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FSFI - L'osservatorio contro le falsificazioni

Inviato: 31 marzo 2010, 17:49
da Ypsilon
Un osservatorio nazionale specializzato per reagire al dilagante mercato dei falsi. Lo ha messo a punto il consiglio direttivo della Federazione fra le società filateliche italiane. “Non possiamo -spiega il presidente della Fsfi, Piero Macrelli, a «Vaccari news»- aspettare ancora, bisogna mettere in atto qualcosa che tuteli i collezionisti”. Anche perché il fenomeno riguarda non soltanto il materiale pregiato, ma pure quello da poche decine di euro, che normalmente non si sottopone a controlli.

“L'obiettivo è raccogliere le segnalazioni di pezzi messi in vendita che non convincono o risultano falsi palesi, e questo indipendentemente dallo strumento che viene impiegato per il loro ingresso sul mercato, quindi internet, ma anche listini e cataloghi d'asta tradizionali. E poi intervenire”.

Lo studio dell'immagine è un primo passo. “Se già dalla foto è evidente che si tratta di un falso, prenderemo le iniziative più opportune, esattamente come è accaduto un anno e mezzo fa con quel pensionato di Firenze che… arricchiva le buste applicandovi timbri pregiati di posta aerea e militare. Se, invece, ci rendiamo conto che sarebbe utile avviare ulteriori indagini, contatteremo il venditore, chiederemo di vedere l'oggetto o ci avvalleremo dell'esperienza di collezionisti e periti specializzati in quel preciso ambito”.

Il servizio è gratuito e semplice da impiegare: basta spedire la segnalazione alla mail info@fsfi.it. “L'iniziativa -conclude Piero Macrelli- potrà funzionare se ci sarà la collaborazione da parte di tutti, nel comune interesse per una filatelia pulita”.

Fonte: Vaccari News
http://www.vaccari.it/vnews/index.php?_id=8338

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 31 marzo 2010, 18:15
da giampi
Ottima iniziativa!! :fest:
Solo temo che fra poco saranno travolti da una valanga di richieste e occorrera' una squadra di qualche decina di persone preparate per tenergli dietro! :preo: :preo:
Ciao:

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 31 marzo 2010, 20:41
da valerio66vt
Iniziativa più che lodevole.

Ho una ventina di mail pronte da inviare ma non mi è ben chiaro poi se i saranno interventi solo della Fsfi o anche delle autorità giudiziarie.

Saluti
Valerio

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 31 marzo 2010, 22:12
da torinesearoma
Il procedimento (che già abbiamo seguito anche in tempi recentissimi) è che la Federazione, dopo la verifica della segnalazione, la trasmette alle autorità competenti.

Posto l'intero comunicato che Vaccari News ha naturalmente condensato:

Federazione fra le Società Filateliche Italiane
Ufficio stampa

UN NUOVO IMPEGNO FEDERALE: L'OSSERVATORIO CONTRO LE FALSIFICAZIONI

Preoccupante il dilagare oggi dei falsi in filatelia. Perché non si falsifica più il francobollo o il documento postale di pregio e di alta quotazione, ma ultimamente l'azione di questi malandrini si è allargata anche a materiale di valore medio-basso, per cui normalmente non si chiede una perizia per l'acquisto.
Questa la conclusione cui è giunto il Consiglio della Federazione, dopo aver notato il dilagare dei francobolli o degli annulli falsi, delle lettere o degli aerogrammi sino alle cartoline maximum, quotati poche decine di euro ma palesemente contraffatti, offerti in alcuni mercatini o su vendite di vario genere, comprese quelle on line.
Il Consiglio federale ha deciso quindi di intervenire sulla preoccupante questione, costituendo l' "Osservatorio nazionale sui falsi filatelici".
Chiunque noti o sospetti falsificazioni di qualsiasi genere, è caldamente invitato a segnalarlo (via telefono o fax - 05.12.84.20 - o email - info@fsfi.it) alla Federazione. Le segnalazioni raccolte saranno tutte sottoposte al vaglio attento di periti e, se confermate, si procederà alla raccolta di tutte le informazioni utili e poi alla segnalazione all'autorità giudiziaria.
La Federazione confida che un'attività continuata e sistematica di questo genere sia un valido aiuto per reprimere queste attività, molto dannose per la filatelia e soprattutto per i filatelisti meno esperti, e quindi più bisognosi di attenzione e aiuto da parte della Federazione.

