FilateliCa 2013 - Idee per allargare la base dei collezionisti

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minty
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da minty »

Alex ha scritto:Tutto ciò che è arrivato dopo il francobollo e la lettera ha la caratteristica di essere conservato solo per il tempo necessario alla lettura della comunicazione e poi eliminato.
Voglio dire che nessuno potrà collezionare email, sms o altre forme di comunicazione tecnologica, anche se avanzatissime.


Mi sa che sono l'unica che ricopia gli sms più significativi su un libriccino apposito, e salva le mail cui tiene sotto forma di file... O no? ;)
(Ovviamente l'aspetto 'collezionistico non c'è. Ma da lì all'eliminazione completa ci sono un sacco di altre cose).

Comunque il tuo discorso è molto interessante, Alex, e credo centri il punto, per quanto ci dispiaccia prenderne atto.
Però, come dici anche tu, il francobollo E' collezionabile. E questo aspetto non credo sparirà di certo ^^
:-)
Elisa T.
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Antonello Cerruti
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Antonello Cerruti »

In Germania, ad esempio, già da tanti anni si è sviluppata una filatelia di ricerca che ha per perno la propria città, la propria regione, ecc.
Oltre la filatelia tradizionale, "antiquariale" o non, si svilupperà anche da noi quell'esigenza di ricerca delle proprie radici storico-filateliche che, in embrione, sta muovendo i suoi passi anche sul Forum laddove c'è quel laboratorio sugli annulli provincia per provincia.
La crisi sta incidendo molto su quel collezionismo di materiale moderno che, avendo poco denaro a disposizione, si limita alle novità dei paesi emittenti.
Di qui il calo enorme delle vendite delle novità, dei fogli a taschine e di tutto ciò che a quelle raccolte è legato.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
prefil
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da prefil »

giampi ha scritto:
prefil ha scritto:Vorrei aggiungere uno spunto di riflessione: quasi tutti i messaggi sopra sono incentrati aull'oggetto "francobollo". Ma il francobollo, seppure simbolo della filatelia anche ad occhi inesperti, è solo una parte della filatelia, o meglio ancora della storia della posta e delle comunicazioni. Guardiamo all'oggetto "francobollo" con sguardo più distaccato e magari inseriamolo, in ottica promozionale, in un quadro più completo.

Ciao: Ciao:
Luca

:evvai: come e' nata la prefilatelia sta per nascere la postfilatelia. Nessuno voglia scegliere come nickname postfil ? :-)) :abb:


Certo giampi, ma non c'è solo la prefilatelia che comunque implica uno studio non indifferente se si vuole intraprendere un percorso collezionistico ottimale. Mi riferisco anche agli annulli, agli interi postali, alle affrancature meccaniche, oppure ad un mix di tutto quello che è filatelia e puoi trovare in una collezione di filatelia tematica.
Antonello scrive che in Germania c'è interesse per un collezionismo locale: mi risulta non manchi nemmeno da noi. Di certo questo approccio alla filatelia non lo vedo adatto a bambini e ragazzi, ma piuttosto a persone adulte.

Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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Andrea61
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Andrea61 »

Antonello Cerruti ha scritto:In Germania, ad esempio, già da tanti anni si è sviluppata una filatelia di ricerca che ha per perno la propria città, la propria regione, ecc.
Oltre la filatelia tradizionale, "antiquariale" o non, si svilupperà anche da noi quell'esigenza di ricerca delle proprie radici storico-filateliche che, in embrione, sta muovendo i suoi passi anche sul Forum laddove c'è quel laboratorio sugli annulli provincia per provincia.


La storia postale locale (paese, città, regione) è anche da noi un tema molto popolare tra i collezionisti e collezioni di questo genere sono sempre presenti nelle esposizioni nostrane di qualunque livello. D'altra parte chi si dedica alla collezione specializzata di un'unico antico stato--che quasi invariabilmente è quello di residenza o uno con cui si hanno forti legami affettivi--fa, sotto sotto, un'operazione del genere.

Ma il tema è popolare anche tra chi non partecipa alle esposizioni. Qui in Piemonte sono tantissimi i collezionisti di storia postale sarda, più o meno localizzata territorialmente o temporalmente. Io stesso, che sono nato e cresciuto a Roma sebbene viva in Piemonte da tanti anni, mantengo una collezione (molto disorganizzata!) di annulli di Roma città. E' un modo per mantenere vivi i legami con la mia città d'origine.

