ASI - Idee e progetti per una oggettiva classificazione dei colori

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Tergesteo
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Tergesteo »

Quando,ad esempio, e' stato stilato per la prima volta il Sassone con la classificazione: 28, solferino; 28a violetto; 28c lilla grigio etc a quali riferimenti ci si e' affidati? Dove sono i riferimenti consultabili. Non esiste una nomenclatura condivisa che attribuisca ad un nome una sigla Pantone o RAL oppure dei valori stabiliti in RGB. Per lo stesso colore possono essere utilizzati nomi differenti: Ad esempio che cose' il solferino, qualcuno lo ha mai sentito e ci si e' imbattuto prima di interessarsi all III emissione del Pontificio. Per per me e per chiunque Solferino e' la famosa battaglia nelle Guerre di Indipendenza. Ad esempio il rubino per alcuni e' un rosso ma se poi vediamo realmente i francobolli come spesso vengono classificati corrisponderebbe all'amaranto del Bolaffi cioè un un rosso violetto scuro.
Questa è una giusta ed importante argomentazione!

Da una parte, ci vorrebbero dei confronti consultabili, custoditi da un'"accademia" della filatelia, mentre i confronti sono quelli che si costruiscono periti e collezionisti in maniera autoreferenziale oppure per tramandata tradizione.

Ora, dove il Sassone si dimostra particolarmente carente è quando, invece di aver compiuto degli studi con i propri esperti, adottando una terminologia e dei criteri uniformi per tutti i francobolli dell'area italiana, si è accontentato di plagiare il catalogo Huber-Wessely austriaco per i colori del Lombardo Veneto e di "semplificare" la tradizione Lajoliana-Rattoniana per la quarta di Sardegna, creando una grande confusione proprio perché i lessici dei diversi studi sono molto diversi (pensiamo a cosa significhi per loro ocra, bistro, oltremare, cobalto o vermiglio)!

Per me si fa sempre più sentire l'esigenza di un catalogo moderno, concepito sulla falsa riga del Maury francese, dove vengano riveduti tutti icolori degli ASI e vengano integrate quotazioni precise di storia postale con ampie informazioni sulle tariffe ed una parte marcofila annessa.

Ciao: Ciao:

Benjamin
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Giordano Bruno
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valerio66vt
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da valerio66vt »

Ciao a tutti.

Ho letto e rileto tutto il topic svariate volte ed ho trovato, chiaramente correggetemi se ho male interpretato, che la situazione attuale è la seguente:

1) Giampiero sta operando in questo modo: prende un francobollo e lo scansiona assieme ad un riferimento pantone o similare. Se il programma grafico nella lettura CMYK o RGB od altra risponderà in maniera similare le due tinte saranno dello stesso gruppo od insieme.
Come giustamente ha sottolineato Paolo la teoria degli errori applicata a questa operazione ci garantisce che anche se usassimo differenti scanner e differenti illuminazioni la risposta nella scansione contemporanea sarebbe identica.
Avremmo che quel francobollo è correlabile ad un colore unico (avremmo fatto un po come un S.I. per la misura delle grandezze fisiche).

2) A questo punto analizziamo gli altri interventi
Benjamin ci propone il seguente gruppo di francobolli:
img123194.1.jpg
facendo notare che tutti questi francobolli sono accorpati nella catalogazione 1e e ci dice:

"cosa servirebbe analizzare tutti questi francobolli che stanno tutti nella classifica 1e quando in realtà sono differenti e per ognuno andrebbe CONTESTUALIZZATA la tinta?"
Benjamin ha ragione, perchè l'errore è nel catalogo che accorpa tinte differenti nello stesso gruppo:
img123194.2.gif
Altresì in merito ai francoboli di sardegna che "sembrano differenti" invece non lo sono:
VARIAZIONE.ppt
Giampiero infatti li misura successivamente ottenendo lo stesso risultato.