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 31 marzo 2010, 22:56
da valerio66vt
:clap: :clap: :clap:

Valerio

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 1 aprile 2010, 9:10
da Giovanni Piccione
Questa è un'iniziativa che mi piace molto.
Plaudo all'impegno della FSFI soddisfatto da questa via intrapresa ed augurando loro di potere lavorare serenamente ed al meglio.
Auguro a noi collezionisti che l'iniziativa possa dare i risultati auspicati.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Ciao:

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 1 aprile 2010, 9:46
da prefil
Finalmente un'iniziativa concreta nella lotta contro i falsi che punta a debellare il problema alla fonte. Quando si cominceranno ad avere un po' di denunce per truffa e vendita di falsi, probabilmente si vedranno in giro un po' meno di queste schifezze.

Un plauso alla FSFI e al suo Consiglio Direttivo.

:clap: :clap: :clap:

Ciao: Ciao:
Luca

Re: La Fsfi dichiara guerra ai falsi

Inviato: 31 gennaio 2011, 11:39
da prefil

La lotta della FSFI e dei Carabinieri contro i falsi

Inviato: 15 maggio 2012, 16:52
da pieropas
Un caro amico collezionista, persona seria ed onesta, mi ha appena comunicato una vicenda che mi ha lasciato stupefatto!!!!!
Ebbene, egli acquistò tempo fa su una nota piattaforma, da un venditore con migliaia di feedback positivi, un lotto di materiale Regno (perlopiù francobolli usati e buste di storia postale); tempo dopo, in perfetta buonafede (e ciò è testimoniato dal nick che usava, formato dal proprio nome e cognome; aveva una quarantina di feedback tra acquisti e vendite, cioè utente occasionale, non certo un venditore abituale) mise in vendita su di un'altra nota piattaforma alcuni oggetti che non gli interessavano (una quindicina di inserzioni con buste). Ricevette presto un paio di messaggi da utenti volenterosi che lo avvertirono che alcuni annulli erano dubbi (i francobolli invece erano originali) e pertanto chiuse immediatamente queste inserzioni, senza naturalmente vendere alcunchè.
Dopo meno di due mesi si sono presentati a casa sua i Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali con l'elenco di quelle inserzioni: hanno fatto domande, chiesto la provenienza e sequestrato ben 6 raccoglitori di materiale filatelico che aveva raccolto in anni di passione filatelica. Gli hanno lasciato i pezzi certificati, i francobolli nuovi, le buste con affrancature estere e le fdc; se ne sono andati dicendo che tutto il materiale sequestrato sarà sottoposto a perizie per verificarne l'autenticità o meno e che per ora lui è indagato ai sensi della legge Giovanardi (detenzione e tentato smercio di materiale probabilmente contraffatto).
La mia mente è adesso inondata da tanti ed inquietanti interrogativi; vi esterno solo i principali, chiedendo vivamente di riportare quello che pensate o sapete.
a. qualcuno è a conoscenza di analoghe iniziative presso i domicili di privati cittadini?
b. c'è qualcuno che sa se qualche procedimento è stato chiuso e con quali risultati?
c. chi eseguirà le perizie per stabilire se c'è del materiale contraffatto?
d. chi pagherà gli eventuali esperti per il lavoro svolto (6 raccoglitori da esaminare, con relative relazioni conclusionali, non sono un lavoro da poco)?
e. come dobbiamo comportarci noi collezionisti di Regno che molto probabilmente abbiamo qualche annullo dubbio nelle nostre collezioni, dal momento che si è sempre detto tra gli addetti ai lavori che almeno l'80% degli annulli Regno che si vedono in giro non sono originali?
Attendo i vostri pareri Ciao: Ciao: Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 15 maggio 2012, 17:20
da Antonello Cerruti
Il problema è assai delicato.
A prescindere dalla prova della buona fede, con i francobolli la legge si comporta, dopo la "Giovanardi", come con le banconote contraffatte.
La legge non ammette l'ignoranza.
Viene sottoposto ad indagine il possessore; poi si iniziano le ricerche per risalire la catena e cercare di individuare la fonte.
E' chiaro che non basta dire "non lo sapevo, non conosco questo materiale...", altrimenti la stessa scusa potrebbe essere opposta anche dal falsario, a meno di trovarlo con i bolli falsi in mano...
Comunque, la prova dell'acquisto è fondamentale per evidenziare la propria buona fede.
Comunque, come dicevo sopra, è una fattispecie assai delicate e che darà adito a numerose controversie.
Ad esempio, mettiamo il caso che uno abbia acquistato in un'asta pubblica un lotto con la clausola "da esaminare". Questo mette al sicuro la casa d'aste circa l'eventuale presenza di falsi?
Oppure, un francobollo sciolto con un annullo (forse) falso è considerabile reato come una lettera tutta "costruita"?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 15 maggio 2012, 17:24
da Blast
I carabinieri hanno il diritto di controllare se vi e' qualche irregolarita'. Magari la vicenda del nostro sfortunato collezionista e' stato uno sbaglio , non credo che i carabinieri si tengano i francobolli faranno i dovuti controlli e poi resituiranno il tutto al proprietario se non ci sono problemi.

