Esposizioni a concorso: consigli per le didascalie
Esposizioni a concorso: consigli per le didascalie
Ciao,
da assoluto "beginner" del mondo espositivo, volevo chiedere se qualcuno può riassumere o fornire link sulle convenzioni da adottare nella descrizione dei pezzi presentati in una esposizione a concorso.
In altro thread ho letto di una lettera E che significherebbe la presenza di una certificazione per il pezzo esposto... per me è una novità
Grazie
da assoluto "beginner" del mondo espositivo, volevo chiedere se qualcuno può riassumere o fornire link sulle convenzioni da adottare nella descrizione dei pezzi presentati in una esposizione a concorso.
In altro thread ho letto di una lettera E che significherebbe la presenza di una certificazione per il pezzo esposto... per me è una novità
Grazie
Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
Non ci sono particolari convenzioni, ma bisogna avere un po' di buon senso e di dimestichezza.
In linea generale è meglio che le didascalie siano stringate ed essenziali. Io adotto anche la tecnica di mettere in neretto i passi fondamentali o anche singole parole che voglio far risaltare.
Come regola generale, in una collezione di storia postale non bisogna dare dettagli tecnici sull'affrancatura dei pezzi esposti e nelle collezioni tradizionali non bisogna dare dettagli di natura storico-postale sulle buste esposte.
Esempi: in una collezione di storia postale del periodo classico, non dare la classificazione delle tinte dei francobolli. In una collezione tradizionale, non descrivere le tariffe o gli instradamenti, eccetera.
Qualche eccezione si può fare, ma cum grano salis.
Personalmente indicazioni quali "unico noto", "rarissimo", eccetera, le trovo di cattivo gusto, ma vedo che ad alto livello sono adottate (in una delle grosse collezioni che girano in questo momento ci sono 3 buste col 50 grana delle province napoletane isolato e sotto ciascuna di esse il collezionista scrive che in tutto ne sono note 5....). In ogni caso, MAI dare indicazioni di rarità quali valutazioni e punteggi (che dovrebbero anche essere cancellati dalle buste se visibili).
Come al solito, la cosa migliore da fare per farsi un'idea su come impostare le didascalie è quella di guardare 2 o 3 collezioni effettivamente esposte.
La faccenda della "(e)" da mettere accanto ai pezzi dei quali si acclude certificato peritale (al retro, non visibile!) è nel Regolamento e dovrebbere essere lapalissiano che mai ci si dovrebbe mettere a montare una collezione "come se" andasse ad un'esposizione senza essersi studiati un minimo i regolamenti espositivi!
In linea generale è meglio che le didascalie siano stringate ed essenziali. Io adotto anche la tecnica di mettere in neretto i passi fondamentali o anche singole parole che voglio far risaltare.
Come regola generale, in una collezione di storia postale non bisogna dare dettagli tecnici sull'affrancatura dei pezzi esposti e nelle collezioni tradizionali non bisogna dare dettagli di natura storico-postale sulle buste esposte.
Esempi: in una collezione di storia postale del periodo classico, non dare la classificazione delle tinte dei francobolli. In una collezione tradizionale, non descrivere le tariffe o gli instradamenti, eccetera.
Qualche eccezione si può fare, ma cum grano salis.
Personalmente indicazioni quali "unico noto", "rarissimo", eccetera, le trovo di cattivo gusto, ma vedo che ad alto livello sono adottate (in una delle grosse collezioni che girano in questo momento ci sono 3 buste col 50 grana delle province napoletane isolato e sotto ciascuna di esse il collezionista scrive che in tutto ne sono note 5....). In ogni caso, MAI dare indicazioni di rarità quali valutazioni e punteggi (che dovrebbero anche essere cancellati dalle buste se visibili).
Come al solito, la cosa migliore da fare per farsi un'idea su come impostare le didascalie è quella di guardare 2 o 3 collezioni effettivamente esposte.
La faccenda della "(e)" da mettere accanto ai pezzi dei quali si acclude certificato peritale (al retro, non visibile!) è nel Regolamento e dovrebbere essere lapalissiano che mai ci si dovrebbe mettere a montare una collezione "come se" andasse ad un'esposizione senza essersi studiati un minimo i regolamenti espositivi!
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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- Antonello Cerruti
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Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
Come dice Andrea, non sono ammessi aggettivi come "raro" o "bello".
