Ultimi acquisti LV

[Gatto rosso]

Sì, hai ragione. Grazie Enrico !

[Gatto rosso]

Buongiorno a tutti. Vorrei condividere con voi un recente arrivo del Regno Lombardo-Veneto:
2 Soldi giallo scuro (Mi. 6II, II emissione 1858/59, II Tipo) usato su stampato (listino prezzi) spedito da Legnago per Lendinara con annullo C1 nero "LEGNAGO 22/3" (1863).
Tariffa di primo porto per lettera circolare a stampa per qualsiasi distanza.
Al recto, timbro nero del mittente.
Al verso, timbro di arrivo C3 nero completo "LENDINARA 23/3".
Peculiarità:
- Firme peritali di Ulrich Ferchenbauer, Giulio Bolaffi e Paolo Vaccari
Un saluto. Paolo.

Legnago_recto.jpg

Legnago_verso.jpg

Legnago_contenuto.jpg

[fildoc]

Ottima qualita'
Era un espediente molto usato all'epoca di far stampare anche qualche riga di testo nello stampato
per non incorrere nelle sanzioni previste da note scritte a mano.

comunicazione senza segni di sigillatura come previsto per consentire la facile ispezione postale.

[Gatto rosso]

Grazie Fildoc per la tua disamina.
Un saluto.
Paolo

[Dedde]

Buonasera ,
Durante una ricerca mi è cascato l'occhio sulla prima lettera, attratto anche dalla duplice firma ma con diverse classificazioni (tinta). All'arrivo cio he sembrava costolato lo è leggermente, mi sembravano comunque interessanti sia la falla che fa saltare praticamente tutta la T di "stempel" sia quella poco sopra che quasi interrompe la conice superiore. Data la disputa sulla tinta, secondo voi quale è ? Si riesce a capire da altri dettagli?
La seconda lettera, che ha addirittura una triplice firma e che speravo avesse qualche anomalia per via della carta, presenta una sorta di vergatura più visibile nella zona della dicitura del valore ed in prossimità dell'angolo superiore sinistro. Anche se dovesse essere una leggera vergatura, non è interessante l'uso nel 1851 a Venezia con un n. 5 che è II tipo ? Dovrebbe essere III tipo.
Tutte e due, in trasparenza, non promettono nulla, è perche l'effetto è troppo troppo leggero ?
Un saluto
Demetrio

[sergio de villagomez]

Buon sabato a tutti,
fresco di arrivo, ecco un piccolo e gradevole piego con l'annullo di Pizzighettone a stampatello diritto con iniziale grande su cui la famiglia Diena si è accanita nel firmalo essendoci le firme di Emilio, Alberto ed Enzo Diena, nonchè quella di Chiavarello ed una sconosciuta, quella in basso a destra... qualcuno ha idee a riguardo?

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[Morgan68]

Buonasera a tutti,

complimenti Sergio, molto molto bello l'insieme e l'annullo.
Interessanti tutte le firme. Anche io sono curioso per l'ultima.

[Risser Demis]

Buongiorno e buona domenica,

condivido due nuovi arrivi:

lettera con testo inviata da Zogno il 15 giugno 1853 arrivata a Bergamo il giorno successivo affrancata con un 15 centes. terzo tipo, carta a mano, rosso chiaro annullato con il Lov.

Frammento con un 15 centes. terzo tipo, carta a macchina, rosso vermiglio annullato con il C1 di Villanova.

Annulli già presenti sul motore. (E' un cambio proprietario).



Demis

[francesco luraschi]

Buon sabato a tutti,
fresco di arrivo, ecco un piccolo e gradevole piego con l'annullo di Pizzighettone a stampatello diritto con iniziale grande su cui la famiglia Diena si è accanita nel firmalo essendoci le firme di Emilio, Alberto ed Enzo Diena, nonchè quella di Chiavarello ed una sconosciuta, quella in basso a destra... qualcuno ha idee a riguardo?


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Mah,

vedo che nei cataloghi dell'epoca digitale l'annullo in questione ha indice di rarità 11 e quindi anche oggi comune non è.

Un'ipotesi che mi viene in mente è che all'epoca della prima firma di Emilio Diena il timbro in questione fosse raro, o comunque poco visto, e quindi la firma non sia fuori luogo. Idem per quella di Alberto Diena.

Su quella di Enzo Diena non so cosa dire ... forse si è voluto completare il trittico.

Certamente Internet ha messo in mostra un'infinità di materiale che quindi è stato svalutato (anche per altri motivi). Magari un esperto potrebbe dare qualche dato tangibile prendendo esempio dal prezzo di un 45/100 I tipo di LV su lettera del periodo pre e post Internet.

Francesco

[Morgan68]

Buon sabato a tutti,
fresco di arrivo, ecco un piccolo e gradevole piego con l'annullo di Pizzighettone a stampatello diritto con iniziale grande su cui la famiglia Diena si è accanita nel firmalo essendoci le firme di Emilio, Alberto ed Enzo Diena, nonchè quella di Chiavarello ed una sconosciuta, quella in basso a destra... qualcuno ha idee a riguardo?


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Mah,

vedo che nei cataloghi dell'epoca digitale l'annullo in questione ha indice di rarità 11 e quindi anche oggi comune non è.

