Ho chiesto a Chat GPT....

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LucaP74
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Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da LucaP74 »

Ho chiesto all'intelligenza artificiale di Chat GPT: "raccontami dei francobolli italiani stampati da De La Rue"

La risposta è stata:
"De La Rue, la rinomata tipografia, ha una notevole storia nella produzione di francobolli per l'Italia. Ecco alcuni punti chiave sui francobolli italiani stampati da De La Rue:
1. Prime collaborazioni: De La Rue iniziò a stampare francobolli italiani alla fine del XIX secolo. Una delle prime collaborazioni fu con il Regno d'Italia negli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento. De La Rue stampò francobolli definitivi con il profilo del re Vittorio Emanuele II e poi re Umberto I.
2. Tecniche di stampa pionieristiche: De La Rue ha introdotto diverse tecniche di stampa innovative nei francobolli italiani. Sono stati tra i primi a utilizzare la fotoincisione, un processo che consentiva dettagli intricati e disegni più fini. La fotoincisione fu utilizzata in particolare negli anni Novanta dell'Ottocento per i francobolli italiani.
3. Macchine avvolgitrici: De La Rue è stato determinante nell'introduzione di macchine avvolgitrici per la produzione di francobolli a bobina italiani. I timbri a bobina sono timbri autoadesivi con perforazione su due o più lati, adatti per macchine automatiche. Le macchine avvolgitrici di De La Rue hanno svolto un ruolo significativo nella produzione di francobolli a bobina italiani durante la metà del XX secolo.
4. Emissioni speciali e commemorative: De La Rue è stato responsabile della stampa di numerose emissioni speciali e francobolli commemorativi per l'Italia. Questi francobolli contrassegnavano eventi importanti, anniversari o onoravano personaggi di spicco della storia italiana. L'esperienza dell'azienda nei design intricati e nelle caratteristiche di sicurezza ha reso i loro francobolli molto ricercati dai collezionisti.
5. Francobolli di posta aerea: De La Rue stampava anche francobolli di posta aerea per l'Italia. Questi francobolli erano progettati specificamente per l'affrancatura della posta aerea e spesso presentavano aeroplani, nuvole o altri motivi aeronautici. I francobolli di posta aerea stampati da De La Rue sono stati utilizzati per facilitare i crescenti servizi di posta aerea internazionale.
6. Varietà di filigrane: De La Rue ha utilizzato varie filigrane sui francobolli italiani. Le filigrane sono disegni o motivi sottili impressi nella carta durante il processo di produzione, che sono visibili se tenuti in controluce. I collezionisti spesso cercano diverse varietà di filigrana, aggiungendo al fascino e al valore dei francobolli italiani prodotti da De La Rue.
Vale la pena notare che mentre De La Rue ha svolto un ruolo significativo nella produzione di francobolli italiani, non era l'unico tipografo. L'Italia collaborò anche con altre tipografie e fece stampare francobolli a livello nazionale. Tuttavia, i francobolli stampati da De La Rue sono riconosciuti per la loro eccezionale qualità, design e contributo alla filatelia italiana."

Allora gli ho chiesto: "quali francobolli italiani sono stati stampati da De La Rue? Sono rari? "
La risposta della macchina:
"De La Rue ha stampato vari francobolli italiani nel corso della storia, e alcuni di essi sono davvero considerati rari e preziosi tra i collezionisti. Ecco alcuni importanti francobolli italiani stampati da De La Rue:

1. Emissione Stemma Sardo 1862: Dopo l'Unità d'Italia, il Regno di Sardegna emise una serie di francobolli con il disegno dello Stemma. De La Rue ha stampato questi francobolli, molto ricercati dai collezionisti per il loro significato storico e rarità.

2. Emissioni Stati Italiani 1863-1865: De La Rue stampò francobolli per diversi stati italiani durante questo periodo. Esempi notevoli includono francobolli per Toscana, Modena e Romagna. Questi francobolli sono rari e molto apprezzati a causa della loro produzione limitata e del contesto storico dell'Unità d'Italia.

3. Emissioni Umberto I 1879-1890: De La Rue stampa francobolli definitivi durante il regno di re Umberto I. Questi francobolli presentano il profilo del re e varie denominazioni. Alcuni dei tagli di valore più elevato di questo periodo sono relativamente rari e richiedono un premio tra i collezionisti.

