Trascorrevo i miei pomeriggi nei campi e nei boschi da bambina e
alla chiesetta arrivavo per caso. Chissà come, ma non mi sono mai persa!
Ricordo che a Marzo, appena superate le ombre del bosco, fra i sentieri nascosti dalle felci e gli odori selvatici di terra bagnata e di muschio rorido, si apriva la radura che si estendeva fino al fiume, il Brembo: uno spettacolo di primule e crocus bianchi, gialli e viola, tappeto di luce, bagliore che colpiva improvviso e segnava la rinascita, vita semplice che esplodeva e incantava senza turbare il silenzio.
"Andiamoci oggi a prendere un pò di fresco" mi disse "è tanto che anche tu non percorri i vecchi, amati sentieri della tua infanzia"...lui ha sempre saputo che il mio paese me lo porto nel cuore. Abbiamo camminato lentamente per quasi mezz'ora
Sul Brembo aveva trascorso gli anni più belli....conosceva le sponde,
le insenature, le correnti...durante le vacanze scolastiche il Brembo diventava
il luogo di vacanza di bambini e famiglie intere.
E quante volte il salto dal ponte aveva rappresentato la prova iniziatica per eccellenza
di tanti giovani
Ma quel giorno non andammo verso il Brembo...la meta era il tempietto nel
comune di Almenno, al confine con il mio paese natio. Che luogo straordinario!!
Appena si arriva ci si lascia sorprendere dalla dimensione del sacro
che si diffonde da ogni singola pietra, si sprigiona dal disegno circolare
di stampo austero, scevro da ogni fronzolo, con quelle feritoie che creano ombre
e dirigono la luce, una semplicità che richiama l'essenza delle cose. E' il tempietto di San Tomè, mirabile esempio di Romanico nel comune di Almenno. All'interno ci avvolge un'atmosfera magica, fuori dal tempo....La particolare geometria della rotonda e la calcolata orientazione astronomica delle feritoie tra cui la monofora d'ingresso, permettono ai raggi del Sole e della Luna di giocare con le ombre per effetti straordinari. Nel Medioevo erano considerati emanazione del Divino. Nella rotonda di San Tomè il fenomeno più spettacolare si verifica ogni anno in prossimità dei giorni degli equinozi, il 21 Marzo e il 23 Settembre......
Ci sedemmo sul prato a lato ....stava già male, ma si sforzò di assaggiare tutto quello che avevo preparato. Era sempre bastato un semplice intreccio di sguardi per capirci e nei suoi occhi azzurri scorgevo le lacrime e l'angoscia per l'inesorabile che sarebbe arrivata da lì a poco.....mi sono alzata per nascondere la commozione e al limitare del bosco l'odore pungente dell'aglio selvatico mi ha investito; ho raccolto un ramoscello con il bulbo e gliel'ho fatto annusare....rideva sempre del suo naso così ricettivo e rise anche allora, nonostante avesse perso, ormai, ogni sensibilità agli odori....
Perdonate il mio abbandono al flusso dei ricordi, le parole, a volte hanno un potere catartico....anche un semplice timbro E' un annullo che ho trovato su una prefilatelica : Almenno, che per la verità si divide in San Salvatore e San Bartolomeo....due santi a testimoniare la fortissima religiosità della mia terra.
Non ci ho pensato molto e l'ho comprata..per me ha un grande valore
e ve la mostro. E' datata 11 Giugno 1838. La dedico al mio caro papà ...... quanto mi manchi....