A pensarci bene, questa storia postale (o "filatelia") locale è molto più adatta ad offrire un mezzo concreto di propaganda del nostro hobby di altri argmenti più "nobili". Nel paese di Vattelapesca una conferenza su "Il servizio postale a Vattelapesca tra Ottocento e Novecento" può suscitare certamente più interesse che non una su "La storia del francobollo dal Penny Black al Gronchi Rosa" (o simile).
Andrea

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fabiov
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Ciao Andrea,
L'idea è buona ma da chi è costituita l'audience? Chi la invita? Dove si può organizzare un simile evento (sto parlando della location) ?
Chi paga le spese per organizzare la cosa e per informare i potenziali uditori che c'e' l'evento?
Che ritorno ci si può ragionevolmente aspettare da tale conferenza?
Etc.. Etc...
Non ti sto provocando... Sto semplicemente elencando alcune delle domande che chi intende realizzare questo mini progetto deve porsi...
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
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Patrizia
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Patrizia »

Al mio circolo si fanno conferenze anche su questo argomento ma chi si schioderebbe da casa se non è già filatelico o studioso del settore? Mi sembra che si stiano cercando filatelici già di secondo o terzo livello saltando il primo, quel livello che la maggior parte dei grandi collezionisti di oggi hanno sperimentato a suo tempo.
Per far conoscere la materia prima a questi presunti filatelici futuri la vedo dura portarla ai quarantenni, scuole, grest estivi dove ci sono gruppi recettivi... il quarantenne ti ci manda.
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Andrea61
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Andrea61 »

Fabio,
naturalmente il mio era un discorso generico. Calandosi nel pratico è ovvio che sorgono i problemi che tu dici.
Diciamo che un collezionista che abita in un piccolo centro (in una grande città la cosa diventa del tutto improponibile) che possieda una buona collezione di storia postale del luogo e che abbia a cuore il futuro del proprio hobby, potrebbe cercare di approfittare delle occasioni che possono capitare per "mettersi in mostra" e gettare il famoso seme di propaganda.
Ricordo, ad esempio, che qualche anno fa ero capitato--per tutte altre faccende--a Ciriè dove si commemorava non so più che anniversario e lì, con mia non poca sorpresa, fra molte altre cose era esposta una non piccola collezione di cartoline locali che includeva anche diverse buste intestate spedite da autorità ed imprese locali (Sindaco, eccetera). Devo dire che c'era più gente a guardare quelle buste e cartoline di non quante se me vedano, in media, tra i quadri di una Nazionale.
Ovviamente questo è un discorso di iniziativa personale di un collezionista o di un circolo filatelico. Come poter sistematizzare ed organizzare questo su scala più vasta non saprei proprio.
Poi naturalmente ci sono anche altri problemi. Come ben sappiamo ci sono collezionisti che non hanno piacere a far vedere le proprie collezioni, figuriamoci a metterle in mostra in uno spazio pubblico. Poi non è detto che un buon collezionista sia un buon didatta e un buon oratore, all'altezza di gestire una conferenza pubblica sulla propria collezione. Eccetera, eccetera.
Andrea

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fabiov
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Ciao Patrizia! Come stai?
Mi chiarisci il finale del tuo post? Grazie
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
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Patrizia
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Patrizia »

Ciao Fabio, intendo dire che se prendi un ragazzino e un adulto che della filatelia non si interessa per niente, il ragazzino forse ti ascolta e magari ne parla ai genitori quarantenni, l' adulto non ne sono tanto sicura.
Spero di vederti presto Ciao:
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giampi
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da giampi »

ANTONELLO ha scritto:ma qui si sta parlando di come collezioniamo noi o di aumentare i collezionisti ?
......
.....
se si vuole allargare di tanto il numero dei collezionisti ringrazia il cielo che nascano dei raccoglioni che magari prima o poi si decideranno a specializzarsi , altrimenti si parlerà sempre di numeri da prefisso telefonico.

Ciao: Ciao: Ciao:

:evvai:
Patrizia ha scritto:Al mio circolo si fanno conferenze anche su questo argomento ma chi si schioderebbe da casa se non è già filatelico o studioso del settore? Mi sembra che si stiano cercando filatelici già di secondo o terzo livello saltando il primo, quel livello che la maggior parte dei grandi collezionisti di oggi hanno sperimentato a suo tempo.
.

