Proprietà ed eventuale rivendita di cataloghi cartacei e digitali

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Luciano61
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Proprietà ed eventuale rivendita di cataloghi cartacei e digitali

Messaggio da Luciano61 »

Il "gioco di parole" del titolo si riferisce ai cataloghi in formato .pdf :-))

Mi capita frequentemente di cercare di comprare dei cataloghi in formato .pdf.
Trattando argomenti filatelici in più direzioni, mi necessitano, ed ecco la motivazione per cui ne cerco delle più disparate nazioni: per francobolli, per interi postali, per FDC e chi più ne ha più ne metta.
E ciò sia per nazioni europee che asiatiche ecc. ecc.
Con i cartacei...sarei in difficoltà: già uno studio di 80 mq. non è più sufficiente a contenere le collezioni ed una dozzina di cataloghi: figurarsi (trovarne) ed aggiungerne ancora.

Arrivo al dunque.
Da privati non riesco ne a comprare ne a vendere cataloghi in formato .pdf.
Perché, puntualmente, appare o mi sento, la frase di rito:

"...ma i cataloghi digitali non si possono vendere, non si può proprio!"

A me sta cosa proprio non quadra.
Se voglio vendere un catalogo Unificato in pdf che ho acquistato nel 2019, perché ora ho comprato la nuova versione del 2023, perché non dovrei poterlo vendere?
L'ho comprato, l'ho pagato, quella edizione non mi serve più, e perché mai non potrei rivenderla?

...perché è pdf, e - per qualcuno - viola Copyright, il diritto d'autore e chissà quante altre cose...

Ma, ripeto, se è mio...è mio: secondo me ne potrei fare ciò che voglio.
Poi, sinceramente, fino ad ora non l'ho mai fatto...e me li tengo: così evito scocciature (fossero solo anche a parole) nonché fraintendimenti ed opinioni contrastanti da quella smisurata marea di moralisti (ma che nella sostanza di "morale" ne hanno assai poca) sempre più frequenti.

Poi comprendo che il pensiero sia che chiunque potrebbe tentare di vendere lo stesso pdf decine di volte: e lo so benissimo che ciò non è possibile.
E che ciò violerebbe una montagna di diritti di terzi.
Basta non farlo: infatti a me basterebbe vendere la mia copia.

E che chi vorrebbe vendermi la sua, che magari non usa più, poiché ha dismesso quella determinata collezione, possa farlo...senza tanti giri di parole.
Infatti, se a me basta una versione in pdf anche del 2.000, magari spendendo poco, perché devo spendere...dieci volte tanto per l'edizione del 2023, da acquistarsi dall'Editore nel suo bel e-commerce?

Vorrei sapere quale è l'opinione comune in merito: i cataloghi in pdf si possono vendere o comprare tra privati, piuttosto che dall'Editore stesso?
Cosa ne pensate?
Suggerimenti?

Grazie.
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
Ed adoro i francobolli che non valgono un piffero, perché mi rilassano più di quelli costosi!
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Andrea61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Andrea61 »

Se puoi o non puoi farlo dipende dal contratto che hai implicitamente firmato al momento dell'acquisto e a cui ti devi attenere.
Andrea

=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Luciano61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Luciano61 »

Ok.
Chiedo quindi chiarimenti in merito a quanto riportato nelle clausole contrattuali di Unificato, che sono andato a leggermi:
ACCESSO AI NOSTRI SERVIZI

Utilizzare i nostri servizi non attribuisce alcun diritto di rivendita o uso commerciale di ciascun Servizio o dei suoi contenuti, né il diritto di raccogliere e utilizzare liste, descrizioni o prezzi di prodotti, fare un uso derivato dei Servizi o dei loro contenuti, effettuare qualsiasi tipo di download o copia di informazioni dell’account a vantaggio di un altro rivenditore o utilizzare data mining, robots o simili dispositivi di acquisizione e estrazione dati. Tutti i diritti non espressamente conferiti dalle presenti Condizioni Generali d’Uso o dalle Condizione generali di Vendita restano in capo a CIF Srl. Non è possibile riprodurre, duplicare, copiare, vendere, rivendere, visitare o in ogni altro modo utilizzare per qualsiasi uso commerciale i nostri Servizi in tutto o in parte senza il nostro espresso consenso scritto.
Quindi, visto che generalmente si fa riferimento ad usi commerciali (che non rientrano nel mio caso) ma nelle prime righe viene citato il diritto di rivendita, al quale invece ritengo possa essere associato qualsiasi utente privato, che ha acquistato anche solo una singola copia - a questo punto anche cartacea, poiché mi pare non si faccia distinzione - rientro io...come tutti: quindi nessuno, almeno per Unificato, può rivedere la propria copia?

