Giovanni Salvaderi ha scritto:Il primo saggio, il secondo prova di stampa, non uccidermi![]()
Fosse uno un saggio non potevano essere stati stampati a breve distanza uno dall'altro.
Il saggio precede di molto la routine lavorativa dell'emissione.
Giovanni Salvaderi ha scritto:Il primo saggio, il secondo prova di stampa, non uccidermi![]()
P.Sandro ha scritto:Il primo è senza filigrana, il secondo con filigrana?![]()
_____________
Sandro
P.Sandro ha scritto:Da ignorante ti dicodifferente carta?
________________
Sandro
luciano garagnani ha scritto:La carta è diversa!
Giovanni Salvaderi ha scritto:Il primo saggio, il secondo prova di stampa, non uccidermi![]()
Giovanni Salvaderi ha scritto:Entrambe prove di stampa, ma con tecniche diverse![]()
![]()
![]()
Giovanni Salvaderi ha scritto:DUE MACCHINE DIVERSE CON LA STESSA TECNICA DI STAMPA![]()
stanotte non dormo![]()
johnny66 ha scritto:Ciao a tutti, ci provo:
il 1°, firmato da Gaggero, credo che sia una prova litografica su carta bianca sottile preparata all'inizio del secolo poco prima che la Compagnia del Benadir affidasse la realizzazione dei suoi francobolli all'Officina Carte Valori di Torino;
il 2° una prova d'archivio del 2.a arancio bruno.
Se ho sbagliato, vogliate scusare![]()
John![]()
![]()
somalafis ha scritto: ... La serie che ti interessa e' davvero divertente (anche se molti pezzi sono rari e costosissimi e il materiale su busta non e' spesso di facile reperimento): nata su richiesta di una societa' privata che allora gestiva il territorio (la Societa' Anonima Commerciale del Benadir) e che aveva un evidente occhio al mercato filatelico (bei soggetti esotici anche se con scarso riferimento alla realta' del paese), e' passata poi in eredita' al ministero delle poste quando la gestione della Somalia divenne ''statale'' ed e' stata utilizzata con una sequela di soprastampe nate da esigenze locali o da problemi di convivenza di valute diverse (talleri, rupie indiane, rupie somale, lire italiane). Nel 1921 pare che un ordine di ristampa di 80 mila esemplari sia stato all'origine di un equivoco gigantesco con una stampa di otto milioni di esemplari (episodio che mi ha sempre lasciato assai perplesso) per cui questi pacchi di francobolli vennero riciclati, con sovrastampe, anche in Eritrea. Per incominciare a capire questi francobolli occorre comunque tenere presenti alcune date ''valutarie'':
-nel 1903 circolavano il tallero d'argento di Maria Teresa (quella riconiato milioni di volte sempre con la data del 1780) e la rupia indiana divisa il 16 anna e 64 besa il cui cambio con la lira italiana dipendeva pero' da quello della sterlina britannica;
-dal 1906 viene introdotta in colonia la lira italiana pur restando parallelamente in uso la rupia;
-dal 1910 compare la rupia italiana divisa in 100 besa (e quindi scompaiono gli anna), pari a 1,68 lire italiane
-dal 1919 il valore della rupia italiana torna a tenere conto delle oscillazioni del cambio con la sterlina;
-nel 1925 la lira italiana diventa moneta unica ufficiale della Somalia con il cambio di otto lire per ogni rupia.
johnnyVI ha scritto:Grazie della spiegazione Pino![]()
![]()
Mi viene quasi voglia di ampliare la mia collezione.
![]()
John![]()
![]()