:evvai:
Due interventi che condivido
Credo pero' che il passaggio fra la marea di collezionisti improvvisati,magari che hanno 6-12 e raccolgono francobolli dal mondo in quanto cose esotiche e variopinte e collezionisti definitivi (che ad esempio conoscono e consultano cataloghi) sia ben lontana da essere automatica. Nella mia esperienza personale dopo aver raccolto francobolli mondiali all'eta' di 8-10 anni penso che la cosa sarebbe morta li' se non per l'incontro casuale con un cugino di mie amiche e vicine di casa che aveva la madre impiegata in un negozio di filatelia. Con lui e con suo padre ci mettemmo a classificare un bel po' di francobolli che generosamente il padrone del negozio ci forniva. Cosi' si e' insinuato il virus...
Credo che la scoperta e la consultazione dei cataloghi sia una fase cruciale, forse con l'eccezione di chi si interessa di filatelia tematica.
Ciao:
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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fabiov
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Ciao Patrizia!
Grazie ora ho capito.
Sarò a Prato e a Milanofil. Spero di vederti!
Ciao Fabiov Ciao: Ciao:
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Giovanni Piccione
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da Giovanni Piccione »

byebye ha scritto:Una precisazione: presto sempre maggiore attenzione alla gestione dei diritti di ciò che viene pubblicato sul web; non è affatto vero ciò che viene attribuito nella sintesi a Fabio Bonacina: "... Sul web tutto è gratis, ma per correttezza deontologica bisognerebbe chiedere prima di prendere e comunque citare sempre la fonte".
E' vero l'esatto contrario: tutto è vietato se non espressamente concessa autorizzazione di copia dall'autore.


Mi accodo alla discussione per avallare quanto dichiarato da Fabio Bonacina "che sarebbe deontologicamente corretto chiedere", rispondendo così anche a Rosalba e chiarendo le idee a byebye

I giudici della Corte di Giustizia dell'Unione Europea hanno stabilito che pubblicare nel web link a contenuti protetti dal diritto d'autore - che siano egualmente già pubblicati nel web - non è contrario alla legge.
Detta così, la vicenda pare un'ovvietà inutilmente complicata, ma se si considera l'origine della questione il tutto si fa un po' più chiaro.
Il caso che ha portato al pronunciamento è stato creato da alcuni giornalisti del giornale svedese Göteborgs-Posten, i quali avevano citato in giudizio la società connazionale Retriever Sverige.
Motivo del contendere erano i link che la Retriever Sverige pubblicava sul proprio sito e che puntavano ad articoli del Göteborgs-Posten.
Su quegli articoli - ragionavano i giornalisti - noi deteniamo il copyright: pertanto se qualcuno pubblica dei link che vi rimandano viola il nostro diritto d'autore, a meno che non ci chieda l'autorizzazione.
Per la Corte Europea le cose non stanno così. O, meglio, starebbero così se i link - che costituiscono un «atto di comunicazione», ossia una «messa a disposizione di un'opera al pubblico in maniera tale che quest'ultimo possa avervi accesso (ancorché in concreto non si avvalga di tale possibilità)» - rendessero l'opera cui fanno riferimento (gli articoli) disponibile a un pubblico nuovo, diverso da quello che potrebbe accedervi tramite il sito del Göteborgs-Posten.
Dato che però il pubblico è lo stesso - sia il sito del Göteborgs-Posten che quello della Retriever Sverige sono accessibili a tutti gli internauti, senza distinzione alcuna - ecco che la violazione non si configura.
«Il proprietario di un sito web può, senza l'autorizzazione del titolare del contenuto, reindirizzare utenti Internet attraverso collegamenti ipertestuali a opere protette da copyright accessibili gratuitamente su un altro sito» - ha affermato la Corte - anche nel caso in cui «gli utenti che clicchino sul link abbiano l'impressione che l'opera venga loro mostrata dal sito contenente il link stesso».

Dunque chiunque possieda un sito può pubblicarvi link che rimandino a contenuti protetti dal diritto d'autore (e addirittura includerli in un iframe o usando tecniche che diano lo stesso risultato, par di capire), a patto che anche questi ultimi siano di libero accesso.