4. Francobolli italiani 1890-1891: De La Rue stampò i francobolli italiani di questo periodo, che presentavano disegni intricati e utilizzavano la tecnica di stampa della fotocalcografia. Questi francobolli, in particolare i tagli più alti, sono ricercati dai collezionisti per il loro design accattivante e la relativa scarsità.

5. Emissione della vittoria del 1911-1921: francobolli stampati da De La Rue per commemorare il coinvolgimento dell'Italia nella prima guerra mondiale e la successiva vittoria. Questi francobolli presentano disegni allegorici, ritratti e scene legate alla guerra. Alcune varietà e rari errori di stampa all'interno di questo numero possono essere molto apprezzati dai collezionisti.

È importante notare che la rarità e il valore dei francobolli possono variare in base a fattori quali condizioni, rarità di varietà specifiche e domanda tra i collezionisti. Inoltre, la valutazione e la certificazione di esperti sono spesso necessarie per determinare l'autenticità e il grado di francobolli rari.

Se avete o vi siete imbattuti in francobolli italiani stampati da De La Rue, è consigliabile consultare esperti di francobolli o filatelisti professionisti per valutarne accuratamente la rarità e il potenziale valore."

Da tenere presente che ho fatto le domande in inglese e le risposte sono in inglese poi tradotte, quindi potrebbero non essere fluida.

Al netto di potenziali imprecisioni, il risultato è notevole

Che ne pensate?
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ameis33
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da ameis33 »

Non ho grandi competenze per giudicare quello che dici, ma ho fatto la stessa prova facendo domande sui primi francobolli polacchi.
Le risposte non erano sbagliate, ma imprecise. Quando cercavo di puntualizzare le imprecisioni, le risposte che ricevevo erano ugualmente imprecise, ma date con sicurezza tale da farmi quasi dubitare che fossi io in errore.
Ho chiesto riferimenti dove poter validare le cose che mi diceva, ho dovuto insistere tre-quattro volte prima che mi dasse dei link, dei quali nessuno funzionante. Credo che trattandosi di siti polacchi, mentre il dialogo era in inglese, li avesse tradotti in inglese (il sito phila.pl è diventato filat.pl).
Gli ho chiesto il titolo di qualche libro, mi ha detto il "Polskie znaki pocztowe", ma me lo ha dato tradotto il inglese. Gli chiedo se poteva essere quell'altro, mi dice prima di no, poi che forse si, poi che si avevo ragione. L'autore del libro me lo ha dato sbagliato. Quando gli chiedo se era sicuro dell'autore lo stesso... Come faccio ad essere sicuro io? Perchè quel libro ce l'ho.
Certo si ha l'impressione di parlare con una persona, ma l'opinione che mi sono fatto è quella di sopra. Risposte imprecise ma date con sicurezza. Mi sono fatto l'opinione che è meglio avere le fonti di partenza, quindi il link o i riferimenti ai testi di partenza, e poi verificarle noi stessi per avere risposte corrette, quindi meglio il vecchio google...
Mi ricorda il vecchio Eliza... Hello, i'm Eliza, tell me your troubles
Giorgio Di Raimo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Non c’è alcuna “Intelligenza” in tutto ciò. C’è una maggiore velocità di sintesi da raccolta informazioni disseminate nel web che se sono lacunose ed imprecise danno una sintesi lacunosa e imprecisa.
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LucaP74
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da LucaP74 »

Anche gli uomini che hanno informazioni parziali e lacunosa, traggono conclusioni e danno risposte coerenti con esse. Eppure la chiamiamo intelligenza umana, proprio perché è un processo di miglioramento ed affinamento. Io trovo che un sistema che fornisce queste informazioni magari lacunosa od imprecise contenga qualcosa di nuovo ed interessante. Ovviamente da maneggiare con cura e migliorabile. Ma se pensiamo a cosa era internet 20 anni e cosa è oggi....
Giorgio Di Raimo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

