La guerra civile russa

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale della Russia e degli Stati facenti parte della ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche

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fabiov
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da fabiov »

Uhmmm... Tutto molto bello... Tutto da studiare attentamente.
Bravissimo!! :clap: :clap: :clap:
Spero tu mi autorizzerai a montare tutto sul mio sito....
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
SOSTENITORE DA SEMPRE!
Leggete articoli filatelici miei e di altri amici giornalisti nel mio NUOVO sito www.storiefilateliche.it. Oltre a più di 300 articoli ci sono novità, illustrazioni, giochi logici, foto e una sezione ASFE. Vi ricordo anche che sul mio vecchio sito www.fabiovstamps.com è sempre attivo, su tutte le pagine, un motore di ricerca per ritrovare più di 500 MB di info filateliche, caricate negli ultimi 16 anni anni da me sul Forum e sul mio sito! Ciao: Ciao: Ciao:
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

Puoi farci quello che vuoi! :-)) :-)) :-))
Come pure tutti gli altri... è una ricerca "gratuita" :-))

Ciao: Ciao: Ciao:
Alberto Fiorentini
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fabiov
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da fabiov »

Grazie Alberto! :clap: :clap: :clap:
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Rosalba
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Rosalba »

:-) Ciao: :f_love: :f_love: :f_love:
caspita!!! visto solo ora!!!!!!
ma letto ancora niente...rimando a domani, ora gli occhi si chiudono :ko:

comunque bravissimo a priori!! :clap: :clap: :clap:

buon proseguimento :leggo: :leggo: :leggo:


:abb: :rosa:
...fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza...
Dante, Inf. XXVI 119-120


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giannicarraro
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da giannicarraro »

buongiorno Alberto,
ho letto con interesse i suoi articoli che riguardano la rivoluzione russa, complimenti!. Se può essere di suo interesse ho ancore tre importanti collezioni che riguardano Bermondt-Avalov, Judenich e la Legione cecoslovacca, le collezioni sono composte da centinaia di lettere (prevalentemente non filateliche) e numerosi francobolli con un elevato numero di varietà (la parte italiana, purtroppo l'ho venduta negli Stati Uniti). Se questo irripetibile insieme fossel di suo interesse è a sua completa disposizione, naturalmente gratuitamente. L'unico problema è lei dovrebbe venire a fare tutte le scansioni di suo interesse nel mio ufficio a Milano (si tratta di una decina di album e per ogni lettera o serie di francobolli ci sono delle approfondite descrizioni). Mi faccia sapere, Gianni Carraro.
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

Salve Gianni,
la ringrazio dei complimenti, per prima cosa. Per seconda cosa... come dire che non m'interesserebbe??? Il mio massimo problema, (che ben conoscono alcuni amici del forum :-)) ) è però la scarsità di tempo... il lavoro me ne lascia pochissimo, altre attività "si mangiano" qualche serata la settimana... comunque, se lei fosse disponibile potrei fare un salto un sabato e scansionare "tutto lo scansionabile". Proverò a contattarla appena vedrò uno spiraglio (il prima possibile, ovviamente), sperando che sia lei che la collezione siate ancora disponibili.
Che ci riesca o meno, la ringrazio comunque infinitamente dell'offerta!

Ciao: Ciao: Ciao:
Alberto Fiorentini
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