Questo perchè i giurati sono in grado di giudicare da soli, anche senza aiuti simili.
Sono invece ammesse (e graditi, se esatti, perchè aggiungono notizie "specializzate") diciture indicanti la quantità nota di pezzi simili a quelli esposti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Questo perchè i giurati sono in grado di giudicare da soli, anche senza aiuti simili.
Sono invece ammesse (e graditi, se esatti, perchè aggiungono notizie "specializzate") diciture indicanti la quantità nota di pezzi simili a quelli esposti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
Grazie per le risposte.
Andrea, come regolamento io faccio riferimento a questo, in vigore dal 1 gennaio 2010:
http://www.fsfi.it/federazione/Regolame ... e_2010.pdf dove è scritto:
"1.1. Esposizioni
Le esposizioni filateliche organizzate in Italia da società aderenti alla FSFI o direttamente dalla FSFI si dividono in:
• esposizioni non a concorso;
• esposizioni a concorso.
Sono rette unicamente dal presente regolamento.
Alle esposizioni organizzate in Italia non si applica il regolamento generale per le esposizioni della FIP (GREX) salvo i casi disposti in seguito."
ma non ho trovato il riferimento alla famosa "e"...
Allora ho guardato questo:
http://www.fsfi.it/federazione/SREV_Sto ... e_2009.pdf ma anche qui non ho trovato riferimenti.
Non mi pare tanto lapalissiano...
Andrea, come regolamento io faccio riferimento a questo, in vigore dal 1 gennaio 2010:
http://www.fsfi.it/federazione/Regolame ... e_2010.pdf dove è scritto:
"1.1. Esposizioni
Le esposizioni filateliche organizzate in Italia da società aderenti alla FSFI o direttamente dalla FSFI si dividono in:
• esposizioni non a concorso;
• esposizioni a concorso.
Sono rette unicamente dal presente regolamento.
Alle esposizioni organizzate in Italia non si applica il regolamento generale per le esposizioni della FIP (GREX) salvo i casi disposti in seguito."
ma non ho trovato il riferimento alla famosa "e"...
Allora ho guardato questo:
http://www.fsfi.it/federazione/SREV_Sto ... e_2009.pdf ma anche qui non ho trovato riferimenti.
Non mi pare tanto lapalissiano...
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
... ricordo di averlo letto su un regolamento, questa cosa della (e) per i pezzi certificati.
Forse era il regolamento FIP (visto anche che e=expertise).
In ogni caso, mettendola non si commette peccato.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
Andrea61 ha scritto::mmm:
... ricordo di averlo letto su un regolamento, questa cosa della (e) per i pezzi certificati.
Forse era il regolamento FIP (visto anche che e=expertise).
In ogni caso, mettendola non si commette peccato.
Andrea,
il secondo link che ho postato nel post precedente la tua risposta è il regolamento FIP per la classe di Storia Postale...
- torinesearoma
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- Iscritto il: 15 luglio 2007, 23:37
- Località: Roma
Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
L'indicazione della E per i pezzi con certificato è stata data e valeva per le collezioni esposte ad Italia 2009.
Non è una norma generale né a livello FIP, né della Federazione Italiana.
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Paolo
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Annulli speciali manuali e meccanici del Regno
Tematica ferrovie e storia postale ferroviaria (specialmente dell'Africa)
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Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
torinesearoma ha scritto:L'indicazione della E per i pezzi con certificato è stata data e valeva per le collezioni esposte ad Italia 2009.
Non è una norma generale né a livello FIP, né della Federazione Italiana.
Grazie Paolo,
quindi non ci sono delle convenzioni da adottare nelle didascalie oppure ciscuno adotta le proprie e le dichiara con una legenda, magari col piano della partecipazione?
- torinesearoma
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- Località: Roma
Re: Partecipazione a concorso: convenzioni nelle didascalie
Ricercatore ha scritto:torinesearoma ha scritto:L'indicazione della E per i pezzi con certificato è stata data e valeva per le collezioni esposte ad Italia 2009.
Non è una norma generale né a livello FIP, né della Federazione Italiana.
Grazie Paolo,
quindi non ci sono delle convenzioni da adottare nelle didascalie oppure ciscuno adotta le proprie e le dichiara con una legenda, magari col piano della partecipazione?
Per quanto riguarda le E o altre abbreviazioni, è consigliabile indicarle nella prima pagina, specialmente se non sono universalmente note.
In generale, le didascalie sono proprie del tipo di collezione. Come ha scritto Andrea61, lo stesso pezzo avrà didascalie diverse (o parzialmente diverse) in una raccolta di storia postale rispetto al caso in cui è inserito in una collezione di filatelia tradizionale ecc ecc
Revised by Lucky Boldrini - February 2011
Paolo
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Citazioni nelle descrizioni dei pezzi esposti, chiarimento
ho una domanda per gli amici giurati e per tutti
guardando alcune copie di collezioni, ho notato che alcuni pezzi avevano nella descrizione frasi del tipo : "pezzo segnalato/presente nella pubblicazione XX/YY", ecc., ecc.
nella mia collezione di Umberto II ho un paio di pezzi che sono fotografati come esempi di tariffe nei libri "Il Regno d'Italia" di Crevato Selvaggi, editi nell'occasione delle mostre a Montecitorio.
la domanda è : devo aggiungere nella descrizione questo fatto? è cosa opportuna / obbligatoria? metterlo denota solo sbruffoneria? non metterlo denota ignoranza nella conoscenza delle pubblicazioni? è una tamarrata?
naturalmente ad oggi non avevo inserito nelle descrizioni nessun riferimento....... che faccio?
grazie per i vostri pareri
guardando alcune copie di collezioni, ho notato che alcuni pezzi avevano nella descrizione frasi del tipo : "pezzo segnalato/presente nella pubblicazione XX/YY", ecc., ecc.
nella mia collezione di Umberto II ho un paio di pezzi che sono fotografati come esempi di tariffe nei libri "Il Regno d'Italia" di Crevato Selvaggi, editi nell'occasione delle mostre a Montecitorio.
la domanda è : devo aggiungere nella descrizione questo fatto? è cosa opportuna / obbligatoria? metterlo denota solo sbruffoneria? non metterlo denota ignoranza nella conoscenza delle pubblicazioni? è una tamarrata?
naturalmente ad oggi non avevo inserito nelle descrizioni nessun riferimento....... che faccio?
grazie per i vostri pareri
Marco
S T A F F
S T A F F
Re: Citazioni nelle descrizioni dei pezzi esposti, chiarimento
Io non l'ho mai fatto.
Se un pezzo è uno dei pochi censiti, ed è segnalato come tale, aggiungere una didascalia che dice "una delle tre buste conosciute e già segnalata su ...." sembra una buona idea. Soltanto per essere fotografata per un libro, non credo.
Se un pezzo è uno dei pochi censiti, ed è segnalato come tale, aggiungere una didascalia che dice "una delle tre buste conosciute e già segnalata su ...." sembra una buona idea. Soltanto per essere fotografata per un libro, non credo.
Re: Citazioni nelle descrizioni dei pezzi esposti, chiarimento
Ciao Marco,
da giurato... la penso come Seref
da giurato... la penso come Seref
S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Re: Citazioni nelle descrizioni dei pezzi esposti, chiarimento
grazie dei pareri,
solo per precisazione, sono proprio due casi come descritti da Thenewguy, il maggior numero di 20 cent. presenti e uno dei 3-4 biglietti postali conosciuti nel periodo.
comunque mi avete confermato l'idea che già avevo, la mia sola preoccupazione era sentirmi dire "non lo sapevi?", resta tutto come è ora.
solo per precisazione, sono proprio due casi come descritti da Thenewguy, il maggior numero di 20 cent. presenti e uno dei 3-4 biglietti postali conosciuti nel periodo.
comunque mi avete confermato l'idea che già avevo, la mia sola preoccupazione era sentirmi dire "non lo sapevi?", resta tutto come è ora.
Marco
S T A F F
S T A F F
Re: Citazioni nelle descrizioni dei pezzi esposti, chiarimento
Ciao Marco,
concordo con i pareri di Seref e di Enrico. Se proprio volessi segnalare che un pezzo è stato riprodotto in un volume, sfrutterei la scheda di presentazione che, come ben sai, è obbligatoria in Italia quando si inviano le scansioni dei fogli della collezione.
Luca
Rev LB Feb 2020
concordo con i pareri di Seref e di Enrico. Se proprio volessi segnalare che un pezzo è stato riprodotto in un volume, sfrutterei la scheda di presentazione che, come ben sai, è obbligatoria in Italia quando si inviano le scansioni dei fogli della collezione.
Luca
Rev LB Feb 2020
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.