Pertanto chi volesse vendere la propria copia cartacea, qui nel Forum od altrove, dovrà richiedere espresso consenso scritto?

Ho interpretato correttamente, o sbaglio?
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ulisse
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Se tu hai acquistato un sevizio, questo è affine al tuo account, pertanto per il copyright non puoi in quanto è vietata la duplicazione. Un PDF, a meno di blocchi inseriti nel software, può essere duplicato all'infinito. un po' come la licenza del sistema operativo del computer.
Il cartaceo, essendo unico, può essere venduto come qualunque libro usato (penso), in quanto tu non possiedi più la copia fisica.
Ripeto penso: nelle cose immateriali che possono essere riprodotte all'infinito si parla di licenza, nelle cose materiali si parla di proprietà.

:cof: :cof:
----------------------------------------------------------

Marino

Sostenitore dal 2010

Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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Luciano61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Luciano61 »

https://www.unificato.it/termini-del-servizio/

Estrapolo:
DIRITTO D’AUTORE
Tutti i contenuti presenti o resi disponibili attraverso i nostri Servizi sotto forma di testi, grafiche, loghi, pulsanti di icone, immagini, file audio, download digitali, raccolte di dati e software, sono di proprietà della società CIF Srl o dei suoi fornitori di contenuti e sono protetti dalle leggi dell’ordinamento giuridico italiano e dalle leggi internazionali in materia di diritto d’autore. L’elenco di tutti i contenuti presenti o resi disponibili attraverso i nostri Servizi è di esclusiva proprietà di CIF SRL ed è protetta dalle leggi dell’ordinamento giuridico italiano e dalle leggi internazionali in materia di diritto d’autore.
Evidenzio l'inizio:
Tutti i contenuti presenti o resi disponibili attraverso i nostri Servizi sotto forma di testi...
Evidenzio il paragrafo successivo:
ACCESSO AI NOSTRI SERVIZI
Utilizzare i nostri servizi non attribuisce alcun diritto di rivendita o uso commerciale di ciascun Servizio o dei suoi contenuti, né il diritto di raccogliere e utilizzare liste, descrizioni o prezzi di prodotti, fare un uso derivato dei Servizi o dei loro contenuti
Aggiungo ed evidenzio:
ACCESSO AI NOSTRI SERVIZI
Tutti i diritti non espressamente conferiti dalle presenti Condizioni Generali d’Uso o dalle Condizione generali di Vendita restano in capo a CIF Srl.
Non è possibile riprodurre, duplicare, copiare, vendere, rivendere, visitare o in ogni altro modo utilizzare per qualsiasi uso commerciale i nostri Servizi in tutto o in parte senza il nostro espresso consenso scritto.
Mi sa che sia per tutto...pertanto anche i cartacei.

Vediamo se arriva qualche opinione.
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rodedo
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da rodedo »

Un libro è un bene, non un servizio.
I termini che hai riportato riguardano i servizi, non i beni.
Anche acquistando un bene i termini contrattuali di utilizzo possono contenere limitazioni sulla rivendita (ad esempio le armi: quelle acquistate in Svizzera non possono essere rivendute).
Poi ci sono i libri in pdf (o altri formati tipo kindle). Quelli possono essere inquadrati come beni o come servizi a seconda di come vengono distribuiti e fruiti.
Fanno comunque fede le condizioni contrattuali di acquisto.
-
Rosario
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Luciano61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Luciano61 »

rodedo ha scritto: 26 maggio 2023, 17:12 Un libro è un bene, non un servizio.
I termini che hai riportato riguardano i servizi, non i beni.
Anche acquistando un bene i termini contrattuali di utilizzo possono contenere limitazioni sulla rivendita (ad esempio le armi: quelle acquistate in Svizzera non possono essere rivendute).
Poi ci sono i libri in pdf (o altri formati tipo kindle). Quelli possono essere inquadrati come beni o come servizi a seconda di come vengono distribuiti e fruiti.
Fanno comunque fede le condizioni contrattuali di acquisto.
Sì, lo so: ma mica li ho definiti io "servizi".
Li ha definiti così Unificato, come riscontrabile nel link.

