ingegné ha scritto: 4 novembre 2023, 22:55
Il problema è che i francobolli e le marche erano distribuiti in fogli completi di bordi con le annotazioni mentre i bordi dei fogli di interi postali e moduli, ammesso che riportassero qualche annotazione, venivano tagliati e scartati in tipografia.
Ciao
ovviamente nessun problema, per noi filatelici non avrebbe proprio alcun senso fare una ricerca sistematica su numeri di tavola che non siano quelli dei francobolli.
Cerchiamo solo di capire a spanne dove sono tutti quei NumTav che mancano nella progressione delle tavole dei francobolli.
Teniamo sempre presente che i NumTav quasi sicuramente avevano la funzione di identificare l’oggetto tavola (in gergo rame) nei depositi dell’archivio dell’OCVT.
Riprendendo alcuni temi trattati anche in altri post, per rendere chiari i concetti anche per coloro che non li hanno letti.
Le macchine di stampa in dotazione all'Officina Carte Valori di Torino, avevano un piano di lavoro per operare al meno fino ad un formato di circa 45x58 cm, formato standard della carta filigranata di metà ottocento nel Nuovo Regno d’Italia, e forse anche prima.
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carta filligranata risma 500 fogli Decreto .jpg
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La composizione ed il formato è ben diverso da quello utilizzato da i De la Rue per i francobolli del Regno Unito e nelle sue colonie
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confronti colonie inglesi F.jpg
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Tavola metrica - modulo v2.jpg
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Le tavole di stampa erano composte, come ben sappiamo, da 4 gruppi di 100 francobolli.
Per comodità di gestione in fase di commercializzazioni, i fogli venivano rifilati o fustellati ricavandone 4 quarti delle dimensioni simili ad un nostro foglio A4. I fogli avevano i NumTav nei quattro angoli, alla fine di testi di bordo che insieme ai testi interni avevano la funzione d’informazione commerciale in fase di vendita. Ovviamente i testi di bordo e centrali avevano anche la funzione di non lasciare parti di carta filigranata senza stampa, su cui si potessero stampare dei falsi.
I NumTav nei francobolli e forse anche nei fiscali non potevano essere eliminati con la rifilatura, pena la perdita delle informazioni commerciali.
Questa, per i francobolli, è stata la fortuna di noi appassionati: ogni quarto è marcato da un NumTav, e siccome per ogni quarto la posizione è diversa ne rende semplice l’identificazione (1° quarto in alto a sinistra, 2° quarto in alto a destra, 3° quarto in basso a sinistra, 4° quarto in basso a destra).
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5986.jpg
5986 anno e mese.jpg
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Utilizzando come riferimento questo documento rintracciato, un evidenza di come i NumTav fossero applicati agli interi, ho provato a simulare una tavola per gli interi, delle dimensioni simili alle tavole dei francobolli.
Nel caso di questo intero avremmo 4x4 moduli delle dimensioni di 9.3 x 14.3 cm, con un NumTav posto di lato. Ovviamente è solo un ipotesi con piccole evidenze di conforto.
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Confronto impronte 5c - Cartolina v4.jpg
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Ora concentriamoci per espandere le conoscenze su questa meraviglia ereditata dal passato che sono i Numeri di tavola dei tipografici del Regno d’Italia e delle sue aree d’influenza,

michele
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