La tassa di 5 centesimi (lettera per città) doveva essere pagata da chi riceveva la lettera.
Nessuno ha ritirato la lettera e quindi nessuno ha pagato i 5 centesimi.
La tassa è stata quindi annullata: il bollo RETRODATO "certifica" l'annullamento della tassa (suppongo ci fosse dietro una vera e propria operazione contabile da stornare). Reindirizzata a Torino la lettera fu nuovamente tassata per 20 c., tariffa delle lettere fuori distretto, e si noterà che la vecchia tassazione di 5 c. venne anche cassata a penna ad evitare confusioni.
Non so bene quando questo avvenne esattamente, ma con l'uso "a regime" dei segnatasse l'uso del RETRODATO cessò e venne introdotto un timbro corsivo "Annullato" per, appunto, annullare le tassazioni a causa di rispedizioni e, verosimilmente, indicare l'operazione di storno.
Ne ho un esempio nella mia collezione:
780721 Uru20 tax140.jpeg
La lettera, proveniente dall'Uruguay, era stata affrancata per il solo porto interno. Giunta a Torino venne tassata per L. 1,40, ma a seguito della rispedizione a Ceres i segnatasse furono annullati come detto sopra. A Ceres la lettera venne nuovamente tassata e stavolta la tassa indicata con manoscritto "14" (in decimi). le cifre verdine "80" indicano, in centesimi, quanto dovuto all'Amministrazione Francese per il trasporto atlantico.
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