Nuova asta Cambi in Milano ...
Moderatore: robymi
-
- Messaggi: 505
- Iscritto il: 29 luglio 2007, 21:30
Nuova asta Cambi in Milano ...
Cari Amici,
è online il catalogo prossima asta "Cambi" di Storia Postale e Filatelia ...
Cambi Casa d’Aste torna a primi giorni di dicembre con un grande appuntamento dedicato alla Storia Postale e alla Filatelia.
Sul sito web della stessa casa d'aste è visionabile il catalogo #970 della prossima asta live di filatelia che si svolgerà a Milano in data 4 dicembre, asta tenuta in due tornate alle ore 10:00 e alle ore 15:00.
Sarà battuta un’attenta e bella selezione di lettere degli Antichi Stati Italiani e di francobolli di tutto il mondo.
Ricordo che il direttore del dipartimento filatelia e storia postale è il Dott. Daniele Fabris, disponibile per ogni chiarimento in merito a questa vendita ed per eventuali conferimenti per le future aste.
Vendita visionabile sul web:
https://issuu.com/cambicasadaste/docs/1 ... lor=222222
Cordialità !
Franco
è online il catalogo prossima asta "Cambi" di Storia Postale e Filatelia ...
Cambi Casa d’Aste torna a primi giorni di dicembre con un grande appuntamento dedicato alla Storia Postale e alla Filatelia.
Sul sito web della stessa casa d'aste è visionabile il catalogo #970 della prossima asta live di filatelia che si svolgerà a Milano in data 4 dicembre, asta tenuta in due tornate alle ore 10:00 e alle ore 15:00.
Sarà battuta un’attenta e bella selezione di lettere degli Antichi Stati Italiani e di francobolli di tutto il mondo.
Ricordo che il direttore del dipartimento filatelia e storia postale è il Dott. Daniele Fabris, disponibile per ogni chiarimento in merito a questa vendita ed per eventuali conferimenti per le future aste.
Vendita visionabile sul web:
https://issuu.com/cambicasadaste/docs/1 ... lor=222222
Cordialità !
Franco
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
grazie Franco per la segnalazione
"pesco" una chicca relativa ai primi mesi di attività dell'officina carte valori di Torino
nella descrizione del pezzo è spiegato che si tratta della nota datata 13 luglio 1866 con riportato il quantitativo di latte di inchiostro inviate dalla De La Rue all'officina carte valori per un totale di 587 lattine pari a 3.435 libbre ....circa 1.550 chilogrammi
...sul fondo del foglio ci sono anche i SAGGI degli otto valori della serie iniziale ...manca il 2 centesimi che pure era stato emesso nel marzo 1865
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Da notare come tra i soprastampati SAGGIO, al pari del solito 2 Lire, anche il 30 cent. risulta essere un dentellato, ritagliato.
Stefano
-------------
S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
SOSTENITORE
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Bel catalogo e bellissimi lotti ... mi sembra però che le stime, e quindi le basi di partenza, siano molto alte considerando il contesto di mercato.
Mi riferisco in particolare agli ASI.
Marco
Mi riferisco in particolare agli ASI.
Marco
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Non è esattamente così. Le basi non sono "molte alte". Le basi sono (all'incirca) i "prezzi d'aggiudicazione" del giro precedente.
Prendi questa lettera, ad esempio (lotto n. 125).
Era stata proposta da Viennafil, nel 2019. Partiva da una base di 8.000 euro ed è stata aggiudicata a 15.000, a cui bisognava sommare le commissioni del 24%, per un netto a pagare di 18.600 euro.
Quindi, ora, il ragionamento molto "basic" sarebbe il seguente: se appena cinque anni fa c'erano almeno due collezionisti disposti a pagare all'incirca 18.000 euro (l'aggiudicatario e l'underbidder) si presume che l'underbidder di allora ci sia ancor oggi, e sia ancora disposto a sborsare una cifra dello stesso ordine di grandezza.
Il ragionamento magari sarà vincente (glielo auguro) ma rimane ingenuo, e non tanto perché presume la permanenza dell'underbidder di allora (se proprio lui, o un altro, qualcuno potenzialmente interessato si trova sempre per oggetti del genere) quanto perché ignora che oggi - ahimè - ai collezionisti piace vedere scorrere il sangue.
Un oggetto può partire da 8.000 euro, essere aggiudicato a 15.000, e arrivare quindi a presentare un conto finale di circa 18.000.