LucaP74 ha scritto: 28 maggio 2023, 14:17 Anche gli uomini che hanno informazioni parziali e lacunosa, traggono conclusioni e danno risposte coerenti con esse. Eppure la chiamiamo intelligenza umana, proprio perché è un processo di miglioramento ed affinamento. Io trovo che un sistema che fornisce queste informazioni magari lacunosa od imprecise contenga qualcosa di nuovo ed interessante. Ovviamente da maneggiare con cura e migliorabile. Ma se pensiamo a cosa era internet 20 anni e cosa è oggi....
Anche questa infatti non è intelligenza, ma immagazzinare informazioni e trarne una sintesi; le macchine lo fanno più velocemente. L’Intelligenza , invece, è creare qualcosa di nuovo, e può essere solo umana. Il termine IA è sbagliato concettualmente e volutamente per renderlo più vendibile. Nessuna macchina può inventare qualcosa di nuovo, ma può solo ripetere o ricombinare cose inventate dall’intelligenza umana. L’IA può parlare in maniera più o meno accurata del francobollo ma non lo avrebbe mai potuto inventare. È tutto tranne che intelligente.
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rodedo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da rodedo »

Giorgio Di Raimo ha scritto: 28 maggio 2023, 14:51
LucaP74 ha scritto: 28 maggio 2023, 14:17 Anche gli uomini che hanno informazioni parziali e lacunosa, traggono conclusioni e danno risposte coerenti con esse. Eppure la chiamiamo intelligenza umana, proprio perché è un processo di miglioramento ed affinamento. Io trovo che un sistema che fornisce queste informazioni magari lacunosa od imprecise contenga qualcosa di nuovo ed interessante. Ovviamente da maneggiare con cura e migliorabile. Ma se pensiamo a cosa era internet 20 anni e cosa è oggi....
Anche questa infatti non è intelligenza, ma immagazzinare informazioni e trarne una sintesi; le macchine lo fanno più velocemente. L’Intelligenza , invece, è creare qualcosa di nuovo, e può essere solo umana. Il termine IA è sbagliato concettualmente e volutamente per renderlo più vendibile. Nessuna macchina può inventare qualcosa di nuovo, ma può solo ripetere o ricombinare cose inventate dall’intelligenza umana. L’IA può parlare in maniera più o meno accurata del francobollo ma non lo avrebbe mai potuto inventare. È tutto tranne che intelligente.
Giorgio, concordo con te per quanto riguarda Chat GPT che "crea" testi facendo sintesi delle informazioni recuperate.
Ma esistono altre applicazioni basate anch'esse sulla tecnologia AI che creano disegni, "quadri" o altre forme di "arte" (notare le virgolette). In quel caso il prodotto è originale al 100% e quindi frutto di "intelligenza", per quanto artificiale.
Certo, la scelta dei termini è dovuta a fattori commerciali e sarebbe stato più corretto trovare un termine differente, ma non saprei quale.
-
Rosario
Giorgio Di Raimo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

rodedo ha scritto: 28 maggio 2023, 14:58
Giorgio Di Raimo ha scritto: 28 maggio 2023, 14:51
LucaP74 ha scritto: 28 maggio 2023, 14:17 Anche gli uomini che hanno informazioni parziali e lacunosa, traggono conclusioni e danno risposte coerenti con esse. Eppure la chiamiamo intelligenza umana, proprio perché è un processo di miglioramento ed affinamento. Io trovo che un sistema che fornisce queste informazioni magari lacunosa od imprecise contenga qualcosa di nuovo ed interessante. Ovviamente da maneggiare con cura e migliorabile. Ma se pensiamo a cosa era internet 20 anni e cosa è oggi....
Anche questa infatti non è intelligenza, ma immagazzinare informazioni e trarne una sintesi; le macchine lo fanno più velocemente. L’Intelligenza , invece, è creare qualcosa di nuovo, e può essere solo umana. Il termine IA è sbagliato concettualmente e volutamente per renderlo più vendibile. Nessuna macchina può inventare qualcosa di nuovo, ma può solo ripetere o ricombinare cose inventate dall’intelligenza umana. L’IA può parlare in maniera più o meno accurata del francobollo ma non lo avrebbe mai potuto inventare. È tutto tranne che intelligente.
Giorgio, concordo con te per quanto riguarda Chat GPT che "crea" testi facendo sintesi delle informazioni recuperate.
Ma esistono altre applicazioni basate anch'esse sulla tecnologia AI che creano disegni, "quadri" o altre forme di "arte" (notare le virgolette). In quel caso il prodotto è originale al 100% e quindi frutto di "intelligenza", per quanto artificiale.
Certo, la scelta dei termini è dovuta a fattori commerciali e sarebbe stato più corretto trovare un termine differente, ma non saprei quale.
Si so che altri tipi fanno ciò, infatti ho usato anche il termine ”ricombinare”…ma rimane il fatto che non è intelligenza perché non ha inventato e pensato la geometria ma usa quando creato dall’intelligenza umana e lo ricombina…in alcuni tipi di arte tra l’altro, tipo la musica, non possedendo il sentimento, non può eguagliare l’uomo ma lo scopiazza…almeno per chi è esperto. E sta qui il grande pericolo: basandosi sulla sintesi e ricombinazione di miliardi di dati ed info a cui può attingere da un contenitore che è il web, arriva a conclusioni, sintesi e ricombinazioni controllate dai padroni del web, che possono immettere o non immettere dati secondo la loro convenienza. Se tutti si abituassero a ricevere info solo dall’IA , immaginate voi. Già avviene con i media e i social, ma qui è molto più evoluta ed invasiva. Inoltre facendo più velocemente “lavori, arti e mestieri” le dovrebbe essere impedito di competere con quelli umani ed essergli vietato di esporre opere sui canali di informazione, ed essere relegata a mera curiosità. Immaginate infatti cosa potrebbe anche accadere se video creati dall’IA assurgessero a fonte di notizia su un Tg …
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Stefano T
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Stefano T »