6 - Ucraina e meridione

La Repubblica Popolare Ucraina fu fondata nel territorio della moderna Ucraina a seguito degli eventi della Rivoluzione Russa grazie all'opera di Symon Petljura. Dopo lo scoppio della Rivoluzione d'Ottobre, il 17 marzo 1917 venne istituita a Kiev la Central'na Rada ("Consiglio Centrale"), un corpo rappresentativo a maggioranza socialista. Durante i combattimenti a Kiev tra i sostenitori del governo provvisorio russo e i bolscevichi, la Central'na Rada offrì il suo appoggio a questi ultimi.
Dopo aver cacciato le forze governative, la Rada annunciò la creazione di un'entità politica ucraina autonoma, la Repubblica Ucraina, che manteneva i suoi legami con la Russia, il 22 novembre 1917. Dopo un breve periodo di tregua, la fazione minoritaria bolscevica organizzò un Consiglio dei Soviet Ucraini nel dicembre del 1917 nel tentativo di prendere il potere, ma a causa della sua impopolarità tra la popolazione il tentativo fallì ed il movimento bolscevico fu costretto a lasciare Kiev e a trovare rifugio a Charkiv dove proclamò una Repubblica Sovietica Ucraina. Nel frattempo l'Armata Rossa sovietica era entrata a Kiev a sostegno del movimento bolscevico ucraino. Il 25 gennaio 1918 la Central'na Rada proclamò la sua indipendenza dalla Russia sovietica proclamando uno Stato ucraino sovrano, ma meno di un mese dopo, il 9 febbraio, l'Armata Rossa entrò a Kiev.
Assediata dalle forze bolsceviche e dopo aver perso gran parte del suo territorio, la Central'na Rada cercò aiuti dall'estero e fu indotta a firmare il trattato di Brest-Litovsk il 9 febbraio diventando così alleata dell'Impero tedesco. Ben presto le forze germaniche scacciarono i bolscevichi dal territorio ucraino, e tra il 13 ed il 25 aprile invasero la Repubblica Popolare di Crimea.
A seguito di un colpo di stato favorito dagli alleati germanici, la Central'na Rada venne sostituita dal governo dall'etmanato, un governo di stampo conservatore al servizio dell'Impero Germanico. A questo punto apparvero i primi francobolli: naturalmente si utilizzò la “soluzione d’emergenza”, già vista e rivista, consistente nella soprastampa dei francobolli esistenti. La soprastampa fu posta su francobolli russi, e consisteva in un tridente, simbolo ucraino preso dallo stemma del Principe Vladimiro il Grande. Tale sovrastampa, come spesso succede, variava da zona a zona, e se ne riconoscono 8 tipi principali, utilizzati rispettivamente in: Charkiv, Chernigov, Jekaterinoslav, Kherson, Kiev, Odessa, Podolia e Poltava, oltre ad altre soprastampe locali. Nell’immagine sono mostrati 4 tipi di soprastampa, rispettivamente Kiev (dove ne furono realizzati più tipi), Odessa, Podolia e Poltava.
01_soprastampe.jpg


Poco dopo, viene emessa anche una serie “originale”; composta di 5 valori non dentellati (anche se una seconda tiratura del 1919 fu composta da valori dentellati), ebbe uso postale anche se (vista la situazione del paese) limitato. La serie competa:
02_Ucraina.jpg


A causa dell'imminente sconfitta nella prima guerra mondiale della Germania e dell'Austria-Ungheria, i socialisti ucraini fondarono un governo rivoluzionario, il Direttorato, il 14 novembre 1918. L'esercito degli insorti circondò rapidamente Kiev e il 21 novembre 1918 il Direttorato prese il controllo della città. Nel tardo dicembre dello stesso anno i bolscevichi iniziarono l'assalto della città partendo da Kursk e il 22 gennaio 1919 il Direttorato fu costretto ad unirsi con la Repubblica Popolare dell'Ucraina Occidentale, nonostante quest'ultima entità statale mantenesse de facto un proprio esercito e un proprio governo. Nel febbraio 1919 i Bolscevichi entrarono a Kiev.

Apriamo una parentesi appunto sull’Ucraina Occidentale: nata nella seconda metà del 1918 sulle macerie della parte orientale del defunto impero austro-ungarico (vedi cartina), si proclamò indipendente, trovandosi però immediatamente in guerra con quasi tutti i paesi confinanti: la Polonia a Nord, la Russia bolscevica a Est, la Romania a sud, ognuna voleva accaparrarsi il territorio ex-asburgico.
03_Ucraina Occidentale.jpg


L’Ucraina Occidentale resistette alcuni mesi, poi si “fuse”, formalmente, con l’Ucraina, e alla fine si ritrovò spartita tra Polonia, Unione Sovietica, Romania e Cecoslovacchia.

