Un pochino più complesso è il discorso per le elezioni del parlamento europeo dove il diritto di voto può essere esercitato all'estero se si risiede in un paese comunitario altrimenti per forza in Italia.
In virtù dell'introduzione delle modalità di voto citate, in caso venga optato di votare in Italia per le elezioni politiche e referendum non sono più previsti rimborsi spese di viaggio ma solo riduzioni tariffarie da parte dagli enti che erogano servizi di trasporto.
L’unica eccezione al principio generale esposto quei cittadini italiani che sono costretti tornare in Italia, se vogliono votare, perché risiedono in uno Stato estero in cui non vi sono rappresentanze diplomatiche italiane, con il quale il Governo italiano non ha potuto concludere intese per garantire il pieno esercizio del diritto di voto ai cittadini italiani oppure in cui la situazione politica o sociale compromette lo svolgimento di tale diritto.
