Mi associo a Pasfil nell'augurare pronta guarigione a Pasquale!
Il suo proposito credo rientri perfettamente nello spirito di questa sezione del Forum che non vuole essere una gogna,bensì un luogo di approfondimento della propria cultura filatelica e di costruttiva discussione di scelte peritali.
Se Giacomo Bottacchi,perito stimatissimo ed impareggiabile conoscitore della 4a di Sardegna vorrà esporci le sue ragioni,saremo lietissimi di sentirlo.
Durante lo svolgimento del "giallo" mi trovavo all'estero e non sono riuscito ad intervenire come avrei desiderato.
Inanzitutto un imagine chiara (tratta dal Pecchi-De Angelis) della posizione n°82,come dovrebbe essere:
img583.jpg
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Penso aggiunga leggibilità alle discussioni precedenti.
Aspettando che Antonello sciolga le riserve,mostro un esemplare del 1/2 grano,prima tavola e del 1/2 grano,seconda tavola:
img584.jpg
Si nota che la prima tavola reca un disegno
PIù GRANDE della seconda e questo è di notevole importanza nel capire gli ultimi interventi di Apache e miei.
Quanto alle sofisticazioni,si dovrebbe sempre tornare ai testi sacri:
Dalla monografia di Emilio Diena,
img581.jpg
img582.jpg
Penso che il Grande Maestro si sia espresso molto chiaramente su quanto le sofisticazioni siano da ritenere originali o false.
Da tempo,mi preme sottolineare che non dovrebbe passare il concetto qualunquista che tutto le Crocette sono riparate o ridipinte,così come le grandi rarità della filatelia.
Questa mia Crocetta (posizione n°25 del Pecchi De Angelis,58 del Diena) non è minimamente manomessa e si presenta nella più assoluta completezza dei suoi dettagli.
img584.jpg
Mi piace sottolineare una frase di uno dei certificati che la correda:
img585.jpg
A mio parere l'esemplare è
DEL TUTTO ORIGINALE e privo di difetti occulti.
L'alto prezzo delle crocette si giustifica per pezzi intonsi.In fondo,la crocetta non è rara,sono gli esemplari perfetti ad essere rari e quelli vanno pagati.
Quanto al quesito di Giampi,la risposta è già scritta nel Sassone ASI nelle pagine iniziali "Tabella esplicativa dell'interpretazione dei prezzi di catalogo in funzione della qualità per i francobolli degli antichi stati italiani":
"...né a quelli in pessimo stato (bucati,mancanti di un pezzo,
MOLTO RIPARATI,ecc.)che quando non sono
PROPRIO DA CESTINO,hanno un valore
INFIMO."
Aggiungo una nota importante:nel sottolineare quanto sarebbe rilevante avere una coppia 82-83,faccio presente che la posizione n°82 appartente al gruppo A del Diena (posizioni certe) è invece labile per il n°83 (gruppo C del Diena,posizioni teoriche).
Lo studio di Pecchi-De Angelis è finalmente riuscito ad attribuire le 100 posizioni certe della tavola delle crocetta,ma prima di loro avere anche un terzo di posizione adiacente avrebbe avuto un valore considerevole nell'aiutare ad individuare con certezza la crocetta a fianco della n°82.
Benjamin
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