ecco un articolo di Bogoni sul Corriere della Sera sulla prossima asta Santachiara https://www.corriere.it/economia/finanz ... bb2a.shtml


P.S.: qualora, come la scorsa volta, non riusciste a leggere l'articolo, eccolo qua
"L’incanto che lo Studio filatelico Santachiara (www.sergiosantachiara.com) batte il 9 marzo a Reggio Emilia offre la possibilità di parlare di un capitolo poco conosciuto della nostra storia postale, quello legato all’Operazione Husky, nome in codice dello sbarco alleato in Sicilia, avvenuto tra il 9 e 10 luglio 1943. Tra i provvedimenti presi dagli alleati, la sospensione del servizio postale il cui ripristino, inizialmente limitato alla sola città di Palermo, avvenne a cominciare dal 24 agosto 1943 ed esclusivamente riservato alle cartoline postali, purché scritte in italiano o in inglese, così da permetterne la censura, e obbligatoriamente affrancate con il francobollo Amgot (Allied Military Government of Occupied Territories) da 15 centesimi.
La storia
Francobollo che, assieme a quelli da 25, 30, 50 e 60 centesimi e a quelli da 1, 2, 5 e 10 lire via via messi in vendita, venne stampato segretamente a Washington nel mese di maggio su richiesta del Dipartimento della guerra. In prima battuta l’immagine, dovuta a Edward Helmuth prevedeva i valori, ma non il nome del Paese e la moneta aggiunti in un secondo tempo in quanto non era certo che lo sbarco sarebbe avvenuto in Sicilia. Decisamente elevati i quantitativi dei singoli francobolli venduti, variano infatti da un massimo di 13.900.000 del 50 c (lettera fuori distretto, per l’intera Sicilia quindi) ad un minimo di 400 mila (il 10 lire).
Nuovi, questi francobolli pur carichi di storia, si possono avere in cambio di pochi euro, non così su lettera o cartolina. L’impiego più pregiato riguarda il valore da 60 c e in particolare quello da 10 lire su raccomandata, mentre le stime dei restanti plichi, compresi quelli proposti da Santachiara, affrancati con i francobolli più comuni, non oltrepassano i 200/300 euro.
Tra i lotti più pregiati della vendita, il pesante plico partito da Roma il 7 aprile 1870 ed affrancato con quattro esemplari dello Stato Pontificio da 10 c, per il quale le palette si potranno alzare da 1,3 milioni di euro."