Oppure può partire direttamente da 15.000, essere aggiudicato alla base, e presentare ancora conto di circa 18.000 euro.
Oppure - per chiudere le possibilità - potrebbe essere offerto a prezzi netti, a trattativa privata, a 18.000 euro.
Alla fine, sempre 18.000 euro se ne sono andati, al calcolo bruto, ma i tre casi non non sono equivalenti nella contabilità psicologica dei più: il primo caso è indiscutibilmente il migliore (qualcuno direbbe "il più vero"), il terzo è il peggiore (qualcuno direbbe che "ti hanno derubato") e il secondo è una via di mezzo in cui la soddisfazione è disturbata da un retrogusto amarognolo (bene averlo preso alla base, ma, accidenti, possibile che interessava soltanto a me?).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Napoli1860 ha scritto: ↑29 novembre 2024, 11:13
Non è esattamente così. Le basi non sono "molte alte". Le basi sono (all'incirca) i "prezzi d'aggiudicazione" del giro precedente.
Prendi questa lettera, ad esempio (lotto n. 125).
125.jpg
Era stata proposta da Viennafil, nel 2019. Partiva da una base di 8.000 euro ed è stata aggiudicata a 15.000, a cui bisognava sommare le commissioni del 24%, per un netto a pagare di 18.600 euro.
Quindi, ora, il ragionamento molto "basic" sarebbe il seguente: se appena cinque anni fa c'erano almeno due collezionisti disposti a pagare all'incirca 18.000 euro (l'aggiudicatario e l'underbidder) si presume che l'underbidder di allora ci sia ancor oggi, e sia ancora disposto a sborsare una cifra dello stesso ordine di grandezza.
Il ragionamento magari sarà vincente (glielo auguro) ma rimane ingenuo, e non tanto perché presume la permanenza dell'underbidder di allora (se proprio lui, o un altro, qualcuno potenzialmente interessato si trova sempre per oggetti del genere) quanto perché ignora che oggi - ahimè - ai collezionisti piace vedere scorrere il sangue.
Un oggetto può partire da 8.000 euro, essere aggiudicato a 15.000, e arrivare quindi a presentare un conto finale di circa 18.000.
Oppure può partire direttamente da 15.000, essere aggiudicato alla base, e presentare ancora conto di circa 18.000 euro.
Oppure - per chiudere le possibilità - potrebbe essere offerto a prezzi netti, a trattativa privata, a 18.000 euro.
Alla fine, sempre 18.000 euro se ne sono andati, al calcolo bruto, ma i tre casi non non sono equivalenti nella contabilità psicologica dei più: il primo caso è indiscutibilmente il migliore (qualcuno direbbe "il più vero"), il terzo è il peggiore (qualcuno direbbe che "ti hanno derubato") e il secondo è una via di mezzo in cui la soddisfazione è disturbata da un retrogusto amarognolo (bene averlo preso alla base, ma, accidenti, possibile che interessava soltanto a me?).
Sempre che il venditore:
1) non consideri l inflazione di 5 anni,
2) pensi che il mercato abbia acquirenti per sostenere il prezzo
l impressione é che tengano i prezzi di partenza alti, poiché cosí basta un solo acquirente per avere realizzo, visto che non mi sembra ci sia la fila di offerte..
Colleziono ASFE, poste locali, bogus e phantom stamps.
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
Instagram
https://www.instagram.com/1899asfe/
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
https://www.instagram.com/1899asfe/
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Ciao, buongiorno,Daniele ha scritto: ↑30 novembre 2024, 0:17
Sempre che il venditore:
1) non consideri l inflazione di 5 anni,
2) pensi che il mercato abbia acquirenti per sostenere il prezzo
l impressione é che tengano i prezzi di partenza alti, poiché cosí basta un solo acquirente per avere realizzo, visto che non mi sembra ci sia la fila di offerte..
il discorso inflattivo lo terrei in secondo piano, considerato che parliamo di beni voluttuari e non di consumo.
Più interessante, invece, il discorso sugli “acquirenti che sostengono il prezzo”, sulla “fila di offerte”.
Questi concetti in parte esistono in natura, ma per lo più si possono creare artificialmente, e, una volta creati, serve collocarli in un contesto adeguato, per avere gli effetti sperati.
Detto semplice: bisogna creare un ambiente dove le basi d’asta sono “modeste”, così da richiamare quanti più acquirenti possibili, così da creare la “fila di offerte”, ma, al tempo stesso, bisogna aver costruito la reputazione di una sala d’asta dove, sì, magari fai il colpo o la pescata, ma con altrettanta evidenza potresti veder scorrere il sangue, perché ciò che sta passando in asta lo esige.
