I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Che storie si nascondono dietro quello che può sembrare un semplice francobollo??? E qual'è la vostra conoscenza sui francobolli? Potrete scoprire entrambe le cose in questo forum.....

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Lucky Boldrini
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I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

Ciao a tutti,

la rivista "La voce del Cifr" del gennaio 2005 riporta un articolo del nostro Fabio V. che, con qualche riferimento filatelico, cerca di spiegare la nascita delle isole coralline ed anche il perchè le Maldive hanno sofferto meno di altre regioni costiere i danni del terribile maremoto del 26 dicembre 2004.


Quello mostrato qui di seguito è un foglietto emesso nel 2005 dalla Cina a favore delle vittime dello Tsunami:
cina2005.jpg

L'evento è stato naturalmente ripreso da molte amministrazioni, statali e locali, ufficiali e non.
Esempi ne sono la seguente etichetta, stampata dalla non meglio identificata "Oceania Nations Postage: NZ":
Tsunamibig1.jpg
o anche la seguente emissione ungherese (cartolina postale? biglietto postale? foglietto senza bollo dentellato?):
ungheria_2005_tsunami.jpg

Il 28 febbraio 2005 la Repubblica di San Marino emise questo francobollo:
tsunami_big.jpg
L'immagine ritratta nella vignetta è quella del più famoso dipinto del celebre artista Hokusai Katsushika (1760-1849).
Come si può osservare, nell'opera originale al di là della maestosa onda in primo piano era presente, in lontananza, il monte Fuji:
hokuwave.jpg

Altri bolli sullo Tsunami del sud-est asiatico:

Francia
Emissione del 08/01/2005
francia2005.jpg
Belgio
Emissione del 28/02/2005
belgio2005.jpg
Sri Lanka
Emissione del 27/03/2005
srilanka2005.jpg
Cina
PSC (Postal Stationery Card) del 2005
tsunami_psc2005_cina.jpg

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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

La parola ''tsunami'' è di origine giapponese, ed anche gli avvenimenti del dicembre 2004 nel sud-est asiatico ci fanno pensare che l'onda anomala sia un qualcosa che non ci riguarda.
Tutt'altro.

Per l'esattezza, il Mar Mediterraneo ha una lunga storia di tsunami, una delle più corpose al mondo. Sono oltre trecento gli eventi registrati sin dal 1300 a.C. che interessano soprattutto il Mediterraneo orientale e lo Stretto di Messina. Circa il 7% di tutti i terremoti ha prodotto onde anomale che hanno causato danni o gravi devastazioni, una percentuale che in Grecia sale al 30%. In Italia sono 67 gli tsunami registrati negli ultimi 2000 anni. Di questi 46 sono stati causati da terremoti e 12 da vulcani.
Il catalogo completo, dal 79 d.C. ad oggi, di tutti gli tsunami che hanno interessato le coste italiane è messo a disposizione dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:
http://www.ingv.it/

Un recente maremoto, in questo caso provocato da evento vulcanico, risale alle 13:15 del 30/12/2002, sulle coste dell'Isola di Stromboli.
stromboli.jpg


Gli effetti del maremoto provocato dallo tsunami su Stromboli sono visibili sul sopraindicato website dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Una forte esplosione nei pressi della bocca principale del vulcano innesca lo "scollamento" di una parte del fianco della montagna che scivola lungo la "Sciara di fuoco" e si precipita in acqua. Il mare si ritira, si gonfia e si abbatte in una serie di ondate che sconvolgono l'isola. L'onda principale ha un'energia immensa, a Piscità e a Ficogrande raggiunge gli 8 metri di altezza: trasporta per venti metri blocchi di calcestruzzo di tre metri cubi, distrugge muretti di cemento e pietrisco, lesiona edifici e causa il ferimento di alcune persone. I danni maggiori a Ginostra ma il maremoto distrugge e danneggia barche e abitazioni nel resto dell'isola per poi raggiungere, ormai molto attenuato, le altre isole: Panarea, Lipari, Vulcano, Ustica. Nel porto di Milazzo rompe gli ormeggi di una petroliera.

