I De la Rue al microscopio

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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:
Attendo la tua verifica :fest: ????? :mmm: .... :pray: !

Adriano

Non ci voglio ancora mettere la mano sul fuoco ma sto osservando molte assonanze con il n. 1.
30 BD 1.jpg

Non ci metto la mano sul fuoco soprattutto perchè questa volta il problema sono io, la definizione dei miei strumenti è molto inferiore a quella dei tuoi. :dub:
conf con n1 BD.jpg

Di positivo c'è: innanzitutto la forma del difetto primario, ma anche altre diffuse somiglianze nell' irregolarità rispetto alla continuità dei bordi dei riccioli e delle linee esterne della cornice.

Si vede abbastanza bene nei particolari che vi segnalo con le frecce, ma ne potete notare anche altri voi stessi. Tra questi non ci sono i puntini, ma è poco significativo anche perchè la mia definizione potrebbe essere troppo bassa anche se ci fossero.
3c 1 SD.jpg
conf con n1 AD.jpg


Verificate anche voi :lente:

:clap: :clap: michele

Ps una copia senza cerchietti potrebbe essere utile.
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SerenissimaVe56
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Inserisco le foto dei francobolli con le due palme in osservazione, senza cerchietti sui particolari

Marzo 1879
30 cent adriano la palma mar 1879.jpg

Aprile 1879
30 cent adriano la palma apr 1879.jpg



Ciao: Ciao:
Adriano
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mikonap
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

lingo ha scritto:...
Scusate l'OT, ma volevo comunicarvi, anche alla luce di alcune acquisizioni recenti, di essere arrivato, probabilmente in ritardo :mmm: , alla convinzione che per il due lire fu realizzata una sola tavola utilizzata sia a Londra che a Torino, peccato di averlo scoperto solo dopo aver acquistato una quartina bordo di foglio, presunta, londinese .
...
Pasquale


Io non avrei questi dubbi: se la tua quartina è della tiratura di Londra, qualunque approfondimento in materia non potrà che confermare le caratteristiche e la diversa rarità tra le due tirature.

Dico questo in quanto, come abbiamo visto per il conio, che pur rimanendo lo stesso, generava tavole che mostrano differenze significative in grado di caratterizzarle, considerazioni analoghe possiamo farle anche per le tavole.

Come ci siamo detti altre volte, le tirature non dipendono solo dalla tavola di stampa ma anche dalle tecniche di stampa, dalla pressione applicata, dalla fluifità e diliuzione degli inchiostri e dalla sensibilità e gusto del responsabile di stampa.

Se con la stessa tavola si produceva a migliaia di chilometri di distanza, con personale culturalmente diverso, con condizioni climatiche diverse (gli inchiostri sono a base di resine e queste risentono, nella fase di polimerizzazione o per dirla in modo più semplice di essiccazione, della temperatura e dell'umidità), ed addirittura si produceva a distanza di decenni (alcuni addetti alla stampa delle ultime tirature potevano non essere ancora nati quando è cominciata la produzione a Londra), in più, per quanto utilizzata di meno, la tavola certamente ha cominciato ad usurarsi, il risultato doveva necessariamente essere, in modo evidente e valutabile, diverso.

Io direi che questo aspetto della tavola unica può avere i suoi aspetti positivi, semplificando la ricerca delle posizioni e del plattaggio. In più sappiamo che materiale in giro ce n'è e quindi potremmo divertirci.
Ciao: michele
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maupoz
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

lingo ha scritto:Scusate l'OT, ma volevo comunicarvi, anche alla luce di alcune acquisizioni recenti, di essere arrivato, probabilmente in ritardo :mmm: , alla convinzione che per il due lire fu realizzata una sola tavola utilizzata sia a Londra che a Torino, peccato di averlo scoperto solo dopo aver acquistato una quartina bordo di foglio, presunta, londinese .
A presto Pasquale



Pasquale Ciao:

non vedo l'ora ... di vederla ... la quartina bordo di foglio,presunta, londinese

magari con un bel ingrandimento (magari anche con i particolari delle 4 barbe, ci fu un topic ... che trattava dei diversi tipi di barba ... nei 2 lire!)





il 2 lire fu proprio particolare

non di rame era la tavola di stampa ma d'argento, per via del tipo di inchiostro usato (del colore) che avrebbe "reagito" con il rame (... roba di solfati .... :mmm: o erano nitriti :ris: ... che lasciamo ... ai chimici)

nello studio sulle scritte di bordo foglio qualcuno a suo tempo fece anche notare ...... che il 2 lire è l'unico........