Per ora mi fermo qui e continuo dopo cena con le conclusioni a cui io sono giunto.
Valerio
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Giorgio Di Raimo
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

giampi ha scritto: Quando,ad esempio, e' stato stilato per la prima volta il Sassone con la classificazione: 28, solferino; 28a violetto; 28c lilla grigio etc a quali riferimenti ci si e' affidati? Dove sono i riferimenti consultabili...
i riferimenti confrontabili sono nelle migliaia di sigle dietro i francobolli e a fianco su busta deglli stesse persone che hanno collaborato alla stesura del Sassone, dai Diena a Mondolfo, da Bolaffi a Raybaudi....una volta che uno ha centinaia di pezzi la classifica è abbastanza agevole: basta posizionare il nuovo venuto da classificare in mezzo ai fratellini già suddivisi dai recensori del catalogo di cui si vuole seguire le sigle....e si vedrà poi che il rubino , infatti, nel sassone ( secondo me anche nella realtà il rubino ha quel colore !!) non è un rosso , ma un rosso viola scuro, in effetti un a :pea: maranto
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valerio66vt
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da valerio66vt »

Bene riprendo il mio intervento.

Dobbiamo tenere presente che il colore non è altro che una lunghezza d'onda.
Fotoni che hanno una certa frequenza. Stiamo parlando quindi di un continuum.
Lo spazio dei colori è rappresentabile con uno spazio tridimensionale!

Se vogliamo, possiamo riportare un esempio musicale come ha fatto Benjamin: anche i suoni sono lunghezze d'onda e sono un continuum.

Il minimo intervallo rappresentabile sul pentagramma, "il paletto" è un semitono (in realtà nei tempi passati esistevano anche strumenti che suonavano il quarto di tono) e comunque non mi sembra che Mozart si sia mai lamentato di non poter scrivere un quarto od un ottavo di tono.... In realtà si possono avere suoni infiniti all'interno di questo spazio.
Sta appunto a chi ascolta valutare dove termina la differenza udibile e ritornando ai francobolli nel visibile.

Lo stesso si dovrebbe applicare alle tinte:

Determinare, tramite molti confronti e molte misurazioi del tipo pantone il punto centrale e poi attraverso la saturazione verificare se ci si allontana abbastanza per dire se stiamo guardando la stessa frequenza dei fotoni, ossia la stessa tinta o no dato che questa seconda metodologia permette solo di stabire se guardiamo cose uguali o meno e non di classificare nettamente un pezzo.

Quindi credo che utilizzando contemporaneamente le due "tecniche" si potrebbe giungere a qualche risultato.
Bisogna però avere non molti ma moltissimi confronti. per poter avere una corretta misura.

Questo ci permetterà di avere le tinte centrali note e già "PANTONATE" e trovare posto, ossia classificare come nuove, quelle tinte che ci segnalava Benjamin che impropriamente sono tutte accorpate assieme a mio avviso erroneamente perchè la tinta non è formata dallo stesso pigmento che risponde con una differente lunghezza d'onda.

Un po il discorso che si faceva nel topic sulla "semplificazione della catalogazione della IV di Sardegna":
Creare un insieme di tinte base (i valori centrali della tinta) utile esclusivamente ad un neofita e successivamente affinare la classificazione per i più esperti, tenendo conto di tutte le altre informazioni tecnico-storiche di cui ben diceva Benjamin.

Questo il mio pensiero e spero che Giampiero, a cui da molto tempo avevo detto di provare a scrivere qualcosa sui francobolli del pontificio, riesca nel suo intento.
Io sono chiaramente a sua completa disposizione per qualsiasi aiuto possa servire.

