Date mancanti nella collezione Andreotti

[pandette]

Ciao,
ho letto che, nella famosa collezione Andreotti di lettere recanti tutte le date dal 1 gennaio 1870 al 31 dicembre 1870, mancava qualche data.
E' vero? E se sì, quali date mancavano?
Saluti,
Duccio

[fildoc]

Anch'io sarei curioso di saperlo...
e soprattutto perchè'?

[pandette]

Anch'io sarei curioso di saperlo...
e soprattutto perchè'?

Posso ipotizzare, ma forse mi sbaglio, che il giorno di Pasqua gli uffici postali pontifici fossero chiusi.
Saluti,
Duccio

[agrome]

Da un articolo de Il Sole 24 Ore circa la vendita all’asta nel 2015 della collezione:
“ Il lotto costituito da 364 lettere, uno per ogni giorno del 1870 (mancano solo tre date ininfluenti, mentre due date sono ripetute, compresa quella del 20 settembre)“

[pandette]

Da un articolo de Il Sole 24 Ore circa la vendita all’asta nel 2015 della collezione:
“ Il lotto costituito da 364 lettere, uno per ogni giorno del 1870 (mancano solo tre date ininfluenti, mentre due date sono ripetute, compresa quella del 20 settembre)“

Grazie,
ecco dove avevo letto delle date mancanti.

" 2 lettere del 20 settembre", sbalorditivo!
Permane la curiosità sulle date mancante.

Ciao

[fildoc]

ininfluenti per il giornalista....
perchè non legate ad un evento storico noto
ma certamente c'è stato un motivo
altrimenti Giulio se le sarebbe procurate!!!

[Andrea61]

Io sapevo che il 20 settembre ad Andreotti mancasse, penso se ne sia già parlato qui sul Forum.
Ora si scopre che lo aveva doppio?!?

Per inciso, ci sono 4 lettere note da Roma il 20 settembre: due sono affrancate con francobolli pontifici, due col 20 c. azzurro del 1867.

I motivi per cui in una collezione calendario possano mancare delle date possono essere tanti, tra i quali uno è che una certa data specifica per quanto irrilevante da un punto di vista storico o filatelico potrebbe essere difficilissima da reperire per ragioni contingenti. Non so se Andreotti collezionasse tutto il Pontificio o solo posta in partenza da Roma. Nell'ultimo caso si consideri che Roma all'epoca era una città di dimensione modeste e aveva un traffico postale minore di altre importanti città italiane.

A ben vedere, una collezione un po' noiosetta (per quanto, 20 settembre o no, Andreotti sicuramente possedeva pezzi notevoli)

[Matraire1855]

In qualsiasi descrizione se si fa riferimento ad una fonte scritta l'etichetta (intesa come regola del cerimoniale) impone che la fonte vada citata e non se ne parli genericamente.
Nessuno me ne voglia, ma l'articolo del Sole24ore è leggibile qui:

http://www.ilsole24ore.com/art/artecono ... d=AbJ8RneM

Mi ero incuriosito di leggerlo per capire chi lo avesse scritto. Pensavo che fosse farina del sacco dell'amico Danilo Bogoni ma la struttura e il suo periodare me lo fanno escludere. Chi lo ha scritto è comunque persona competente e di quell'ambiente. Lo scrivere "mancano solo tre date ininfluenti" mi porterebbe ad ipotizzare che chi scrive sia aduso al linguaggio proprio dei descrittori d'asta, forse allo stesso Ferrario. Ma in conclusione potrebbe essere un testo preparato da un team con l'ausilio degli esperti che ho citato. La lunghezza dell'articolo e la precisione descrittiva lo lascia pensare.
Per quanto qualcuno possa dire "noiosetta" una collezione di calendario (si usava già raramente nel secolo scorso) essa rappresenta un vero virtuosismo per un collezionista che ha già tutto e che quindi vuole iper-specializzarsi su qualcosa. E poi sappiamo tutti che in Filatelia ognuno si diverte come vuole

[Erik]

Non so se Andreotti collezionasse tutto il Pontificio o solo posta in partenza da Roma.

