Consigli e suggerimenti per una collezione di autografi

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Luciano61
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Consigli e suggerimenti per una collezione di autografi

Messaggio da Luciano61 »

Ho avuto il piacere di conoscere un autore che ha scritto - e pubblicato - numerosi libri.

Mentre chiacchieravamo amabilmente, tra un preventivo e l'altro, gli ho candidamente confessato di averne letti un paio.
Con un bel sorriso :-)) mi ha detto che...avrei dovuto colmare almeno alcune delle mancanze.

Ritorna con una pesante sacca, dalla quale ne tira fuori una dozzina, quelli più recenti.
Gli ho chiesto...di autografarli.

Me li ha firmati nella prima pagina.
Mi ha chiesto se scrivere una particolare dedica, ma ho preferito solo la firma.
Alla quale ha aggiunto la data in cui ha firmato.

Ora, al di la del piacevole incontro, dei libri che si aggiungeranno alla mia libreria, e del fatto che hanno anche la firma dell'autore, arrivo alle mie domande.

Gli autografi che si tende a collezionare normalmente sono su supporti diversi: libri, foto, biglietti da visita, lettere, documenti, locandine, manifesti e così via.
E' corretto che abbia voluto evitare delle dediche?
Per come la so io, una dedica che identifichi il ricevente, probabilmente gratifica il ricevente stesso, ma rende meno interessante l'oggetto in se stesso per i motivi collezionistici.

Cosa mi suggerireste per eventuali (ci saranno ;-) ) altre occasioni?

Ciao: Ciao:
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
Ed adoro i francobolli che non valgono un piffero, perché mi rilassano più di quelli costosi!
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remo
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da remo »

Ciao Luciano,
come sai sono un appassionato lettore e collezionista di libri e seguo anche questo argomento ovvero l'autografo sulla copia di un libro.
Per gli autografi sui libri la dedica, in generale, non li deprezza. L'importante naturalmente è la autenticità della firma. Tant'è vero che alcuni collezionisti o appassionati di uno scrittore che vanno ad una presentazione dove l'autore firma le copie si fanno scattare una foto nel momento della firma con loro accanto a dimostrazione della veridicità dell'autografo.
Ho letto che questo è accaduto per molti scrittori e in particolare negli USA alle presentazioni dei libri di Stephen King.
Naturalmente stiamo parlando di casi particolari.
Recentemente è stato riportato dalle cronache il ritrovamento vicino ad un cassonetto dell'immondizia a Firenze di diversi libri "vecchi" ma in buono stato tra cui una prima edizione di un libro di Leonardo Sciascia con dedica articolata ad un suo amico. Chi l'aveva in casa, oppure chi era stato incaricato di "eliminare un po' di libri inutili" certo non sapeva cosa stava facendo.
Non ricordo la valutazione che è stata data a quel libro ma di sicuro chi lo ha raccattato amorevolmente ha fatto un bel ritrovamento.
La dedica nella prima edizione di quel libro non lo ha deprezzato, anzi la dedica specifica ad una persona che si sapeva essere amico di Sciascia in un certo periodo ha contestualizzato ancor di più quella firma nella vita dello scrittore siciliano in questo caso valorizzando di più il libro.
C'è chi colleziona prime edizioni e prime edizioni autografate, con dedica o senza.
Per tutti gli autografi, inclusi quelli sui libri, sarebbe importante che la firma fosse leggibile e il più possibile chiara e che non fosse una sigla o uno sgorbio. Quante volte vediamo in tv i calciatori che firmano, passando tra due ali di tifosi, magliette o palloni. Ma in effetti cosa scrivono? Nome e cognome per esteso? Difficile, pressati come sono dalla gente. Fanno delle sigle. Saranno poi leggibili e riconoscibili? Ne dubito.
Poi ci sono le valutazioni, il gusto, le preferenze personali. Un conto è l'autografo su un libro con dedica a Remo mai visto e conosciuto prima d'ora e un conto è la dedica a una persona con la quale lo scrittore ha rapporti più consolidati. Un conto è l'autografo di uno scrittore sconosciuto ai più, il cui libro è illegibile (per me) e un conto è un libro di Paco Ignacio Taibo II autografato ( "La bicicletta di Leonardo" che ho). In passato mi sono sbarazzato di libri autografati di autori sconosciuti che non si potevano leggere tanto erano brutti.

