Falsi della serie Castelli
Re: Falso del 500 Lire Castelli
il punto di vista è chiaro. Tuttavia c'è un aspetto che non è opinabile: negli anni '80 non c'erano stampanti casalinghe che potessero consentire, neanche lontanamente, la qualità di stampa riscontrata in imitazioni di francobolli di quel periodo. Quindi se trovo un "francobollo", per esempio, del 1985, evidente imitazione da stampante devo concludere che tale imitazione è stata realizzata in tempi molto più recenti, con la disponibilità di stampanti getto di inchiostro o anche laser a colori. Se questo è il caso, anche timbri e supporti sono costruiti allo scopo, timbri quindi falsi. Dall'avvento dell'euro i francobolli in lire sono fuori corso e quindi non utilizzabili per comporre tariffe regolari di spedizione... quindi chi avrebbe stampato commemorativi "del 1985" ai fini di frode postale avrebbe perso tempo. Ergo, il falsario avrebbe fatto meglio a dedicarsi a francobolli che attraggono collezionisti: prima repubblica, varietà più o meno vistose, per esempio. Perchè sprecare tempo e rischiare per produrre falsi di comuni francobolli anni 90 o 90?
Detto ciò, a me resta un dubbio : quando e perchè una imitazione assume concordemente (nella comunità filatelica) il ruolo di falso e merita una descrizione/valutazione su un catalogo? Portando alle sue conseguenze il ragionamento di Cerruti, tutte le imitazioni di francobolli recenti, fatte con tecniche sofisticate oggi disponibili, non potranno mai avere un posto nel novero dei "falsi", come che sò il 100L Demo di Buenos Aires, giusto per fare un esempio. Neanche i già catalogati 350 e 1000 Lire Castelli... almeno mi pare. Mi sfuggono, per mia ignoranza certamente, i criteri "oggettivi" e "qualificanti" per assegnare ad una imitazione la dignità di "falso". L'unica cosa che mi viene in mente è che l'oggetto ha effettivamente viaggiato per posta nel suo periodo di validità. Magari potrei aggiungere la necessità di una certa quantità minima (più pezzi del falso circolati si trovano, più diventa plausibile lo scopo dei falsari di lucrare tramite frode postale). Mi piacerebbe avere opinioni.
Detto ciò, a me resta un dubbio : quando e perchè una imitazione assume concordemente (nella comunità filatelica) il ruolo di falso e merita una descrizione/valutazione su un catalogo? Portando alle sue conseguenze il ragionamento di Cerruti, tutte le imitazioni di francobolli recenti, fatte con tecniche sofisticate oggi disponibili, non potranno mai avere un posto nel novero dei "falsi", come che sò il 100L Demo di Buenos Aires, giusto per fare un esempio. Neanche i già catalogati 350 e 1000 Lire Castelli... almeno mi pare. Mi sfuggono, per mia ignoranza certamente, i criteri "oggettivi" e "qualificanti" per assegnare ad una imitazione la dignità di "falso". L'unica cosa che mi viene in mente è che l'oggetto ha effettivamente viaggiato per posta nel suo periodo di validità. Magari potrei aggiungere la necessità di una certa quantità minima (più pezzi del falso circolati si trovano, più diventa plausibile lo scopo dei falsari di lucrare tramite frode postale). Mi piacerebbe avere opinioni.
Re: Falso del 500 Lire Castelli
Antonello Cerruti ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 9:31 Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Sono fatti veramente bene anche la dentellatura...... certo che erano casalinghi professionisti .
Quindi con delle stampanti professionali di oggi e avendo a disposizione un ampio bordo di foglio si potrebbero falsificare in maniera pericolosissima i primi francobolli della Repubblica?
Ti sono mai capitati?
Ciao
Igor
Colleziono :
Vaticano compreso interi postali.
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AMICO CONVINTO DEL GRONCHI ROSA
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- Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Sono esatte le conclusioni di Peloro66.
La maggior parte dei falsi che ho postato vennero fatti per frodare i collezionisti e non le poste.
Molti, infatti, recano bolli falsi.