Ciao Andrea,
ebbi occasione di vedere la collezione di Andreotti a una Romafil di parecchi anni fa (non ricordo quanti, ma si svolgeva ancora alla vecchia Fiera di Roma). L'obiettivo dichiarato era quello di mettere tutte lettere da Roma, ma per qualche data che non era riuscito a trovare si era accontentato di mettere lettere di altre località del Lazio. Una di queste era proprio il 20 settembre, rappresentato da una lettera spedita da Civitavecchia.
Non ricordo quali fossero le date mancanti.
Concordo con te sul "noiosetta", la grande maggioranza delle lettere erano tutte "uguali", affrancate con un 10 centesimi dentellato con annullo di Roma, molte - per la verità - anche in condizioni non impeccabili. Poi, certamente, c'erano pezzi anche di un certo livello. Ricordo, però, che per me era stata una mezza delusione, forse perché le aspettative erano ben diverse.
Non me ne voglia l'amico Danilo, ovviamente ognuno colleziona come più gli piace e ogni collezione ha la sua dignità, su questo, con me, si sfonda una porta aperta. Dico solo che io non penserei mai di fare una collezione del genere perché mi annoierebbe. Così come, sicuramente, ci sarà qualcuno che trova noioso ciò che colleziono io, e non c'è nulla di male. Il mondo è bello perché è vario (così come la filatelia)

[Andrea61]

L'obiettivo dichiarato era quello di mettere tutte lettere da Roma, ma per qualche data che non era riuscito a trovare si era accontentato di mettere lettere di altre località del Lazio. Una di queste era proprio il 20 settembre, rappresentato da una lettera spedita da Civitavecchia.

Ah, ecco l'inghippo! Civitavecchia, non Roma.

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Non ho assolutamente voglia ne' intenzione di aprire alcuna polemica e neppure di negare l'ovvietà innegabile che "ognuno colleziona quello che gli pare". Però in tutta franchezza non riesco a capire dove stia il virtuosismo in una collezione calendario, ne' in che modo sia un'iper-specializzazione.

[Matraire1855]

Un conto è fare un virtuosismo per proprio piacere personale ed un altro è fare una collezione che possa interessare un visitatore ad un'esposizione.
Il concetto di virtuosismo è il ricorso esibizionistico di una padronanza su un argomento mentre la specializzazione è il fenomeno per cui un intero scibile viene suddiviso in diversi aspetti.
Un altro esempio: che senso aveva Imperato a montare su un foglio d'album una dozzina di francobolli usati del tre Lire di Sardegna (peraltro neppure tutti di qualità accettabile)? Era solo un'esibizionismo di francobolli rari.
Lo stesso è mostrare una processione di lettere tutte affrancate uguali ma con date di utilizzo diverse. La vecchia scuola consigliava su uno stesso foglio d'album di non mettere due buste dello stesso colore bianco ma cercare quelle buste (peraltro già rare di proprio) scritte su carta colorata verdina, azzurrina, giallastra, rosacea, ecc. ed alternarle fra di loro. Ma come si fa? non sempre è possibile.
Un altro esempio di calendario è l'utilizzo dei francobolli di Sardegna nel dicembre 1863. Già è rara la data poi diventa difficilissimo variare l'affrancatura ed escludere quella comune (si fa per dire) del 10 + 5 centesimi.
Non mi vengono in mente altre collezioni a calendario.

[aurelio]

beh, sarà noiosetta (son tutti francobolli azzurri ), ma anche quella del 15 centesimi tipo Sardegna (che faccio io) è una delle tante a tema calendario. Ed è anche difficile trovare pezzi, oltre l'aprile/maggio 1863

[fildoc]

io non ho mai esposto tranne che a Rovereto anni fa su sollecitazione di Sottoriva
e feci proprio il calendario del LV, ma con tutti pezzi diiversi di ogni tipo e colore, decalchi e spazi tipografici, difetti importanti e altre amenita' filateliche
ovviamente la data piu' difficile è il 29 febbraio....

devo dire che quando si hanno collezioni molto estese viene naturale fare il calendario
ed è normale per il collezionista farsi la domanda: quale data mi manca?

[ari]

io non ho mai esposto tranne che a Rovereto anni fa su sollecitazione di Sottoriva

mi sa che ti ho aiutato a montare la collezione o qualcosa del genere sono passati parecchi anni

[fildoc]

verissimo
d'estate in terrazza
me lo ricordo come fosse ieri!