Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
Moderatore: cialo
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
....uguale discorso nel 1944 , ma posta civile e quindi 50 centesimi per una cartolina....
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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
...ma allora perche' questo rudere di lettera del 1942 sempre in zona sprovvista di francobolli paga 50 cent? Anche qui c'e' il timbro militare..., ma non c'e' il T.S.!
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Fildoc
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
chiariscimi il bollo della lettera, leggo male " Posta Speciale Militare 52,se fosse speciale ha una diversa collocazione, sulla cartolina mi sembra di leggere l'indirizzo di un militare? e così? diversamente non saprei risponderti
Antonello
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"Considerate la vostra semenza:
Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza"
(Dante: Inferno - canto XXIV)
Colleziono Storia Postale in generale, in particolare della Sardegna.
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
Dopo aver mostrato della posta recuperata probabilmente nella spazzatura cerco di risollevare le sorti con la piu' bella delle raccomandate che ho con il T.S, ... una quadricolore pulita!
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Ultima modifica di fildoc il 9 novembre 2009, 1:02, modificato 1 volta in totale.
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Fildoc
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
Non direi speciale........
Certo la prima parola non è posta ma ufficio!
Certo la prima parola non è posta ma ufficio!
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Fildoc
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
il mittente era certamente un soldato!
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Fildoc
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Fildoc
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
doc uno alla volta grazie, a qest'ora studiare diventa pesante
Antonello
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
[
La tassa di 40 c. apposta in arrivo non assolve nessuna tariffa, potrebbe essere che il verificatore, o l'incaricato alle tassazioni "conoscesse" il destinatario (moglie, o madre del soldato) in non buona situazione finanziaria , ed abbia abbuonato 10 centesimi, oppure(siamo in guerra molti paesi avevano difficoltà di ogni genere)non avesse ulteriori affrancature essendo la tariffa solo di c.50 Supposizioni... non certezza.
la cartolina affrancata con un esemplare da c.50 ricade nel periodo tariffario 1.10.1944 - 30.6.1945 della RSI scontando l'esatta tariffa di c.50 anch'essa proveniente da zona sprovista di francobolli che giustifica alla stregua del Ts l'applicazione della identica tariffa.
dal 16.8.1927 al 30.9.1944 la lettera semplice scontava c. 50 di tariffa, pertanto alla medesima è stata applicata la stessa, proveniendo anch'essa da zona sprovvista di francobolli (zona di guerra)
fildoc ha scritto:E in questo caso il T.S. giustifica la zona sprovvista di francobolli e permette di pagare solo 40 centesimi...
(Tariffa agevolata per posta militare?) Boh! Veramente di questo periodo non so nulla...
La tassa di 40 c. apposta in arrivo non assolve nessuna tariffa, potrebbe essere che il verificatore, o l'incaricato alle tassazioni "conoscesse" il destinatario (moglie, o madre del soldato) in non buona situazione finanziaria , ed abbia abbuonato 10 centesimi, oppure(siamo in guerra molti paesi avevano difficoltà di ogni genere)non avesse ulteriori affrancature essendo la tariffa solo di c.50 Supposizioni... non certezza.
fildoc ha scritto:....uguale discorso nel 1944 , ma posta civile e quindi 50 centesimi per una cartolina....
la cartolina affrancata con un esemplare da c.50 ricade nel periodo tariffario 1.10.1944 - 30.6.1945 della RSI scontando l'esatta tariffa di c.50 anch'essa proveniente da zona sprovista di francobolli che giustifica alla stregua del Ts l'applicazione della identica tariffa.
fildoc ha scritto:...ma allora perche' questo rudere di lettera del 1942 sempre in zona sprovvista di francobolli paga 50 cent? Anche qui c'e' il timbro militare..., ma non c'e' il T.S.!
dal 16.8.1927 al 30.9.1944 la lettera semplice scontava c. 50 di tariffa, pertanto alla medesima è stata applicata la stessa, proveniendo anch'essa da zona sprovvista di francobolli (zona di guerra)
Antonello
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
Un saluto a tutti
Mi intrometto in quest’ultima discussione solamente per allegare parte di un articoletto di Marino Bignami, tratto da “il Postalista”, che forse può aiutare a comprendere meglio il significato e l’uso del bollo TS.