Valerio
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giampi
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da giampi »

Giorgio Di Raimo ha scritto:
giampi ha scritto: Quando,ad esempio, e' stato stilato per la prima volta il Sassone con la classificazione: 28, solferino; 28a violetto; 28c lilla grigio etc a quali riferimenti ci si e' affidati? Dove sono i riferimenti consultabili...
i riferimenti confrontabili sono nelle migliaia di sigle dietro i francobolli e a fianco su busta deglli stesse persone che hanno collaborato alla stesura del Sassone, dai Diena a Mondolfo, da Bolaffi a Raybaudi....una volta che uno ha centinaia di pezzi la classifica è abbastanza agevole: basta posizionare il nuovo venuto da classificare in mezzo ai fratellini già suddivisi dai recensori del catalogo di cui si vuole seguire le sigle....e si vedrà poi che il rubino , infatti, nel sassone ( secondo me anche nella realtà il rubino ha quel colore !!) non è un rosso , ma un rosso viola scuro, in effetti un a :pea: maranto
Ciao Giorgio e' proprio qui il problema che non e' solo tecnico ma "politico" se vogliamo forzare un po' la definizione.
Queste informazioni sono in mano a 10 persone in Italia? E Quelli che hanno fatto o fanno parte di questo circolo se le tengono ben strette?
Hanno mai queste persone diffuso informazioni a riguardo ? Perché non pubblicare anche uno straccio di immagini delle differenze di colore (con tutti i limiti delle alterazioni nei vari passaggi sino alla stampa) sui Cataloghi del Sassone in particolare, oppure dare dei riferimenti con sigle RAL o Pantone?. Cosa rimane ad un qualsiasi collezionista: comperare solo pezzi classificati (spesso sbagliati) oppure farselo classificare da chi ha queste "banche" di immagini anche se il pezzo vale 5euro :not:
Ciao:
Giampiero

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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da fildoc »

Non credo vi siano manovre massoniche
ma solo pressapochismo
come accade per il LV e la quarta di Sardegna.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da valerio66vt »

fildoc ha scritto:Non credo vi siano manovre massoniche
ma solo pressapochismo
come accade per il LV e la quarta di Sardegna.
Concordo con Massimiliano.

Quindi, vista la situazione di sbando, iniziare un lavoro di questo tipo sui francobolli dello stato pontificio apporterebbe solo che migliorie allo stato attuale delle cose.
Chiaramente l'impegno è gravoso ma la soddisfazione potrebbe essere tanta.

Valerio
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

nessun disegno occulto credo pure io...la divulgazone per mezzo di immagini su questa emissione per me è impossibile...io ho fatto molti scans di prova di tinte diverse e messe a video non cè nessun modo , per me, di far si che quello che ho a video sia uguale al pezzo appena scannerizzato....è bene ricordarlo, che questa emissione, a differenza di LV, ma anche di Sardegna , ma ache di tutte le altre è stampata su carta colorata o in impasto o gessato in superficie!!! la tinta non è la tinta superficiale piatta, ma è la tinta dello spessore tridimensionale della stessa o dello spessore della gessatura ...poi c'è mano e macchina ...poi c'è ludida, semilucida e opaca...poi , dopo, la stampa nera sopra...magari solo nera!!! peccato che sia nera secca netta, nera oleosa, nero grigia, grigiastra e grigio oleosa...poi la dentellatura....con le immagini qui si fa poco....sia per mostrare , men che mai per classificare...solo dal vivo e ci volgiono tanti francobolli per ogni tinta....poi ci sono pure quelle non catalogate :fii: :-))
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valerio66vt
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da valerio66vt »

Giorgio Di Raimo ha scritto:nessun disegno occulto credo pure io...la divulgazone per mezzo di immagini su questa emissione per me è impossibile...io ho fatto molti scans di prova di tinte diverse e messe a video non cè nessun modo , per me, di far si che quello che ho a video sia uguale al pezzo appena scannerizzato....è bene ricordarlo, che questa emissione, a differenza di LV, ma anche di Sardegna , ma ache di tutte le altre è stampata su carta colorata o in impasto o gessato in superficie!!! la tinta non è la tinta superficiale piatta, ma è la tinta dello spessore tridimensionale della stessa o dello spessore della gessatura ...poi c'è mano e macchina ...poi c'è ludida, semilucida e opaca...poi , dopo, la stampa nera sopra...magari solo nera!!! peccato che sia nera secca netta, nera oleosa, nero grigia, grigiastra e grigio oleosa...poi la dentellatura....con le immagini qui si fa poco....sia per mostrare , men che mai per classificare...solo dal vivo e ci volgiono tanti francobolli per ogni tinta....poi ci sono pure quelle non catalogate :fii: :-))
Giorgio, sei fuori strada. se leggi bene l'intervento di Giampiero non vuole fare un catalogo d'immagini ma collegare le tinte dei francobolli ad un campione Pantone o similare.

Ciao:
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

valerio66vt ha scritto:
Giorgio Di Raimo ha scritto:nessun disegno occulto credo pure io...la divulgazone per mezzo di immagini su questa emissione per me è impossibile...io ho fatto molti scans di prova di tinte diverse e messe a video non cè nessun modo , per me, di far si che quello che ho a video sia uguale al pezzo appena scannerizzato....è bene ricordarlo, che questa emissione, a differenza di LV, ma anche di Sardegna , ma ache di tutte le altre è stampata su carta colorata o in impasto o gessato in superficie!!! la tinta non è la tinta superficiale piatta, ma è la tinta dello spessore tridimensionale della stessa o dello spessore della gessatura ...poi c'è mano e macchina ...poi c'è ludida, semilucida e opaca...poi , dopo, la stampa nera sopra...magari solo nera!!! peccato che sia nera secca netta, nera oleosa, nero grigia, grigiastra e grigio oleosa...poi la dentellatura....con le immagini qui si fa poco....sia per mostrare , men che mai per classificare...solo dal vivo e ci volgiono tanti francobolli per ogni tinta....poi ci sono pure quelle non catalogate :fii: :-))
Giorgio, sei fuori strada. se leggi bene l'intervento di Giampiero non vuole fare un catalogo d'immagini ma collegare le tinte dei francobolli ad un campione Pantone o similare.

Ciao:
Valerio
ok, quello l'ho capito...quello che dico io che lavorando in gruppo a distanza ( io posso dare una mano perchè le tinte , tranne alcune 3 baj , le ho capite tutte :-)) modestamente :-)) :-)) ci ho speso un patrimonio, anche di tempo) non si arriva a niente...a distanza, con scan e immagini per me siete fuori strada..fate il lavoro al contrario...invece bisogna partire da nomeclatura conclamata....ci vuole i campioni dal vero, letti con quel coso e poi abbinato pantone, stando attenti che i lucidi ci vuole sigla C e gli opachi U...perchè tra 3000C e 3000U ci sta anche un abisso a volte
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Biotech84
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Biotech84 »

Come potrebbe mai essere oggettiva la valutazione del colore attualmente in uso se proprio lo "strumento" di valutazione (occhio + cervello) non è lo stesso per tutti (anzi, direi differente in ciascuno)?
Una marea di confronti darà certamente una maggiore precisione ma... sempre soggettiva in riferimento all'osservatore.
Saluti,
Pasquale
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da valerio66vt »

Biotech84 ha scritto: Come potrebbe mai essere oggettiva la valutazione del colore attualmente in uso se proprio lo "strumento" di valutazione (occhio + cervello) non è lo stesso per tutti (anzi, direi differente in ciascuno)?
Una marea di confronti darà certamente una maggiore precisione ma... sempre soggettiva in riferimento all'osservatore.
Non è propriamente corretto.
Ogni osservatore nel suo occhio ha una certa quantità di coni e bastoncelli che permettono la visualizzazione dei colori e della definizione delle immagini.