Ho anche contattato Stanley Gibbons, sostanzialmente con le stesse domande.

La risposta:
Good afternoon,

Thank you for your email.

The digital catalogues can be accessed from your Stanley Gibbons account by logging in and navigating to the 'My Digital Catalogues' tab.

Should you wish to sign up to Stanley Gibbons, please following the link below.

https://www.stanleygibbons.com/

Select 'Create an Account' which is next to the SG crest and follow the information on the screen; you will need to sign up with your email address and chosen password.

The digital catalogues are PDFs and are best supported using a Microsoft Chrome browser.

Both digital and printed catalogues cannot be sold on after purchase.

I hope this helps.

Kind regards,
Tradotto alla buona:
Buon pomeriggio,

Grazie per la vostra email.

È possibile accedere ai cataloghi digitali dal proprio account Stanley Gibbons effettuando l'accesso e navigando nella scheda "I miei cataloghi digitali".

Se desideri iscriverti a Stanley Gibbons, segui il link sottostante.

https://www.stanleygibbons.com/

Seleziona "Crea un account" che si trova accanto allo stemma SG e segui le informazioni sullo schermo; dovrai registrarti con il tuo indirizzo email e la password scelta.

I cataloghi digitali sono in formato PDF e sono supportati al meglio utilizzando un browser Microsoft Chrome.

Sia i cataloghi digitali che quelli stampati non possono essere venduti dopo l'acquisto.

Spero che aiuti.

Cordiali saluti,
Quindi... :what: :what: :what: ce li teniamo tutti i cataloghi, anche cartacei, vecchi?
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debene
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da debene »

Visto che non vuoi mettere in mezzo la morale, mettiamo la coscienza.
Se tutti fossero persone coscienziose anche il pdf potrebbe essere venduto.
Sempre per coscienza andrebbe comunque venduto come un libro cartaceo che sò al 50%
del prezzo di acquisto ( anche se poi un pdf non si deteriora ).
Sempre per coscienza dopo averlo venduto dovresti cestinare il tuo file.

Con questo comportamento, che equipara la vendita a quella di un libro cartaceo,
non trovo da eccepire, vendi pure.
Ma le case editrici cercano di tutelarsi sia via software che via regolamenti
proprio perchè la coscienza è poco praticata.
Non capisco perchè le case editrici non operano come i provider di musica liquida.
In questo caso tu ti scarichi il libro ma in un formato che puoi solo leggere sul tuo ebook
ma in realtà non è un file pdf e di nessun altro formato.

Alla fine però parliamo del nulla visto che un libro appena arriva in libreria
lo ritrovi scaricabile a gratis su internet.

Ciao:
sergio
Sergio De Benedictis
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Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

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Matraire1855
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Matraire1855 »

Il concetto in soldoni:
- compri il libro in carta, lo leggi, lo metti in scaffale e lo consulti in un secondo momento. Ma non ne fai fotocopie per poi rivenderle. Al massimo "cedi il diritto" di leggerlo vendendolo come libro usato.
- compri qualcosa in digitale, lo leggi, lo usi, ne fai una copia per sicurezza ma solo ed esclusivamente per tuo uso e consumo. Ma non fai copie digitali per venderle. La traccia digitale è solo per il tuo dispositivo di lettura e non per quello degli altri. È come acquistare Office di Microsoft: è solo per te e per i tuoi dispositivi, non per i dispositivi di altri.
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lucasa
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da lucasa »

Il tema è più che mai di attualità e la normativa si sta adeguando velocemente almeno nel mondo anglosassone

Per tutto ciò che è digitale a cui si accede tramite un "servizio" che sia una canzone o un testo si paga l'uso non se ne acquisisce la proprietà semplicemente perché non è un bene.
SE uno acquista insieme a una copia cartacea o separatamente, una copia digitale allora la puo vendere trattandosi di un bene. SE invece si è scaricato un pdf da un sito di cui si paga l'uso , non si può.