“…….dalla pubblicazione "ISTRUZIONE PER IL SERVIZIO DELLE CORRISPONDENZE POSTALI" del 1908.
In questa pubblicazione, le lettere T.S. sono definite "TASSA SPECIALE" ed il testo fra le norme, riporta che è consentito agli uffici sprovvisti di questo bollo di apporre le lettere a mano .
Questo bollino, prima con le sole due lettere, poi con l’aggiunta R.R. Poste, veniva impresso, ma non sempre, sulla corrispondenza degli enti pubblici che godevano della franchigia parziale, per attestare che quella affrancatura ridotta era regolare; qualche volta c’è accanto anche il bollo VERIFICATO.
Veniva utilizzato inoltre per tutte le occasioni di riconoscimento legittimo di riduzione di tassa, che sostanzialmente erano:
A) Per marcare la corrispondenza inviata da militari in servizio "non francata o insufficientemente affrancata" affinché a destino fosse tassata in tariffa ordinaria e non per il doppio del mancante come da norma.
B) Per bollare le circolari a tariffa stampe (a cui era concesso utilizzare per la riproduzione delle copie, sistemi meccanici vietati per le stampe, purché presentati in posta per l'invio in numero minimo di venti esemplari perfettamente uguali tranne l'indirizzo) la detta ISTRUZIONE specifica che la regola non si applicava per gli invii in conto corrente e per l'estero.
C) Aggiungo il caso non riportato dalla suddetta ISTRUZIONE perchè introdotto nel 1915, anche l'applicazione, nei primi tempi del servizio, sulle fatture commerciali, che erano a tariffa ridotta.
Riporto anche integralmente due voci "TS" e "RR. POSTE T.S." dal capitolo del "DIZIONARIETTO STORICO-POSTALE" del volumetto di Franco Filanci. "STORIA POSTALE O STORIA POSTALE?" .
Scrive il Filanci:
"T.S. Bollo nato col significato di Tassa Stampe e dal 1890 di Tassa Speciale per indicare la regolarità dell'affrancatura o che doveva porsi a carico del destinatario una tassa diversa da quella prevista per le normali corrispondenze. Dal 1911 integrato con RR.POSTE (vedi) per contrastare le frodi causate dall'uso di bolli T.S. privati.
Ed ancora:
"RR. POSTE T.S. Piccolo bollo circolare in dotazione agli uffici postali dal 1911 per segnalare gli oggetti aventi diritto a una "tassa speciale" o alla "tassa semplice" in arrivo. In precedenza poteva essere approntato e usato dai privati (vedi T.S.)"
Infine durante il secondo Conflitto Mondiale, causa carenza di francobolli, l'ufficio postale di partenza apponeva questo bollino anche su corrispondenza privata per attestarne l’impossibilità di affrancarla correttamente, così che a destino fosse tassata solo in tariffa ordinaria.
In realtà queste direttive postali non sempre venivano applicate correttamente (soprattutto in arrivo) creando così dei documenti "anomali" a cui noi ora cerchiamo di dare spiegazione.
D’altronde se non ci fossero queste anomalie ........... dove sarebbe il nostro divertimento ????????
Sperando di essere stato di un qualche aiuto, auguro a tutti un buon inizio settimana
Agostino
Mi intrometto in quest’ultima discussione solamente per allegare parte di un articoletto di Marino Bignami, tratto da “il Postalista”, che forse può aiutare a comprendere meglio il significato e l’uso del bollo TS.
“…….dalla pubblicazione "ISTRUZIONE PER IL SERVIZIO DELLE CORRISPONDENZE POSTALI" del 1908.
In questa pubblicazione, le lettere T.S. sono definite "TASSA SPECIALE" ed il testo fra le norme, riporta che è consentito agli uffici sprovvisti di questo bollo di apporre le lettere a mano .
Questo bollino, prima con le sole due lettere, poi con l’aggiunta R.R. Poste, veniva impresso, ma non sempre, sulla corrispondenza degli enti pubblici che godevano della franchigia parziale, per attestare che quella affrancatura ridotta era regolare; qualche volta c’è accanto anche il bollo VERIFICATO.