GUARDA IL SENSO DELLE FRECCE


senza troppo patir si dovrebbe ingrandir
scritte bordo foglio 2 lire.JPG



e sì, il senso delle scritte sui bordi interni ... è in senso contrario rispetto a quello di tutti gli altri valori!



Ciao: Ciao:
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"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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lingo
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto::Penso che non siano tutti della stessa posizione, ma se tra questi c'è un riporto lo possiamo scoprire trovando qualche difetto secondario.

Allego l’immagine di tutti gli esemplari alla massima risoluzione che posso produrre con la mia tecnologia.
Osserviamoli insieme.
Ciao: michele


Nei miei due esemplari che presentano il particolare cha hai segnalato nell'ornato SE non ho riscontrato altre similitudini con i tuoi. Michele ti prego di voler aumentare la risoluzione delle immagini prima di effettuare la scansione dei francobolli, sarà che ai miei occhi si è ripresentata la cataratta secondaria (anzi terziaria in quanto sarà la quinta volta che l'oculista dovrà mettere mani ai miei occhi) ma ho difficoltà nel verificare i particolari :lente: . Prova ad 800 o meglio a 1200 dpi.
A presto
Pasquale
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

MI SONO PERSO QUALCOSA??


QUESTO DA DOVE E' USCITO???


30 C. PARTICOLARE CORNICE.JPG



Ciao: Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

maupoz ha scritto:Ciao: Ciao:

MI SONO PERSO QUALCOSA??


QUESTO DA DOVE E' USCITO???

Ciao: Ciao:


Hanno perso un pezzo di cornice per strada :what:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

maupoz ha scritto:
lingo ha scritto:Scusate l'OT, ma volevo comunicarvi, anche alla luce di alcune acquisizioni recenti, di essere arrivato, probabilmente in ritardo :mmm: , alla convinzione che per il due lire fu realizzata una sola tavola utilizzata sia a Londra che a Torino, peccato di averlo scoperto solo dopo aver acquistato una quartina bordo di foglio, presunta, londinese .
A presto Pasquale



Pasquale Ciao:

non vedo l'ora ... di vederla ... la quartina bordo di foglio,presunta, londinese

magari con un bel ingrandimento (magari anche con i particolari delle 4 barbe, ci fu un topic ... che trattava dei diversi tipi di barba ... nei 2 lire!)


Ciao: Ciao:


Non ho la foto della quartina ripresa per intero (provvederò non appena avrò la forza mentale e fisica di rimontare l'attrezzatura fotografica con cavalletto, fotocamera, livella, telecomando ecc..), però posso postare i quattro particolari dei presunti Londra e nove torinesi appartenenti ad un blocco.
A presto
Pasquale

LONDRA
2_L_Londra_barba_baffi.jpg



TORINO
2_L_Torino_barba_baffi.jpg
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

lingo ha scritto:...

Michele ti prego di voler aumentare la risoluzione delle immagini prima di effettuare la scansione dei francobolli, sarà che ai miei occhi si è ripresentata la cataratta secondaria (anzi terziaria in quanto sarà la quinta volta che l'oculista dovrà mettere mani ai miei occhi) ma ho difficoltà nel verificare i particolari :lente: . Prova ad 800 o meglio a 1200 dpi.
A presto
Pasquale

Pasquale
:dub: purtroppo :roll: le riprese le avevo già fatte a 1200 dpi, ma evidentemente dal mio scanner, 10 anni di onorato servizio non posso pretendere di più.

Ho provato a portare la risoluzione a 2400 dpi, :shock: ma è una risoluzione interpolata non ottica, qualche cosina è migliorata ma non riesco assolutamente a raggiungere la risoluzione tua e quella di Adriano. Forse state riprendendo con il microscopio? In questo caso è mia intenzione attrezzarmi ma per il momento ne sono sprovvisto.

Ciao: Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto:Ho provato a portare la risoluzione a 2400 dpi, :shock: ma è una risoluzione interpolata non ottica, qualche cosina è migliorata ma non riesco assolutamente a raggiungere la risoluzione tua e quella di Adriano. Forse state riprendendo con il microscopio? In questo caso è mia intenzione attrezzarmi ma per il momento ne sono sprovvisto.

Ciao: Ciao: michele


Sicuramente così la risoluzione è migliorata.
Le mie foto sono realizzate da una "vecchia" fotocamera digitale Nikon con ottica macro sempre Nikon che ha pochi anni meno di me, Adriano se non vado errato per i particolari utilizza un microscopio digitale e per le scansioni dell'intero francobollo lo scanner.
A presto
Pasquale
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Adriano se non vado errato per i particolari utilizza un microscopio digitale e per le scansioni dell'intero francobollo lo scanner.
A presto
Pasquale


Per quanto riguarda le immagini dell'intero adopero una stampante multifunzione stampante-scanner-fax-fotocopiatrice-fà caffè :-) della Brother , il modello MFC-490CW LAN che è molto comoda soprattutto perchè supporta delle cartucce ricaricabili dedicate che permettono la ricarica in breve tempo in maniera facile e senza sporcarsi all'inverosimile . Un altro pregio è che è WIFI e puoi digitare e lanciare una stampa da una stanza diversa da dove si trova la stampante . Le scansioni che inserisco sono a 2400 dpi .
I particolari invece sono catturati da un microscopio PCE MM200 da 200 x con risoluzione a 2 MP non interpolati. In rapporto al prezzo è ottimo , se dovessi sceglierne uno adesso non mancano le offerte , mi piacerebbe prenderne uno con illuminazione a luce fredda per non sfalsare i colori anche se nel nostro caso , per dire , non è fondamentale , poi mi piacerebbe fosse con l'autofocus perchè non è facilissimo mettere a fuoco l'immagine manualmente . Mi sembra comunque che al di là del modello e delle caratteristiche , con un microscopio anche non di primissima fascia si colgano dei particolari che non sono facilmente visualizzabili con le lenti e contafili tradizionali, inoltre si può fissare direttamente l'immagine e averla al computer immediatamente , cosa anche questa impossibile con i sopracitati strumenti tradizionali .

Ciao: Ciao:
Adriano
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:
Per quanto riguarda le immagini dell'intero adopero una stampante multifunzione stampante-scanner-fax-fotocopiatrice-fà caffè :-) della Brother , il modello MFC-490CW LAN che è molto comoda soprattutto perchè supporta delle cartucce ricaricabili dedicate che permettono la ricarica in breve tempo in maniera facile e senza sporcarsi all'inverosimile . Un altro pregio è che è WIFI e puoi digitare e lanciare una stampa da una stanza diversa da dove si trova la stampante . Le scansioni che inserisco sono a 2400 dpi .
...
Adriano

Mi hai fatto venire un dubbio ho anch'io una Broder come la tua, ma un modello diverso MFC 235C, che io trovo molto efficiente e pratica nelle sue varie funzioni, anche se non è più una ragazzina. Ma non ho mai provato ad usarla per riprendere i francobolli.

Seguendo il tuo esempio (2400 dpi) ho ripreso lo stesso Fb con la Broder e poi con il mio vecio scanner Epson.
Questi sono i risultati con il settaggio standard.
30c brod.jpg
30c eps.jpg


Ho confrontato un particolare, cercando di compensare i settaggi per non esse condizionato.
30c conf.jpg

Le due immagini (clicca per indrandirle) restano un po' diverse tra loro ma soprattutto inferiori a quelle che presenti tu. Mi sa che devo tornare dal mio forniture per adeguarmi, anche se sono sicuro che mi sentirò chiedere - ma che fine hai fatto.

Per il test di confronto ho scelto quell'angolo per l'interruzione della cornice. Penso che questa come quella di Pasquale rientri tra i difetti occasionali come questo. (Il particolare dell'interruzione della cornice si vede meglio nella rispresa Epson)
30c dif occ part.jpg

Sono belli e fascinosi ma se fossero ricorrenti sarebbero certamente stati notati.


Quelli occasionali sono dovuti a corpuscoli che si sono posti tra la superficie stampate e la carta. Sono scuri se sono finiti sulla tavola prima dell'inchiostratua, sono bianchi se si sono attaccati alla tavola dopo l'inchiostratura o sono finiti sulla carta.
30c dif occ part 2.jpg

Nel nostro caso è evidente che è un granello di sabbia. Siccome se ne notano altri sull'intera impronta tra cui questo curioso raddoppiamento del bocciolo nell'intersezione del tralcio, penso che quella deve essere stata una giornata molto ventosa e di questi piccoli e grandi difetti se ne sono prodotti diversi (come si può notare ingrandendo l'intera impronta)
30c dif occ.jpg


Mi sembra di sentire il responsabile di produzione che urlando :grr: dice - LA CHIUDETE QUELLA PORTA !!! -
Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

or mentre ingrandendo state i vostri valori (.... i francobolli...... naturalmente!)


vi rifilo una delle mie tabellinaricostruzionetirature

(.Eric (Vacallo) , se leggi, .. chissà che figurone scritta in tedesco!)



caro Pasquale, torno sull'anomala vita del 2 lire


Beh! ne hanno stampati poco più di 2.000.000, circa la metà a Londra e la metà a Torino.


Alla fine del 1865, quindi tutti e solo Londra, dei 999.600 emessi (sempre circa!) ne risulterebbero venduti circa 116.000, a quel tempo , dei Londra, ce ne erano "in circolazione" circa 880.000.

E nel 1866 a Torino , alla OCV, .... ne stamparono un altro milione! 1.000.000 :dub: :dub: :dub: :dub:



Qualcosa invece non mi quadra nella stampa del 1874 , comprensibile con l'esigenza di stampare gli "ESTERO" per gli uffici del Levante, 7.400 come scritto nel libro di Filanci (e mi sembrano veramente pochini) e i 20.800 che tempo fa aveva segnalato Aurelio
Il numero della tavola "ESTERO" del 2 Lire non è conosciuto .... sono "buche" le tavole 129 e 133 , dalla 130 alla 132 sono tutte di valori "ESTERO"; quella del 2 lire, essendo in argento e non in rame, sarà stata stampata da sola?


Scusate la noia dei numeri ... :zzz: :zzz: .... ma bisogna tener presente anche questi :abb: :abb:


2 lire tiratura.JPG



N.B. qualcuno ha l'elenco dei valori messi all'asta dallo Stato? non so quando .... ma tra le varie "partite" c'erano sicuramente i valori del 2 Lire ... quanti???.....
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

maupoz ha scritto:...

Qualcosa invece non mi quadra nella stampa del 1874 , comprensibile con l'esigenza di stampare gli "ESTERO" per gli uffici del Levante, 7.400 come scritto nel libro di Filanci (e mi sembrano veramente pochini) e i 20.800 che tempo fa aveva segnalato Aurelio
Il numero della tavola "ESTERO" del 2 Lire non è conosciuto .... sono "buche" le tavole 129 e 133 , dalla 130 alla 132 sono tutte di valori "ESTERO"; quella del 2 lire, essendo in argento e non in rame, sarà stata stampata da sola?
...
[/size]

Condivido le tue perplessità.

Detta così la tiratura più comune è quella di Torino del 1866 (1.02 Milioni di esemplari) seguita da quella di Londra del 1864 (0.60 Ml e.) e quella iniziale di Londra del 1863 (0.40 Ml e.). Quella in assoluto più rara sarebbe quella di Torino del 1874 (0.007 Ml e.). Cento volte più rara di quelle Londinesi. :shock:

Allora avrei buone possibiltà di essere ricco :D :$$: :$$: :$$:

Ciao: Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

Michele :coffee: :coffee:

.... avevo precisato!

... quelli del 1874 , con molte probabilità hanno una sovrastampa .... che i tuoi (sopra) non hanno


:lente: :lente: :lente:



2 lire punti sbarre.JPG



Ciao: Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

mikonap ha scritto:Mi hai fatto venire un dubbio ho anch'io una Broder come la tua, ma un modello diverso MFC 235C, che io trovo molto efficiente e pratica nelle sue varie funzioni, anche se non è più una ragazzina. Ma non ho mai provato ad usarla per riprendere i francobolli.


Michele vai di Epson, sicuramente la resa è migliore.