Fonte: articoli vari dalla rete
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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

Da wikipedia ( http://it.wikipedia.org/ ):

"Il 28 dicembre 1908, lunedì, alle ore 5,21 del mattino, nella piena oscurità e con gli abitanti in parte immersi nel sonno, un terremoto (uno dei più potenti della storia italiana), che raggiunse i 7,1° grado della scala Richter (11-12° nella scala Mercalli), seguito da un maremoto, mise a soqquadro le coste calabro-sicule con numerose scosse devastanti. La città di Messina, con il crollo di circa il 90% dei suoi edifici, fu sostanzialmente rasa al suolo. Gravissimi i danni riportati da Reggio Calabria e da molteplici altri centri abitati del circondario. Sconvolte le vie di comunicazione stradali e ferroviarie nonché le linee telegrafiche e telefoniche. L’illuminazione stradale e cittadina venne di colpo a mancare a Messina, Reggio, Villa San Giovanni e Palmi, a causa dei guasti che si produssero nei cavi dell’energia elettrica e della rottura dei tubi del gas.

messina_1908.jpg


Messina che all’epoca contava circa 140.000 abitanti ne perse circa 80.000 e Reggio Calabria registrò circa 15.000 morti su una popolazione di 45.000 abitanti. Altissimo fu il numero dei feriti e catastrofici furono i danni materiali. Numerosissime scosse di assestamento si ripeterono nelle giornate successive e fin quasi alla fine del mese di marzo 1909."


Del terremoto di Messina è molto nota la serie di etichette triangolari, emesse per beneficenza e delle quali alcune passarono anche per posta.
Tra le altre sono conosciute alcune buste spedite da marinai russi durante le operazioni di soccorso.
Le etichette, oltre che per l'Italia, furono emesse in sette diverse valute per Russia, Germania, Ungheria, Gran Bretagna, Danimarca, Austria e Belgio.
Ciò facilitò la raccolta di fondi in molti paesi d'Europa, Russia compresa.

Qui sotto possiamo vedere un foglio completo di 50 etichette pro Messina.
Si tratta di esemplari in pfennig emessi per la Germania.

Messina foglio 50.jpg


Messina dettaglio CEI.jpg


L'immagine sopra, tratta dal Catalogo CEI 1997/1998, descrive nel dettaglio le etichette pro Messina.

Attenzione ai molti falsi, anche recenti, in circolazione.

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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

In tema di emissioni legate in qualche modo ai terremoti possiamo senz'altro ricordare il famoso francobollo di Tristan da Cunha detto "potato stamp", con il valore facciale sia in penny che, appunto, patate.
Le rimanenze di quel francobollo andarono perdute nel 1961 quando il vulcano dell'isola si risvegliò ed un susseguente terremoto costrinse gli abitanti ad evacuare l'isola.
TristandaCunha.jpg



Quel tragico avvenimento indusse il Governatore dell'isola di Sant'Elena ad emettere una serie di francobolli con la sovrastampa "Tristan Relief" con un sovrapprezzo che sarebbe andato in favore delle vittime e delle famiglie evacuate.
Solo successivamente il Governatore informò il ministro britannico delle colonie dell'emissione, ma il fatto era che solo il ministro delle colonie poteva autorizzare nuove emissioni per cui il set fu bloccato e messo fuori corso.
Sembra che furono stampate (o comunque si salvarono) solo 434 serie di Sant'Elena con la suddetta sovrastampa. Questa serie è diventata una delle maggiori rarità delle colonie inglesi.
Nell'immagine che segue è mostrata una rarissima cartolina con 3 dei 4 valori "Tristan Relief":
TristanRelief.jpg