Veniva utilizzato inoltre per tutte le occasioni di riconoscimento legittimo di riduzione di tassa, che sostanzialmente erano:
A) Per marcare la corrispondenza inviata da militari in servizio "non francata o insufficientemente affrancata" affinché a destino fosse tassata in tariffa ordinaria e non per il doppio del mancante come da norma.
B) Per bollare le circolari a tariffa stampe (a cui era concesso utilizzare per la riproduzione delle copie, sistemi meccanici vietati per le stampe, purché presentati in posta per l'invio in numero minimo di venti esemplari perfettamente uguali tranne l'indirizzo) la detta ISTRUZIONE specifica che la regola non si applicava per gli invii in conto corrente e per l'estero.
C) Aggiungo il caso non riportato dalla suddetta ISTRUZIONE perchè introdotto nel 1915, anche l'applicazione, nei primi tempi del servizio, sulle fatture commerciali, che erano a tariffa ridotta.
Riporto anche integralmente due voci "TS" e "RR. POSTE T.S." dal capitolo del "DIZIONARIETTO STORICO-POSTALE" del volumetto di Franco Filanci. "STORIA POSTALE O STORIA POSTALE?" .
Scrive il Filanci:
"T.S. Bollo nato col significato di Tassa Stampe e dal 1890 di Tassa Speciale per indicare la regolarità dell'affrancatura o che doveva porsi a carico del destinatario una tassa diversa da quella prevista per le normali corrispondenze. Dal 1911 integrato con RR.POSTE (vedi) per contrastare le frodi causate dall'uso di bolli T.S. privati.
Ed ancora:
"RR. POSTE T.S. Piccolo bollo circolare in dotazione agli uffici postali dal 1911 per segnalare gli oggetti aventi diritto a una "tassa speciale" o alla "tassa semplice" in arrivo. In precedenza poteva essere approntato e usato dai privati (vedi T.S.)"
Infine durante il secondo Conflitto Mondiale, causa carenza di francobolli, l'ufficio postale di partenza apponeva questo bollino anche su corrispondenza privata per attestarne l’impossibilità di affrancarla correttamente, così che a destino fosse tassata solo in tariffa ordinaria.
In realtà queste direttive postali non sempre venivano applicate correttamente (soprattutto in arrivo) creando così dei documenti "anomali" a cui noi ora cerchiamo di dare spiegazione.
D’altronde se non ci fossero queste anomalie ........... dove sarebbe il nostro divertimento ????????
Sperando di essere stato di un qualche aiuto, auguro a tutti un buon inizio settimana
Agostino
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi
Marghine ha scritto:...
La tassa di 40 c. apposta in arrivo non assolve nessuna tariffa, potrebbe essere che il verificatore, o l'incaricato alle tassazioni "conoscesse" il destinatario (moglie, o madre del soldato) in non buona situazione finanziaria , ed abbia abbuonato 10 centesimi, oppure(siamo in guerra molti paesi avevano difficoltà di ogni genere)non avesse ulteriori affrancature essendo la tariffa solo di c.50 Supposizioni... non certezza.
Ciao,
a mio parere la tariffa è giustificata nel seguente modo:
25 cent tassa ridotta lettera da militare
15 cent fermo posta nell'ufficio postale del paese (non è indicato alcun indirizzo nel recapito), nella tariffa più conveniente per il destinatario di servizio pagato dal mittente.
Mi sono imbattuto in altri casi di tassazioni per 40 cent di posta militare, soprattutto se proveniente dall'estero.
Ultima modifica di byebye il 9 novembre 2009, 18:04, modificato 1 volta in totale.
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi usi
Molto interessante!
Bell'argomento
Se qualcuno avesse affrancature similari per 40c si faccia avanti
Bell'argomento
Se qualcuno avesse affrancature similari per 40c si faccia avanti
Colleziono storia postale del regno di Umberto I
Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi
Ciao a tutti
riprendo questo argomento postando una cartolina spedita nel settembre 1944 priva di francobolli e recante il classico bollo TS di "Tassa semplice a carico del destinatario", solamente che in arrivo non presenta nessuna traccia di tassazione (segnatasse o altri timbri) come se non si fosse mai provveduto ad esigerla.