Qualora invece il sito rendesse disponibili contenuti che normalmente non lo sarebbero (si pensi per esempio agli articoli di un quotidiano online racchiusi dietro un paywall, o a quelli "piratati", condivisi aggirando le protezioni apposte dai suoi creatori) allora in quel caso la legge sarebbe violata.

Inoltre, per evitare che i singoli Stati possano aggirare questa sentenza ampliando la definizione di «comunicazione al pubblico», la Corte s'è anche premurata di specificare che «gli Stati membri non hanno il diritto di disporre una protezione più estesa dei titolari dei diritti d'autore ampliando la nozione di comunicazione al pubblico».


Fonte: http://www.zeusnews.it/n.php?c=20517

Non ritengo ovviamente giusta in toto la sentenza, anche se di fatto la Legge è questa ed era già a nota a chi avesse approfondito lo studio della norma sul Diritto d'Autore.
L'utilizzo del link in un "iframe" che magari caricherebbe la pagina, il contenuto intendo, non è eticamente corretto e dovrebbe essere sanzionato, come fu fatto con una sentenza di sei anni fa.
L'estratto del dispositivo della sentenza pubblicato è inoltre assai vago, sarebbe interessante leggerlo per intero., perchè se dichiara:
«Il proprietario di un sito web può, senza l'autorizzazione del titolare del contenuto, reindirizzare utenti Internet attraverso collegamenti ipertestuali a opere protette da copyright accessibili gratuitamente su un altro sito» - ha affermato la Corte - anche nel caso in cui «gli utenti che clicchino sul link abbiano l'impressione che l'opera venga loro mostrata dal sito contenente il link stesso»
In questo estratto di parla di "reindirizzamento" e questo "dovrebbe significare" che si debbano "reindirizzare, tramite link, i visitatori al sito proprietario; questo si scontra con il fatto che gli utenti "abbiano l'impressione che l'opera venga mostrata dal sito contenente il link", come appunto accade se si caricano i contenuti via iframe.
Credo che si tornerà a parlare di questa sentenza, ma solo perchè la precedente, più corretta, dichiarava che "bisogna indicare la fonte e pubblicare il link perchè il proprietario dell'articolo possa avere il giusto ritorno di traffico" che sul web significa maggiori introiti pubblicitari.
Questa sentenza di oggi, se non verrà modificata, creerà diversi problemi agli utenti stessi di internet, poichè i proprietari dei contenuti finiranno per "proteggerli" consentendone quindi la consultazione ai soli "iscritti", anche se l'iscrizione fosse gratuita, e proteggere quindi il proprio lavoro.
Ciao: Ciao: Ciao:
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” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Molto interessante!
Comunque concordo con Bonacina che è doveroso citare la fonte delle informazioni e chiedere al proprietario l'autorizzazione al link.di fatto è difficile che uno ti risponda di no,quando la sua informazione è gia' pubblica e disponibile a tutti in internet. In compenso dal contatto con il proprietario del sito possono nascere ulteriori scambi di link e di informazioni.
Le gentilezze si ricambiano e la netiquette in internet ripaga sempre. Io su cento richieste di info, link, o scan, ricevo mediamente da altri owner di siti, o vendor, o giornalisti, più di 95 risposte di cui almeno 90 sono positive e da parte mia rispondo positivamente al 99% delle richieste che ricevo.
Ciao a tutti!
Bye fabiov Ciao: Ciao: Ciao:
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ANTONELLO
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da ANTONELLO »

se si vuole allargare di tanto il numero dei collezionisti ringrazia il cielo che nascano dei raccoglioni che magari prima o poi si decideranno a specializzarsi , altrimenti si parlerà sempre di numeri da prefisso telefonico.

che da tutto il mondo urlano a gran voce "CI SIAMO ANCHE NOI" ,

http://www.stampboards.com/viewtopic.php?f=13&t=25680

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fabiov
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Collezionare francobolli di tutto il mondo non è da raccoglioni. Lo posso affermare con cognizione di causa visto che la mia collezione A-Z ( limitata ad 1 solo esemplare per entità che ha emesso francobolli per qualunque motivo) mi ha impegnato per anni in ricerche di ogni tipo. Il raccoglione accumula e non sa nemmeno cosa ha comprato perché il suo piacere è quello di "possedere" ...non si sa cosa perché non lo sa nemmeno lui... E comunque il termine è sempre stato usato inmodo bonario senza intenzione di offendere nessuno, perché, come ho scritto anche io tante volte, IL COLLEZIONISTA ha il sacrosanto diritto e la libertà di raccogliere quello che vuole. Ben venga se colleziona i francobolli invece che i santini. :pea: :pea:
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
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fabio.bonacchi
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabio.bonacchi »

