Il timbro "P.P." (Port Payé)
Moderatore: cialo
Re: Considerazioni su lettera da Padova a Lugo. Il bollo P.P
Probabile!
Il regolamento tra l'altro parla di inchiostro rosso e in questo caso andando le lettere all'estero i conti tornano benissimo!
Il regolamento tra l'altro parla di inchiostro rosso e in questo caso andando le lettere all'estero i conti tornano benissimo!
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
Il timbro "P.P." (Port Payé)
Bonsoir à tous,
un mio ultimo aquisto non è un francobollo o una lettera... ma un "oggetto" postale
Istituito in Francia con il regolamento postale del 1831, il timbro PP (port payé = porto pagato) era apposto, in periodo prefilatelico, sulle lettere (per l'interno) spedite con il porto pagato anticipatamente dal mittente (mentre la maggioranza delle corrispondenze erano spedite in porto assegnato).
Con l'introduzione dei francobolli dal 1° gennaio 1849, il suo uso fu essenzialmente sulle lettere spedite all'estero : quando l'affrancatura pagava il porto fino a destinazione finale, senza spese per il destinatario, era apposto "PD" (payé jusqu'à destination). Quando l'affrancatura era valevole fino al porto di sbarco, il tratto finale (interno al paese estero) era pagato dal destinatario ed era apposto in partenza il timbro "PP" (porto pagato fino... al confine o al porto di sbarco secondo il caso).
Aggiungo l'esempio di questa mia lettera spedita a New York : l'ammontare di 2,60 francs (doppio porto) pagato dal mittente è valevole soltanto fino allo sbarco a NY, il destinatario pagherà 10 cents di tassa interna statunitense.
un mio ultimo aquisto non è un francobollo o una lettera... ma un "oggetto" postale
Istituito in Francia con il regolamento postale del 1831, il timbro PP (port payé = porto pagato) era apposto, in periodo prefilatelico, sulle lettere (per l'interno) spedite con il porto pagato anticipatamente dal mittente (mentre la maggioranza delle corrispondenze erano spedite in porto assegnato).
Con l'introduzione dei francobolli dal 1° gennaio 1849, il suo uso fu essenzialmente sulle lettere spedite all'estero : quando l'affrancatura pagava il porto fino a destinazione finale, senza spese per il destinatario, era apposto "PD" (payé jusqu'à destination). Quando l'affrancatura era valevole fino al porto di sbarco, il tratto finale (interno al paese estero) era pagato dal destinatario ed era apposto in partenza il timbro "PP" (porto pagato fino... al confine o al porto di sbarco secondo il caso).
Aggiungo l'esempio di questa mia lettera spedita a New York : l'ammontare di 2,60 francs (doppio porto) pagato dal mittente è valevole soltanto fino allo sbarco a NY, il destinatario pagherà 10 cents di tassa interna statunitense.
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- valerio66vt
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- francesco luraschi
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Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Laurent,
una volta tanto l'amministrazione postale "italiana" ha superato quella francese. Infatti il bollo P.P. venne usato nel Regno Italico a partire dal 1805 (a Milano a settembre) in seguito alla convenzione con la Francia del 1803.
Forse in Francia in quel periodo non si usava il bollo P.P. ma uno diverso, magari il Port Payè inciso per esteso?
Poi si continuò ad utilizzarlo fino al 1838-1839, inciso anche dagli austriaci, quando venne sostituito dal bollo FRANCA e, per la corrispondenza con la Francia dal 1844 dal bollo P.D.
Ricompare poi in periodo filatelico, per esempio sugli stampati diretti in Francia, ma non mi è chiaro in quale convenzione era previsto. Tu ne sai di più???
Francesco
una volta tanto l'amministrazione postale "italiana" ha superato quella francese. Infatti il bollo P.P. venne usato nel Regno Italico a partire dal 1805 (a Milano a settembre) in seguito alla convenzione con la Francia del 1803.
Forse in Francia in quel periodo non si usava il bollo P.P. ma uno diverso, magari il Port Payè inciso per esteso?
Poi si continuò ad utilizzarlo fino al 1838-1839, inciso anche dagli austriaci, quando venne sostituito dal bollo FRANCA e, per la corrispondenza con la Francia dal 1844 dal bollo P.D.
Ricompare poi in periodo filatelico, per esempio sugli stampati diretti in Francia, ma non mi è chiaro in quale convenzione era previsto. Tu ne sai di più???
Francesco
I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
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Francesco
Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Bell'acquisto, complimenti!!!
Tempo fa avevo trovato questo sito molto interessante:
http://marcophilie.org/x/x-0103010000-i.html
Tempo fa avevo trovato questo sito molto interessante:
http://marcophilie.org/x/x-0103010000-i.html
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
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Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Ciao Francesco,francesco luraschi ha scritto:Laurent,
una volta tanto l'amministrazione postale "italiana" ha superato quella francese. Infatti il bollo P.P. venne usato nel Regno Italico a partire dal 1805 (a Milano a settembre) in seguito alla convenzione con la Francia del 1803.
Forse in Francia in quel periodo non si usava il bollo P.P. ma uno diverso, magari il Port Payè inciso per esteso?
Poi si continuò ad utilizzarlo fino al 1838-1839, inciso anche dagli austriaci, quando venne sostituito dal bollo FRANCA e, per la corrispondenza con la Francia dal 1844 dal bollo P.D.
Ricompare poi in periodo filatelico, per esempio sugli stampati diretti in Francia, ma non mi è chiaro in quale convenzione era previsto. Tu ne sai di più???
Francesco
nel libretto della convenzione Francia-Sardegna del 1850-51 non si trova riferimento a questo uso. Nel quaderno, cui possiedo un esemplare originale, si trova anche il regolamento d'applicazione della convenzione, ecco le 2 pagine sui timbri... ma niente PP sugli stampati.
Si dovrà cercare forse nella convenzione vigente dal 1.1.1861.
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Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Sì Andrea, hai proprio ragione: lo conosco anch'io ed è molto utile per individuare i vari tipi di bolli francesi.rossi ha scritto:Bell'acquisto, complimenti!!!
Tempo fa avevo trovato questo sito molto interessante:
http://marcophilie.org/x/x-0103010000-i.html
- francesco luraschi
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- Iscritto il: 14 luglio 2007, 18:08
- Località: Como
Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Grazie a Andrea e Laurent per i contributi interessanti.
Laurent,
allego una lettera con il bollo P.P usato già negli anni '50 e non si capisce se sia austriaco, sardo o francese dato che lo si trova anche su lettere spedita da Milano per Napoli via Genova.
Magari per quest'ultimo caso si può fare riferimento a quanto scritto nel paragrafo 30?
Francesco
Laurent,
allego una lettera con il bollo P.P usato già negli anni '50 e non si capisce se sia austriaco, sardo o francese dato che lo si trova anche su lettere spedita da Milano per Napoli via Genova.
Magari per quest'ultimo caso si può fare riferimento a quanto scritto nel paragrafo 30?
Francesco
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Re: Non si potrà inserirlo nel album...
il timbro francese PP non mi risulta esistere così: PPfrancesco luraschi ha scritto:Grazie a Andrea e Laurent per i contributi interessanti.
Laurent,
allego una lettera con il bollo P.P usato già negli anni '50 e non si capisce se sia austriaco, sardo o francese dato che lo si trova anche su lettere spedita da Milano per Napoli via Genova.
Magari per quest'ultimo caso si può fare riferimento a quanto scritto nel paragrafo 30?
Francesco
Re: Non si potrà inserirlo nel album...
Salve Laurent !
Un'oggetto molto interessante!
Revised by Lucky Boldrini - December 2017
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Un'oggetto molto interessante!
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