Anche qui i francobolli vennero ottenuti tramite la sovrastampa di quelli esistenti: trattandosi di territorio precedentemente appartenente all’impero austroungarico, naturalmente furono i suoi francobolli ad essere soprastampati, in diversi modi. La prima sovrastampa fu realizzata a Leopoli, e consisteva in un rettangolo (un ottagono, in effetti, ovvero un rettangolo con gli angoli smussati) con all’interno la denominazione della repubblica (Zachidno Ucrainska Narodna Respublika: Repubblica Popolare dell’Ucraina Occidentale), ed un leone; una seconda emissione fu effettuata a Kolomja, dove sui francobolli austriaci furono apposte le lettere “Ukr. N. R”; altre quattro diverse soprastampe (tra cui quella mostrata, con le iniziali Z. U. N. R. e l’ormai immancabile tridente) furono infine realizzate a Stanislaviv.
04_Ucraina occidentale.jpg


Oltre a tutte queste soprastampe, furono preparate e stampate a Vienna non una ma ben due serie “originali”; naturalmente non furono mai utilizzate, poiché nonostante l’unione con la repubblica d’Ucraina, breve fu la vita di questa nazione: già a metà del 1919 era stata assorbita quasi integralmente dalla Polonia, fatta eccezione per le aree occidentali (prese dalla Cecoslovacchia) e meridionali (la Bucovina) occupate dalla Romania. Che, a sua volta, aveva emesso per quest’area i suoi francobolli, sempre soprastampando i francobolli austriaci.
05_occupazione rumena.jpg


Si colloca forse in questo stesso periodo una “strana” emissione, spacciata come emissione di occupazione polacca ma molto probabilmente di origine privata, costituita da francobolli ucraini con soprastampata l’aquila polacca ed il nuovo valore in valuta polacca.
06_occupazione polacca.jpg
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Alberto Fiorentini
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

Per tutto il 1919 l'Ucraina, così come il suo esercito, visse nel più totale caos politico, poiché ogni fazione, il Direttorato, i bolscevichi, l'Armata Bianca, l'Intesa, la Polonia, e gli anarchici cercarono di ottenere il potere. Nella cartina vediamo la situazione a marzo del 1919.
07_Ucraina 1919-03.jpg


In questa cartina si vedono già altre entità di cui parleremo; in generale, si vede come nel sud si fossero già organizzate le armate antibolsceviche (“bianche”), che stavano risalendo verso nord. Facciamo comunque un balzo in avanti di qualche mese, per parlare della “fine” dell’Ucraina indipendente: nel marzo del 1921 (quando comunque il territorio ucraino, o quanto ne rimaneva, era già stato da tempo occupato dai bolscevichi) la pace di Riga sancì un controllo congiunto della Polonia, della RSSF Russa e della RSS Ucraina sul territorio ucraino. Prima di ciò, nel dicembre del 1920, fu preparata una seconda serie di francobolli (14 valori, sia dentellati che non) che non fu però mai emessa, proprio per il precipitare degli eventi; ne vediamo un esemplare nell’immagine.
08_Ucraina non emessi.jpg


Il catalogo Michel lista questa emissione come “Repubblica Socialista Sovietica Ucraina”, ma viste l’iscrizione e la valuta è improbabile che si tratti di una produzione bolscevica.
Però, a proposito della RSS Ucraina, anch’essa (ovviamente) ebbe (anche se solo in seguito) i propri francobolli: si tratta di una serie di 4 valori emessa nel 1923 con sovrapprezzo a favore della lotta alla carestia (uno dei valori nell'immagine di seguito). Dopo questa, si cominciarono ad utilizzare francobolli sovietici, fino all’indipendenza ucraina del 1992.
09_RSS Ucraina.jpg


Nonostante la sua sconfitta militare, il Direttorato continuò a mantenere il controllo su alcune porzioni dell'esercito e il 21 ottobre 1921 lanciò una serie di attacchi lampo nell'Ucraina centrale raggiungendo l'Oblast' di Kiev. Il 4 novembre le forze fedeli al direttorato catturarono la cittadina di Korosten', (Oblast' di Žytomyr), impossessandosi di un ingente quantitativo di armi e vettovaglie, ma il 17 novembre vennero tuttavia accerchiate ed eliminate dalla cavalleria bolscevica che non ne lasciò traccia.
Successivamente si vide un’altra emissione ottenuta per soprastampa: stavolta furono i non emessi del 1920 a essere sovrascritti, nel 1923, con le iniziali “U. P. P.”, ad opera di un non meglio precisato governo ucraino in esilio a Varsavia; pare che dovessero essere utilizzati nel corso della “riconquista” dell’Ucraina, che ovviamente non ebbe luogo.
10_Governo in esilio.jpg
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Alberto Fiorentini
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