Ciao:

Le AI o IA possono essere molto pericolose, soprattutto in previsione di quello che potrebbero fare nei prossimi decenni attraverso una loro evoluzione ed infiltrazione capillare in molte delle attività umane.
Temo che si stia sottovalutando il problema e l'eccessivo entusiasmo "per la novità" che vedo in giro, anche da parte di persone che ne masticano, mi preoccupa.

Occorrerebbe fermarsi un attimo e iniziare a valutare seriamente tutti i vari aspetti, presenti ma soprattutto futuri, che questo step nella tecnologia potrebbe portare.
Ciao: Ciao: Ciao:

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Vacallo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Vacallo »

Stefano T ha scritto: 28 maggio 2023, 19:26 Ciao:

Le AI o IA possono essere molto pericolose, soprattutto in previsione di quello che potrebbero fare nei prossimi decenni attraverso una loro evoluzione ed infiltrazione capillare in molte delle attività umane.
Temo che si stia sottovalutando il problema e l'eccessivo entusiasmo "per la novità" che vedo in giro, anche da parte di persone che ne masticano, mi preoccupa.

Occorrerebbe fermarsi un attimo e iniziare a valutare seriamente tutti i vari aspetti, presenti ma soprattutto futuri, che questo step nella tecnologia potrebbe portare.
è quello che mi chiedo anche io, anche ascoltando o leggendo giornalisti che ne parlano di questa AI. Dove andiamo e dove arriveremo?
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
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Enricodm
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Enricodm »

Quali saranno le potenzialità di chat gpt lo capiremmo strada facendo, non lo userei per fargli delle domande alla Google tipo “raccontami dei francobolli …” perché secondo me Google è meglio.
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cirneco giuseppe
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da cirneco giuseppe »

Comunque non si è completamente sbagliata sui De La Rue.
La casa inglese non solo produsse i francobolli che tutti ben conosciamo all'inizio del Regno d'Italia.
Ma anche nel 1930 contribuì con la realizzazione dei cilindri di stampa dei 4 francobolli calcografici della serie Virgilio.
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

________________________________________________
NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it

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LucaP74
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da LucaP74 »

Concordo sul fatto che questi strumenti vadano usati con buon senso. E vi sono molte aree grigie che andranno chiarite e normate. Ma probabilmente solo poche decine di persone di questa chat avrebbero potuto rispondere meglio di chat gpt alla mia domanda, ed una buona parte solo dopo aver speso un po di tempo, per ricordare, elaborare e fare prove di testo. Pensare che questo strumento sia solo un "aggregatore veloce" , non ne coglie la natura. La velocità di calcolo è tutto nell'innovazione tecnologica ed ha permesso di nel tempo di avere questo forum interattivo online, le foto digitali ed i cataloghi fitti fitti di info e belli colorati, tutte cose che gli appassionati di filatelia oggi danno per scontati. La velocità con cui la macchina aggrega dati e li riporta in un testo magari didascalico, formale ed anche impreciso, è formidabile. E comunque anche gli umani aggregano : i libri e gli studi non nascono per partogenesi spontanea, ma per un lavoro di aggregazione ed elaborazione di informazioni e dati a loro volta generati da altre fonti. L'uomo sforna gia' milioni di libri inutili e miliardi di informazioni già parziali , ottuse e false. Non credo che l'AI peggiorerà lo scenario.
Come sempre la chiave è avere strumenti propri per valutare la bontà e l'uso di quello che ci viene proposto, che sia chat gpt od un TG serale.
Giorgio Di Raimo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