remo Ciao:
remo Sostenitore del Forum dal 2011

Il Lonfo non vaterca nè gluisce
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Luciano61
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da Luciano61 »

Grazie Remo :abb: :abb:
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agrome
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da agrome »

Mi pare che il perito Sebastiano Cilio abbia stampato un catalogo
Andrea Grimaldi

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Matraire1855
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da Matraire1855 »

agrome ha scritto: 30 settembre 2021, 18:22 Mi pare che il perito Sebastiano Cilio abbia stampato un catalogo
Unificato ne ha stampato diverse edizioni del catalogo degli autografi di Cilio. Utile per verificare da sè la veridicità di molti autografi.
Il mio libraio ha un'apposito scaffale di libri nuovi autografati dagli autori. Se ne fa autografare un limitato quantitativo durante le fiere del libro o i festival della letteratura che poi vende al prezzo di copertina.
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Luciano61
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da Luciano61 »

Nuovamente grazie a tutti.

L'interesse che avevo, era solo per sapere se "impostare" una eventuale "nuova ed ulteriore collezione" come ho proposto è corretto.
A prescindere dai valori e dalle quotazioni dei cataloghi :abb:

Tutto qui, era solo per non ripetere tutti gli errori che ho commesso in filatelia :-))

Grazie ancora!

Ciao: Ciao:
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Ivano Abbatantuono
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Pur non essendo collezionista di autografi ho letto con piacere ed interesse i vostri interventi, e soprattutto quelli - qualificati, in quanto "cultore della materia" - di Remo.
Vorrei, però, sottoporre a Remo un quesito.
Seguo spesso una trasmissione ("Affari di famiglia") dedicata ad un negozio di pegni e vendite - per lo più antiquariali - di Las Vegas. IN tale trasmissione, dove spesso chiamano esperti delle varie materie a fornire i loro pareri, ho però più volte sentito che le dediche deprezzano (anche se magari in lieve misura) soprattutto se riportano il nominativo del (primo) ricevente, in quanto - rispetto alla sola firma o a dediche generiche - "personalizza" l'autografo. Discorso diverso, ovviamente, se la dedica è fatta ad un personaggio importante (ad es. un libro, magari di uno scrittore semi-sconosciuto, con dedica ad un grande personaggio, che potrebbe aver posseduto quel libro).
Pensi sia una mania americana o che il ragionamento possa estendersi più in generale al collezionismo di specie?
Grazie in anticipo per la consulenza :-)
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
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per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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remo
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da remo »

Ciao Ivano,
hai usato la giusta espressione, cioè sono un cultore della materia, come già detto appassionato lettore e collezionista. Non sono un esperto di libri nè antichi nè vecchi, nè di autografi e quindi le mie considerazioni hanno valore soltanto come l'opinione di chi gira tanto per mercatini, librerie ecc.
Mantenendo il discorso all'argomento libri autografati dall'autore sono molti gli elementi che concorrono a dare il plus valore alla copia autografata.
Ogni elemento poi ha le sue varianti:
- L'autografo è una firma per esteso con nome e cognome ben leggibili o è una sigla buttata lì di corsa?
- La dedica è personalizzata con motivazioni e parole che testimoniano conoscenza del ricevente o è una dedica semplice, stringata, anonima e insignificante? (come l'autografo che ho di Alberto Sordi con la dedica: "a Enrico caramente" seguito dalla firma. Di autografi simili ne avrà fatti a migliaia.)
- L'autografo è su una prima edizione o di quel libro ne sono state fatte molteplici edizioni e lo scrittore ne ha firmati diverse centinaia.
Ci sono libri attualmente, poi magari nel tempo la situazione cambierà, che vanno bene soltanto per pareggiare un tavolino sbilenco. Mi vengono in mente quelli di un noto giornalista della tv che ne sforna almeno uno all'anno se non di più (ne ha scritti oltre venti) sempre presentati con a fianco politici. Non credo che le copie dei suoi libri siano valorizzate nè dall'autografo nè dalla dedica.
Diverso, sempre come esempio, il libro di Giulio Andreotti "Onorevole stia zitto!" del quale sono state stampate molte edizioni con centinaia di migliaia di copie e che si trova nei mercatini e nelle librerie dell'usato a 0,50€ o anche meno. Questo con autografo con o senza dedica dell'autore ha un suo valore (niente di straordinario).
Per quanto riguarda il mercato americano non ho informazioni specifiche ma credo che in linea generale quanto detto sopra sia comunque valido.
remo Ciao:
Ultima modifica di remo il 1 ottobre 2021, 14:35, modificato 1 volta in totale.
remo Sostenitore del Forum dal 2011

