Si tratta di una lettera (oggi una busta) affrancata insufficientemente in cui l'affrancatura di 20/100 è quindi andata persa. La lettera è stata quindi considerata come in porto assegnato e quindi tassata: 12 carantani di competenze francesi, 4 carantani di competenze sarde e 3 carantani di competenze austriache a dare 19 carantani per la tratta fino a Milano.
Qui si è venuti a sapere che il destinatario si era presumibilmente trasferito a Mantova (il primo tentativo di recapito è andato a vuoto) e quindi la lettera è stata inoltrata dopo avere apposto il solito bollo
D. e riformata la tassa aggiungendo 6 carantani per un totale di 25 essendo Mantova nella III distanza austriaca (oltre 20 leghe/150 Km dal confine sardo).
Noto che poi la lettera venne palleggiata tra Mantova e Gonzaga.
Però mi sorge un dubbio. La singola lettera non sembra tassata erroneamente dato che ne esistono altre dello stesso archivio con identica affrancatura errata e identica tassa. In effetti Mantova si trova di poco oltre le 20 leghe dal confine sardo e quindi la tariffa austriaca è proprio 45/100.
Però perché nella convenzione austro-sarda del 1844 Mantova e Gonzaga vengono messe in A1, cioè rientrano nel raggio tra 10 e 20 leghe? Non dovrebbero essere messe in A2?
Qualcosa mi sfugge ...

Francesco
Rev LB Jan 2024