Bollatura dei francobolli ad uso "Data Certa"

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Funes
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da Funes »

ulisse ha scritto:Ciao: Ciao:

Non confondiamo la "data certa" con "l'autoprestazione".

A me hanno spiegato che nel primo caso sono sufficienti anche pochi centesimi,
A me ieri invece all'ufficio postale di Carrara Avenza dove vado regolarmente, hanno detto che per la "data certa", a seguito di nuove disposizioni, bisogna sborsare 2,80 euro fino a 100 g di peso. In precedenza spendevo 0,95.
Mi sono imbattuto in uno sportellista impazzito, oppure è proprio così?

Ciao:
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Fagios
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da Fagios »

fernando ha scritto:Ciao

Mi spiace ma non concordo con te, infatti da come si spiega da questo documento ufficiale
dove dà la definizione e la differenza delle due cose.

Infatti io presento allo sportello le buste con i miei francobolli che abbiano almeno l' affrancatura sufficiente
oppure anche di più se ho bisogno di affrancare più bolli per uso personale, l' affrancatura in più non e vietata.

Ciao: Fernando.
Ciao Fernando, il documento che hai mostrato l'avevo trovato anch'io in rete, ma è..... delle poste sammarinesi!! (Guarda bene il timbro, c'ero cascato anch'io!!).

Proprio qualche settimana fa ho avuto la necessità di far mettere la data certa su un documento composto da più pagine.
Mi hanno indicato di scriverci sopra: "Autoprestazione - Si richiede apposizione di data certa. - Il presente documento si compone di n. XX fogli numerati e siglati".
Poi pesano i fogli e ci applicano francobolli o etichetta dell'affrancatrice.
:D Ciao: Ciao:
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fernando
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da fernando »

Ciao.

Grazie, hai fatto bene a precisare, io dibattevo sul fatto dell' autoprestazione che uso da tempo e che funziona,
per la data certa io ero e son certo che nulla ha a che vedere con l' autoprestazione e poi è un servizio che non conosco
bisognerebbe fare una ricerca sulla varie G.U., se mi interessasse personalmente certamente la farei, non tanto
per la curiosità tanto per sapere i miei diritti allo sportello.
Mi ricordo che i primi tempi che usavo l' autoprestazionequel, l' impiegato/a mi chiamava il direttore e sinceramente non ho
mai capito se mi diceva che tutto era a posto perché conosceva la norma o se non conoscendola e riferendosi ad una legge
preferiva dire di si che rischiare di andare contro, comunque è anni che la uso per annullarmi dei bolli e mai avuto problemi.

A questo punto è bene che chi usa la data certa vada a far ricerche sulla G.U. in quel modo avrà certezze e non dubbi.

Ciao: Fernando.
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Funes
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da Funes »

Sorpresa (brutta): la "data certa" non esiste più:

http://www.vaccarinews.it/index.php?_id=20432

:tri:
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Matraire1855
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da Matraire1855 »

adesso l'istituto della data certa è digitale:

https://www.postel.it/Pagine/ServizioDe ... =Datacerta


bisognerebbe verificare se è ancora possibile l'autoprestazione
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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dogri
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Re: Servizio postale di "Data Certa"

Messaggio da dogri »

Matraire1855 ha scritto:adesso l'istituto della data certa è digitale:

https://www.postel.it/Pagine/ServizioDe ... =Datacerta


bisognerebbe verificare se è ancora possibile l'autoprestazione
A rigor di logica direi di si, ma meglio informarsi...

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rodedo
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Uso inusuale (?) del timbro postale

Messaggio da rodedo »

Premessa: non sapevo in che sezione inserire questo post, se del caso spostatelo, per favore.

Vi mostro 3 foto fronte / retro (ne ho anche altre della stessa "serie") e ve ne racconto la storia.
La particolarità è che le foto sono state affrancate sul retro ed il francobollo è stato annullato presso uno sportello postale.

Le foto ritraggono i danni provocati dal maltempo ad un terrapieno in un piccolo pezzo di terra che era di proprietà di mio padre.
Per poter chiedere un risarcimento all'assicurazione mio padre scattò le foto e le fece sviluppare / stampare.
La macchina fotografica imprimeva la data sulle foto tuttavia questa era impostata nel formato inglese mm/gg/anno e non in quello italiano gg/mm/anno. Inoltre una tale impostazione è facilmente manipolabile e dunque c'era il problema di dimostrare che effettivamente le foto ritraessero lo stato del terrapieno al momento del piccolo dissesto.
Da qui l'idea di "certificare" la data nel mese di marzo (e non di luglio) tramite un timbro postale.

Credo che questo stratagemma fosse abbastanza comune negli anni 80-90 in ambito legale.

Come posso catalogare questi oggetti? Non sono propriamente postali; qual è la corretta classificazione / denominazione?
pdf114.jpg
pdf115.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
Rosario
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Carlo1963
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Re: Uso inusuale (?) del timbro postale

Messaggio da Carlo1963 »

Se, oltre al francobollo ed al timbro, vi fossero stati anche un indirizzo e la scritta "autoprestazione", allora avresti potuto inserire i tre oggetti in una raccolta di storia postale, per illustrare tale tipo di servizio che, dal 1999, ha sostituito il vecchio "corso particolare".

Così come si presentano, i tre oggetti sono privi di senso postale e, dunque, a mio parere classificabili come semplici curiosità.

Singolare, poi, l'uso di quel timbro con corno di posta nel 2005. Tra il 2000 ed il 2001, infatti, a tutti gli uffici postali sono stati inviati i nuovi timbri con la scritta per esteso "POSTE ITALIANE", in uso ancora oggi. I bolli precedenti (corno di posta, logo FMR, ecc.) non avrebbero potuto essere più utilizzati. A Pozzuoli, evidentemente, non lo sapevano...
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Matraire1855
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Re: Uso inusuale (?) del timbro postale

Messaggio da Matraire1855 »

si tratta dell'istituto della data certa, eliminato da Poste Italiane qualche anno fa.
Al giorno d'oggi avresti dovuto per ogni fotografia fare una raccomandata
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Carlo1963
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Re: Uso inusuale (?) del timbro postale

Messaggio da Carlo1963 »

Matraire1855 ha scritto: 15 agosto 2022, 16:58 si tratta dell'istituto della data certa, eliminato da Poste Italiane qualche anno fa.

Eliminato a buon diritto, per il semplice motivo che un tale istituto non è mai esistito!

Fino al 1999 esisteva, così come previsto dalla normativa in vigore (il cosiddetto "Codice postale e delle telecomunicazioni"), il corso particolare, che consentiva ad un qualsiasi privato di effettuare in proprio il trasporto di corrispondenza senza violare la privativa statale, a patto che tale trasporto fosse occasionale e che gli oggetti trasportati fossero regolarmente affrancati, annullati da un ufficio postale (o anche dallo stesso mittente) e recanti la dicitura "in corso particolare".

Nel luglio 1999, con l'abolizione di tutte le forme di esenzioni e agevolazioni tariffarie mediante un decreto legislativo che recepiva peraltro alcune direttive dell'UE (non chiedetemi il numero... è Ferragosto!), anche il "corso particolare" è stato abolito e rimpiazzato dalla autoprestazione, che di fatto era la stessa identica cosa.

La data certa, benché regolata da istruzioni interne di Poste Italiane (ricordo bene, per motivi lavorativi, che veniva assai utilizzata dalle banche e dalle assicurazioni), in realtà non è stata mai prevista come servizio postale da parte dello Stato italiano. Forse è questo il motivo per il quale, ad un certo punto, Poste l'ha frettolosamente fatta scomparire. Credo che dietro ci fossero anche ragioni legali e, soprattutto, fiscali: non essendo un servizio postale universale (torno a ripetere: né lo Stato italiano né tantomeno l'UPU hanno mai istituito alcun servizio simile) probabilmente avrebbe dovuto essere applicata l'IVA, cosa peraltro impossibile da fare se si utilizzano i francobolli, che sono IVA esenti.
Numismatico 007
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Re: Uso inusuale (?) del timbro postale

Messaggio da Numismatico 007 »

rodedo ha scritto: 15 agosto 2022, 16:38 Premessa: non sapevo in che sezione inserire questo post, se del caso spostatelo, per favore.

Vi mostro 3 foto fronte / retro (ne ho anche altre della stessa "serie") e ve ne racconto la storia.
La particolarità è che le foto sono state affrancate sul retro ed il francobollo è stato annullato presso uno sportello postale.

Le foto ritraggono i danni provocati dal maltempo ad un terrapieno in un piccolo pezzo di terra che era di proprietà di mio padre.
Per poter chiedere un risarcimento all'assicurazione mio padre scattò le foto e le fece sviluppare / stampare.
La macchina fotografica imprimeva la data sulle foto tuttavia questa era impostata nel formato inglese mm/gg/anno e non in quello italiano gg/mm/anno. Inoltre una tale impostazione è facilmente manipolabile e dunque c'era il problema di dimostrare che effettivamente le foto ritraessero lo stato del terrapieno al momento del piccolo dissesto.
Da qui l'idea di "certificare" la data nel mese di marzo (e non di luglio) tramite un timbro postale.

Credo che questo stratagemma fosse abbastanza comune negli anni 80-90 in ambito legale.

Come posso catalogare questi oggetti? Non sono propriamente postali; qual è la corretta classificazione / denominazione?
pdf114.jpgpdf115.jpg
Ciao, si tratta del servizio "data certa". Ovvero il timbro postale certificava che quelle foto sono state scattate proprio quel giorno...

Buona serata, spero di essere stato utile.

Antonio

Rev LB Dec 2023
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