Ora vediamo cosa combinavano, nel frattempo, le armate bianche, visto che l’Ucraina, svanito l’appoggio tedesco, non aveva grosse possibilità di dire la sua, e si limitò ad essere teatro dei combattimenti. Facciamo, ovviamente, un passo indietro.
Dopo la rivoluzione russa, alcuni ufficiali antibolscevichi fuggirono a sud; in particolare, le basi dell’esercito volontario furono gettate da Michail Vasil'evič Alekseev e da Lavr Georgievič Kornilov.
11_Mikhail Alekseev.jpg


12_Lavr Kornilov.jpg


Entrambi ufficiali di carriera, coinvolti nel governo provvisorio dopo la rivoluzione di febbraio ma ostili ai bolscevichi che presero il potere dopo la rivoluzione d’ottobre, ripararono a Novocerkassk; in realtà tra i due non correva buon sangue, visto che il primo aveva tentato di arrestare il secondo, in occasione di un suo tentativo di colpo di stato, ai tempi del governo Kerenski, e questo rischiò di spaccare sul nascere il movimento; le divergenze furono comunque superate, e Alekseev prese in carico la gestione politica e finanziaria del movimento, lasciando a Kornilov il comando militare. Kornilov fu però ucciso da agenti bolscevichi nell’aprile del 1918, e a questo punto lo stesso Alekseev prese le redini dell’esercito, salvo poi lasciarle nuovamente ad un altro comandante per dedicarsi ancora alla gestione politica; ebbe però un fatale attacco di cuore a Ekaterinodar in settembre.

A questo punto entra definitivamente in scena Anton Ivanovič Denikin, colui che prese il comando dell’esercito e successivamente quello dell’intero movimento.
13_Anton Denikin.jpg


Denikin nacque nel 1872 in quello che oggi è territorio polacco; studiò all’Accademia militare di Kiev e combatté nella guerra russo-giapponese del 1905. Allo scoppio della prima guerra mondiale a Denikin venne affidato il distretto militare di Kiev. Nel 1916 gli fu affidato un ruolo operativo e condusse perciò le sue truppe fino in Romania, nell’ultima compagna vittoriosa per la Russia: l’offensiva Brusilov.
Alla guida dell'Esercito dei Volontari, Denikin iniziò un’offensiva che lo portò ad entrare profondamente nel territorio russo; sembrava che le armate bianche potessero avere successo, ma l’Armata Rossa, al comando di Lev Trotzkij, diede vita ad una controffensiva e nell’ottobre del 1919 a Orël, 400 km a sud di Mosca, ebbe luogo la battaglia decisiva che vide la vittoria dei bolscevichi.
L’esercito di Denikin iniziò una ritirata verso la Crimea, ove giunse nel marzo del 1920. Aspramente criticato anche per l’atteggiamento verso le popolazioni considerate “nemiche” (tra cui gli ebrei, massacrati a migliaia), si dimise nell’aprile del 1920, e si recò in esilio in Francia da dove continuò ad opporsi al regime sovietico. In seguito allo scoppio della seconda guerra mondiale Denikin fu costretto a lasciare Parigi occupata dai nazisti ma venne presto catturato.
Dopo la fine della guerra, nel 1945, Denikin emigrò negli Stati Uniti, dove morì nel 1947.

Il nome del generale Denikin è naturalmente noto ai filatelisti perché abbinato ad una serie, preparata per l’esercito del sud. Composta di 11 valori (5 monocolori e di dimensioni più piccole per i valori fino al rublo escluso, e 6 bicolori e di dimensioni maggiori per i valori superiori) raffigura (abbastanza ovviamente) San Giorgio che uccide il drago, e riporta la dicitura “Edinaja Rossija” (Russia Unita); fu stampata a Ekaterinodar ed utilizzata nei territori occupati dall’Esercito dei Volontari.
14_serie Denikin.jpg


Esiste però, di questa serie, una seconda versione, dall’origine abbastanza incerta; alle volte viene presentata come un “saggio”, ma francamente è talmente simile alla prima che non è chiaro per quale motivo sarebbe stata realizzata, altre volte viene presentata come emissione di propaganda. Ho letto (per modo di dire, vista la mia conoscenza del russo ed il funzionamento dei traduttori automatici) un interessante articolo di un esperto russo che elencava pro e contro di tutte le ipotesi; l’unica cosa che mi è rimasta chiara è che non si tratta di una “ristampa” dei valori della serie “ufficiale” ma di una nuova emissione.
Oltre alle “rosette” al posto dei valori nei circoletti laterali, e ai colori cambiati, vi sono infatti altre differenze nel disegno, da dettagli dei fregi (guardate ad esempio le “foglie” nell’angolo in alto a destra) ai caratteri utilizzati, che dimostrano che tale serie sia stata realizzata separatamente dalla prima. Visti i valori facciali, si può facilmente che sia stata successiva, quando l’inflazione cominciava a farsi sentire.
Quale che sia la sua origine, ecco la serie completa:
15_Serie Denikin privata.jpg