Saluti

Davide

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 15 maggio 2012, 17:32
da fildoc
L'accertamento dei carabinieri è certamente nato da una denuncia privata e non da una procedura d'ufficio.

I pezzi messi in vendita dovevano essere probabilmente :
a - pericolosi
b - evidentemente falsi
c - costosi

Mi dispiace per il tuo amico, ma la storia sara' lunga, antipatica e forse avra' anche conseguenze, se non penali, almeno pecuniarie.

Le perizie verranno fatte da un perito di fiducia del tribunale di competenza.
I famosi periti nominati di cui tante volte abbiamo parlato!

Non ci resta che sperare in un epilogo favorevole :pray:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 15 maggio 2012, 18:19
da debene
Sono d'accordo con fildoc, nessuno si muove se non sollecitato, tanto meno le forze dell'ordine.
sicuramente c'è stata una denuncia che ha fatto scattare la perquisizione.
concordo anche sulla lungaggine che sarà in linea con i tempi della nostra giustizia

Ciao:

sergio

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 1:06
da Erik
pieropas ha scritto: Gli hanno lasciato i pezzi certificati, i francobolli nuovi, le buste con affrancature estere e le fdc; se ne sono andati dicendo che tutto il materiale sequestrato sarà sottoposto a perizie per verificarne l'autenticità o meno e che per ora lui è indagato ai sensi della legge Giovanardi (detenzione e tentato smercio di materiale probabilmente contraffatto).

In effetti se i francobolli sono originali, essendo contraffatti solo gli annulli, non capisco cosa c'entri la Legge Giovanardi. Questa Legge non parla affatto di contraffazione di timbri postali, ma di contraffazione di francobolli (peraltro intesi come carte valori, non come oggetti di collezionismo). Alla luce di questo, trovo davvero strano che gli abbiano sequestrato solo i francobolli usati e gli abbiano lasciato i nuovi. La tentata vendita di francobolli (originali, quindi niente Legge Giovanardi) con annullo falso può al massimo venire considerata come tentata frode in commercio, ma considerato che nessuno ha acquistato gli oggetti e le vendite sono state immediatamente ritirate non credo che possa avere problemi per questo.
Se tra i tanti trovano un francobollo falso, però, i problemi potrebbero nascere.


Antonello Cerruti ha scritto:... con i francobolli la legge si comporta, dopo la "Giovanardi", come con le banconote contraffatte.

Solo per amore di precisione: la legge si comportava con i francobolli come con le banconote contraffatte anche prima della Legge Giovanardi, essendo questo argomento trattato nell'articolo 459 del Codice Penale. Detto articolo, però, si riferisce ai francobolli in corso.
La Legge Giovanardi non ha fatto altro che estendere questo trattamento anche ai francobolli fuori corso, ma che hanno avuto corso in passato (quindi sono esclusi, ad esempio, tutti i non emessi, ed anche sul Gronchi Rosa si può discutere).
Comunque, sia nell'articolo 459 del Codice Penale che nella Legge Giovanardi si parla sempre e solo di francobolli, mai di timbri postali.


Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 11:42
da Fiore
Erik ha scritto:In effetti se i francobolli sono originali, essendo contraffatti solo gli annulli, non capisco cosa c'entri la Legge Giovanardi.