Bisogna essere – per capirci – la Corinphila:
Anche perché in asta – intendo dire quando sei davvero in asta, quando ti trovi davanti a un banditore che ti dice “alla prima, alla seconda…”, e tu devi decidere nello spazio di un istante se rilanciare o lasciar stare – scattano spesso meccanismi emotivi che, da soli, sono sufficienti a “sostenere il prezzo”, come dici tu.
O ancora:
E ancora:
Il tutto si basa ovviamente sul presupposto che ciò che sta passando in asta non sia materiale “as usual”, ma un oggetto per cui “vale la pena” (certo che se invece ci si aspettano questi numeri per cose ordinarie, il problema è nella nostra aspettativa, e non nella realtà delle cose).
Se poi, per chiudere, si ha paura che un oggetto che merita possa andar via a poco, beh, sì, succede anche questo, e nella logica dei grandi numeri fa parte dell’alea delle aste, ma – dalla prospettiva di un banditore “stile Corinphila” – non sarà un singolo scivolone ad alterare il quadro di assieme.
Però capisco pure che per chi non si chiama “Corinphila” - e non sia neppure in grado di imitarla, su piccola scala - risulti molto più comodo piazzare una base d’asta già coincidente col realizzo sperato e… sperare.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Napoli1860, condivido pienamente i tuoi ragionamenti sui diversi approcci commerciali delle case d’asta e dei commercianti filatelici.Napoli1860 ha scritto: ↑29 novembre 2024, 11:13Non è esattamente così. Le basi non sono "molte alte". Le basi sono (all'incirca) i "prezzi d'aggiudicazione" del giro precedente.
Prendi questa lettera, ad esempio (lotto n. 125).
125.jpg
Era stata proposta da Viennafil, nel 2019. Partiva da una base di 8.000 euro ed è stata aggiudicata a 15.000, a cui bisognava sommare le commissioni del 24%, per un netto a pagare di 18.600 euro.
Quindi, ora, il ragionamento molto "basic" sarebbe il seguente: se appena cinque anni fa c'erano almeno due collezionisti disposti a pagare all'incirca 18.000 euro (l'aggiudicatario e l'underbidder) si presume che l'underbidder di allora ci sia ancor oggi, e sia ancora disposto a sborsare una cifra dello stesso ordine di grandezza.
Il ragionamento magari sarà vincente (glielo auguro) ma rimane ingenuo, e non tanto perché presume la permanenza dell'underbidder di allora (se proprio lui, o un altro, qualcuno potenzialmente interessato si trova sempre per oggetti del genere) quanto perché ignora che oggi - ahimè - ai collezionisti piace vedere scorrere il sangue.
Un oggetto può partire da 8.000 euro, essere aggiudicato a 15.000, e arrivare quindi a presentare un conto finale di circa 18.000.
Oppure può partire direttamente da 15.000, essere aggiudicato alla base, e presentare ancora conto di circa 18.000 euro.
Oppure - per chiudere le possibilità - potrebbe essere offerto a prezzi netti, a trattativa privata, a 18.000 euro.
Alla fine, sempre 18.000 euro se ne sono andati, al calcolo bruto, ma i tre casi non non sono equivalenti nella contabilità psicologica dei più: il primo caso è indiscutibilmente il migliore (qualcuno direbbe "il più vero"), il terzo è il peggiore (qualcuno direbbe che "ti hanno derubato") e il secondo è una via di mezzo in cui la soddisfazione è disturbata da un retrogusto amarognolo (bene averlo preso alla base, ma, accidenti, possibile che interessava soltanto a me?).
Tornando però all’esempio del lotto 125 della prossima asta Cambi, tu dici correttamente che la base d’asta corrisponde al prezzo netto di aggiudicazione della scorsa tornata e che quindi, se c’è stato un acquirente allora, è plausibile pensare, o sperare, che ci sia anche questa volta. Quindi, la base d’asta non è “relativamente” alta. Io invece sostengo che è alta in senso “assoluto”.
La base (ca 15.000 euro) è ca. il 20% del valore del catalogo Sassone (ca. 72.000 euro) e che quindi, se il lotto venisse venduto senza rilanci, andrebbe a ca. il 25% del catalogo al lordo delle commissioni. Bene vista la situazione di mercato di questi anni, il 25% è tanto in generale ed è tantissimo in questo caso specifico in cui il valore di catalogo è in grande misura dettato dalla tonalità di colore (rosso sangue, 9c) e dall’annullo (assicurata a penna di Burgio, R2).
