De la Rue - L'emissione del 1863
- cirneco giuseppe
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Re: De La Rue ... ancora
Altra cosa da tenere presente è che il conio principale, quello con l'effige, altri non è se non quello usato per le marche da bollo.
Infatti il contratto per i francobolli seguì quello per le marche "quadrate" ed "oblunghe".
E del resto è logico pensare all'uso dello stesso conio. Bisognava avere un francobollo ed una marca che mostrassero il sovrano (prassi adottata da tutti in quel periodo) indipendentemente dal valore d'uso.
Ne fa eccezione il francobollo per stampati che è di 1 centesimo con il valore "1" ben visibile per evitare errori da parte degli impiegati. Qui bisogna aggiungere che il Cav. Perazzi, nella sua relazione al ministro, confida e spera che si giunga quanto prima all'unificazione della tariffa per lettere e stampe (così come gli inglesi) di 10 cent per diminuire il numero dei valori dei francobolli e di conseguenza i costi. La sua proposta era di soli sei valori e non di otto eliminando il valore da 5 cent e quello da 1 cent
Su una delle ultime aste ricordo di aver visto la prova di stampa del conio principale, anche se era specificato fosse quello per le marche.
Se qualcuno di voi conserva i cataloghi d'asta potrebbe cercarlo.
Infatti il contratto per i francobolli seguì quello per le marche "quadrate" ed "oblunghe".
E del resto è logico pensare all'uso dello stesso conio. Bisognava avere un francobollo ed una marca che mostrassero il sovrano (prassi adottata da tutti in quel periodo) indipendentemente dal valore d'uso.
Ne fa eccezione il francobollo per stampati che è di 1 centesimo con il valore "1" ben visibile per evitare errori da parte degli impiegati. Qui bisogna aggiungere che il Cav. Perazzi, nella sua relazione al ministro, confida e spera che si giunga quanto prima all'unificazione della tariffa per lettere e stampe (così come gli inglesi) di 10 cent per diminuire il numero dei valori dei francobolli e di conseguenza i costi. La sua proposta era di soli sei valori e non di otto eliminando il valore da 5 cent e quello da 1 cent
Su una delle ultime aste ricordo di aver visto la prova di stampa del conio principale, anche se era specificato fosse quello per le marche.
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..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it


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Re: De La Rue ... ancora
Ti riferisci a questa?
http://img718.imageshack.us/i/effigediv ... seguit.jpg
http://img717.imageshack.us/i/effigediv ... seguit.jpg
Cordiali saluti
Enrico Flaminio
____________
Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue, Ammende postali (Modello 162)
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Re: De La Rue ... ancora
Resta il fatto che tutti i punzoni furono ampiamente ritoccati
Infatti non solo la parte piena alla base del collo ha una linea sinuosa diversa una dall'altra, ma anche il tratteggio dell'ombreggiatura muta considerevolmente.
Infine anche il tratteggio a sinistra della parte colorata del collo cambia per lunghezza, spessore e numero! Testimoniando che questa parte fu fatta per ultima per uniformare la cornice con l'effige. Un risultato peraltro ottimo se nessuno non se ne è accorto per 150 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!

Infatti non solo la parte piena alla base del collo ha una linea sinuosa diversa una dall'altra, ma anche il tratteggio dell'ombreggiatura muta considerevolmente.
Infine anche il tratteggio a sinistra della parte colorata del collo cambia per lunghezza, spessore e numero! Testimoniando che questa parte fu fatta per ultima per uniformare la cornice con l'effige. Un risultato peraltro ottimo se nessuno non se ne è accorto per 150 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
- cirneco giuseppe
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Re: De La Rue ... ancora
Bravo Enrico!! Proprio quello.
Mi sembra che le linee di fondo ci siano già.
Sicuramente alcuni rimaneggiamenti ci furono.
Però ricordate che col sistema tipografico non è uno scherzo modificare un conio già pronto. E' una procedura lunga che richiede la formazione di un nuovo punzone da cui asportare tutta la parte da modificare. Quello già pronto è stato temprato e non è modificabile.
Da questo, dopo la tempra, si deve preparare un nuovo conio secondario e riprendere tutto il procedimento.
Quindi altri costi di lavorazione ed in particolare costi di incisione. E poi il tempo.
Non dimentichiamo l'urgenza, elemento essenziale per il Governo Italiano.
Mi sembra che le linee di fondo ci siano già.
Sicuramente alcuni rimaneggiamenti ci furono.
Però ricordate che col sistema tipografico non è uno scherzo modificare un conio già pronto. E' una procedura lunga che richiede la formazione di un nuovo punzone da cui asportare tutta la parte da modificare. Quello già pronto è stato temprato e non è modificabile.
Da questo, dopo la tempra, si deve preparare un nuovo conio secondario e riprendere tutto il procedimento.
Quindi altri costi di lavorazione ed in particolare costi di incisione. E poi il tempo.
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Re: De La Rue ... ancora


Mi inserisco "seriamente" nell'argomento.
Rinfresco la memoria (mia) riportando dei passaggi del libro di Filanci (magari quando ho tempo preparo una delle mie schede di lavoro!!!).
Per comodità ho numerato i paragrafi.
…. La marca da bollo da “lira una” è terminata a fine gennaio 1863.
1
Partendo dal conio originale dei fiscali si realizza il conio base per i francobolli.
Dal conio rotondo (dei fiscali) viene tratta la contromatrice, sulla quale vengono eliminati l’anello circolare con dicitura e foglie, il fondo lineato e la base del collo.
Da questa contromatrice , una volta temperata (hardened) viene impressa su una piastrina di acciaio tenero la prima parte della nuova incisione, ossia la sola base (il solo ritratto)
Tutto il resto, compresa la base del collo, in bianco, pronto per la successiva incisione.
2
sul nuovo conio originale sono poi incise le linee base del francobollo, con doppi fili che delimitano la cornice e l’ovale, e viene completato il tratteggio del fondo, ma non la base del collo, per ragioni che non sono note.
3
da questo conio originale, che poi è quello indicato come “punzone n. 2” (il punzone n.1 è l’originario, dei fiscali) attraverso un controconio sono ricavate le sette piastrine base, su ciascuna delle quali vengono incisi i fregi e i singoli valori facciali.
La dicitura POSTE ITALIANE viene incisa ex novo per ciascun francobollo, con leggere differenze tra l’uno e l’altro.
Un “tocco finale” viene poi dato su ciascuno dei sette conii all’effige, insieme al completamento della base del collo.
Sono i “tocchi di luce” di cui parlava Warren DLR in una lettera del 28.01.1863, approfondimenti dei solchi dell’incisione di alcuni punti (soprattutto nella forte ombreggiatura centrale del collo e nei capelli dietro l’orecchio) che portano a maggiori o minori schiarimenti e a varianti alquanto evidenti tra un valore e l’altro.
http://img210.imageshack.us/img210/6029/conio.png
4
nella prima parte di maggio 1863 vengono tirate varie prove dei valori , prima e dopo la tempera dell’acciaio (before hardening / after hardening) e in seguito dopo ogni battitura dei calchi in piombo necessari per approntare le tavole , per assicurarsi che il conio non abbia subito danni (before striking / after striking).
5
il conio originale dei francobolli ( .. il punzone...) viene nuovamente utilizzato nel 1864, per la preparazione di due nuovi conii del 15 c. che, a causa del colore utilizzato per le stampe, costringe a produrre un gran numero di tavole e quindi ad usare intensivamente il conio (pare si fosse anche incrinato....).
I due conii sono entrambi incisi ex novo, come risulta evidente dall’esame dei fregi angolari e sono contraddistinti dai puntini aggiunti direttamente sui conii (4 nell’ovale del primo, 12 più piccoli nell’ovale e nei fregi del secondo).
E’ questa l’ultima volta che il conio primario dei francobolli viene utilizzato (per le prove del 15 c. quadrato si ricorre nuovamente al conio delle marche da bollo, dopo aver eliminato dal contro punzone intermedio sia la cornice rotonda che l’intero fondo).
Molto più ci sarebbe da riportare ... ma con calma .... un conio alla volta!!
C'è un pò di confusione sull'uso dei termini ... la prossima volta vedrò di chiarire meglio ... ricordare il concetto .... il punzone è uno solo (punzone "1" marche da bollo, punzone "2" francobolli) .... i conii sono riproduzioni .....


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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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- cirneco giuseppe
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Re: De La Rue ... ancora
Maurizio, sui termini basta mettersi d'accordo
Quello che definisci il punzone n.2, per me è il conio principale.
Io ho preso i termini che ha usato il Col. D.R. Martin in un suo studio che fece su richiesta di Mr Robson Lowe.
Questo studio parte proprio da quel punzone2 / conio principale.
Robson Lowe fu il curatore della mostra su De La Rue che si tenne a Roma nel 1961.
Fatta questa parentesi, andiamo avanti.
Anche io ho sempre sostenuto che le linee di fondo fossero incise sul conio principale / punzone 2, ma evidentemente non è così, altrimenti come si spiegherebbe la differenza di numero di linee.
Ma anche le marche da bollo, figlie del punzone 1, mostrano linee differenti in numero e lunghezza e quindi il punzone 1 doveva essere senza linee di fondo. Linee poi aggiunte sul conio secondario, al pari di ciò che successe, poi, per i francobolli.
Altra soluzione potrebbe essere il pensare che il punzone1 portasse incisa l'effige ed una parte delle linee di fondo, integrate successivamente sul conio secondario.
Visto che ne parliamo:
marca oblunga, con effige racchiusa in un cerchio.
marca quadrata
marca da una lira

Quello che definisci il punzone n.2, per me è il conio principale.
Io ho preso i termini che ha usato il Col. D.R. Martin in un suo studio che fece su richiesta di Mr Robson Lowe.
Questo studio parte proprio da quel punzone2 / conio principale.
Robson Lowe fu il curatore della mostra su De La Rue che si tenne a Roma nel 1961.
Fatta questa parentesi, andiamo avanti.
Anche io ho sempre sostenuto che le linee di fondo fossero incise sul conio principale / punzone 2, ma evidentemente non è così, altrimenti come si spiegherebbe la differenza di numero di linee.
Ma anche le marche da bollo, figlie del punzone 1, mostrano linee differenti in numero e lunghezza e quindi il punzone 1 doveva essere senza linee di fondo. Linee poi aggiunte sul conio secondario, al pari di ciò che successe, poi, per i francobolli.
Altra soluzione potrebbe essere il pensare che il punzone1 portasse incisa l'effige ed una parte delle linee di fondo, integrate successivamente sul conio secondario.
Visto che ne parliamo:
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Re: De La Rue ... ancora
Dall'immagine è evidente che il centro ovale fu tagliato e adattato alla cornice.
Si vede bene il solco
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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: De La Rue ... ancora
Ho fatto delle misurazioni, seppur empiriche, e le cornici hanno dimensioni diverse, il che rese problematico l'inserimento del profilo del re.
E' chiaro a questo punto che per ogni valore del francobollo fu usato un ovale centrale diverso!
Poiche'i vari ovali vennero certamente rimpiccioliti di lima, il tipografo apporto' anche alcune modifiche personali di volta in volta per migliorare i punzoni.
E' chiaro a questo punto che per ogni valore del francobollo fu usato un ovale centrale diverso!
Poiche'i vari ovali vennero certamente rimpiccioliti di lima, il tipografo apporto' anche alcune modifiche personali di volta in volta per migliorare i punzoni.
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- cirneco giuseppe
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Re: De La Rue ... ancora
Questo è certamente un conio secondario (secondo la mia terminologia).
La piastrina, in acciao dolce con l'effige, ricavata dal punzone e riportata su un blocchetto dove era già predisposta l'incisione dei fregi e del valore.
Ma rimane sempre la mia perplessità, le linee di fondo furono eseguite sulla piastrina prima di fissarla al blocchetto insieme alle altre modifiche al collo, ecc?
La piastrina, in acciao dolce con l'effige, ricavata dal punzone e riportata su un blocchetto dove era già predisposta l'incisione dei fregi e del valore.
Ma rimane sempre la mia perplessità, le linee di fondo furono eseguite sulla piastrina prima di fissarla al blocchetto insieme alle altre modifiche al collo, ecc?
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Re: De La Rue ... ancora
E' altrettanto evidente che le linee dello sfondo vennero fatte dopo, in quanto il conio non aveva un campo ampio come alcuni pezzi mostrati da Pino!
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Re: De La Rue ... ancora
E' manifesto da queste osservazioni che il diverso numero delle linee dello sfondo indica proporzionalmente gli ovali piu' grandi e gli ovali piu' piccoli....
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- valerio66vt
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Re: De La Rue ... ancora
fildoc ha scritto:E' altrettanto evidente che le linee dello sfondo vennero fatte dopo, in quanto il conio non aveva un campo ampio come alcuni pezzi mostrati da Pino!
E quindi si hanno differenti numeri di linee a seconda chi ha fatto il conio secondario per ogni valore.
Giunti a questo punto siamo sicuri al 100% che per ogni valore vi sia solo un conio secondario per i Londra?

