ale_1969 ha scritto:Da quel che so io il termine "strozzapreti" è tipicamente romagnolo e derivante dall'infinito "amore" che in quelle zone avevano per lo Stato Pontificio e i suoi emissari in tonaca. Mi mancava il termine strangolapreti trentino, ma anche lì sono stati per secoli comandati dai principi-vescovi. Poi io mi ricordo anche del "boccone del prete", trattasi del "posteriore" della gallina. E non fate i maliziosi! E' perchè è uno dei pezzi più saporiti e gustosi del volatile. Uff.. più scrivo peggio è...
Ehi, ma qui mi volete far lavorare.
Io di
bugie avevo da dire, ed ho cercato di farlo (anche se non ho visto commenti da parte dei due amici del Forum che me lo avevano chiesto a Bazzano).
La storia di
"strozzapreti",
"strangolapreti",
"bocconi dei preti" e locuzioni affini hanno altra origine: e penso naturalmente a "fê una magneda da prit", "far vita di canonico", "star da papa", "parere un papa", (c'è anche una varietà di pera particolarmente grossa e pregiata che era chiamata "pera papa"), "grasso come un parroco" (anche "come un frate"), "mangé da prev". Sono locuzioni che troviamo anche in letteratura: in
Verga leggiamo "era grasso e grosso meglio di un canonico" e nel
Morgante di Rinaldo che fa una grande mangiata il Pulci dice che "fece di prete lo scotto" (fece un pranzo da prete).
Bisogna tornare a secoli di pratica religiosa che hanno lasciato il segno nel linguaggio quotidiano, soprattutto negli strati più bassi della popolazione: le liturgie in latino (il "latinorum" del Manzoni) contenevano parole incomprensibili per il volgo, che le faceva proprie con significati diversi , magari deformandole o parodiandole.
E' tutto un capitolo ricco di storia della lingua, che va perdendosi.
Così il clero, oltre che depositario della parola, del gesto, della cultura, era anche visto come una classe beatamente privilegiata, non tormentata dagli affanni della vita che si abbattevano invece sul popolo.
E' da qui che nascono queste espressioni popolari.
Anche l'
aspetto sessuale, l'aspetto dei festini e delle orgie

era segno di vita agiata del prete e delle monache: c'è una pianta da
poteri vagamente afrodisiaci che trova denominazioni come "orecchie da prete" in Puglia, diventa "orecchie di monaca" in Basilicata, in Sicilia "orecchio di vecchia" ma anche "orecchio di giudeo". E il tutto deriva da questo salmo (in "latinorum" ovviamente

): "laudate eum in cymbalis benesonantibus; laudate eum in cymbalis jubilationis". Ma il discorso si allungherebbe.
Allora
dove si svolge l'attività sessuale
Sotto le coperte del letto.
Ed allora sotto le coperte ci si mette la
"mònega" (monaca, suora) o il
"prete": la vita senza problemi e privilegiata del clero non era vista solo a tavola con grandi mangiate, ma anche nel seguito... sotto le coperte appunto
E' un argomento di grande interesse, ma veramente mi fermo qui: doveva essere un O.T. di due battute, ma vedo che mi sono dilungato anche troppo.
E ne chiedo scusa.
Ciao