Che i primi possano essere stati con tecniche diverse non è da escludere; oppure potrebbero essere stati stampati in paesi laddove le stampanti erano già diffuse o in laboratori in cui erano professionalmente disponibili.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La maggior parte dei falsi che ho postato vennero fatti per frodare i collezionisti e non le poste.
Molti, infatti, recano bolli falsi.
Che i primi possano essere stati con tecniche diverse non è da escludere; oppure potrebbero essere stati stampati in paesi laddove le stampanti erano già diffuse o in laboratori in cui erano professionalmente disponibili.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Ciao Igor, i primi francobolli della Repubblica (Rep. Romana, Radiodiffusione, ecc.) sono stati ampiamente falsificati e tutte le caratteristiche per distinguerli sono evidenziate nei miei libri.scintilla ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 23:27Antonello Cerruti ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 9:31 Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Sono fatti veramente bene anche la dentellatura...... certo che erano casalinghi professionisti .
Quindi con delle stampanti professionali di oggi e avendo a disposizione un ampio bordo di foglio si potrebbero falsificare in maniera pericolosissima i primi francobolli della Repubblica?
Ti sono mai capitati?
Ciao
Igor
Erano stampati su carta con filigrana ruota e quindi oggi non sarebbero riproducibili sulla carta moderna.
Però, negli anni '80 e '90, vennero utilizzati i francobolli di basso valore decolorati o, talora, vennero la filigrana venne stampata falsa in maniera che in trasparenza potesse somigliare a quella originale.
Successivamente, quando stamparono i Gronchi Rosa falsi, utilizzarono - anche - i foglietti di San Marino delle Olimpiadi opportunamente decolorati. Questi falsi così ottenuti sono quelli che sono chiamati "Gronchi stellati" perchè la filigrana è più evidente del normale.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
No, non è così.
Tutti i francobolli in lire emessi dal 67 in avanti sono tutt'ora in corso e validi per affrancare.
Fanno eccezione solo alcuni francobolli perchè ampiamente falsificati per frodare le poste, tipo il ciclismo, la Siracusana e un paio ancora di serie che in questo momento non ricordo esattamente.
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
E qui torniamo alla mia domanda.Antonello Cerruti ha scritto: ↑3 febbraio 2022, 9:09Ciao Igor, i primi francobolli della Repubblica (Rep. Romana, Radiodiffusione, ecc.) sono stati ampiamente falsificati e tutte le caratteristiche per distinguerli sono evidenziate nei miei libri.scintilla ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 23:27Antonello Cerruti ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 9:31 Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Sono fatti veramente bene anche la dentellatura...... certo che erano casalinghi professionisti .
Quindi con delle stampanti professionali di oggi e avendo a disposizione un ampio bordo di foglio si potrebbero falsificare in maniera pericolosissima i primi francobolli della Repubblica?
Ti sono mai capitati?
Ciao
Igor
Erano stampati su carta con filigrana ruota e quindi oggi non sarebbero riproducibili sulla carta moderna.
Però, negli anni '80 e '90, vennero utilizzati i francobolli di basso valore decolorati o, talora, vennero la filigrana venne stampata falsa in maniera che in trasparenza potesse somigliare a quella originale.
Successivamente, quando stamparono i Gronchi Rosa falsi, utilizzarono - anche - i foglietti di San Marino delle Olimpiadi opportunamente decolorati. Questi falsi così ottenuti sono quelli che sono chiamati "Gronchi stellati" perchè la filigrana è più evidente del normale.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ok il g.rosa con decolorati San Marino.
Ma le filigrane ruota per i falsi da stampante su repubblica prime emissione dove caspita le hanno prese?
Mi spiego? Avere a disposizione un foglio ruota bianco e metterlo in una stampante e fare francobolli?
Io qui nn ci arrivò!
Grazie
Emiliano Pelagatti
- Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Ho già risposto, a proposito dei francobolli con filigrana ruota.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Antonello Cerruti ha scritto: ↑3 febbraio 2022, 9:09
Però, negli anni '80 e '90, vennero utilizzati i francobolli di basso valore decolorati o, talora, vennero la filigrana venne stampata falsa in maniera che in trasparenza potesse somigliare a quella originale.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Falso del 500 Lire Castelli
Bene, grazie mille.
Deduco questo, filigrane false ruota appena visibili, beh possono trarre in inganno molti, ma non tutti.
Un occhio allenato può avere difficoltà a capire che tipo di ruota è… magari.
Bordo superiore, bordo inferiore, spesso su usati si ha qualche difficoltà.
Ma credo e spero che un occhio allenato possa capire se una filigrana ruota sia falsa o vera.
A questo punto, dato che qui io sono per imparare da tutti e con voi voglio essere spugna, caro Antonello a scopo didattico puoi inoltrare degli esempi?
Magari vedendola come un gioco.
Tra false e vere di filigrana ruota.
Cordialmente
E.P.
Deduco questo, filigrane false ruota appena visibili, beh possono trarre in inganno molti, ma non tutti.
Un occhio allenato può avere difficoltà a capire che tipo di ruota è… magari.
Bordo superiore, bordo inferiore, spesso su usati si ha qualche difficoltà.
Ma credo e spero che un occhio allenato possa capire se una filigrana ruota sia falsa o vera.
A questo punto, dato che qui io sono per imparare da tutti e con voi voglio essere spugna, caro Antonello a scopo didattico puoi inoltrare degli esempi?
Magari vedendola come un gioco.
Tra false e vere di filigrana ruota.
Cordialmente
E.P.
Re: Falso del 500 Lire Castelli
Oggetti con fb falsi passati per posta a partire dagli anni 80/90 ne esistono numerosi, e non penso abbiano un grande interesse. Trovarli invece tassati dall'amministrazione postale, almeno fino a quando le tassazioni furono in essere, trovo che possa essere un oggetto interessante di storia postale...io però ad oggi non ne ho vistipeloro66 ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 21:15 il punto di vista è chiaro. Tuttavia c'è un aspetto che non è opinabile: negli anni '80 non c'erano stampanti casalinghe che potessero consentire, neanche lontanamente, la qualità di stampa riscontrata in imitazioni di francobolli di quel periodo. Quindi se trovo un "francobollo", per esempio, del 1985, evidente imitazione da stampante devo concludere che tale imitazione è stata realizzata in tempi molto più recenti, con la disponibilità di stampanti getto di inchiostro o anche laser a colori. Se questo è il caso, anche timbri e supporti sono costruiti allo scopo, timbri quindi falsi. Dall'avvento dell'euro i francobolli in lire sono fuori corso e quindi non utilizzabili per comporre tariffe regolari di spedizione... quindi chi avrebbe stampato commemorativi "del 1985" ai fini di frode postale avrebbe perso tempo. Ergo, il falsario avrebbe fatto meglio a dedicarsi a francobolli che attraggono collezionisti: prima repubblica, varietà più o meno vistose, per esempio. Perchè sprecare tempo e rischiare per produrre falsi di comuni francobolli anni 90 o 90?
Detto ciò, a me resta un dubbio : quando e perchè una imitazione assume concordemente (nella comunità filatelica) il ruolo di falso e merita una descrizione/valutazione su un catalogo? Portando alle sue conseguenze il ragionamento di Cerruti, tutte le imitazioni di francobolli recenti, fatte con tecniche sofisticate oggi disponibili, non potranno mai avere un posto nel novero dei "falsi", come che sò il 100L Demo di Buenos Aires, giusto per fare un esempio. Neanche i già catalogati 350 e 1000 Lire Castelli... almeno mi pare. Mi sfuggono, per mia ignoranza certamente, i criteri "oggettivi" e "qualificanti" per assegnare ad una imitazione la dignità di "falso". L'unica cosa che mi viene in mente è che l'oggetto ha effettivamente viaggiato per posta nel suo periodo di validità. Magari potrei aggiungere la necessità di una certa quantità minima (più pezzi del falso circolati si trovano, più diventa plausibile lo scopo dei falsari di lucrare tramite frode postale). Mi piacerebbe avere opinioni.
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Dunque, posso capire per dei fb nuovi, ma produrre un fb con anche annullo falso, per pezzi comunissimi disponibili in milioni di esemplari e che non hanno praticamente mercato, sfugge alla mia comprensioneAntonello Cerruti ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 9:31 Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.
Cordiali saluti.
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
andy66 ha scritto: ↑3 febbraio 2022, 13:52Dunque, posso capire per dei fb nuovi, ma produrre un fb con anche annullo falso, per pezzi comunissimi disponibili in milioni di esemplari e che non hanno praticamente mercato, sfugge alla mia comprensioneAntonello Cerruti ha scritto: ↑2 febbraio 2022, 9:31 Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
.... Forse, per alimentare il mercato delle rarità...?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Falso del 500 Lire Castelli
quindi si va verso la conclusione che i falsi di cui stiamo parlando non siano altro che mere curiosità, di poco o nessun valore filatelico in senso stretto, così da gettare nello sconforto quei tipi che vorrebbero far crescere il panorama dei falsi da collezione, come giustamente paventato da Cerruti. A questo punto la domanda sorge spontanea: perchè alcuni casi come il 350 lire castelli, il 700 lire castelli, il 1000 lire castelli sono quotati, talora anche molto, su cataloghi specializzati... perchè loro sì ed il 500 lire con cui ho iniziato questa discussione no? e perchè assegnare importanza filatelica alle letterine o ai donne nell'arte falsificati di cui tanto si è discusso in altri topics in questo forum? La mia è la domanda di chi vuole capire le differenze di trattamento tra i vari casi, fermo restando che l'unico modo per stabilire regole è quello di fornire ragioni oggettive, comprensibili ed accettabili dall'intera comunità filatelica... altrimenti si cade in una situazione poco edificante quale è quella che ha visto inondare il mercato delle strabilianti varietà castelli con scarti di stamperia non si sa come usciti dai magazzini di stato, mai arrivati agli sportelli postali e tuttavia premiati col titolo di "varietà" e con valutazioni talora spettacolari. Anche in quel caso qualcuno si è adoperato per creare nel mercato filatelico nuove appetitose attrazioni, ne più ne meno di quanto un attuale falsario vorrebbe fare con "nuovi ed inediti" falsi.
Re: Falso del 500 Lire Castelli
Ricordatevi sempre che i cataloghi che usiamo come riferimento sono spesso redatti ed editi da pochi privati che, a loro insindacabile giudizio, seppur sopportato dall'esperienza in ambito filatelico, possono inserire o meno certi oggetti filatelici e dare loro una quotazione più o meno alta (a volte anche altissima e, in alcuni casi, in maniera molto discutibile).
Ma sta sempre al singolo, informandosi e facendo ricerca, decidere cosa sia effettivamente di pregio e degno di essere inserito nella propria collezione.
Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Stefano, come avrai capito sono più che d'accordo con la prima parte del tuo commento. Meno sulla seconda parte. Da che mondo è mondo, il pregio, valore, qualità di un francobollo o di un oggetto di storia postale, come è vero in tutti gli altri settori (numismatica, moda, automobili, salumi e formaggi, ecc) viene stabilito su basi oggettive o oggettivizzabili (come nel caso del valore di un abito firmato Gucci piuttosto che non firmato, per intenderci). Io non posso affermare che un Cavallino o un Gronchi Rosa non siano di pregio per me, mentre lo sono per tutti gli altri collezionisti. Quello che posso fare di certo è decidere se i miei interessi collezionistici (o le mie possibilità) possano o meno includere un Cavallino o un Gronchi Rosa (o un abito Gucci). Il fatto strano è che mentre l'intera comunità filatelica è d'accordo o accetta che un Gronchi Rosa sia di pregio (a prescindere dal valore attuale) perchè agli sportelli la sua vendita è durata solo poche ore - che è un criterio oggettivo - lo stesso non vale per casi come quelli recenti in discussione. Se io colleziono falsi per posta, so bene che non avrò la fortuna di trovarli tutti in accumuli o scatoloni, e quindi, se li voglio, dovrò necessariamente acquistarli. Di collezionisti che annoverano nelle proprie collezioni falsi ce ne saranno tanti... ma adesso viene messo in dubbio che, almeno a partire da quando sono disponibili tecnologie sofisticate per creare imitazioni anche di francobolli banali o persino di francobolli più datati, come che sò Repubblica Romana, si rischi di avere il "falso" falso!!! Parrebbe la fine del settore... o no? Ancora un tentativo di rendere oggettiva la definizione di "falso" sembra essere solo che esso sia stato usato autenticamente su un oggetto regolarmente viaggiato all'epoca di riferimento, periziando quindi buste, targhette, bolli, inchiostri di scrittura oltre ai francobolli. E comunque ciò comporta che ritrovamenti oggi di inediti falsi di un pezzo della prima repubblica, per esempio, allo stato di nuovo sia possibile fuffa... o sbaglio?