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Ivano Abbatantuono
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Grazie mille, Remo! Ciao: Ciao: Ciao:
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remo
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da remo »

A proposito di autografi prestigiosi veri e immaginari.
Dal libro "Il postino di Neruda" di Antonio Skàrmeta
"...Neruda prendeva il pacco della corrispondenza, gli allungava un paio di monete e si congedava con un sorriso lento come il suo sguardo. A partire da quel momento, e fino alla fine della giornata il postino si portava in giro le Odi elementari con la speranza di trovare un giorno quel po' di coraggio. Tanto si trascinò appresso il libro, tanto lo maneggiò, tanto lo tenne in grembo sotto il lampione della piazza, per darsi arie da intellettuale davanti alle ragazze che lo ignoravano, che finì per leggerlo. Con questo precedente nel curriculum si considerò meritevole di una briciola d'attenzione da parte del vate, e una mattina di sole invernale gli filtrò il libro insieme alle lettere, con una frase che aveva provato di fronte a molteplici vetrine:
- Me lo renda unico, maestro.
Compiacerlo fu per il poeta un gesto di routine, e adempiuto quel rapido dovere, si congedò con la tagliente cortesia che lo caratterizzava. Mario prese ad analizzare l'autografo e giunse alla conclusione che quel "Cordialmente, Pablo Neruda" non lo sottraeva di certo dall'anonimato.
Si propose di intavolare con il poeta un qualche rapporto che gli permettesse un giorno di essere onorato da una dedica in cui almeno figurassero, nel tipico inchiostro verde del vate, il suo nome e cognome: Mario Jiménez S. Quantunque gli sarebbe parso ideale un testo del tipo "Al mio intimo amico Mario Jiménez, Pablo Neruda"..."

remo Ciao:

p.s. https://www.abebooks.it/ricerca-libro/a ... tografato/
e parliamo di un Premio Nobel per la Letteratura...
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da marco castelli »

Molto interessante. Ringrazio Remo per i suoi interventi. Due settimane fa
sono stato al mercato antiquariale di Roncadelle, vicino Brescia e sulla bancarella di un venditore di
libri usati ho trovato una prima edizione di un libro di racconti di Sciascia che non avevo letto...
Il mare colore del vino . Einaudi 1973

Niente autografo ma una piccola soddisfazione.

Marco
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da remo »

Complimenti Marco,
una prima edizione è sempre un buon acquisto, se poi di un un libro di Sciascia diventa ottimo.
remo Ciao:
remo Sostenitore del Forum dal 2011

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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da marco castelli »

Grazie Remo.
Vado fuori argomento ma volevo mostrarvi una rivista di grande formato acquistata nello
stesso mercatino. Ho fotografato solo la prima e la quarta di copertina, talmente belle che meriterebbero
di essere incorniciate...

Marco
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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da volazzo »

marco castelli ha scritto: 5 gennaio 2022, 17:33 Grazie Remo.
Vado fuori argomento ma volevo mostrarvi una rivista di grande formato acquistata nello
stesso mercatino. Ho fotografato solo la prima e la quarta di copertina, talmente belle che meriterebbero
di essere incorniciate...

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Re: Autografi: come collezionarli?

Messaggio da marco castelli »

Grazie Volazzo. :abb:

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