Ora se già i collezionisti di francobolli antichi “tipo” sono una nicchia dell’universo di collezionisti, quelli che collezionano storia postale sono ancora meno per non parlare di coloro che collezionano le diverse tonalità di colore (con la loro aleatorietà e la mancanza di riferimenti davvero “scientifici” e a prova di bomba) e gli annulli. Per cui io posso anche accettare che per i francobolli “tipo” si arrivi a quotazioni del 25% del Sassone, se di ottima qualità, come sicuramente la coppia del lotto in questione, anche se un valore normale sarebbe intorno al 15%, ma per le tonalità di colore e gli annulli sicuramente non si supera mai il 5/10%.
Una base d’asta “corretta” di mercato, a mio avviso, per una casa d’asta come la Cambi, che non è la Corinphila (almeno in ambito filatelico) e che spera di andare subito a realizzo senza grandi rilanci, non avrebbe comunque dovuto superare gli 8/9.000 euro.
Ovviamente, tutte queste sono solo elucubrazioni che saranno smentite dall’esito dell’asta … non ci resta quindi che aspettare martedì e vedere se il lotto sarà aggiudicato e a che prezzo.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Discorso interessante, penso che la psicologia d asta si perda in quanto sempre piú offerte sono online e l atmosfera da sala viene meno seduti sul divano di casa, dove si riesce a essere piú lucidi. Complesso poi paragonare i prezzi di realizzo a valori di catalogo spesso distorti, soprattutto in area italica. Il discorso inflazione poi non lo vedo tanto secondario se si inzia a parlare di buste da 10.000 euro in su. Se dopo 5 anni, con inflazione galoppante, non solo non aumenta di valore, ma fatica a spuntare un prezzo vecchio..va da se il disinteresse crescente. La domanda da farsi potrebbe essere, perchě compro una busta che tra 5 anni varrá meno o perché non attendo a comprarla poiché spenderó meno al prossimo giro? Quindi magari in asta non rilancio, tanto tra un anno compreró a meno..
Personalmente attendo, aste ce ne sono in continuazione, anzi forse sono anche troppe..
Personalmente attendo, aste ce ne sono in continuazione, anzi forse sono anche troppe..
Colleziono ASFE, poste locali, bogus e phantom stamps.
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
Instagram
https://www.instagram.com/1899asfe/
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
https://www.instagram.com/1899asfe/
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Buongiorno Marco, e buona domenica.Marco73 ha scritto: ↑30 novembre 2024, 22:51 [...] La base (ca 15.000 euro) è ca. il 20% del valore del catalogo Sassone (ca. 72.000 euro) e che quindi, se il lotto venisse venduto senza rilanci, andrebbe a ca. il 25% del catalogo al lordo delle commissioni. Bene vista la situazione di mercato di questi anni, il 25% è tanto in generale [...]
[…] non ci resta quindi che aspettare martedì e vedere se il lotto sarà aggiudicato e a che prezzo.
Il discorso imporrebbe numerose precisazioni, a volerlo sviluppare secondo le direttrici che hai tracciato.
Prova a ribaltare la prospettiva, per semplificare la chiave interpretativa.
Immagina di essere tu ad aver acquistato la lettera, nel 2019, da Viennafil, a 18.600 euro; e di volerla ora rivendere.
Quale sarebbe – in questa condizione in cui devi immedesimarti – il tuo pensiero “naturale”? Sarebbe “non voglio smenarci troppo denaro, voglio grosso modo rientrare della spesa”. E così t’imponi con la casa d’asta: chiedi una base di 17.000, con stima a € 19.000, e… aspetti e speri.
Ora sembra tutto logico, non è vero? Perché anche tu ti comporteresti così, al posto del proprietario della lettera, giusto?
Ma sai che c’è? Che è proprio questo l’atteggiamento da stigmatizzare, da condannare, e non le politiche delle case d’asta (che alla fine sono libere di far quel che vogliono).
È questa aspettativa folle del collezionista di “rientrare del denaro speso” che va contrasta con forza.
Chi vuole “rientrare del denaro” (e, peggio che mai, guadagnarci… sic!) è bene che stia lontano dal collezionismo.
Chi ha a cuore il suo denaro (stato d’animo più che comprensibile) si preoccupi del denaro, e non dei francobolli.