Probabilmente l'unificato specifica a scanso di equivoci, che non si puo rivendere il contenuto o il testo a cui si accede con uno dei loro servizi. Non so peraltro che cosa intende per servizio. ( di solito è un abbonamento on line)

Fra poco insieme ad word, excel etc avremo a disposizione anche i programmi di openAI di cui microsoft è proprietario e questo ci consentirà di "leggere" i nostri documenti o riviste e trovare le informazioni che cerchiamo . Ma questo non sarebbe lecito secondo le attuali licenze d'uso e paradossalmente dovremmo acquistare una copia cartacea o una copia digitale e crearci un archivio
spero di essere stato di aiuto
Ciao: Ciao: Luca
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Luciano61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Luciano61 »

debene ha scritto: 26 maggio 2023, 19:47 Se tutti fossero persone coscienziose anche il pdf potrebbe essere venduto.
Sempre per coscienza andrebbe comunque venduto come un libro cartaceo che sò al 50% del prezzo di acquisto ( anche se poi un pdf non si deteriora ).
Sempre per coscienza dopo averlo venduto dovresti cestinare il tuo file.

Con questo comportamento, che equipara la vendita a quella di un libro cartaceo, non trovo da eccepire, vendi pure.
Scusa, ma allora fatico a comprendere :dub:
O siamo rigorosi, come ha scritto qualcuno, oppure non lo siamo :-))
debene ha scritto: 26 maggio 2023, 19:47 Alla fine però parliamo del nulla visto che un libro appena arriva in libreria lo ritrovi scaricabile a gratis su internet.
Ben inteso, non mi esprimo, ne a favore ne contro: mi interessa avere i pareri.
Matraire1855 ha scritto: 26 maggio 2023, 20:49 - compri il libro in carta, lo leggi, lo metti in scaffale e lo consulti in un secondo momento. Ma non ne fai fotocopie per poi rivenderle. Al massimo "cedi il diritto" di leggerlo vendendolo come libro usato.
Non secondo Stanley Gibbons...che vieta la vendita - per contratto implicitamente firmato al momento dell'acquisto - come già scritto.
Matraire1855 ha scritto: 26 maggio 2023, 20:49 - compri qualcosa in digitale, lo leggi, lo usi, ne fai una copia per sicurezza ma solo ed esclusivamente per tuo uso e consumo. Ma non fai copie digitali per venderle. La traccia digitale è solo per il tuo dispositivo di lettura e non per quello degli altri. È come acquistare Office di Microsoft: è solo per te e per i tuoi dispositivi, non per i dispositivi di altri.
Sembra ineccepibile, ma se volessi vendere il computer?
Questo ha il Sistema Operativo: se vale la regola che non posso vendere il SO, allora non posso vendere un soprammobile che lo contiene, oppure un catalogo cartaceo.
Quindi? :dub: :dub:

Ho interpellato altri Editori :-)
..il catalogo in pdf?
Bè...no non si potrebbe rivendere, anche perché si potrebbe rivendere all'infinito...
e poi:
il cartaceo...ma quello si può comprare da noi...
Sì, ho capito, ma se compro il 2023, potrò rivendere il 2022?
In fin dei conti di quello ne ho una sola copia, mica posso duplicarla.


La risposta non è stata "secca" come quella di Stanley Gibbons, ma non è stata certa.

Quindi?
Li compriamo, e poi li rivenderemo, oppure no?
Ma ciò, purtroppo, ritengo non sia possibile: ma nemmeno per i cartacei!

Ripeto, quindi?

Infine, una nota tecnica: come supposto da altri, a breve le copie pdf dovrebbero sparire.
Ci troveremo, se vorremo acquistare, delle App che leggeranno dei files proprietari.
Più nessuna copia nel computer o periferiche esterne.
Ne più e ne meno come i film che certi colossi ti fanno anche scaricare: ma nella loro App, dalla quale non lo estrai nemmeno se piangi in cinese.
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da debene »

Questo ha il Sistema Operativo: se vale la regola che non posso vendere il SO, allora non posso vendere un soprammobile che lo contiene, oppure un catalogo cartaceo
.

