a sinistra, delimitati da una banda tricolore, sono riprodotti, entro un riquadro, due lavori artistici rappresentativi del Milite Ignoto vincitori di un concorso, indetto dall’Associazione Fortemaso, che ha visto impegnati alcuni studenti delle scuole italiane. In alto svetta il logo del centenario del Milite Ignoto.

Completano il foglietto le leggende “Bozzetti realizzati da alunni vincitori del concorso indetto dall’associazione Fortemaso” e “Soldato italiano, non identificato, che rappresenta tutti i militari ignoti caduti in guerra”.

Formato del foglietto: 160 x 90 mm; colori: sei.
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da atg »

TESTO BOLLETTINO
Dopo la prima guerra mondiale, gli Stati che avevano preso parte al conflitto decisero di erigere nelle loro capitali un monumento dedicato ai loro Caduti ignoti, all’interno del quale inumare le spoglie non identificate di un militare morto in combattimento, fino ad allora custodite nei cimiteri di guerra.
In Italia, sulla scia dell’idea del Generale Giulio Douhet, poi condivisa dall’allora Ministro della Guerra, l’On. Luigi Gasparotto, il Parlamento Italiano approvò la Legge 11 agosto 1921, n. 1075, con la quale fu sancito di dare solenne sepoltura alla salma di un soldato ignoto presso l’Altare della Patria, all’interno del Vittoriano, il complesso monumentale simbolo del nostro Risorgimento dedicato al Re Vittorio Emanuele II di Savoia. La salma fu scelta nella cattedrale di Aquileia da Maria Bergamas, madre di un soldato morto in battaglia e non più ritrovato, fra quelle di 11 caduti ignoti rinvenuti nei principali campi di battaglia della prima guerra mondiale. Il feretro fu adagiato su un affusto di cannone nel vagone aperto di un treno, affinché fosse visibile al suo passaggio. Il 29 ottobre 1921 il treno partì per Roma, impiegò 4 giorni e fece 120 soste, percorrendo l’itinerario praticamente a passo d’uomo. Milioni di italiani assisterono a quello storico viaggio, in un momento di cordoglio collettivo che in qualche modo riunì le diverse anime in conflitto del nostro Paese. Quale sede più idonea alla tumulazione della Salma fu scelta la parte più significativa del Vittoriano, l’area votiva situata ai piedi della Statua della Dea Roma, la straordinaria figura femminile ispirata alla Dea Atena che campeggia al centro dell’Altare della Patria. Nessun dubbio sul fatto che il Sacello del Milite Ignoto dovesse essere collocato all’esterno del complesso monumentale, immediatamente in vista, illuminato dal sole di Roma, a perenne contatto col popolo. Messa allo studio la realizzazione di questo progetto, fu deciso di convertire in loculo sepolcrale lo zoccolo su cui poggia il piedistallo della Statua della Dea Roma, rivestendolo esternamente con un’ampia lastra di marmo botticino recante incisa l’epigrafe latina “IGNOTO MILITI”, circondata da un tenue fregio di foglie d’alloro in verde antico. Sul loculo fu poi deposta la corona in bronzo dorato offerta dall’Associazione delle Madri e Donne dei Combattenti. Il Milite Ignoto rappresenta oggi un simbolo intrinseco di estremo sacrificio dal valore inestimabile, tanto più rilevante e significativo in quanto non appartiene a singoli individui, ma all’intera comunità. Il Milite Ignoto è un cittadino in armi, che ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, dando così testimonianza del sacrificio del singolo per il bene comune, in ogni tempo e in ogni luogo, senza distinzione di Patria. L’eroico richiamo che si solleva potentemente dall’Altare della Patria e dal Sacello del Milite Ignoto appartiene a ciascuno di noi, luminoso esempio per le nuove generazioni. È un messaggio di speranza e monito severo ad operare convintamente per favorire il dialogo tra uomini e Paesi diversi e riaffermare con forza il valore della pace.
Generale di Divisione Gualtiero Mario De Cicco - Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti
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Matraire1855
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Re: Il Viaggio dell'Eroe

Messaggio da Matraire1855 »

Grazie Remo per questo report di una commemorazione che ai più giovani resterà sconosciuta e poco capita.

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