Prima, però, che la serie prodotta da Denikin vedesse la luce, nelle aree controllate dall’esercito dei volontari vi furono, nel periodo, altre emissioni.
Una ebbe luogo a Sebastopoli, in Crimea; l’ennesima soprastampa di un francobollo russo con il nuovo valore (noterete che i 35 e 70 k appaiono spesso, credo – ma non ho approfondito – che fossero legati alle tariffe dell’Esercito dei Volontari):
16_Sebastopoli.jpg


Poi in Crimea fu emesso un francobollo utilizzabile anche come moneta (e, stando all’iscrizione, persino come fiscale), e pertanto stampato su cartoncino (come fatto anche negli ultimi anni dell’impero zarista) e non gommato, con la dicitura “Governo Regionale di Crimea”:
17_Crimea.JPG


Sempre dello stesso periodo è un’altra emissione, prodotta a Mariupol (città del sudest ucraino sul mar d’Azov); stavolta a ricevere debita soprastampa furono due francobolli dell’Ucraina. Essendo la soprastampa in copechi, è chiaro che non derivava dal governo ucraino...
18_Mariupol.jpg


Infine, un’altra emissione riconducibile allo stesso periodo e alla stessa area, pur se con ogni probabilità di origine privata, è quella che vede ancora una volta soprastampato un francobollo ucraino, con la dicitura “Russia Sud”.
19_Russia sud.jpg
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Ultima modifica di Fiore il 30 agosto 2014, 17:41, modificato 2 volte in totale.
Alberto Fiorentini
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

All’uscita di scena di Denikin, subentra un’altra figura storica: il Barone Vrangel’.
19_Piotr Wrangel.jpg


Il Barone Pëtr Nikolaevič Vrangel', o anche Peter von Wrangel nacque nel 1878 nel governatorato di Kovno dalla famiglia di origine baltico-tedesca dei Wrangel. Ufficiale della guardia, partecipò alla guerra contro il Giappone (1904-05), e alla prima guerra mondiale al comando di una divisione di Cosacchi. Con la resa della Russia, Wrangel rassegnò le dimissioni e si ritirò a Jalta; qui fu arrestato dai bolscevichi ma, una volta rilasciato, riparò alla volta di Kiev. Nell'agosto del 1918 entrò nell’Esercito dei Volontari per combattere contro l'Armata Rossa. Dopo la seconda campagna del Kuban venne nominato generale. Ottenne una serie di vittorie nell'area caucasica e il suo esercito venne rinominato armata dei Volontari del Caucaso. Entrò però in contrasto con il generale Anton Denikin che gli chiedeva una rapida marcia su Mosca. Wrangel invece reputava fondamentale conquistare Zarizyn ed unirsi con le forze dell'ammiraglio Kolchak. Conquistò in questo periodo la fama di generale leale e competente, proibì infatti alle sue truppe di saccheggiare e depredare i territori nemici conquistati. Dopo le dimissioni di Denikin nell'aprile del 1920 assunse il comando supremo dell'esercito bianco. Mentre l'armata rossa era impegnata nella guerra contro la Polonia, mosse dal suo quartier generale in Crimea e attaccò i bolscevichi da sud, passando il Dnepr e creando un nuovo governo a Ekaterinoslav. Debolmente sostenuto dagli Anglo-Francesi, fu sconfitto dall'armata rossa e respinto in Crimea. Qui organizzò, con i resti della flotta del Mar Nero, ribattezzata poi flotta di Wrangel, un'imponente evacuazione dei suoi soldati e delle loro famiglie a cui lasciò la scelta, se partire per l'esilio o rimanere ed affrontare l'Armata Rossa. Wrangel s'imbarcò il 1 novembre 1920 sull'ultimo convoglio, assieme a militari e civili. Riparò poi nel Regno di Jugoslavia dove fu conosciuto come il capo dei rifugiati bianchi. Si trasferì poi, nel settembre del 1927, a Bruxelles dove lavorò come ingegnere minerario e pubblicò le sue memorie, e dove morì nel 1928. I familiari sostennero che fosse stato avvelenato dal fratello del maggiordomo che per un breve tempo aveva soggiornato nella dimora del generale. I funerali vennero celebrati a Bruxelles ma il corpo venne seppellito, secondo le sue volontà, nella Chiesa Ortodossa Russa di Belgrado.
Anche il suo nome è legato alla filatelia; i francobolli utilizzati da quanto rimaneva dell’armata meridionale furono ricavati (pensate con quale originalità) dall’ennesima soprastampa dei bolli zaristi, su cui veniva indicato il nuovo valore.
20_Vrangel.jpg