Avendo riscontrato tali anomalie in molti altri casi simili, è spontaneo chiedersi: possibile che in arrivo gli addetti postali fossero spesso così di manica larga e non esigessero una Tassa postale dovuta????
Credo sia comunque giusto ricordare che per quanto riguarda le tassazioni in alcuni casi particolari (soprattutto corrispondenza di militari diretta alla famiglia o corrispondenza diretta a personaggi "altolocati") gli addetti postali erano comunque portati a chiudere un occhio ......... e a volte anche tutti e due.
Agostino
http://img690.imageshack.us/img690/1759/1944ts.jpg
Revised by Lucky Boldrini - October 2010
riprendo questo argomento postando una cartolina spedita nel settembre 1944 priva di francobolli e recante il classico bollo TS di "Tassa semplice a carico del destinatario", solamente che in arrivo non presenta nessuna traccia di tassazione (segnatasse o altri timbri) come se non si fosse mai provveduto ad esigerla.
Avendo riscontrato tali anomalie in molti altri casi simili, è spontaneo chiedersi: possibile che in arrivo gli addetti postali fossero spesso così di manica larga e non esigessero una Tassa postale dovuta????
Credo sia comunque giusto ricordare che per quanto riguarda le tassazioni in alcuni casi particolari (soprattutto corrispondenza di militari diretta alla famiglia o corrispondenza diretta a personaggi "altolocati") gli addetti postali erano comunque portati a chiudere un occhio ......... e a volte anche tutti e due.
Agostino
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Re: Bollo T.S. (Tariffa Semplice / Tariffa Speciale) e suoi
Allego il R.R. POSTE T.S impresso nell'anno 1969:
Revised by Lucky Boldrini - August 2013
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- francyphil
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- Località: Parma
Regie poste T.S. su tagliando
Ciao a tutti
Oggi scartabellando al Cordusio sono satati fuori questi due oggetti. Non ne avevo mai visto prima di simili, o almeno credo, e visto il basso costo ho "rischiato" nonostante non sia proprio il mio campo.
Mi incuriosivano per l'insieme tra il bollo TS e la tassazione al retro. Qualcuno mi sà spiegare cosa sono, l'uso del bollo TS e la tariffa?
Non penso ricadano nell'invio di campioni senza valore non essendo indicato nel al fronte ne al retro.
Oggi scartabellando al Cordusio sono satati fuori questi due oggetti. Non ne avevo mai visto prima di simili, o almeno credo, e visto il basso costo ho "rischiato" nonostante non sia proprio il mio campo.
Mi incuriosivano per l'insieme tra il bollo TS e la tassazione al retro. Qualcuno mi sà spiegare cosa sono, l'uso del bollo TS e la tariffa?
Non penso ricadano nell'invio di campioni senza valore non essendo indicato nel al fronte ne al retro.
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Francesco
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Colleziono:
Marcofilia Parma e provincia pre 1946 - Annulli meccanici del Regno e Repubblica - Annulli speciali italiani pre 1946 - Annulli Duplex - Annulli alberghieri italiani - Francobolli-Moneta italiani - Erinnofili antitubercolari del Regno - Annulli meccanici Tedeschi pre 1946 - Tematica Rugby ... e raccolgo quello che mi piace
FF since 02 Gen 2005
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Re: Regie poste T.S. su tagliando
... vado a labil ricordo ed a grandi spanne .. spero qualcuno rintracci disposizioni certe sul servizio Pacchi PT ..
... mio parere .. trattasi di cartellini per pacchi .. inviando pacco si doveva compilare bollettino e pagare tariffe relative .. oltre al bollettino si utilizzava il cartellino per miglior identificazione .. cartellino su oggetto (damigiana, chitarra o prosciutto) non regolarmente confezionato come pacco (scatola), ma inviato 'sciolto', cioè fasciato, ma non in scatola canonica tridimensionale .. tale cartellino veniva venduto assieme al bollettino, pur avendo costo separato (forse proprio per la non generale necessità) .. indi costo totale invio composto da costo bollettino e costo cartellino (qui 10 cent.) più tariffa spedizione .. codesti son cartellini privati resi 'validi' equiparandoli con tassa (credo posta su bollettino), come se fossero quelli forniti dall' Amm.PT, che all' epoca costavano' cent. 10 .. però non ho certezza d' obbligo di cartellino su tutti i pacchi, ma a memoria mi par sì .. qui T.S. è Tassa Semplice .. buone Feste ...