Nel 1964 si ricorda filatelicamente il terremoto di Skopje (oggi capitale della repubblica autonoma della Macedonia), avvenuto alle ore 05:17 del 26 luglio 1963, e durato circa 20 secondi: ci furono 1066 morti tra i civili, e il 70% delle abitazioni vennero distrutte dalla violenza del sisma di grado 6.1 Ricther (conseguenze pari al IX grado della scala Mercalli); rimase in piedi solo la parte vecchia della città, quella più sporca e degradata, abitata per lo più da popolazione di origine turca. Il sisma ebbe un ipocentro di 5 Km, che se associato alla qualità scadente con cui vennero costruite le abitazioni prima del sisma stesso, è la causa principale di tale distruzione.
La città venne ricostruita rapidamente grazie agli aiuti provenienti dai paesi slavi vicini, ma il denaro che accorse durante la ricostruzione fu talmente tanto che si eressero palazzi monumentali, con strutture gigantesche e talvolta spropositate (come il palazzo delle Poste), oggi in declino per l'inadeguata manutenzione. I contadini che vennero chiamati in città per la ricostruzione finirono poi per stazionare in città, che conta oggi oltre 600.000 abitanti.
Il terremoto di Skopje si ricorda in quanto fu il primo terremoto che devastò un'area notevolmente abitata ed il cui epicentro era la città stessa, e fu il primo sisma che devastò una città così terribilmente, almeno a memoria d'uomo. Infine, fu la prima volta che la zona Jugoslava venne considerata nelle carte sismiche, fino ad allora prive di alcuna informazione.
jugoslavia1964.jpg



Un accenno anche ad un terremoto di casa nostra: il tristemente ricordato terremoto del Belice.
Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, alle 03.08, un violento terremoto colpì una vasta area della Sicilia occidentale compresa tra le province di Palermo, Agrigento e Trapani. Tra i 14 centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Montevago. Le vittime furono oltre 400, più di 1.000 i feriti, oltre 100.000 i senzatetto.
Il sisma fu abbastanza superficiale, con un ipocentro stimato a circa quaranta chilometri di profondità sotto la Valle del Belice; la magnitudo fu di 6.0 Richter, con effetti all'epicentro del IX grado della scala Mercalli.
La busta mostrata nell'immagine qui sotto, il cui annullo è davvero mal ridotto, evidenzia come in stato di emergenza ci si adoperò con un ufficio postale mobile.
Il paese di Poggioreale, a cui si riferisce la busta, in seguito è stato ricostruito ad alcuni Km. dal paese originario, in contrada Mandria di Mezzo.
poggioreale.jpg



Infine mostriamo una Postal Stationery Card emessa in Cina nel 2002.
E' molto curiosa, e senz'altro attinente al tema trattato.
Vi è raffigurato un antico strumento per la previsione dei terremoti, inventato dall'antico scienziato cinese Zhangheng.
Sui fianchi di quel pentolone raffigurato sull'intero postale si notano bene alcuni draghi.
Prima che avvenga un terremoto uno di questi draghi scivola lungo il fianco del pentolone fino a colpire la rana che si trova sulla base.
E proprio in quella precisa direzione geografica avverrà un terremoto.
terremoti_psc2002_cina.jpg



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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

Tornando ai disastri accaduti in acqua o a causa di essa, nelle immagini che seguono sono mostrati due francobolli sudafricani del 1987 che furono soprastampati "FLOOD NATAL DISASTER" ed emessi con sovrapprezzo di 10C in favore delle popolazioni del Natal colpite in modo massiccio da disastrosi allagamenti.
Il primo, tra l'altro, è anche noto per riportare il nome della BIBBIA scritta in più di 100 lingue diverse!
Bibbia.jpg


rsa1987.jpg



Tra i disastri marini possiamo ovviamente annoverare i naufragi, sui quali la documentazione disponibile è immensa.
Qui di seguito una serie del 1987 del South West Africa raffigurante alcuni celebri naufragi:
16 c. - naufragio della "Hope" (1804);
30 c. - naufragio della "Tilly" (1885);
40 c. - naufragio della "Eduard Bohlen" (1909);
50 c. - naufragio della "Dunedin Star" (1942).
Naufragi.jpg



E, in quanto ai naufragi, non si può certo dimenticare il più famoso di tutti, quello del Titanic.
Per che volesse sbizzarrirsi sull'argomento, ecco qua alcuni links specifici:
http://www.titanic-titanic.com/titanic_ ... ly_1.shtml
http://www.titanic-titanic.com/titanic_ ... ly_2.shtml
http://www.titanic-titanic.com/titanic_ ... ly_3.shtml
http://www.titanic-titanic.com/titanic_ ... ly_4.shtml
http://www.titanic-titanic.com/titanic_ ... ly_5.shtml


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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