Questi recettori, ad esempio differenti in numero tra te e me, se colpita da fotoni di una certa frequenza (o lunghezza d'onda come preferite) daranno uno stimolo che arriverà al mio cervello ed al tuo cervello, a seconda la percentuale maggiore o minore di recettori, con maggiore o minore sensibilità, ma non è che arriverà una diversa informazione.

O io o te, a seconda chi ha più o meno recettori, sarà maggiormente sensibile a percepire la lunghezza d'onda ma la tinta vista sarà la stessa.

Ciao: Ciao:
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Biotech84 ha scritto:.
Una marea di confronti darà certamente una maggiore precisione ma... sempre soggettiva in riferimento all'osservatore.
è qui che stà l'errore concettuale :abb: ..non hai capito un concetto basilare ed è per quello che dici "soggettiva" :abb: ....e mi spiego....prendi un francobollo X di cui io e te abbiamo una fotocopia dello stesso colore , identico, praticamente fai conto due cloni di uno stesso colore, che chi ha scritto il catalogo ha chiamato CICCIO...io ho CLONE CICCIO N.1 e te CLONE CICCIO N.2....arrivati a casa mia io ci vedo un bel verde e te invece ci vedi il blu.....e allora?? qual'è il problema?? sia io che te in mezzo a 10.000 francobolli dello stesso tipo siamo perfettamente i grado di riconoscere se c'è un CICCIO 3-4...777.....anche se per me CICCIO è verde e per te è blu....
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da fildoc »

Sara' perchè io e Benjamin di questo argomento discutiamo da anni...
ma la penso alla stessa maniera!


Esistono poi difetti visivi parziali e maggiori sensibilita' individuali!
Esiste la possibilita' anche di allenare l'occhio!

Tuttavia un daltonico restera' daltonico e fara' sempre gran fatica a capire se il francobollo è rosso o verde!

Lo stesso avviene per i tanti difetti minori della sensibilta' e acuita' visiva......

Bene!
Stabilito questo e ristretto il campo a chi ci vede veramente....

un colore particolare, per esempio il bruno violetto, apparira' magari diverso soggettivamente da persona e persona , ma entrambi sapranno distinguelo dal bruno rossiccio, per una piccola presenza di blu!
Ora in rapporto alla sensibilta' personale al blu, potranno esserci delle piccole differenze percepite, ma resteranno comunque percebili!
Tutto questo a occhio nudo con luce naturale (ovviamente non al tramonto o mentre piove!).
...se poi l'illuminazione di un determinato convegno sara' parzialmente contaminata per esempio dalla presenza di qualche lampada al sodio... addio patria!

E le lampade degli scanner?
Difficile che ve ne sia una uguale all'altra nei vari scanner... poi se si cambia marca!

Lo spettrometria pero' è una scienza esatta!

Quindi fonte di luce determinata esattamente,
spettrofotometro di costo elevato (direi oltre i 10.000 euro) in grado di dare dati su campi equivalenti ad un millimetro quadrato,
esperto della materia che sappia valutare variazioni di colore dovuti ad ossidazione ed altro,
e determinazione numerica del dato!

Potete dimenticare i colori pantone che sono nettamente di meno di quelli che un occhio puo' vedere!


Una strada difficilissima, ma non impossibile.
Da intraprendere con buoni mezzi economici , competenza e pazienza...
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ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Tergesteo »

In campo musicale, si sa che la percezione individuale è soggettiva.

Da una parte, l'orecchio va allenato (non si nasce imparati) e dall'altra esistono tante sensibilità diverse.

Onde per cui, alcuni intervalli come la quarta, la quinta o l'ottava sono "oggettivi", anche perché rientrano nello spettro fisico degli armonici, mentre altri sono soggettivi come la seconda ed in particolare la terza, la sesta e la settima.

Anche per i professionisti più navigati esiste l'arbitrarietà nel concepire l'intonazione (la teorica giusta frequenza o altezza dei suoni).

Aiuterebbe un macchinario?

No! Anzi produce pessimi risultati ed aumenta la confusione!