Lucio
*ltrc9992*
... Lucio ... cordiali saluti Lugana per tutti ...
... malato d' interi .. varietà .. annulli .. moduli ed etichette postali .. erinnofili ...
... le mie infezioni .. cancelleria .. posacenere .. adesivi in foglio .. promocard ..
.. biglietti in genere .. bustine zucchero .. lotterie .. carte telefoniche .. spille ..
.. confezioni per alberghi prodotti igiene e pulizia .. stecchini .. tappi .. semenze ...
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- francyphil
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Re: Regie poste T.S. su tagliando
Grazie Lucio
in effetti spiegherebbe anche l'assenza di qualunque datario.
Buone Feste
Francesco
Revised by Lucky Boldrini - April 2015
in effetti spiegherebbe anche l'assenza di qualunque datario.
Buone Feste
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perché è stata tassata ? o no
Questa cartolina illustrata da Pola con il timbro
della posta militare 92A ed affrancata con 10 cent di corona
sembra essere in tariffa.
Perché allora è stato apposto il bollo TS?
Ringrazio per le spiegazioni, ciao
Raffaele
della posta militare 92A ed affrancata con 10 cent di corona
sembra essere in tariffa.
Perché allora è stato apposto il bollo TS?
Ringrazio per le spiegazioni, ciao
Raffaele
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- cirneco giuseppe
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Re: perché è stata tassata ? o no
Credo che 10 centesimi fosse la tariffa per cartoline illustrate con sole 5 parole.
La tua ne mostra molte di più.
La tua ne mostra molte di più.
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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Re: perché è stata tassata ? o no
Da uno studio di Benito Carobene presente nell'area soci del sito AICPM si dice:
In Dalmazia, al contrario di ciò che avvenne in Venezia Giulia e nel Trentino il passaggio dalle corone austriache alle lire italiane non avvenne nel 1919. Quindi, restarono in corso i francobolli e le tariffe in corone.
Il problema di fondo che complicò la situazione della Dalmazia fu dovuto a un fatto di tipo valutario.
All'inizio, subito dopo la conclusione delle operazioni militari, vi era una sostanziale parità fra la lira
italiana e la corona austriaca. Cosa che, come detto in precedenza, permise di considerare i francobolli in centesimi di lira come esemplari in centesimi di corona (heller).
Col passare del tempo, però, la svalutazione della corona provocò un sempre maggiore allontanamento tra valore della lira e valore della corona. E, poiché in Dalmazia ancora per diversi mesi vennero usati francobolli di occupazione, è proprio in questa area che sorsero problemi di tariffe postali.
Queste notizie e quelle riportate nei due successivi tariffari sono ripresi dal volume di Valter Astolfi e Gianni Carraro "Storia e posta delle missioni militari italiane all'estero 1918-1935", Edizioni Unificato, 2006.
Già, a partire dall'11 luglio 1920, apparve sul Bollettino del Ministero delle Poste una nota che metteva in evidenza come la corrispondenza in partenza dalla Dalmazia fosse affrancata in base a tariffe diverse da quelle italiane. Ecco, per l'esattezza, le tariffe (in centesimi di corona) elencate nella suddetta nota:
Lettere fino a grammi 20 centesimi 20
ogni gr 20, oltre in più 5
Cartoline postali 10
Manoscritti fino a grammi 250 25
ogni gr 50, oltre in più 5
Campioni fino a grammi 100 10
ogni gr 50, oltre in più 5
Stampe ogni grammi 50 3
idem urgenti soprattassa di 2
Raccomandazione oltre laffrancatura ordinaria 25
Assicurazione oltre la raccomandazione ogni corone 300 10
Espresso oltre laffrancatura ordinaria 60
Avviso di ricevimento 25
La cartolina che mostri rispetterebbe quindi questo tariffario (comunque successivo alla data della cartolina). Non si parla nel tariffario di limite alle parole per la cartolina però ritengo plausibile che vi fosse la distinzione. Resta da capire se fu questo il motivo per cui si ritenne tassabile questa cartolina.