Per il bene di tutti.
https://tesoridicarta.blogspot.com/2024 ... iusta.html
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Se fosse solo per la passione e non per il mercato allora una busta non dovrebbe arrivare mai a costare 18.000 euro..e probabilmente é ció che vedremo in un prossimo futuro.
Sarebbe come andare all ippodromo solo per il piacere di vedere i cavalli. Sicuramente cé chi lo fa, ma non sono loro a far funzionare tutto il business..
Sarebbe come andare all ippodromo solo per il piacere di vedere i cavalli. Sicuramente cé chi lo fa, ma non sono loro a far funzionare tutto il business..
Colleziono ASFE, poste locali, bogus e phantom stamps.
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
Instagram
https://www.instagram.com/1899asfe/
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
https://www.instagram.com/1899asfe/
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Ho guardato sul sito ma non ci sono ancora i realizzi ... o meglio si scarica un file pdf che però risulta vuoto.
Qualcuno sà se sono andati venduti i lotti 125, 126, 127 e 128 e, nel caso, a che prezzo?
Grazie
Marco
Qualcuno sà se sono andati venduti i lotti 125, 126, 127 e 128 e, nel caso, a che prezzo?
Grazie
Marco
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Stiamo aspettando tutti la stessa cosa, a quanto pare...
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Sono stati pubblicati i realizzi: nessuno di questi lotti è stato aggiudicato.
In generale, pochi lotti sono stati venduti.
Marco
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
E ora qual è la strategia?
Contattare la casa d'asta, e farle vedere che la lettera con la coppia del 5 grana, cinque anni fa, partiva da 8.000 euro? E loro ti diranno che era stata aggiudicata a 15.000+24%*15.000=18.600.
Oppure? Aspettare che la stessa lettera e le altre vengano riproposte a prezzo più basso? E chi ci dice che ciò avverrà?
Da Cambi, anni fa, uscì un giornale di Napoli mitico - l'Omnibus dell'8 settembre, con la cronaca dell'ingresso di Garibaldi - ex "Scilla e Cariddi", ex "Luxus", offerto a un prezzo che più basso non si poteva (3.000 euro, mi pare). Ho sempre sperato che ne esistesse uno di qualità superiore, perché, diciamolo, non è che il francobollo (e la stessa fascetta) sia granché, e dentro di me dicevo: "a 3000 euro no, ma se scende a 2000 magari un pensiero ce lo faccio, anche perché magari ne esiste uno migliore". Sì, ho sperato a lungo che ne esistesse un altro, magari migliore, ma poi, quando è uscito l'archivio Baronissi, e l'8 settembre non c'era, beh, ho cominciato a perdere la speranza. E oggi un po' mi dispiace essermi lasciato sfuggire quel giornale, che non è è più uscito in asta, né da Cambi né altrove, perché - seppure di qualità modesta - sarebbe stato il coronamento di questa pagina...
https://aldiquadelfaro.blogspot.com/202 ... baldi.html
In definitiva, contestare le politiche commerciali delle case d'asta è una cosa che, per carità, si può pure fare, ci mancherebbe, ma rimane per lo più sterile; quelle lettere di Sicilia - come il giornale di Napoli - non sono di proprietà di gente angosciata dall'idea di venderle, o che se li sente scottare tra le mani; ci si può rammaricare di non poterci arrivare, ma il loro prezzo è quello, ed è giusto che rimanga quello, a costo di rimanere invenduto.
Come regola generale: se non posso arrivare a un oggetto, non posso arrivarci, punto e basta; ma se invece posso arrivarci, allora devo arrivarci, senza stare a pensare che, forse, un giorno, potrei pagarlo meno; perché quel giorno potrebbe non arrivare mai.
Only my two cents...
Contattare la casa d'asta, e farle vedere che la lettera con la coppia del 5 grana, cinque anni fa, partiva da 8.000 euro? E loro ti diranno che era stata aggiudicata a 15.000+24%*15.000=18.600.
Oppure? Aspettare che la stessa lettera e le altre vengano riproposte a prezzo più basso? E chi ci dice che ciò avverrà?
