Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Torino 1859. Va bene che bisognava sollennizzare l'annessione di Milano, ma insomma.....
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Riccardo Bodo
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Molto bello. Grazie Riccardo.
Ma guarda un po' neanche un vino italiano eppure in Piemonte ce ne sono di eccellenti.
Forse si doveva rispettare l'assonanza con le pietanze espresse in francese. Oppure lo chef era d'oltralpe.
Ma guarda un po' neanche un vino italiano eppure in Piemonte ce ne sono di eccellenti.
Forse si doveva rispettare l'assonanza con le pietanze espresse in francese. Oppure lo chef era d'oltralpe.
Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
A me pare che nemmeno le pietanze presentino piatti nostrani, a parte quello piemontese
Andy66
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- francesco luraschi
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Mi sembra piuttosto inquietante l'abbinamento potage e sherry/madeira.
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Francesco
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- Matraire1855
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Perché?francesco luraschi ha scritto: ↑11 ottobre 2024, 20:52 Mi sembra piuttosto inquietante l'abbinamento potage e sherry/madeira.
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- francesco luraschi
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Premetto che non mi intendo di vini. Certamente so distinguere un vino buono da uno che non lo è (in linea di massima la qualità del vino è direttamente proporzionale al prezzo ma non è detto che lo sia) ma oltre una determinata cifra ritengo si tratti di roba da intenditori e poi anche lì ... mah!Matraire1855 ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 8:15Perché?francesco luraschi ha scritto: ↑11 ottobre 2024, 20:52 Mi sembra piuttosto inquietante l'abbinamento potage e sherry/madeira.
Anni fa sono stato a Bolgheri e ricordo di avere visto assaggi da 40 euro, così come bottiglie vuote di Sassicaia vendute a 5 euro.
Non ricordo di avere mai bevuto sherry e Porto con primi piatti, quindi li ho abbinati a qualcosa di dolce o di salato e da questo la mia opinione "inquietante".
Andando a memoria con quanto scritto ne Il Gattopardo ho avuto l'impressione che si trattasse di abbinamenti ormai caduti in disuso.
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- Matraire1855
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Il senso comune relega, sbagliando, questi vini "liquorosi" a un fine pasto o a vini da meditazione.francesco luraschi ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 17:30Matraire1855 ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 8:15Perché?francesco luraschi ha scritto: ↑11 ottobre 2024, 20:52 Mi sembra piuttosto inquietante l'abbinamento potage e sherry/madeira.
Non ricordo di avere mai bevuto sherry e Porto con primi piatti, quindi li ho abbinati a qualcosa di dolce o di salato e da questo la mia opinione "inquietante".
Francesco
Allora come al giorno d'oggi, il consumatore attento sa che sono invece vini da antipasto se non da pesci dal sapore molto caratterizzato ( ho fotografato la contro etichetta del primo sherry che ho trovato in casa, che lo conferma).
Da specialista posso confermare che tutti gli abbinamenti cibi/vino di questo menù sono tutti corretti. La scelta dei vini si è concentrata su quelli francesi per essere su un campo neutro. Se si fossero scelti solo vini piemontesi avrebbe dato l' impressione di voler forzare una superiorità piemontese nei confronti della produzione lombarda.
Teniamo presente che la classificazione di qualità dei vini francesi venne legiferata nel 1855 (rimasta inalterata fino ad oggi salvo due vini). Per una cosa analoga in Italia abbiamo dovuto aspettare il 1966. Ecco perché i francesi sono avanti a noi
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Grazie, molto interessante.Matraire1855 ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 20:28Il senso comune relega, sbagliando, questi vini "liquorosi" a un fine pasto o a vini da meditazione.francesco luraschi ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 17:30Matraire1855 ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 8:15Perché?francesco luraschi ha scritto: ↑11 ottobre 2024, 20:52 Mi sembra piuttosto inquietante l'abbinamento potage e sherry/madeira.
Non ricordo di avere mai bevuto sherry e Porto con primi piatti, quindi li ho abbinati a qualcosa di dolce o di salato e da questo la mia opinione "inquietante".
Francesco
Allora come al giorno d'oggi, il consumatore attento sa che sono invece vini da antipasto se non da pesci dal sapore molto caratterizzato ( ho fotografato la contro etichetta del primo sherry che ho trovato in casa, che lo conferma).
Da specialista posso confermare che tutti gli abbinamenti cibi/vino di questo menù sono tutti corretti. La scelta dei vini si è concentrata su quelli francesi per essere su un campo neutro. Se si fossero scelti solo vini piemontesi avrebbe dato l' impressione di voler forzare una superiorità piemontese nei confronti della produzione lombarda.
Teniamo presente che la classificazione di qualità dei vini francesi venne legiferata nel 1855 (rimasta inalterata fino ad oggi salvo due vini). Per una cosa analoga in Italia abbiamo dovuto aspettare il 1966. Ecco perché i francesi sono avanti a noi
Una domanda: ma la scelta dei due vini tedeschi ha qualche significato particolare o è legata al piatto?
Francesco
P.S. Mi sembra di ricordare la cantina Tio Pepe a Jerez. Non escludo di avere assaggiato il Xeres proprio lì. Ma sono passati tanti anni ...
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Non so se vi fosse un motivo significativo nascosto.francesco luraschi ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 20:47
Grazie, molto interessante.
Una domanda: ma la scelta dei due vini tedeschi ha qualche significato particolare o è legata al piatto?
Francesco
Propendo più per un motivo estetico. I tartufi alla piemontese sarebbe stato un campo minato se si fosse utilizzato un qualsiasi vino mosso. Sarebbe andato bene il Lafitte del piatto precedente ma avrebbe sovrastato troppo il sapore del tartufo nero cotto facendolo sembrare un tubero qualsiasi, quasi una patata. La dolcezza dei piselli sembra messa lì apposta a smorzare i picchi di gusto e allora ecco la scelta del vino Renano a fare da unione a questi due contorni, quasi una zona cuscinetto fra la portata precedente (i beccaccini) e la successiva (il giovane fagiano).
Tanto poi con il fagiano si abbina uno Champagne che probabilmente accompagna fino alla fine del pranzo.
Una ultima cosa: non capisco l'indicazione "Paqueret". Forse qualcuno di madrelingua francese ci può illuminare cosa si intenda
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Grazie!Matraire1855 ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 21:49Non so se vi fosse un motivo significativo nascosto.francesco luraschi ha scritto: ↑13 ottobre 2024, 20:47
Grazie, molto interessante.
Una domanda: ma la scelta dei due vini tedeschi ha qualche significato particolare o è legata al piatto?
Francesco
Propendo più per un motivo estetico. I tartufi alla piemontese sarebbe stato un campo minato se si fosse utilizzato un qualsiasi vino mosso. Sarebbe andato bene il Lafitte del piatto precedente ma avrebbe sovrastato troppo il sapore del tartufo nero cotto facendolo sembrare un tubero qualsiasi, quasi una patata. La dolcezza dei piselli sembra messa lì apposta a smorzare i picchi di gusto e allora ecco la scelta del vino Renano a fare da unione a questi due contorni, quasi una zona cuscinetto fra la portata precedente (i beccaccini) e la successiva (il giovane fagiano).
Tanto poi con il fagiano si abbina uno Champagne che probabilmente accompagna fino alla fine del pranzo.
Una ultima cosa: non capisco l'indicazione "Paqueret". Forse qualcuno di madrelingua francese ci può illuminare cosa si intenda
Il Paqueret sembrerebbe essere una sorta di cocktail/infuso. A dire il vero mi sembra il nostro vin brulé fatto però con il vino bianco.
https://lacuisinedefabrou.fr/Recettes/paquerettes.htm
https://www.google.it/books/edition/Le_ ... frontcover
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Ammiro le vostre analisi, ma io mi ero semlicemente stupito per la quantita' delle portate e del cibo..... Certamente oggi si sarebbe piu' attenti alle questioni dietetiche.
Riccardo Bodo
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Sembra plausibile che fosse un digestivo. In un primo momento pensavo più a queste cose che mostro in fotofrancesco luraschi ha scritto: ↑14 ottobre 2024, 7:26
Grazie!
Il Paqueret sembrerebbe essere una sorta di cocktail/infuso. A dire il vero mi sembra il nostro vin brulé fatto però con il vino bianco.
https://lacuisinedefabrou.fr/Recettes/paquerettes.htm
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Come tutti i menù, serviva a dare un segno di opulenza. Non è detto che ogni portata elencata fosse un piattone pieno. Più probabile che ognuno scegliesse dai vassoi circolanti nelle mani dei camerieri calibrando la quantità e scegliendo o tralasciando ciò che più piaceva o meno apprezzava.
Divertente sarebbe poter fare dei paragoni con menù dei congressi filatelici storici confrontati con la sciatteria di quelli moderni
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Comunque, rispetto ai menu d'epoca, il numero di portate e' stato ridotto:
Cena del G20 del 30/10/2021:
Per antipasto verrà servito salmone marinato all’aneto con polvere di olive, poi un risotto alla zucca seguito da filetti di spigola con verdure della tenuta presidenziale di Castelporziano, di contorno sfoglia di pomodoro e sedano rapa, cuori di cariofi e patate farcite; per dessert una crema di mandarino al vapore.
Basta confrontarli con i menu del 1883 o del 1930
Cena del G20 del 30/10/2021:
Per antipasto verrà servito salmone marinato all’aneto con polvere di olive, poi un risotto alla zucca seguito da filetti di spigola con verdure della tenuta presidenziale di Castelporziano, di contorno sfoglia di pomodoro e sedano rapa, cuori di cariofi e patate farcite; per dessert una crema di mandarino al vapore.
Basta confrontarli con i menu del 1883 o del 1930
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Ultima modifica di somalafis il 14 ottobre 2024, 11:04, modificato 1 volta in totale.
Riccardo Bodo
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Sembra il menù di un ospizio di lusso
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Re: Ma quanto si mangiava in una cena di gala....
Confesso che ero reduce dalla visione in tv del film: ''Il gusto delle cose'' di Tran Ahn Hung con Juliette Binoche e Benoît Magimel, in cui una cuoca strordinaria preparava manicaretti nell'Ottocento. La cosa che aveva colpito era la quantita' di cibo che i protagonisti riuscivano a mangiare!!!!!!!!!!!!!!!!!
Riccardo Bodo
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