Effettivamente la cosa potrebbe diventare interessante, perchè fino a 10 15 anni fa era veramente improponibile una cosa del genere e sicuramente mal gestibile, però, esaminiamo attualmente:
internet si andrà per forza di cose sempre più diffondendo nei prossimi 20 30 anni e sarà sempre più veloce,
vi sono già dei siti che sostituiscono molto bene cataloghi mondiali (sempre costosi e necessari di aggiornamento)
oltretutto con questo sito si può creare un database personale con relative mancoliste che il collezionista si potrà portare appresso sempre e dovunque tramite i moderni smartphone:http://www.stampworld.com/it/

a questo punto diventa realmente possibile il sogno di una collezione mondiale la più vicina possibile alla completezza,
vi potrebbe essere anche una gara fra filatelisti a chi la termina oppure a chi si procura il più alto numero di francobolli esistenti diversi al mondo.
Una bella libreria disponibile con un centinaio di classificatori dove stipare la raccolta , il piacere della ricerca compulsiva continua, la possibilità acquistanmdo ovviamente grandi lotti di raggiungere un elevato numero di francobolli diversi, ognuno se la stoppa all'anno che vuole e infine il piacere di avere accumulato tanto materiale diverso per puro spirito di possesso, se volete anche con costi non eccessivamente elevati se si parte dall'assunto che l'importante in questa collezione è ovviamente la quantità raggiunta e non la qualità inserita per cui si possono
dettagliare anche masse di francobolli o anche antichi, ma ovviamente di seconda terza scelta, al fine di arrivare ad avere una visione più possibile completa del panorama mondiale.

Anche se riuscissimo a ipotizzare un prezzo medio di acquisto di circa 0,40 centesimi al pezzo nel tempo con
circa 100.000 euro avremmo una massa di 250.000 francobolli diversi e anche se taluni difettosi sarebbe veramente una bella impresa da far risaltare.

Teniamo presente poi che si potrebbe innescare a livello mondiale una rete sempre più fitta di scambi e di soddisfazioni tra i vari collezionisti che potrebbe interessare anche qualche giovane amico che troverebbe ben pubblicizzate queste cose sul web e potrebbe incuriosirsi.

Chissà, impresa titanica? Ok anche la costruzione delle piramidi in egitto o altre cose simili lo sono state, oggi però è bello poterle osservare anche se non in perfette condizioni perchè consumate dal tempo.

Saluti e riflessioni...

Ciao:
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

Bella proposta o bella provocazione. Appena ho tempo faccio alcune considerazione.
Aspetto però altri post a commento di una "mission impossible" cioè una raccolta più o meno completa anche con bolli di terza scelta dei francobolli di tutto il mondo....
Ciao ciao fabiov Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabio.bonacchi »

A tal proposito ti riporto degli stralci di conversazioni che invito chiunque a leggere anche nel dettaglio
sul seguente forum di filatelia
http://www.stampboards.com/viewtopic.php?f=13&t=25680#p1668870

To try to collect all the world is just too hard


This sentiment has been expressed many times by many people on the Boards.

Well, it is not too hard. and I honestly believe that this is one of the more discouraging statements often put to potential new collectors than most anything else except "invest in stamps - you will make money" (No. 1 on my hate list)

Everyone who is familiar with my history in this Board knows that I collect world A - Z, and that is what I do.

In the past week or so, I have purchased specifically Cayman Islands, (traded) Belgium, purchased bulk Monaco, and who knows what I will get from the Chain letter thread.

I am just as excited when this stuff turns up as I was when my 5/- Bridge turned up and as I was when a 10 cent Portugal stamp turned up in a junk lot to complete a definitive set.

Yes, Virginia, you can be a world Stamp Collector! A simplified Catalogue and a heap of Stockbooks can provide thousands of hours of enjoyment.