[quote.
Come sempre la chiave è avere strumenti propri per valutare la bontà e l'uso di quello che ci viene proposto, che sia chat gpt od un TG serale.
[/quote]

Il problema è proprio questo: noi “boomer” abbiamo comunque un baglio “antico” che viene da una formazione tradizionale che ci ha insegnato a controllare le fonti e ancor prima lo spirito critico. I nativi digitali di ora già hanno subito una scuola da vergogna, quelli di domani sarà peggio, e se li abitui ad informarsi, perché indubbiamente comodo, da l’IA prima di tutto saranno in balia di chi scrive il “magazzino “ da dove attinge l’IA , secondo poi diventeranno ben presto “inutili” perché non sapranno più usare l’intelligenza umana…
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maupoz
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da maupoz »

Ciao:

mah!

diciamo che alcune informazioni ....lasciano dei dubbi .... :mmm: ....forse mi è sfuggito qualcosa

alcuni punti ...????

2. Tecniche di stampa pionieristiche: De La Rue ha introdotto diverse tecniche di stampa innovative nei francobolli italiani. Sono stati tra i primi a utilizzare la fotoincisione, un processo che consentiva dettagli intricati e disegni più fini. La fotoincisione fu utilizzata in particolare negli anni Novanta dell'Ottocento per i francobolli italiani.

.. :mmm: ..cosa intende con "fotoincisione" ....utilizzata da De La Rue per i francobolli italiani


5. Francobolli di posta aerea: De La Rue stampava anche francobolli di posta aerea per l'Italia.

.. :mmm: ...quali sono i francobolli di posta aerea che la De la Rue ha stampato per l'Italia


6. Varietà di filigrane: De La Rue ha utilizzato varie filigrane sui francobolli italiani.

----- :mmm: ...varie filigrane... :mmm: ...quante e quali


2. Emissioni Stati Italiani 1863-1865: De La Rue stampò francobolli per diversi stati italiani durante questo periodo. Esempi notevoli includono francobolli per Toscana, Modena e Romagna. Questi francobolli sono rari e molto apprezzati a causa della loro produzione limitata e del contesto storico dell'Unità d'Italia.

..... :mmm: :mmm: :mmm: ..... De La Rue ha stampato francobolli per Toscana,Modena e Romagna...devono essere vere rarità ...


5. Emissione della vittoria del 1911-1921: francobolli stampati da De La Rue per commemorare il coinvolgimento dell'Italia nella prima guerra mondiale e la successiva vittoria.

... :mmm: ....chiedere a intelligenza artificiale ...."raccontami dei francobolli italiani stampati dall'Officina Carte Valori di Torino"


.... :mmm: :mmm: ...in un futuro i certificati saranno prodotti direttamente dall'intelligenza artificiale che certamente non incorrerà in errori .... :mmm: :mmm: ....al momento e per i prossimi XXXX anni ....forse ...non è ancora il caso... .. potremmo avere un francobollo della tiratura De La Rue per un "posta aerea di Toscana".... :-))
Ciao: Ciao:
Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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Andrea61
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Andrea61 »

Certamente le ironie sono, al momento, facili.

Su ChatGPT mi limito ad un paio di osservazioni.

1) Negare l' "intelligenza" di un sistema solo sul fatto che questo commette errori spesso evidenti per un esperto rischia di essere un doppiopesismo. L'intelligenza umana non garantisce l'assenza di errori, anzi se non si è realmente esperti di un qualcosa di specifico l'intuito ed il buon senso dell'intelligenza umana portano molto spesso a conclusioni errate. Intelligenza non è sinonimo di correttezza.