Oltre a questi, il barone Vrangel da il nome anche a diversi altri francobolli, destinati ad essere usati come posta da campo da parte dei rifugiati dopo la fuga in territorio ottomano. Questi formano un insieme alquanto eterogeneo: francobolli di Russia, Levante russo e Denikin soprastampati "Pocta Russkoj Armij" (in cirillico), poi francobolli di Russia, Levante russo, Ucraina e Wrangel soprastampati "Russkaja Pocta" (in cirillico)… ce n’è per tutti i gusti. Nell’immagine alcuni esempi.
21_Vrangel in Turchia.jpg


All’armata Vrangel’ viene anche attribuita (dal catalogo Yvert & Tellier) un’altra emissione, eseguita a Soci, anche se la data non corrisponderebbe molto (il catalogo Michel si toglie dagli impicci listando questa emissione tra le emissioni locali, punto e basta): tre francobolli russi (1 k, 1 k e 3 k) soprastampati con il nuovo valore “60” posto sopra una lineetta orizzontale. Non possedendo il francobollo posso solo pubblicare l’immagine che il catalogo offre della soprastampa.
22_soprastampa di Soci.jpg
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

La lunghissima dissertazione su Ucraina e Sud non sarebbe completa se non ci spostassimo, per concludere, leggermente a est. Qui, tra Ucraina e Caucaso, presero vita le repubbliche cosacche del Don e del Kuban.
22_Repubbliche cosacche.jpg


L'indipendenza della Repubblica del Don fu proclamata dall'assemblea dei cosacchi del Don (chiamata Krug) il 18 maggio 1918. Ciò avvenne dopo la liquidazione della Repubblica Sovietica del Don il 10 maggio. La Repubblica del Don occupò il territorio della regione del fiume Don e la città di Novocherkassk, eletta sua capitale; gli eserciti nella Repubblica del don erano al comando dei generali Kaledin e Krasnov. All'inizio del 1920 la Repubblica fu conquistata dai bolscevichi e quindi sciolta.
I francobolli emessi consistono in due serie: la prima è composta da francobolli russi soprastampati con il nuovo valore (25 o 50), emessi a Rostov:
23_Don_Rostov.jpg


La seconda, del 1919, è costituita da un solo francobollo stampato su cartoncino, senza gomma e con una stampa al verso (aquila bicipite e la scritta in cirillico "emesso dalla filiale di Rostov della Banca Nazionale") che ne indicava la possibilità d'uso come moneta. Questo francobollo raffigurava Ermak Timofeevic, eroe cosacco del 16° secolo protagonista della conquista russa della Siberia; l'unica dicitura era appunto "Ermak", il nome del soggetto. L'uso postale di questo francobollo non è documentato.
24_Don_Ermak.jpg


La Repubblica Popolare del Kuban (capitale: Jekaterinodar), come la Repubblica del Don era uno Stato dalla forte impronta cosacca ed anticomunista che lottò ferocemente contro i bolscevichi della Repubblica Sovietica del Terek nel corso della guerra civile russa. La sua assemblea, la Rada del Kuban, fu formata nel marzo del 1917, e proclamò l'indipendenza il 28 gennaio 1918, riconosciuta da tedeschi e bolscevichi il 16 febbraio. Il 13 aprile fu conquistata dai bolscevichi che vi fondarono l'effimera Repubblica Sovietica del Kuban poi fusa nella Repubblica Sovietica del Kuban-Mar Nero e Repubblica Sovietica del Caucaso settentrionale, riconquistata dai bianchi della Repubblica Popolare nel dicembre 1919. La Repubblica Popolare del Kuban cessò di esistere definitivamente il 17 marzo 1920, conquistata dai bolscevichi ed assorbita nella RSSF Russa. Durante la sua esistenza, utilizzò francobolli russi soprastampati; una prima serie era composta da diversi valori (da 25 copechi a 25 rubli) in cui il valore facciale era normalmente preceduto da un trattino, una seconda serie era formata dalla soprastampa “70 kop.” apposta su due francobolli zaristi (uno dentellato e l’altro no), ed infine una terza serie si componeva di tre marche di risparmio postale soprastampate “10 rubli”.
25_Kuban_Ekaterinodar.jpg