Un'ipotesi che mi viene in mente è che all'epoca della prima firma di Emilio Diena il timbro in questione fosse raro, o comunque poco visto, e quindi la firma non sia fuori luogo. Idem per quella di Alberto Diena.

Su quella di Enzo Diena non so cosa dire ... forse si è voluto completare il trittico.

Certamente Internet ha messo in mostra un'infinità di materiale che quindi è stato svalutato (anche per altri motivi). Magari un esperto potrebbe dare qualche dato tangibile prendendo esempio dal prezzo di un 45/100 I tipo di LV su lettera del periodo pre e post Internet.

Francesco

Francesco e tutti buongiorno e buona Domenica,

penso che Sergio fosse giustamente curioso per la serie di firme ma, soprattutto, voleva sapere se qualcuno riuscisse a decifrare l'ultima firma non-Diena (anche io sono curioso di sapere di chi sia la firma).
Come hai detto anche tu probabilmente la serie di firme deriva da un periodo in cui era più complesso documentare e creare un archivio dei pezzi più o meno rari (pre-internet).
E' sicuramente vero che con internet vi è stata la possibilità di condividere una sorta di vetrina che in alcuni casi ha fatto capire che qualche rarità forse non lo era più.
Va anche considerato come, ultimamente, si siano visti in vendita collezioni e pezzi che "girano" ciclicamente, passando di mano.
Alla fine però molti di essi sono sempre gli stessi.

Per quanto riguarda l'annullo, personalmente, come dicevi anche tu, lo ritengo ancora oggi non comune ed il range di prezzo mi pare commisurato.

Infine una nota, proprio ieri notavo come pezzi invenduti di una nota casa d'aste abbiano subito aumenti del 10%-15% nel catalogo dell'asta successiva (io li avrei abbassati).
Questo sta a significare che in alcune aree filateliche c'è un certo interesse e movimento.

[lucasa]

Buonasera ,
Durante una ricerca mi è cascato l'occhio sulla prima lettera, attratto anche dalla duplice firma ma con diverse classificazioni (tinta). All'arrivo cio he sembrava costolato lo è leggermente, mi sembravano comunque interessanti sia la falla che fa saltare praticamente tutta la T di "stempel" sia quella poco sopra che quasi interrompe la conice superiore. Data la disputa sulla tinta, secondo voi quale è ? Si riesce a capire da altri dettagli?
La seconda lettera, che ha addirittura una triplice firma e che speravo avesse qualche anomalia per via della carta, presenta una sorta di vergatura più visibile nella zona della dicitura del valore ed in prossimità dell'angolo superiore sinistro. Anche se dovesse essere una leggera vergatura, non è interessante l'uso nel 1851 a Venezia con un n. 5 che è II tipo ? Dovrebbe essere III tipo.
Tutte e due, in trasparenza, non promettono nulla, è perche l'effetto è troppo troppo leggero ?
Un saluto
Demetrio

3e. Nel dubbio Sorani nel periodo migliore era l’autorità per i colori LV ma in questo caso è un 3e tranquillo. Il nr 5 è un IIb in pieno uso della terza tavola.
Bei pezzi. Luca

[sergio de villagomez]

... Su quella di Enzo Diena non so cosa dire ... forse si è voluto completare il trittico...

Ciao Francesco,
la firma di Enzo Diena c'è perchè il piego è corredato da una sua perizia.
Ringrazio te ed Enrico per gli interventi e rimango speranzoso che qualcuno sappia di chi sia l'ultima firma in basso a destra.

[valerio predari]

Potrebbe essere Alianello??


Ciao

[Dedde]

Buonasera ,
Durante una ricerca mi è cascato l'occhio sulla prima lettera, attratto anche dalla duplice firma ma con diverse classificazioni (tinta). All'arrivo cio he sembrava costolato lo è leggermente, mi sembravano comunque interessanti sia la falla che fa saltare praticamente tutta la T di "stempel" sia quella poco sopra che quasi interrompe la conice superiore. Data la disputa sulla tinta, secondo voi quale è ? Si riesce a capire da altri dettagli?
La seconda lettera, che ha addirittura una triplice firma e che speravo avesse qualche anomalia per via della carta, presenta una sorta di vergatura più visibile nella zona della dicitura del valore ed in prossimità dell'angolo superiore sinistro. Anche se dovesse essere una leggera vergatura, non è interessante l'uso nel 1851 a Venezia con un n. 5 che è II tipo ? Dovrebbe essere III tipo.
Tutte e due, in trasparenza, non promettono nulla, è perche l'effetto è troppo troppo leggero ?
Un saluto
Demetrio

3e. Nel dubbio Sorani nel periodo migliore era l’autorità per i colori LV ma in questo caso è un 3e tranquillo. Il nr 5 è un IIb in pieno uso della terza tavola.
Bei pezzi. Luca

Buonasera Luca,
grazie molte per la classificazione corretta della tinta!
Data la classificazione come n. 3e, n. 5 IIb immagino che siano troppo leggere le lavorazioni della carta.
Ho provato ad illuminare nuovamente la prima lettera con Il 15 centes primo tipo e si vede meglio, è piu vistosa. Allego la foto.
Demetrio

[fildoc]

Tenete presente che Pizzighettone non lilliput non è così comune....