Molto interessante, potrebbe anche essere un "mega ritoccone" :-))
Senza titolo-2.jpg


Ciao:
Pasquale
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Pasquale Agosti
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da lingo »

maupoz ha scritto: non vedo l'ora ... di vederla ... la quartina bordo di foglio,presunta, londinese

magari con un bel ingrandimento (magari anche con i particolari delle 4 barbe, ci fu un topic ... che trattava dei diversi tipi di barba ... nei 2 lire!)




Ecco la foto della quartina presunta DLR.
Ciao
Pasquale
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Ultima modifica di lingo il 19 febbraio 2013, 8:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

Buonasera a tutti Ciao: , dopo alcuni interventi estremamente interessanti torno al semplice inserimento della immagine di un DLR Londra in cui mi sembra di aver trovato delle possibili varietà di riporto , una è un ornato con forma dilatata rispetto all'originale e l'altra è quella che sembra essere una lettera S che si è formata sul lato destro sull'ornato .

Settembre 1864 bis
30 cent adriano settembre1864 bis.jpg





Ciao: Ciao:
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da mikonap »

SerenissimaVe56 ha scritto:...

immagine di un DLR Londra in cui mi sembra di aver trovato delle possibili varietà di riporto , una è un ornato con forma dilatata rispetto all'originale e l'altra è quella che sembra essere una lettera S che si è formata sul lato destro sull'ornato .

Adriano

Provo a guardare tra i miei, anche se l'irregolarità della stampa in quest'esemplare non aiuta.

Io suggerisco comunque di non fermare l'attenzione solo al primo periodo, in quanto identificare un riporto in questa serie è veramente difficile. Il metodo che suggerisco è quello di provare a scorrere tutti gli esemplari di questo valore presenti in archivio. Io lo faccio con uno di quei lentini che si attaccano agli occhiali. Il trucco è quello di visionare, non troppo lentamente, sempre lo stesso particolare (testo alto oppure testo basso o fregio Alto Destro, ecc.) Quando si nota un'anomalia , si mette nel foglio in osservazione. A questo punto, anche se non si è riusciti a trovarne un altro di conferma, quelli più evidenti possono essere postati per verificare in rete.

Questo ad esempio, del primo periodo, per regolarità del bordo, paragonabile a quella delle altre parti del disegno, potrebbe essere un riporto.
30c ang AS inter-corn part.jpg
30c ang AS inter-corn.jpg


Il difetto primario (indicato in rosso) potrebbe essere confermato dal difetto secondario (indicato in azzurro) nello stesso angolo. A cui aggiungere qualche altro particolare che adesso sfugge, ma che diventa immediatamente riconoscibile se troviamo un altro esemplare di confronto..

Buon prosieguo di ricerca :lente: :quad:
Ciao: michele
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Re: I De La Rue al microscopio

Messaggio da SerenissimaVe56 »

mikonap ha scritto:
anche se l'irregolarità della stampa in quest'esemplare non aiuta.

Io suggerisco comunque di non fermare l'attenzione solo al primo periodo, in quanto identificare un riporto in questa serie è veramente difficile. michele


Ciao Michele Ciao: , hai ragione , sono partito dagli esemplari più difficili da analizzare. Osservando l'esemplare che posto oggi per esempio si trovano parecchie interruzioni e disegni incompleti ma come già detto sono dovuti alla tecnica di stampa compresa la influenza del fondo di sicurezza , e quindi sono difetti occasionali di questo solo esemplare . Il motivo per cui sto analizzando al momento solo i Londra è che purtroppo ne ho veramente pochi :tri: e quindi verificandoli di seguito completerò per prima tutti gli esemplari della tiratura di Londra , per poi passare direttamente ai Torino . Pasquale Ciao: aveva osservato che probabilmente era meglio prendere in considerazione la tiratura di Londra avendo meno tavole da prendere in considerazione , e su questo principio sono d'accordo , è veramente difficile però l'analisi a causa delle caratteristiche di stampa sopracitate .
Premesso quanto sopra passo a favri vedere la immagine di uno degli utlimi miei Londra dove ho trovato sulla parte alta a sinistra nelle cornici una serie di punti di colore che non ho mai riscontrato su altri esemplari . Se sono dovuti a polvere depositata devono aver lasciata aperta la porta per un bel pezzo ... :-))

Gennaio 1865
30 cent adriano con macchie di colore gen 1865.jpg



Ciao: Ciao:
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