Da Cambi, anni fa, uscì un giornale di Napoli mitico - l'Omnibus dell'8 settembre, con la cronaca dell'ingresso di Garibaldi - ex "Scilla e Cariddi", ex "Luxus", offerto a un prezzo che più basso non si poteva (3.000 euro, mi pare). Ho sempre sperato che ne esistesse uno di qualità superiore, perché, diciamolo, non è che il francobollo (e la stessa fascetta) sia granché, e dentro di me dicevo: "a 3000 euro no, ma se scende a 2000 magari un pensiero ce lo faccio, anche perché magari ne esiste uno migliore". Sì, ho sperato a lungo che ne esistesse un altro, magari migliore, ma poi, quando è uscito l'archivio Baronissi, e l'8 settembre non c'era, beh, ho cominciato a perdere la speranza. E oggi un po' mi dispiace essermi lasciato sfuggire quel giornale, che non è è più uscito in asta, né da Cambi né altrove, perché - seppure di qualità modesta - sarebbe stato il coronamento di questa pagina...
https://aldiquadelfaro.blogspot.com/202 ... baldi.html
In definitiva, contestare le politiche commerciali delle case d'asta è una cosa che, per carità, si può pure fare, ci mancherebbe, ma rimane per lo più sterile; quelle lettere di Sicilia - come il giornale di Napoli - non sono di proprietà di gente angosciata dall'idea di venderle, o che se li sente scottare tra le mani; ci si può rammaricare di non poterci arrivare, ma il loro prezzo è quello, ed è giusto che rimanga quello, a costo di rimanere invenduto.
Come regola generale: se non posso arrivare a un oggetto, non posso arrivarci, punto e basta; ma se invece posso arrivarci, allora devo arrivarci, senza stare a pensare che, forse, un giorno, potrei pagarlo meno; perché quel giorno potrebbe non arrivare mai.
Only my two cents...
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Non capisco tutto questo ragionamento, io non voglio né criticare la casa d'asta, che applica le sue politiche commerciali come meglio crede, nè i proprietari di quelle lettere, che hanno tutto il diritto di decidere il prezzo a cui venderle.Napoli1860 ha scritto: ↑6 dicembre 2024, 12:48 E ora qual è la strategia?
Contattare la casa d'asta, e farle vedere che la lettera con la coppia del 5 grana, cinque anni fa, partiva da 8.000 euro? E loro ti diranno che era stata aggiudicata a 15.000+24%*15.000=18.600.
Oppure? Aspettare che la stessa lettera e le altre vengano riproposte a prezzo più basso? E chi ci dice che ciò avverrà?
Da Cambi, anni fa, uscì un giornale di Napoli mitico - l'Omnibus dell'8 settembre, con la cronaca dell'ingresso di Garibaldi - ex "Scilla e Cariddi", ex "Luxus", offerto a un prezzo che più basso non si poteva (3.000 euro, mi pare). Ho sempre sperato che ne esistesse uno di qualità superiore, perché, diciamolo, non è che il francobollo (e la stessa fascetta) sia granché, e dentro di me dicevo: "a 3000 euro no, ma se scende a 2000 magari un pensiero ce lo faccio, anche perché magari ne esiste uno migliore". Sì, ho sperato a lungo che ne esistesse un altro, magari migliore, ma poi, quando è uscito l'archivio Baronissi, e l'8 settembre non c'era, beh, ho cominciato a perdere la speranza. E oggi un po' mi dispiace essermi lasciato sfuggire quel giornale, che non è è più uscito in asta, né da Cambi né altrove, perché - seppure di qualità modesta - sarebbe stato il coronamento di questa pagina...
https://aldiquadelfaro.blogspot.com/202 ... baldi.html
In definitiva, contestare le politiche commerciali delle case d'asta è una cosa che, per carità, si può pure fare, ci mancherebbe, ma rimane per lo più sterile; quelle lettere di Sicilia - come il giornale di Napoli - non sono di proprietà di gente angosciata dall'idea di venderle, o che se li sente scottare tra le mani; ci si può rammaricare di non poterci arrivare, ma il loro prezzo è quello, ed è giusto che rimanga quello, a costo di rimanere invenduto.
Come regola generale: se non posso arrivare a un oggetto, non posso arrivarci, punto e basta; ma se invece posso arrivarci, allora devo arrivarci, senza stare a pensare che, forse, un giorno, potrei pagarlo meno; perché quel giorno potrebbe non arrivare mai.
Only my two cents...
Io ho sempre e solo sostenuto che quei prezzi per quelle lettere non erano di mercato ed il fatto che, a quei prezzi, siano rimaste invendute ha dimostrato che avevo ragione.
Niente di più e niente di meno.
Saluti
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Oh, magari fosse così semplice! Anzi no, mi correggo: è proprio il fatto che non sia così semplice che rende il gioco interessante.