Un’altra serie di soprastampe originaria dell’area, citata come emissione di fantasia sia dal catalogo Michel che dallo Scott, è la cosiddetta “emissione di Novocerkassk”: in essa alcuni francobolli russi mostrano una soprastampa (1 e 2 k soprastampati con “25”, 3 e 5 k con “50” e 3 k con “1 R”) con caratteri simili, quanto meno per dimensione, a quelli utilizzati nell’emissione del Kuban ma senza il trattino davanti.
26_Novocerkassk.jpg


Fine sesta puntata
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Alberto Fiorentini
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Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.

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robseren
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da robseren »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Ciao ciao
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medor
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da medor »

A compendio del bel lavoro di Alberto aggiungo un mio contributo, l’elenco delle 201 entità ASFE in relazione alla Guerra Civile Russa (1918-23). Ho utilizzato la preposizione articolata “delle” ben sapendo che sarebbe più corretto impiegare “di”, visto che sono sempre possibili integrazioni e nuovi inserimenti…
Si tratta di una pletora di entità il cui numero elevato è riconducibile a spazi immensi, clima sovente inospitale, scarse vie comunicazione, uomini in armi e miliziani pressoché ovunque, scarso coordinamento delle autorità postali, sovranità incerta ecc.
La lista è presentata per sotto-aree geografiche (1-3 RSFSR; 4-5 Azerbaigian; 6-8 Armenia; 9-13 Georgia; 14-18 Medio Oriente; 19-26 Russia del Sud; 27-66 Ucraina; 67-82 Baltico; 83 Bielorussia; 84-94 Estremo Oriente; 95-200 locals russi, questi ultimi raggruppati genericamente).
In parentesi quadra l’anno delle emissioni filateliche note e il valore di mercato del francobollo meno costoso in circolazione per la data entità (nuovo o usato indifferentemente), cifre puramente indicative visto il trend in crescita del mercato russo. La RSS Ucraina è stata esclusa dal progressivo, trattandosi di bogus conclamato. Il Comitato baltico-tedesco (3), anch’esso bogus, è stato inserito a causa del favore che incontra presso i collezionisti. In molti casi le tirature piuttosto esigue richiedono di prestare attenzione alle soprastampe false.