Ecco, me lo chiedevo anch'io... che c'entrano gli annulli, falsi, originali o di favore con la legge sulla contraffazione di valori bollati? Non che io conosca bene la legge suddetta, motivo per il quale me ne son stato zitto fino a quando anche Enrico ha dato voce alle mie perplessità, ma da questo punto di vista credo che non ci sia nulla da temere.

Poi, altro punto: qui si parla di un venditore, ma se domani i Carabinieri venissero a casa mia (che non ho mai venduto alcunché), o di chiunque di voi (che non sia un venditore)?
La legge punisce la "detenzione" o il "tentato spaccio" di valori contraffatti?
Credo che molti di noi abbiano in collezione dei falsi, anche consapevolmente; si è punibili, per questo?

:dub:

Ciao: Ciao: Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 12:08
da Erik
Fiore ha scritto:La legge punisce la "detenzione" o il "tentato spaccio" di valori contraffatti?
Credo che molti di noi abbiano in collezione dei falsi, anche consapevolmente; si è punibili, per questo?

Ciao Alberto,
come per le monete, la legge punisce anche la semplice "detenzione" di valori contraffatti, però, se ben interpreto, solo se questa è finalizzata alla loro messa in circolazione.
Codice Penale

Art. 453. Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate.
E' punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa da euro 516 a euro 3.098:
1. chiunque contraffà monete nazionali o straniere, aventi corso legale nello Stato o fuori;
2. chiunque altera in qualsiasi modo monete genuine, col dare ad esse l'apparenza di un valore superiore;
3. chiunque, non essendo concorso nella contraffazione o nell'alterazione, ma di concerto con chi l'ha eseguita ovvero con un intermediario, introduce nel territorio dello Stato o detiene o spende o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate;
4. chiunque, al fine di metterle in circolazione, acquista o comunque riceve, da chi le ha falsificate, ovvero da un intermediario, monete contraffatte o alterate.
Art. 455. Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate.
Chiunque, fuori dei casi preveduti dai due articoli precedenti, introduce nel territorio dello Stato, acquista o detiene monete contraffatte o alterate, al fine di metterle in circolazione, ovvero le spende o le mette altrimenti in circolazione, soggiace alle pene stabilite nei detti articoli, ridotte da un terzo alla metà.
Art. 457. Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede.
Chiunque spende, o mette altrimenti in circolazione monete contraffatte o alterate, da lui ricevute in buona fede, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032.
Art. 459. Falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati.
Le disposizioni degli articoli 453, 455 e 457 si applicano anche alla contraffazione o alterazione di valori di bollo e alla introduzione nel territorio dello Stato, o all'acquisto, detenzione e messa in circolazione di valori di bollo contraffatti; ma le pene sono ridotte di un terzo. Agli effetti della legge penale, si intendono per valori di bollo la carta bollata, le marche da bollo, i francobolli e gli altri valori equiparati a questi da leggi speciali.

Un'altra cosa che si evince dalla lettura del Codice Penale (che per effetto della Legge Giovanardi si applica anche a tutti i francobolli che hanno avuto corso in passato) e che spesso non è tenuta nella dovuta cosiderazione è che la vendita di un francobollo falso è punibile indipendentemente dal fatto che il venditore lo dichiari tale o meno.

Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 12:13
da pieropas
Ringrazio per i vari interventi. Sono d'accordo con Antonello e Fildoc (la legge non ammette ignoranza, l'azione penale è obbligatoria, chi sbaglia deve pagare ecc.ecc.), ma io mi vorrei soffermare sulle modalità dei fatti esposti: le medesime buste incriminate sono state poste su aste online da un venditore abituale con migliaia di feeback, dove le immagini sono restate visibili per 10 giorni, hanno avuto offerte ed alla fine sono state vendute. Nessuno ha detto nulla, nessuno si è mosso; sulla rete siamo sempre i soliti che guardiamo le inserzioni, diciamo la nostra e partecipiamo alle discussioni. Appena le stesse buste sono state poste in asta, un paio di mesi dopo, da un utente occasionale, con soli 40 feedback, diciamo pure ingenuo e sprovveduto, sono state sulla rete per 2/3 giorni, tolte appena avuta la comunicazione di possibili problemi riguardanti gli annuli e non i francobolli (lo ribadisco), senza avere alcuna offerta nè tantomeno acquistate, subito qualcuno ha avvisato la fsfi che ha allertato i Carabinieri: ecco, questa diversa solerzia ed immediatezza mi lasciano perplesso.
Per non parlare poi delle modalità del sequestro: chi ha deciso cosa far esaminare? con quali competenze tecniche? perchè far esaminare gran parte della collezione e non solo il materiale sospetto? chi ha deciso che l'amico (un pensionato di circa 70 anni) aveva la faccia del falsario, tanto da controllare centinaia e centinaia di pezzi che lui conservava nella sua casa? Ecco su questo vorrei dei commenti.
Per Fiore: avevo posto i miei dubbi nella quinta domanda all'apertura del topic ma pare che non sia previsto alcunchè per gli annulli dubbi o falsi, ma solo per i francobolli falsi, ed allora ritorniamo a bomba: perchè sono andati lì se il dubbio riguardava gli annulli?
Ciao: Ciao: Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 12:18
da rodi
Ad integrazione di quanto scritto da Eric vi riporto una nota all'art. 459 che ho trovato sui Codici Simone (http://www.codicisimone.it/codici/index0.htm):


Il rinvio alle disposizioni degli artt. 453, 455 e 457 non può intendersi come un semplice richiamo «quoad poenam»; sicché per l’individuazione delle relative fattispecie è necessario far riferimento al contenuto delle disposizioni richiamate.
Ne consegue che in caso di detenzione di valori di bollo contraffatti o alterati, occorre accertare se la detenzione sia avvenuta al fine della messa in circolazione, così come richiesto dall’art. 455. Se tale fine è escluso, non sussiste il reato di cui all’art. 459. Così, se il soggetto, non essendo concorso nella contraffazione o nell’alterazione, abbia detenuto valori di bollo falsificati, ma non al fine della messa in circolazione, e poi ne abbia fatto uso secondo la loro normale destinazione, non si configura l’ipotesi criminosa di cui all’art. 459, bensì quella meno grave prevista dall’art. 464 (Fattispecie relativa all’applicazione di una marca da bollo contraffatta sulla patente di guida. Cass. 20-4-1983, n. 3316).
Qualora il valore bollato contraffatto o alterato sia stato ricevuto in buona fede e la conoscenza della falsità sia intervenuta in un momento posteriore, la messa in circolazione, e cioè l’uso del valore di bollo non conforme alla sua naturale destinazione, configura l’ipotesi di reato di cui all’art. 459 in relazione all’art. 457; l’uso corrispondente alla normale destinazione dà luogo, invece, al reato di cui all’art. 464, nella forma attenuata prevista dal c. 2 dello stesso articolo (Cass. 27-1-1983, n. 691).

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 12:22
da Fiore
Ciao: Enrico,
grazie per i dettagli della legge. Il fatto che "la finalità" sia "lo spaccio", però, mi sembra poco dimostrabile... se io ho in casa un quintale di falsi, perché mi diverto a collezionarli, chi lo dice, ai Carabinieri, che non ho intenzione di immetterli sul mercato? Certo, se fossero francobolli annullati mi par di capire che il reato non ci sarebbe comunque... ma se no?
E in questo caso, come scrive Pieropas: se gli annulli non c'entrano, perché sono stati sequestrati anche quelli...?
E ancora: se ho un quintale di falsi NUOVI degli ASI??? Son fuori corso, anzi, a essere precisi, in ITALIA corso non l'han mai avuto... ma...?
:mmm: :mmm: :mmm:

Ciao: Ciao: Ciao:

PS: il post di Roberto, che mi ha preceduto di un secondo, chiarisce la necessità di verificare le intenzioni... almeno quello...

Ciao: Ciao: Ciao:

Re: Carabinieri a casa

Inviato: 16 maggio 2012, 12:31
da Paolo Angelini (paoloang)
Mi viene in mente una cosa... Io come molti altri del forum possediamo un certo numero di francobolli stampati dal famigerato Sig. P. :grr:
Ovviamente li teniamo solo per confronto, ma comunque li "deteniamo".
I che categoria finiamo in base alla legge di San Giovanardi ?
:topope: