Giovanni Salvaderi ha scritto:Ciao, il fb. dato per uso filatelico allo sportello all'operatore postale dovrebbe essere utilizzato solo ed esclusivamente pe quello scopo, poichè il successivo versamento dell'introito viene imputato ad un capitolo di spesa specifico a quella voce di incasso.
Diversamente avviene sè il fb. lo porti tu allo sportello e quindi l'annullo viene effetttuato senza alcuna riserva
Non esistono francobolli ad uso filatelico e francobolli ad uso postale, tutti e due corrispondono a prepagamenti di un servizio ed assolvono la medesima funzione.
Può succedere che l'ufficio postale sia sprovvisto di francobolli commemorativi ma dispone di francobolli ordinari ed allora ti vende le classiche donnine o quelli con la "P". Può succedere che sia sprovvisto di ordinari ed allora ti vende i commemorativi se li ha a disposizione nei faldoni allo sportello. Può succedere (90% dei casi) che non abbia a disposizione degli ordinari, che i commemorativi siano nella cassaforte nell'altro ufficio, che ci sia tanta gente in coda ed allora usa le TPlabel. Ma tutte e tre queste soluzioni portano al medesimo risultato, sono tutte e tre postalmente valide. Che poi i capitoli di spesa siano diversi, questo non interessa all'utente e non può e nè deve interessargli, dato che con la stessa cifra può ed ha facoltà di acquistare un francobollo ordinario, un francobollo commemorativo o far attaccare una tp label, oggetti che assolvono tutti allo stesso scopo.
Quello dell'oggetto filatelico è una gran fesseria inventata per far quadrare i bilanci delle PT e spremere soldini dalle tasche di chi colleziona Repubblica.
Ma veniamo alla data certa.
Nel mio caso:
Ho iniziato a dovermene servire fin dagli anni 80, quando partecipavo alle aste per lavori di enti pubblici.
Il modus operandi era (e lo è ancora, o almeno lo era fino a quattro anni fa) inserire l'offerta in una busta, affrancarla come raccomandata in tariffa, scrivere sulla busta oltre l'indirizzo dell'ente pubblico anche la dizione "in corso particolare", fare annullare l'affrancatura in un ufficio postale e poi consegnare il plico a mano alla segreteria dell'ente che la registrava come data certa di avvenuta consegna con la data di annullamento dei francobolli.
Quindi sempre affrancatura in tariffa.