Abbiamo sopra accennato anche ai disastri causati dai vulcani.
Tra le eruzioni vulcaniche, certamente non si può non citare l'eruzione del vulcano Pinatubo, nelle Filippine.
Nel luglio 1990 prende vita, con una terribile scossa di terremoto di grado 7.8 Richter, la seconda eruzione vulcanica del 20° secolo nell'isola di Luzon, nelle Filippine, a circa 90 km a nord-ovest da Manila.
800 persone perirono e 100.000 furono i senzatetto. L'eruzione, lunga nel tempo, ebbe il suo climax il 15 giugno 1991, giorno in cui, per nove ore, milioni di tonnellate di diossido di zolfo (anidride solforosa) vennero scagliati nell'atmosfera, causando un piccolo abbassamento della temperatura in tutto il pianeta nei successivi 5 anni (tra 0.4° e 0.5° C). La violenza di quel giorno è anche testimoniata dal collasso della caldera vulcanica, che da un'altitudine di 1745 metri si portò a 1485 metri.
La causa della sismicità dell'area è data dalla subduzione della zolla di Manila verso ovest.
Il destino volle che in quei giorni l'uragano Yunya passasse a soli 75 km dal vulcano Pinatubo, e così i gas e le ceneri si mescolarono con le particelle d'acqua che, ricadendo al suolo, andarono a formare una coltre detritica di circa 10cm in un'area di circa 2000 Km2 (il massimo depositato ebbe uno spessore di 33cm). E fu proprio per questo motivo che perirono quelle 800 persone. Ed, ovviamente, questo fu anche causa di totale distruzione delle colture e dei campi, con un danneggiamento quasi completo dell'economia locale.
Infine, il diossido di zolfo, mescolandosi con l'acqua e l'ossigeno dell'atmosfera, si trasformò in acido solforico, e diede sicuramente il proprio contributo nell'incremento del buco nell'ozono.
filippine1992.jpg



Ciao:

Luca

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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

Messaggio da Lucky Boldrini »

Il 1° aprile 2007 le Isole Solomon sono state colpite da uno "tsunami", che ha provocato purtroppo disastri e tanti morti.
L'onda dello tsunami ha distrutto diverse isole e lasciato molti abitanti senza casa.
L'isola più colpita è stata l'isola di Gizo, nota ai turisti per la bellezza del suo mare e dei fondali.

Nelle Isole Solomon, purtroppo, questi eventi possono essere molto frequenti, per il semplice motivo che si tratta di un gruppo di isole vulcaniche, appartenenti alla cosiddetta ''cintura di fuoco'', che deve la sua esistenza ai vari processi di subduzione tra placche che avvengono nel Pacifico.
E' molto interessante mostrare questo foglietto, emesso proprio dalle Isole Solomon:

solomon.jpg


Come si vede nel francobollo a destra, è raffigurato un classico processo di subduzione tra placche, ovvero una placca (quella costituita da materiali più pesanti), scontrandosi con un'altra placca (con materiali più leggeri), sprofonda sotto di essa; in profondità, le rocce costituenti la due placche sono ovviamente a contatto, ed a causa delle notevoli pressioni ingenerate da questo processo, le rocce arrivano al punto di fusione, generando quindi camere magmatiche e consequenzialmente dei vulcani sulla superficie.
Questo, in quattro semplici parole, è ciò che avviene nelle Solomon, e il francobollo a destra del foglietto esprime magnificamente l'intero processo.

Il terremoto del 1° aprile 2007, difatti, è strettamente connesso con questo movimento di placche l'una sopra l'altra (subduzione): si può ovviamente immaginare che tale movimento non è fluido... lungo l'asse di subduzione le rocce a contatto tra loro non scorrono lungo un piano saponato... motivo per cui l'energia che tende a far sprofondare sempre più una placca sopra l'altra si accumula, e ad un certo momento si sprigiona. La profondità del sisma delle Solomon conferma, difatti, quanto detto: 10-30 km sono classiche profondità ipocentrali per terremoti derivanti da processi di subduzione.

Ciao:

Luca

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Re: I bolli raccontano - Tsunami e altre catastrofi naturali

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A proposito di francobolli sui disastri, l'Australia ha emesso oggi un foglietto, il cui scopo è quello di raccogliere fondi a favore degli alluvionati del Queensland.
Per saperne di più:
http://www.vaccari.it/vnews/index.php?_id=9695

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