Luca
In Dalmazia, al contrario di ciò che avvenne in Venezia Giulia e nel Trentino il passaggio dalle corone austriache alle lire italiane non avvenne nel 1919. Quindi, restarono in corso i francobolli e le tariffe in corone.
Il problema di fondo che complicò la situazione della Dalmazia fu dovuto a un fatto di tipo valutario.
All'inizio, subito dopo la conclusione delle operazioni militari, vi era una sostanziale parità fra la lira
italiana e la corona austriaca. Cosa che, come detto in precedenza, permise di considerare i francobolli in centesimi di lira come esemplari in centesimi di corona (heller).
Col passare del tempo, però, la svalutazione della corona provocò un sempre maggiore allontanamento tra valore della lira e valore della corona. E, poiché in Dalmazia ancora per diversi mesi vennero usati francobolli di occupazione, è proprio in questa area che sorsero problemi di tariffe postali.
Queste notizie e quelle riportate nei due successivi tariffari sono ripresi dal volume di Valter Astolfi e Gianni Carraro "Storia e posta delle missioni militari italiane all'estero 1918-1935", Edizioni Unificato, 2006.
Già, a partire dall'11 luglio 1920, apparve sul Bollettino del Ministero delle Poste una nota che metteva in evidenza come la corrispondenza in partenza dalla Dalmazia fosse affrancata in base a tariffe diverse da quelle italiane. Ecco, per l'esattezza, le tariffe (in centesimi di corona) elencate nella suddetta nota:
Lettere fino a grammi 20 centesimi 20
ogni gr 20, oltre in più 5
Cartoline postali 10
Manoscritti fino a grammi 250 25
ogni gr 50, oltre in più 5
Campioni fino a grammi 100 10
ogni gr 50, oltre in più 5
Stampe ogni grammi 50 3
idem urgenti soprattassa di 2
Raccomandazione oltre laffrancatura ordinaria 25
Assicurazione oltre la raccomandazione ogni corone 300 10
Espresso oltre laffrancatura ordinaria 60
Avviso di ricevimento 25
La cartolina che mostri rispetterebbe quindi questo tariffario (comunque successivo alla data della cartolina). Non si parla nel tariffario di limite alle parole per la cartolina però ritengo plausibile che vi fosse la distinzione. Resta da capire se fu questo il motivo per cui si ritenne tassabile questa cartolina.
Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
Re: perché è stata tassata ? o no
La citazione di Luca e' utile ma non del tutto adatta visto che Pola e' in Istria e cioe' faceva parte della Venezia Giulia (non della Dalmazia). A meta' aprile 1919 comunque in Venezia Giulia era in corso ai fini postali la corona austriaca (come in Dalmazia) anche se soltanto per pochi giorni ancora, poiche' dal 20 aprile 1919 furono introdotti i francobolli del Regno e le tariffe interne (cosa che invece non avvenne in Dalmazia). In teoria la posta spedita dai territori della Venezia Giulia verso il resto del territorio nazionale doveva essere affrancata in base al tariffario estero in valuta austriaca in vigore prima dell' ''occupazione'' italiana. Per una cartolina postale (cioe' con corrispondenza, ovviamente senza limiti di parole) bastavano appunto 10 centesimi di corona. Poiche' pero' nel frattempo le tariffe interne italiane erano aumentate (dall' 1 marzo 1919 in particolare la cartolina postale interna era passata a 15 centesimi), io ritengo che l'ufficio di partenza abbia voluto segnalare agli uffici di smistamento e destinazione che l'affrancatura era invece corretta. E che lo abbia fatto imprimendo il timbrino TS, non con il significato di tassa semplice ma di tariffa speciale. E d'altra parte la cartolina non sembra recare nessuna indicazione di tassazione. La stessa nota tariffaria relativa alla Dalmazia, citata da Luca, indicava nelle premesse (non riportate nella citazione) che sovente la corrispondenza proveniente dalle ''terre redente'' veniva erroneamente assoggettata a tassazione, per effetto di un'illegittima assimilazione al tariffario italiano.
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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