La miglior prova sta nel vedere lavorare un accordatore di pianoforti: essi lavorano ad orecchio, senza l'ausilio di macchinari, i quali però esistono e anche a prezzi accessibili sul mercato.

Per spiegarlo ci sono ragioni precise legate alla soggettività del sistema tonale temperato, slegato dalle proprietà fisiche degli armonici naturali.

Per me i problemi legati ai colori e alla loro percezione e analisi sono simili!

Ciao: Ciao:

Benjamin
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da giampi »

fildoc ha scritto:Potete dimenticare i colori pantone che sono nettamente di meno di quelli che un occhio puo' vedere!
L'esempio del 20c "magenta" che mostro sotto (utilizzando solo la serie uncoated) non mi pare in linea con quello che dici soprattutto perché tu stesso affermi:
fildoc ha scritto:Esistono poi difetti visivi parziali e maggiori sensibilita' individuali!
Esiste la possibilita' anche di allenare l'occhio!

Tuttavia un daltonico restera' daltonico e fara' sempre gran fatica a capire se il francobollo è rosso o verde!

Lo stesso avviene per i tanti difetti minori della sensibilta' e acuita' visiva......

Bene!
Stabilito questo e ristretto il campo a chi ci vede veramente....

un colore particolare, per esempio il bruno violetto, apparira' magari diverso soggettivamente da persona e persona , ma entrambi sapranno distinguelo dal bruno rossiccio, per una piccola presenza di blu!
Ora in rapporto alla sensibilta' personale al blu, potranno esserci delle piccole differenze percepite, ma resteranno comunque percebili!
Tutto questo a occhio nudo con luce naturale (ovviamente non al tramonto o mentre piove!).
...se poi l'illuminazione di un determinato convegno sara' parzialmente contaminata per esempio dalla presenza di qualche lampada al sodio... addio patria!
Mi pare che tu stesso ti smentisci ed entri in contraddizione e sconfessi la oggettiva capacita da parte, non di tre -quattro super dotati (gli eletti anche presenti in questo forum), di capire le tinte ma da parte di moltissimi collezionisti
fildoc ha scritto:Una strada difficilissima, ma non impossibile.
Da intraprendere con buoni mezzi economici , competenza e pazienza...
ottimo e chi lo farebbe? Questo sventurato in ogni caso poi passerebbe sotto la gogna dei Catoni censori della filatelia italiana che vogliono rimanere i soli depositari della conoscenza e dell'ultima parola.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

Giampiero

vedi se metti il magenta , che è lucidissimo, vicino a pantoni C, coated, lucidi...non puoi metterci vicino pantoni U che sono Uncoated/Usomano, cioè opachi....fai prova , senno è tutto falsato...poi comunque per me sia le tinte opache III Emissione sono tutte sempre Coated nel pantone....usomano Uncoated è una carta porosa rugosa...le tinte pontificie sono invece tutte su carta liscia Coated più o meno lucida: si va dal semilucido che nei cataloghi è opaco al lucido del lilla rosa, al lucidissimo de magenta...ma sempre C del pantone sono...U non serve per la Terza emissione
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da fildoc »

per quel che valgono..
ovvero nulla, soprattutto a monitor!

ho scritto quel che mi sembra sui tuoi ultimi accostamenti
sono opinioni puramente personali
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ciao
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da debene »

La discussione è altamente interessante e istruttiva.

Non ci sono certezze e del resto il titolo parla di tentativo.
Ma la Scienza in senso lato, perchè non dimentichiamo che è in questo ambito che ci stiamo muovendo, e di queste tecniche che stiamo parlando,
è tante volte andata avanti per tentativi e solo così è andato anche avanti il progresso.

Non mi sembra che lo stiamo facendo, ma condannare a priori e predire un fallimento riguardo l'utilizzo di
tecniche automatiche ed informatiche è un grosso errore.