Re: Falso del 500 Lire Castelli
a tutti.
Quando si parla di falsi regolarmente viaggiati per posta, si intende che, chi ha usato determinati oggetti, lo ha fatto esclusivamente per frodare le poste.
Ordunque, la "frode postale" penso non sia solo quando si applicano francobolli falsi su buste o qualsivoglia involucro da spedire, ma anche usare francobolli tagliati e messi insieme come una sorta di puzzle.
Un esempio è questo "Piego senza busta" che è stato spedito da Ercolano (NA) in data 11-9-98 ed accettato dall'U.P. , affrancato in tariffa con un AV 5000 lire + castello lire 800 ed uno da lire 1000 .
Come si evince dall'immagine i primi due sono stati "ricomposti" per essere usati.
A voi commenti e considerazioni.
Cordialità
Quando si parla di falsi regolarmente viaggiati per posta, si intende che, chi ha usato determinati oggetti, lo ha fatto esclusivamente per frodare le poste.
Ordunque, la "frode postale" penso non sia solo quando si applicano francobolli falsi su buste o qualsivoglia involucro da spedire, ma anche usare francobolli tagliati e messi insieme come una sorta di puzzle.
Un esempio è questo "Piego senza busta" che è stato spedito da Ercolano (NA) in data 11-9-98 ed accettato dall'U.P. , affrancato in tariffa con un AV 5000 lire + castello lire 800 ed uno da lire 1000 .
Come si evince dall'immagine i primi due sono stati "ricomposti" per essere usati.
A voi commenti e considerazioni.
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Risale al periodo in cui i falsi erano adoperati su normale corrispondenza questa coppia del 500 lire Castelli usata per affrancare una busta indirizzata al concorso "Mastro Lindo".
C'erano delle persone che ritiravano tutte le buste (migliaia e migliaia) per poi selezionare i commemorativi, i francobolli non annullati, ecc.
Da lì viene questa busta che mi venne regalata oltre 25 anni fa.
L'ingrandimento mostra i pixel irregolari tipici della stampante a getto d'inchiostro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
C'erano delle persone che ritiravano tutte le buste (migliaia e migliaia) per poi selezionare i commemorativi, i francobolli non annullati, ecc.
Da lì viene questa busta che mi venne regalata oltre 25 anni fa.
L'ingrandimento mostra i pixel irregolari tipici della stampante a getto d'inchiostro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Salve Antonello, Quello che mostra assomiglia molto ad un falso catalogato, Sassone Specializzato F1139. Non vorrei ricordare male, ma il catalogato in questione mi pare fosse stampato in offset... ma probabilmente mi sbaglio. Detto ciò, nel suo caso sii tratta di un falso passato per posta passibile di catalogazione?
Re: Falso del 500 Lire Castelli
Quello di Antonello è il falso F1139 dentellato lineare 11-11 1/4.
Oltre al fuori registro dell'azzurro, alcune delle caratteristiche ricorrenti e facili da individuare di questo falso sono la scritta CASTELLO DI ROVERETO con le lettere E, O, DI, R, TO incomplete al pari della R di ROMA in basso e le macchie bianche sullo sfondo rosso sopra la scritta ITALIA presenti sempre nella stessa posizione.
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Stefano
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Scusate ma non ho capito, quindi quest'ultimo é il falso 'originale' stampato in offset oppure un falso del falso stampato con una stampante?
Andy66
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Re: Falso del 500 Lire Castelli
Probabilmente il fuori registro dell'offset mi ha fatto pensare ad una stampa a getto d'inchiostro.
Cordiali saluti.
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