2) ChatGPT è un sistema appena nato che deve essere considerato a tutti gli effetti ancora primitivo. Usare il metro di ChatGPT per misurare le possibilità ed i traguardi raggiungibili dall'intelligenza artificiale è un errore potenzialmente colossale. Pensate a cosa vorrebbe dire valutare l'impatto e le implicazioni dell'aeronautica avendo a disposizione solo l'aeroplano dei fratelli Wright o magari i disegni di Leonardo.

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Naturalmente lo stesso concetto di "intelligenza" è ambiguo. Sicuramente l'intelligenza non è caratterizzabile con un unico parametro o indice ma nessuno sa cosa sia esattamente, così come non si sa come si arrivi all'autocoscienza. Quello che è certo, ma senza che questo poi aiuti molto a chiarire la situazione, è che intelligenza (e autocoscienza) sono prodotti collaterali dell'attività neurologica.

Stando così le cose non mi è per nulla chiaro del perché, in linea di principio una volta che i dettagli del funzionamento del nostro cervello saranno più chiari, non si possa ricreare artificialmente il pensiero e l'intelligenza, qualunque cosa questa sia. Si sente dire qua e là che l'intelligenza umana è inimitabile e che non potrà mai essere ricreata artificialmente. Mi sembra un'affermazione molto più fideistica che non basata su considerazioni fattuali. Anzi, la vedo più che altro come una manifestazione dell'arroganza umana; la stessa arroganza che ci faceva pensare al centro dell'universo, cosa smentita dalla teoria eliocentrica prima e dalla cosmologia moderna poi, o che ci dava un posto privilegiato nel regno animale, cosa smentita dalla teoria dell'evoluzione.

Se e quando si riuscirà a produrre un sistema artificiale in grado di interagire con gli umani in maniera indistinguibile da un umano stesso, l'essenza del cosiddetto test di Turing, si vedrà nei prossimi decenni. Certo la cosa ha enormi implicazioni sia da un punto di vista filosofico (se una macchina manifesta la stessa intelligenza di un uomo in cosa va a consistere la differenza? c'è una differenza?), sia da un punto di vista legale. Ma può essere anche motivo di forti preoccupazioni: nel momento in cui viene in essere un'intelligenza pari alla nostra chi garantisce che essa non persegua i propri obiettivi e non entri in competizione? Anche senza immaginare situazioni fantascientifico/distopiche estreme la questione non lascia totalmente tranquiilli.

Riguardo al "fermiamoci a riflettere" che qualcuno propone penso che sia una proposta del tutto illusoria. La storia insegna che l'uomo non si è mai fermato davanti a nulla e non credo lo farà questa volta.
Andrea

=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
Giorgio Di Raimo
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Re: Ho chiesto a Chat GPT....

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Mi sono fatto spiegare da un programmatore, anche di intelligenza artificiale dal 2017, cosa è. Per prima cosa mi ha detto che questa è una tecnologia vecchia ma innestata su mezzi enormi ( di costo investimento) a cui è stato messo il termine “intelligenza” per motivi commerciali , per renderla accattivante e convincere più persone possibili ad usarla, cioè ,in qualche modo a comprarla. È un programma che fa quello per cui è stato programmato, ma all’interno di un super server e qui immagazzina una quantità enorme di dati presi dalla rete ( costo sostenibile solo a pochi Big). Non fa niente da sola e niente di diverso da quello per cui è stata programmata; non può creare niente di nuovo, per cui non ha niente di intelligente secondo lui che è quello che la programma . Non si pone domande, non ha coscienza, ma esegue ordini con una velocità di esecuzione elevatissima. Può creare un opera d’arte di sana pianta secondo una certa richiesta, ma ogni singolo tratto che la compone è preso dalla rete: non può creare niente di nuovo . Esiste una versione aggiornata che una volta ricevuto un obiettivo da sola va avanti fino a che non lo raggiunge, lavorando in modo continuo da sola, provando e riprovando, sino a che non lo ha raggiunto continua i suoi calcoli, prove, ricombinazioni. Questa versione ,di cui non ricordo il nome ,è stata rilasciata per uso pubblico. Un pazzo ha usato questo rilascio per attivate Caos Gp a cui è stato dato l’obiettivo di distruggete la razza umana; da sola ha deciso ,tra le varie cose , di crearsi milioni di profili in tutti i social tipo Twitter ecc ecc e va avanti aggiornando il suo stato di avanzamento , eseguendo il comando che le è stato dato, utilizzando la rete in continuo.
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