To tell people that "World" cannot be collected suggests to me a form of snobbery, and a bit of elitism - "you must specialise and learn everything about a very limited area"
It also smacks of speculation that if you get good enough in your specific area, you can make money, and that is what is important.

I would even suggest that the tiny stockbook of 200 Sri Lanka (or whatever) would sell more quickly if world collecting was encouraged rather than saying that "it can't be done"

I have nothing at all against anybody who does specialise, and I admire people who devote time and effort to this end. but please leave generalists alone, and stop telling others that A - Z World collections are not a good idea.

Sorry guys and guyesses. I collect whole world and will continue to do so.

oppure:

Still a couple of days before I disappear to Libya,for a long rest,,and I thought it best to keep a low profile here before I go.

BUT there are a couple of little things that NEED to be set straight before this becomes another Dealer Bashing Thread,,

1st at no stage did I say Not To collect all world,,just thats its too hard,,,,major Difference there. :wink:

2nd a Couple of Posters here are saying things like "the Average Dealer would not want the AWC,"as the Margins would be better with a Specialized Collector and they will pay more,,etc,, :?

WRONG WRONG WRONG,,,,The Average Dealer really LOVES the World collector,, as this is where he makes MUCH bigger Margins,than the Specialized Collector,,who sometimes is only after Fly Spot material, and can spend HOURS going through BOOKS of Stock,to find one Stamp,for 50 cents,

When I buy at Auctions,I buy BULK lots that I break Down,,I.E. if I pay $500.00.at an Auction for a lot,,by the time I have finished with it,that lot may return me $1500.00. and that will be mainly mixed world stamps,

On the other hand if I buy one Stamp at an Auction,for $500.00. generally there is NO WAY I could turn around and resell the stamp for anywhere NEAR $1500.00.

So the BETTER Profits are in the bottom end of the market,also the happier customers, give me a World Collector every time, :lol: :lol:


oppure:

worldspecialist wrote:
Many of you collect worldwide or have seen w.w. collections .How big in size have you seen these collections get ...........150,000 or 200,000 or do they get bigger ?


I know three private collections that are in the range of 400-500,000 different worldwide stamps. All have been collected with patience and low budget.

o anche

In defense of Mr Boggler,
Does anyone seriously collect current modern all world?

Or did you stop at a certain year?

I'm not sure if you mean "seriously" in the sense of "actually/really" or in the sense of "not amateur/junior", but yes, I really do collect all world. Any country, any year. No cut-offs, no restrictions. (Well, okay, I try to avoid self-adhesives/peel-and-sticks but, other than that...)
It's what I like. What gives me enjoyment and makes me happy.
Yes, I know my collection will never be "complete". That's okay. It'll probably never be worth anything either. It's mostly composed of common, low-value definitives. That's okay too. It's given me hours of entertainment and will continue to do so and I've learned a lot along the way. And... at least I'll always have something to collect! :)

That being said, I have nothing but admiration for the specialists and "serious" collectors. It's just not for me right now. Maybe my tastes will change. Maybe someday it will be. But I do this for enjoyment above all else, and what I enjoy right now is the whole world!

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A question that goes hand-in-hand with worldwide collecting is how you record your items. More specifically how have you created a system so when you go to stamp fairs you know what you need - or do you simply just mark off each item in a Gibbons SOTW and carry the 4/5 volumes with you?


I have no recording system at all - just my stockbooks full of stamps, placed in Gibbons catalogue order, but using the 22 part system (e.g., most French Colonies will be in two places, as French colonials and as independant nations, Hong Kong is under British Commonwealth, and then China after 1998 (?)).

But I go through fads, and oddly enough, always seem to be able to come up with something that works. I went through a South America/Central America fad several years ago, and managed to find a part time dealer who would send one country "big bags" of many of these countries and I could simply buy the ones I wanted at 20 cents each.

This may seem a steep price, but they were approvals, and I sort through them at home, at my leisure, could take or leave what I wanted, which meant no duplication at all, in itself a saving.

The same thing happened with Middle East (same dealer) when I got the hots for (real) Yemen, UAE and Israel. And one lot gave me a $40.00 catalogue Abu Dhabi stamp for 20 cents. I count that as a win.
When I went to GEEPEX80 recently, I decided that I needed to fill some pre war Germany and some Australian Territories items, so I simply took the appropriate stockbooks with me and compared what I had to dealers stocks. I came away with about 80 stamps and was very pleased with the result.