Infatti se vendi un computer lo dovresti vendere con l'HD completamente formattato.
Infine, una nota tecnica: come supposto da altri, a breve le copie pdf dovrebbero sparire.
Ci troveremo, se vorremo acquistare, delle App che leggeranno dei files proprietari.
Più nessuna copia nel computer o periferiche esterne.
Ne più e ne meno come i film che certi colossi ti fanno anche scaricare: ma nella loro App, dalla quale non lo estrai nemmeno se piangi in cinese
.

E' quello che suggerivo io per gli editori: applicare le stesse metodologie che si usano per altri media.

Ciao:
sergio
Sergio De Benedictis
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da LucaP74 »

Tutto ciò sarà presto superato. Grazie alle tecnologie della blockchain e degli NFT, una copia di un catalogo sarà un bene digitale che potrà essere comprato e venduto come la copia fisica. Questo perché la tecnologia della blockchain consentirà a Paolo di comprare un libro e quella copia digitale sarà solo sua e la potrà rivendere a Mario con una transazione anche essa registrata nel registro distribuito. Ci vorranno anni, ma la tokenizzazione degli oggetti digitali è il futuro.
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virgilio.terrachini
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da virgilio.terrachini »

I cataloghi mondiali di

- Yvert
- S.G.
- Michel


come libreria digitale o e-book, si possono solo consultare online. Non sono edizioni in PDF

Gli e-book della Michel rimangono consultabili per un massimo di 5 anni e poi li devi ricomprare

Quelli della SG, rimangono lì perennemente e ti danno anche fastidio quando compri una nuova edizione

Quelli della Yvert vengono sostituiti in automatico dalla nuova edizione

... semplicemente meravigliosi (almeno dal computer... da un cellulare molto meno) con tante funzioni


Il problema del PDF penso sia solo per l'Unificato, almeno tra le grandi case editrici.

Ciao: Ciao: Ciao:
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albi_patti
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da albi_patti »

Premesso che non ho alcuna competenza in materia giuridica, la domanda che pone Luciano la trovo davvero paradossale e comica, se non triste.
Se acquisto un catalogo è mio o è di qualcun altro!?!?!?
Per quel poco che so io se acquisto un catalogo dovrei essere io "proprietario" e come tale dovrei avere pieni diritti su ciò che ho comprato, che è mio, compreso il diritto di poterlo rivendere. Un po' come un'abitazione o un'auto.
Viceversa è il concetto di "uso" dove io pago qualcosa ma sono consapevole di avere dei diritti limitati nell'utilizzare quell'oggetto o quel servizio. Un po' come il leasing o la visione di un film su determinati canali televisivi.
Dalle risposte ricevute dalle case editrici sembrerebbe che il concetto di "proprietà" abbia dei limiti, almeno per come lo conosco io. Ma nello stesso tempo non credo che questa materia non sia stata adeguatamente trattata dalla giurisprudenza e che le case editrici decidono arbitrariamente come comportarsi.
Probabilmente se uno acquista un catalogo deve sapere che è di qualcun altro!!!
Ma se un catalogo possiamo assimilarlo ad un libro e il catalogo non possiamo rivenderlo, come dobbiamo considerarli tutti quei negozietti sparsi in tutta Italia che rivendono libri di scuola usati???
Ciao: Alberto - albi_patti@hotmail.it
https://www.delcampe.net/it/collezionis ... albi_patti
Colleziono specializzazione di Regno e Repubblica nuovi e usati.
Estratto mancolista repubblica usati:
1946 Avvento della Repubblica 2£ filigrana SA carta bianca;
1954 Marco Polo 25£ e 60£;
1954 Amerigo Vespucci 25£ e 60£;
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Luciano61
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Luciano61 »

Capisco le accettazioni implicite nell'acquisto.
Ma normalmente il rapporto tra chi vende e chi compra, almeno negli ultimi anni, è virato un po più a favore di chi compra.

A me sembra che in filatelia invece si vada in direzione opposta.

Più che vendere ed acquistare, quando le clausole sono stringenti, mi sembra di avere ottenuto una "specie" di comodato d'uso a vita: posso usare il catalogo, ma non ci posso fare tutto quello che voglio, seppur nel rispetto delle regole generali.

Quando ho contattato alcuni Editori, mi aspettavo che - una volta chiesto se avessi potuto vendere solo una volta la mia copia digitale - che questi, seppur a denti stretti, non si opponessero: almeno per la mia singola copia.