Valerio
Re: De La Rue ... ancora
Giusto Valerio !
Ancora meglio!
In rapporto alla mano di chi li ha fatti e del momento diverso in cui vennero tracciate le linee!
Che so, per esempio il 15 centesimi fu fatto il giorno prima del 2 lire ....
Il 15 fu fatto da Charly e il 2 lire da Eddy...
o qualcosa di simile.
Ancora meglio!
In rapporto alla mano di chi li ha fatti e del momento diverso in cui vennero tracciate le linee!
Che so, per esempio il 15 centesimi fu fatto il giorno prima del 2 lire ....
Il 15 fu fatto da Charly e il 2 lire da Eddy...
o qualcosa di simile.
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- valerio66vt
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Re: De La Rue ... ancora



Mi sono spiegato male!
Volevo dire che potrebbero esserci più conii secondari per lo stesso valore.
Basterebbe fare un controllo a campione per verificare se vi sono differenze sostanziali nell'effige.

Valerio
Re: De La Rue ... ancora
E' pur chiaro che bisogna stabilire in quale dei passaggi indicati da Pino si fece il taglio del punzone, i ritocchi all'immagine e la righettatura dello sfondo...
Anzi forse queste operazioni fanno pensare che vi fu un ulteriore passaggio....
Che dici Pino?
Anzi forse queste operazioni fanno pensare che vi fu un ulteriore passaggio....
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Fildoc
Re: De La Rue ... ancora
a mio parere il punzone era già munito di tutte le linee,
sarebbe stato una perdita di tempo inciderle sul conio secondario,
per quanto riguarda il numero bisognerebbe accertarsi che le cornici siano tutte grosse uguali,
è chiaro che in una cornice più piccola ci stanno meno linee

sarebbe stato una perdita di tempo inciderle sul conio secondario,
per quanto riguarda il numero bisognerebbe accertarsi che le cornici siano tutte grosse uguali,
è chiaro che in una cornice più piccola ci stanno meno linee




Re: De La Rue ... ancora
a mio parere il punzone era già munito di tutte le linee
...se il punzone era diverso dall'ovale non si potevano fare le linee dello sfondo!
Il punzone ce lo hanno mostrato , era rotondo e in alcuni punti piu' piccolo dell'ovale.
per quanto riguarda il numero bisognerebbe accertarsi che le cornici siano tutte grosse uguali
le ho misurate... sono diverse!
è chiaro che in una cornice più piccola ci stanno meno linee
no

Dipende da quanto è abile la mano dell'incisore.
Molto probabilmente le matrici pero' furono uguali tra loro per i vari valori...
Altrimenti Mikonap credo se ne sarebbe gia' accorto!
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Fildoc
Re: De La Rue ... ancora


Prima considerazione.
dal libro di F. Filanci, leggiamo:
fattura DLR (attorno al 30.06.1863) 800 sterline per:
punzone n. 2
otto conii speciali
otto tavole da stampa di 400 esemplari ciascuna

Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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Re: De La Rue ... ancora
se il punzone era diverso dall'ovale non si potevano fare le linee dello sfondo!
Il punzone ce lo hanno mostrato , era rotondo e in alcuni punti piu' piccolo dell'ovale.
ma quello mostrato non è il conio principale con il quale si ottenne il punzone ?
Probabilmente l'incisore ampliò le righe sul punzone così da creare con minor tempo i sette coni secondari



Re: De La Rue ... ancora


Seconda considerazione, dal libro di F. Filanci, leggiamo:
Nella sua relazione “intorno alla fabbricazione delle marche da bollo e dei francobolli postali” del marzo 1864
… scrivendo del valore da 15 centesimi il Perazzi evidenzia:
“l’incisione del punzone speciale di questo valore è troppo delicata, cioè le linee che devono essere in bianco non sono state abbastanza intagliate” e questo comporta una più rapida usura delle tavole da stampa, oltre ad un gran numero di scarti.
“basti dire che per tirare 500 risme di stampe di questo valore si sono dovuti rinnovare i Rami 30 volte, mentre solo 3 Rami si consumarono nella tiratura di 139 risme da 10 cent. e 4 per 173 risme da 5 cent.; inoltre gli scarti hanno oltrepassato il 20%"
specifica che sono le linee del punzone speciale di questo valore ... gli altri ... andavano bene...


Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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