As for the rest, I still buy the odd junk box, just for the thrill of the chase, and still manage to fill some gaps, or I buy specific selections with (not too much) duplication place the stamps I need and trade the rest. It's all good.

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I'm actually surprised that more collectors don't maintain a worldwide collection as a secondary interest to their main specialization(s). My 1840-1940 worldwide collection takes me back to what fascinated me as a beginning collector, the opportunity to own what were then unobtainable stamps like Penny Blacks and Cape of Good Hope triangles intermingled with a chance to relive inexpensively enjoying tens of "thousands of coloured windows into time and space." But I do see evidence of increased interest in worldwide collecting: threads like this one on multiple discussion boards, mystery author Lawrence Block's column in Linn's, the success of the Scott Classic Catalogue, the reprinting of the Minkus Supreme Global Album 1840-1952, more blogs by worldwide collectors, etc. There may be hope yet!

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Perhaps the problem is that people associate specialization with value; WW collections generally consist of quantities of mainly cheaper stamps, hence many consider them "inferior".


Which gets to the old question of cheap versus scarce. Even though the Scott "Blue" International album I use holds only about 40% of the stamps issued between 1840 and 1940, it still contains spaces for stamps that are extremely difficult to find. Some of these, admittedly, should never have been in the album (e.g., the 1923 Syrian Sower error, 25c on 10c green, Scott 106a, YT 90a; I don't think the error is in SG--this stamp by the way is my avatar). But many others are not expensive, just much harder to find than their catalog value suggests (e.g., Colombia's 1917 Special Delivery Stamp, Scott E1, SG E373). Perhaps this is why, to my knowledge, only two collaborating collectors have ever completed the album although I am aware of another collector who came within a handful of stamps of that goal. And I'm not certain how much in the hole financially you would be if you did try to sell. My album is 50% complete and the average cost per stamp is still only 14 US cents). So fun, challenging and not necessarily a money pit.

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Thanks everybody -who posted,im learning a lot about how others view worldwide stamp collections . My view is different than some ,I believe stamp dealers welcome worldwide collectors as a way first to clean up that messy backroom or inventory which all dealers must purchase just to get the better material . The second point is that the percentage of return to the stamp dealer is both higher in the return in selling worldwide collection lots and my thinking is they can sell it faster . For example a dealer who purchases a high price speciality item has to deal with three things a very small market of buyers ,and the expense item my sit in stock for months if not years to get his price on the resale.Also the dealer has to know something about the stamp {like is it real and is somebody else is going to dump many of that same stamp at discounted price} . ----------my feeling is that you can't go wrong buying huge collections and inventory at a penny each if you always got a market out there by lineing them up on a stock cards and listing them on the internet at twice your purchase price ,remember McDonald 's sold millions if not billions of burgers cheap to make a huge profit every year . ...lol ,sorry got carried away with that point.

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He has taken on the daunting task of collecting the whole world from day one to the present...all cancelled no less and he is SERIOUS.

-FK


Well, I would not call myself or my goals serious :lol:

I started collecting the world when I was a kid, I'm now on my mid-thirties and I still collect the world. And pretty likely I'll continue do it till I'm six feet under. If I manage to add at least 10-30 new stamps a day throughout the rest of my life, I should quite easily land up with a collection that is literally bigger than life.

It's just basic maths really... The average lifespan of Finn is 80 years. So if all goes well, I hope to collect "actively" at least 60 years, possibly even longer. This equals 21,915 days.

If I add approx. 10 stamps a day, this means my collection would be 219,150 stamps.
If I add approx. 20 stamps a day, this means my collection would be 438,300 stamps.
...
So at least on theory level, it's very much do-able to build a somewhat complete world collection. I acknowledge that I will never hit 100% completion, as it would be too expensive for any mortal. But the number of stamps that cost 200$/€ or more is actually very limited (around 10,000 stamps if Michel's Valuable stamps of the world catalog is to be trusted). So in the end, coming up with "decently complete" world collection takes nothing but a time, devotion, and some storage space.

And like said several times on this discussion, it's all about having fun with what you're doing & collecting.

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kerailija,

Any idea on the number of stamps issued, to date, worldwide?