Viene purtroppo alimentato un equivoco micidiale: che i prezzi dei francobolli degli Antichi Stati si possano ridurre a meccanismi formali e impersonali di domanda e offerta, che nei realizzi d'asta ci sia la verità, che il prezzo pagato (o non pagato) abbia sempre e comunque l'ultima parola, come se - anziché di francobolli antichi, ognuno unico e irripetibile - parlassimo, chessò, di anonimi titoli azionari indistinguibili tra loro.
Assecondando questa visione, quindi, il seguente realizzo d'asta dimostra la piena attendibilità della logica delle quotazioni Sassone (prezzo pagato pari al doppio della quotazione nominale, per un esemplare eccezionale)
Ancora meglio, qui.
Tutti i collezionisti di Napoli sanno chi erano i due signori che se li sono contesi, e tutti i collezionisti di Napoli hanno avuto lo stesso pensiero: "se glieli avessero offerti a trattativa privata, a 25.000 euro, nessuno dei due avrebbe accettato, perché l'avrebbe ritenuta una rapina; ma quando si sono ritrovati uno di fronte all'altro, faccia a faccia, nessun prezzo sembrava più troppo alto". E cosa mai dimostrerebbe questa cosa, se non il fatto che l'economia filatelica "ha le sue ragioni, che la ragione non conosce"?
Vuoi altri esempi? Ne ho quanti ne vuoi. Uno, in particolare, brucia ancora sulla mia pelle. La vedi questa lettera?
E' stata ripetutamente offerta da Filsam per ben cinque anni - cinque anni! - a 7000 euro di base e - mirabile a dirsi! - 15% di commissioni. E Filsam - giustamente - mandava steso chiunque chiedesse sconti, per quanto ridotti: il prezzo è 7.000 euro, più 15% di commissioni, e 7000+15%*7000 rimane, non ci sono margini di contrattazione, prendere o lasciare. Invenduto, invenduto, invenduto, invenduto. E quindi - secondo te - questo che cosa dimostra? Che Filsam si sbagliava?
Già, peccato che, dopo cinque anni di Filsam, la lettera passa da Ghiglione, ancora con 7.000 euro di base, ma commissioni al 22%. Da crepar dal ridere, vero? Se era andata invenduta prima, con commissioni al 15%, perché mai dovrebbe esserlo ora, con commissioni al 22%. Già. Aggiudicata a 9.500, più 22% di commissioni. E allora: Filsam si sbagliava, o semplicemente doveva "tenere duro"?
Le cose - in filatelia classica - sono sempre più complesse, di come ce le suggeriscono le intuizioni.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Caro Napoli1860, credimi sono quarant'anni che colleziono francobolli e trent’anni che colleziono francobolli e affrancature di Sicilia nel periodo d’uso dei bolli di Ferdinando II.Napoli1860 ha scritto: ↑8 dicembre 2024, 11:14Oh, magari fosse così semplice! Anzi no, mi correggo: è proprio il fatto che non sia così semplice che rende il gioco interessante.
Viene purtroppo alimentato un equivoco micidiale: che i prezzi dei francobolli degli Antichi Stati si possano ridurre a meccanismi formali e impersonali di domanda e offerta, che nei realizzi d'asta ci sia la verità, che il prezzo pagato (o non pagato) abbia sempre e comunque l'ultima parola, come se - anziché di francobolli antichi, ognuno unico e irripetibile - parlassimo, chessò, di anonimi titoli azionari indistinguibili tra loro.
Assecondando questa visione, quindi, il seguente realizzo d'asta dimostra la piena attendibilità della logica delle quotazioni Sassone (prezzo pagato pari al doppio della quotazione nominale, per un esemplare eccezionale)
g.png
Ancora meglio, qui.
101.png
Tutti i collezionisti di Napoli sanno chi erano i due signori che se li sono contesi, e tutti i collezionisti di Napoli hanno avuto lo stesso pensiero: "se glieli avessero offerti a trattativa privata, a 25.000 euro, nessuno dei due avrebbe accettato, perché l'avrebbe ritenuta una rapina; ma quando si sono ritrovati uno di fronte all'altro, faccia a faccia, nessun prezzo sembrava più troppo alto". E cosa mai dimostrerebbe questa cosa, se non il fatto che l'economia filatelica "ha le sue ragioni, che la ragione non conosce"?
Vuoi altri esempi? Ne ho quanti ne vuoi. Uno, in particolare, brucia ancora sulla mia pelle. La vedi questa lettera?