Invece no.
Non solo, ma nemmeno i nostri vecchi & usati cartacei si possono vendere, almeno per qualche editore...poi mi riservo semmai di contattarne altri.

...ma mi immagino già le risposte...

Ora vorrei sapere da tutti coloro che hanno, almeno una volta, acquistato o venduto una copia cartacea, se si sentono equiparabili o non equiparabili a coloro che vendono, od anche solo cedono a titolo gratuito, una copia digitale.

Perché mi pare di capire che gli Editori non distinguano affatto gli uni dagli altri.

Ditemi la vostra :sec: :sec:
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
se avessi un problema del genere da risolvere, probabilmente mi rivolgerei alle Edizioni Vaccari, azienda nazionale leader nel settore di testi filatelici e storici.
Chiederei cortesemente all'azienda quali sono le norme di legge grazie alle quali loro possono commerciare i cataloghi usati senza incorrere in alcun problema.

Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.

Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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fildoc
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da fildoc »

Secondo me mai e poi mai si puo' rivendere o anche semplicemente donare un documento digitale a pagamento!
una edizione digitale è replicabile in modo perfetto infinite volte
E' chiaramente sleale commercialmente in quanto si va in competizione con l'editore
nel caso del cartaceo esso non è replicabile...
o meglio fotocopiare a colori un Sassone costa piu' che comperarlo e non si genera commercio sleale.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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Mark54
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da Mark54 »

Scusate ma pongo un ulteriore problema. Fino ad ora si è parlato solo di cataloghi. Personalmente ho sempre scannerizzato tutti gli articoli che mi sono capitati a tiro nelle varie riviste filateliche acquistate. Sono riuscito così ad acquisire per ogni raccolta centinaia e centinaia di pagine. La domanda è questa: se volessi fare una copia di questo lavoro su CD potrei venderla o ci sono dei problemi? Esistono divieti anche per la riproduzione di articoli che sono degli anni 60/70? Lo trovo ridicolo.
Credo ovviamente che eventualmente il problema non possa essere considerato la sola vendita perchè nel caso decidessi di regalarlo tutte le motivazioni sarebbero ugualmente valide.
Cosa mi dite?
Ciao: Ciao: Marco
medor
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Re: Il mio catalogo è mio, oppure non è mio, ed è di qualcun altro?

Messaggio da medor »

Mark54 ha scritto: 28 maggio 2023, 22:03 Scusate ma pongo un ulteriore problema. Fino ad ora si è parlato solo di cataloghi. Personalmente ho sempre scannerizzato tutti gli articoli che mi sono capitati a tiro nelle varie riviste filateliche acquistate. Sono riuscito così ad acquisire per ogni raccolta centinaia e centinaia di pagine. La domanda è questa: se volessi fare una copia di questo lavoro su CD potrei venderla o ci sono dei problemi? Esistono divieti anche per la riproduzione di articoli che sono degli anni 60/70? Lo trovo ridicolo.
Credo ovviamente che eventualmente il problema non possa essere considerato la sola vendita perchè nel caso decidessi di regalarlo tutte le motivazioni sarebbero ugualmente valide.
Cosa mi dite?
Ciao: Ciao: Marco
Ti diciamo che sarebbe una colossale violazione del diritto d'autore. Per legge il copyright per le opere dell'ingegno collettivo (come giornali e riviste) scade dopo 70 anni dalla data di pubblicazione. Mentre per le opere dell'ingegno individuale (come i libri e la musica) scade al primo gennaio successivo al settantesimo anniversario della morte dell'autore. La legge consente la fotocopiatura (e solo quella, oppure la xerocopia, metodo ormai in disuso) del 15 per cento massimo di un'opera (copertine comprese, pubblicità esclusa).
Possiamo identificare tre livelli di violazione della legge:
1) violazione per uso personale, senza divulgazione verso soggetti terzi.
2) cessione a titolo gratuito.
3) cessione a scopo di lucro.
Nel primo caso siamo di fronte ad una grida manzoniana, ovvero una legge che nessuno rispetta e che nessuno fa rispettare. Nel secondo caso dipende dalla vastità del fenomeno. Nel terzo invece si attiva l'autorità giudiziaria, che può anche arrivare ad erogare come pena anni di galera.
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