1840-1940: ~81K
1941-2000: ~412K
2001-2010: ~127K

But of course these figures relate fully to catalog used. What constitutes a major number in one catalog, may be nothing than a minor variety in another. And then there's stuff that is not listed by some (such as Ajman, Manama etc). My counts are based on Michel, likely SG and Scott are in the same ballpark (+/- 10%).

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SAFI-----You asked "how does one arrange whole world collections" ........its a lot of time and a true love of the hobby.

Many serious worldwide collectors reach the 100,000 different stamp level and only a small fraction ever get up to 140,000 different. In the U.S. only about 6 have ever reached the level of 200,000 different goal. Some were up at those higher levels collectors start to dump serious money on both high price stamps or sets and then start looking at specialty collections . There is very little written in the philatelic press about how they arrange their buying and how they keep their collection.

For a collector to exceed 230,000 different a few points should be noted; first, they're not handling individual stamps or soaking stamps or mounting them one at a time . They are buying other worldwide collections or country collections to slam up against their collection. Also they're buying from major auction firms and consigning their picked over material back to the firm.

The most we can learn about these top tier collectors would be from the stamp auction houses because these top worldwide collectors buying history would be known to these stamp auction houses.

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How can a world collector keep up?


Paul, if you are confusing "collecting the whole world" with "completing the whole world", the answer is easy. I can't and don't even try.

But if "collecting the whole world" simply means a nice representative collection of between say 500 and 5,000 of major countries, completing dead areas for which you have the hots, or all affordable stamps from, say Newfoundland, Basutoland and Canada it is not that difficult.

And simply adding modern stamps at the end that turn up in a junk lot, or an album, or a swap, or a used circuit book, or as an extra in an auction (and you know they do) does not become an issue. I am not silly enough to believe I will ever have a huge % of the worlds different stamps, although some countries I do have 100% (simplified), New Zealand about 98%, Australia complete to 2000 missing two stamps, Canada and USA complete runs from the '30's to up around 1998, and even about 85% of Communist block stamps up to about 1985.

When you are not a completionist, it's not that hard. It's just a lot of fun, because even with what I own, there are still lots of old 10 cent stamp gaps out there. The joy is in slotting them in where they are missing, and if they don't come, well there is always a missing 10 cent stamp from somewhere else that will turn up to be slotted in.


ho pubblicato un po di interventi tanto per stuzzicare l'appetito più facilmente

ciao Ciao:


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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabio.bonacchi »

Qualcuno vorrebbe raccogliere la sfida......e iniziare........?
Ciao:
Fabio
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Re: FilateliCa 2013 - LA TAVOLA ROTONDA

Messaggio da fabiov »

ciao! Ciao: Ciao:
Leggetevi la mia pagina 67 al:
http://www.fabiovstamps.com/forum67.html
All' 11 dicembre 2013 sono stati emessi 777.687 francobolli.
Tenendo conto che ogni anno secondo la Michel sono emessi da 20.000 a 30.000 francobolli, un collezionista che si rispetti - a parte avere un portafoglio a fisarmonica :$$: :$$: - dovrebbe passare tutto l'anno a ricevere francobolli ed ad archiviarli.
Altro che 100 classificatori per contenerli... diciamo che servirebbero almeno 2.000 classificatori da 24 pagine per averli un minimo ordinati...
Non vorrete mica metterli in album Marini vero? :not: :not:
Questi sono i primi dati utili che vi posso fornire... se volete iniziare la collezione.
Ma quante persone e chi esattamente
ha una collezione MOLTO AVANZATA di tutto il mondo? :mmm: :mmm:
Cercate, please, questa informazione che io ho incompleta. :pray: :pray:
Bye fabiov Ciao: Ciao:
SOSTENITORE DA SEMPRE!
Leggete articoli filatelici miei e di altri amici giornalisti nel mio NUOVO sito www.storiefilateliche.it. Oltre a più di 300 articoli ci sono novità, illustrazioni, giochi logici, foto e una sezione ASFE. Vi ricordo anche che sul mio vecchio sito www.fabiovstamps.com è sempre attivo, su tutte le pagine, un motore di ricerca per ritrovare più di 500 MB di info filateliche, caricate negli ultimi 16 anni anni da me sul Forum e sul mio sito! Ciao: Ciao: Ciao:
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