3.jpg
E' stata ripetutamente offerta da Filsam per ben cinque anni - cinque anni! - a 7000 euro di base e - mirabile a dirsi! - 15% di commissioni. E Filsam - giustamente - mandava steso chiunque chiedesse sconti, per quanto ridotti: il prezzo è 7.000 euro, più 15% di commissioni, e 7000+15%*7000 rimane, non ci sono margini di contrattazione, prendere o lasciare. Invenduto, invenduto, invenduto, invenduto. E quindi - secondo te - questo che cosa dimostra? Che Filsam si sbagliava?
Già, peccato che, dopo cinque anni di Filsam, la lettera passa da Ghiglione, ancora con 7.000 euro di base, ma commissioni al 22%. Da crepar dal ridere, vero? Se era andata invenduta prima, con commissioni al 15%, perché mai dovrebbe esserlo ora, con commissioni al 22%. Già. Aggiudicata a 9.500, più 22% di commissioni. E allora: Filsam si sbagliava, o semplicemente doveva "tenere duro"?
Le cose - in filatelia classica - sono sempre più complesse, di come ce le suggeriscono le intuizioni.
Non ho mai esposto la mia collezione e non sono membro di alcuna associazione ma ho sempre vissuto e vivo questa mia passione con i miei famigliari con grande trasporto e dedizione.
Capisco quindi ovviamente e pienamente quello che dici sull’aspetto emotivo del collezionare e dell’attribuire dei valori a dei pezzi che per lo più, almeno oltre un certo livello, sono pezzi unici.
Tuttavia, ritengo che questo tuo modo di ragionare abbia contribuito, naturalmente non in modo esclusivo, a creare quel solco oramai incolmabile tra i valori teorici di catalogo e quelli reali di mercato. Tale solco oltre a rappresentare, a mio avviso, una vergogna per la filatelia italiana non permette a molti neofiti ad avvicinarsi al nostro hobby in quanto spaventati dalle quotazioni esorbitanti. Non colleziono ancora ma sono anche molto appassionato di francobolli classici di Svizzera e di alcune ex colonie britanniche e ti assicuro che in quei mercati un divario così ampio tra catalogo e mercato non esiste proprio.
Comunque, spero che se un giorno dovessi mai vendere la mia collezione, che Dio me ne scampi, troverò acquirenti che ragionano come te e non come me.
Saluti
Marco
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Il mercato premia i pazienti sugli impazienti ad acquistare (W. Buffet).
Se poi é un mercato ormai costantemente al ribasso non esiste nessuna fretta nell acquistare, se non forse, davanti a pezzi unici.
Se poi é un mercato ormai costantemente al ribasso non esiste nessuna fretta nell acquistare, se non forse, davanti a pezzi unici.
Colleziono ASFE, poste locali, bogus e phantom stamps.
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
Instagram
https://www.instagram.com/1899asfe/
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
https://www.instagram.com/1899asfe/
-
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Nuova asta Cambi in Milano ...
Questa è un'argomentazione che - in generale - mi è sempre rimasta oscura, e mi sorprendo - sinceramente - che a proporla sia un collezionista d'esperienza come te, senza secondi fini.Marco73 ha scritto: ↑9 dicembre 2024, 11:53 Tuttavia, ritengo che questo tuo modo di ragionare abbia contribuito, naturalmente non in modo esclusivo, a creare quel solco oramai incolmabile tra i valori teorici di catalogo e quelli reali di mercato. Tale solco oltre a rappresentare, a mio avviso, una vergogna per la filatelia italiana non permette a molti neofiti ad avvicinarsi al nostro hobby in quanto spaventati dalle quotazioni esorbitanti.
Se mi chiedessero "cosa vuol dire collezionare Antichi Stati?" direi - secco - "significa imparare a dare un valore alle cose, significa capire 'quanto vale l'oggetto', nel duplice senso di 'quale valore aggiunge alla collezione' e 'quale valore riceve dalla collezione', in un gioco di specchi in cui ogni cosa è - al tempo stesso - causa ed effetto, e poi inchiodare questo complesso di valutazioni filateliche e collezionistiche in un prezzo".
Il catalogo può scrivere quel che vuole, e io posso far entrare quella quotazione nella mia base informativa, che avrà comunque altri "n" elementi valutativi, e che con la quotazione di catalogo diventeranno "n+1"; ma se mi serve un catalogo per capire quanto pagare un pezzo, beh, lasciami dire, c'è un grave errore di metodo.