Dove, e ripeto solo dove, una macchina, affiancata dalla supervisione umana, può affrontare e risolvere un problema in maniera più sicura, più veloce e con risultati più certi e più facilmente comparabili dell'essere umano, la metodica va applicata senza se e senza ma. Non farlo sarebbe semplice oscurantismo.

Ho anche visto in un mercato cinese far di conto con l'abaco in maniera molto più rapida, veloce e corretta che non utilizzando una calcolatrice. Ma io non sono cinese e uso la calcolatrice.

Il problema alla fine è tutto lì. C'è chi preferisce ( vuole assolutamente ) che il sapere rimanga circoscritto tra gli addetti ai lavori e chi invece vorrebbe un sapere distribuito che permetta a tutti di raggiungere obiettivi ora preclusi.

Siccome mi sembra che questo forum sia la prova evidente di una conoscenza distribuita, spero che in tal senso si possa evolvere questa discussione, senza che ci sia una sterile contrapposizione tra chi ritiene giusto tenatre una nuova via e chi ritiene invece che sia giusto lasciar tutto così come è ora.

:abb:

sergio
Sergio De Benedictis
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giampi
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Re: Un tentativo per una più' oggettiva valutazione dei colori degli ASI

Messaggio da giampi »

Giorgio Di Raimo ha scritto:Giampietro

vedi se metti il magenta , che è lucidissimo, vicino a pantoni C, coated, lucidi...non puoi metterci vicino pantoni U che sono Uncoated/Usomano, cioè opachi....fai prova , senno è tutto falsato...poi comunque per me sia le tinte opache III Emissione sono tutte sempre Coated nel pantone....usomano Uncoated è una carta porosa rugosa...le tinte pontificie sono invece tutte su carta liscia Coated più o meno lucida: si va dal semilucido che nei cataloghi è opaco al lucido del lilla rosa, al lucidissimo de magenta...ma sempre C del pantone sono...U non serve per la Terza emissione
Giorgio posso essere in parte d'accordo con te sul fatto di utilizzare anche i coated anche se dopo mia verifica con questi mi ha fatto vedere che, per il magenta che ho mostrato, la tinta più' vicina era il 248U (RGB 161,79,140); per i coated quella più' vicina sembra la 682C (RGB 153,72,128). Poi quello che dici sul fatto che tutta la III emissione sia su carta lucida mi risulta nuova. Ad esempio meta' dei 20 cent classificati 28 etc sono opachi (28,28a,28c,28d,28f). Cosa che torna anche a me da un analisi dei miei pezzi. Se poi tu intendi opaca come semilucida..... Penso che la cosa più' importante siano i valori in RGB.
Una considerazione va fatta se vogliamo fare un po' di chiarezza e mettere dei paletti nelle classificazioni utilizzando degli standard come pantone od altro anche se la correlazione non e' assoluta ma accettabile. Se vogliamo il discorso qui si ricollega a quello intrapreso da Valerio sulla semplificazione dei cataloghi. Secondo me ha senso mettere dei punti un po' più fermi su cosa si intenda per un 28, 28a, 28 f etc) Evidente e' anche che ognuno troverà' tinte intermedie che porteranno i collezionisti specializzati a inserire nuovi pezzi nelle loro collezioni creando sotto classificazioni.
A questo proposito bisogna convenire che un lavoro di stabilire dove e come porre i paletti e quindi i pezzi di base di riferimento (che potrebbe anche mantenere la attuale ventaglio della classificazione Sassone) debba essere fatto su pezzi nuovi non vissuti. Se consideriamo gli annullati le incredibili nuove tinte che emergono sono spesso dovuti (almeno nel caso del Pontificio) ad alterazione dei colori per il prolungato contatto con, luce, acqua, aria o peggio. Quindi a maggior ragione questo servirebbe a definire quali pezzi sono con i colori reali originali e quali da non prendere troppo in considerazione.
Ciao:
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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