1/ RSFSR (Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa) [1918-1923]
2/ Locale posta aerea sulla rotta Mosca-Smolensk-Königsberg [1922 10 €]
3/ Comitato baltico-tedesco S. Pietroburgo (locale privato classico, bogus) [1918 100 €]
4/ Repubblica dell’Azerbaigian [1919 0,15 €]
5/ Repubblica Socialista Sovietica dell’Azerbaigian [1920-1923 0,15 €]
6/ Repubblica Armena [1919-1920 0,10 €]
7/ Repubblica Socialista Sovietica Armena [1921-1923 5 €]
8/ Katarsyie Zavody [1920 1200 €]
9/ Repubblica Democratica di Georgia [1919-1921 0,10 €]
10/ Repubblica Socialista Sovietica di Georgia [1922-1923 0,25 €]
11/ Ufficio Postale georgiano Costantinopoli [1921 25 €]
12/ Abkhazia (governatorato di Chernomorskaya) [1918-1919 80 €]
13/ Rep. Socialista Sovietica di Transcaucasia [1923 1 €]
14/ Rep. Popolare Sovietica di Bukhara [1924 400 €]
15/ oblast Askhabad [1919 15 €]
16/ Rep. Sovietica Persia (Gilan) [1921 75 €]
17/ Azadistan [1919 50 €]
18/ Rep. Popolare Sovietica di Corasmia [1921-22 300 €]
19/ Armata del Don [1918 0,50 €]
20/ Crimea [1919 0,25 €]
21/ Armata di Kuban [1918-20 0,30 €]
22/ Armata del Generale Denikin [1919 0,10 €]
23/ Forze Armate della Russia del Sud (generale Wrangel) [1920 1,50 €]
24/ Consolato polacco di Odessa [1918 350 €]
25/ 1° Corpo polacco legionari [1918 3 €]
26/ Armata dei volontari dell'Ovest [1919 10 €]
27/ Rep. Popolare dell'Ucraina occidentale [1918-19 0,40 € ]
28/ Occupazione rumena di Kolomea [1919 5 €]
29/ Tarnapol (occupazione polacca) [1919-20 225 €]
30/ Kovel (occupazione polacca) [1919 15 €]
31/ Rep. Popolare Ucraina [1918-20 0,10 €]
32/ Barashy, RPU (Repubblica Popolare Ucraina) locale [1919 200 €]
33/ Baturin, RPU locale [1919 200 €]
34/ Balty, RPU locale [1919 100 €]
35/ Berezno, RPU locale [1919 150 €]
36/ Beryzovka, RPU locale [1919 50 €]
37/ Bolshiye Dederkaly, RPU locale [1919 250 €]
38/ Vinniza, RPU locale [1919 1 €]
39/ Ganebnoye, RPU locale [1919 200 €]
40/ Gomel (Mogylev), RPU locale [1919 5 €]
41/ Zhitomir, RPU locale [1919 1,5 €]
42/ Zvenigorodka, RPU locale [1919 150 €]
43/ Zdolbunovo, RPU locale [1919 100 €]
44/ Zlynka, RPU locale [1919 150 €]
45/ Konstantinograd, RPU locale [1919 200 €]
46/ Krasnoselki, RPU locale [1919 7,5 €]
47/ Letichev, RPU locale [1919 10 €]
48/ Ljubashevska, RPU locale [1919 200 €]
49/ Ljubimov, RPU locale [1919 160 €]
50/ Ljubotin, RPU locale [1919 200 €]
51/ Naroditchy, RPU locale [1919 200 €]
52/ Nomirov, RPU locale [1919 10 €]
53/ Nemiya, RPU locale [1919 200 €]
54/ Novaya Priluka RPU locale [1919 100 €]
55/ Novobelitsa RPU locale [1919 130 €]
56/ Novozybkov RPU locale [1919 150 €]
57/ Ovrutch RPU locale [1919 100 €]
58/ Ochakov RPU locale [1919 200 €]
59/ Potchaev RPU locale [1919 200 €]
60/ Proskurov RPU locale [1919 5 €]
61/ Sarny RPU locale [1919 50 €]
62/ Fasov RPU locale [1919 125 €]
63/ Tsybulevo RPU locale [1919 50 €]
64/ Chernygov RPU locale [1919 1 €]
65/ Mariupol [1919 30 €]
66/ Repubblica Sovietica di Odessa (bogus?) [1918]
xx/ Repubblica Socialista Sovietica Ucraina (bogus) [1923 0,75 €]
67/ Lituania del Sud (Grodno) [1919 40 €]
68/ Lituania Centrale [1920-1921 0,20 €]
69/ Vesenberg [1918 350 €]
70/ Yhvy [1918 200 €]
71/ Haapsalu [1918 ?]
72/ Virumaa (status incerto) [1918 100 €]
73/ Governo provvisorio estone (Tallin) [1919 25 €]
74/ Curlandia-Elley [1919 30 €]
75/ Livland-Smilten [1919 100 €]
76/ Olonetz (occupazione finnica) [1919 10 €]
77/ Nord Ingermanland [1920 10 €]
78/ Governo provvisorio della Carelia [1922 10 €]
79/ Armata del Nord (generale Miller) [1919, 5 €]
80/ Armata del Nord-Ovest (generale Rodzyanko) [1919 0,10 €]
81/ Armata del Nord-Ovest (generale Yudenich) [1919 2 €]
82/ Repubblica Lituana [1918 5 €]
83/ Repubblica Popolare Bielorussa [1918-1920 0,50 €]
84/ Omsk [1919-1920 0,15 €]
85/ Chelyabinsk [1919 50 €]
86/ RSFSR Estremo Oriente [1923 50 €]
87/ Vladivostok locale posta aerea [1923 500 €]
88/ Estremo Oriente, emissione di Chita [1922 0,40 €]
89/ Governo provvisorio di Priamur [1921-1922 35 €]
90/ Provincia rurale di Priamur (gen. Diterikhs) [1922 15 €]
91/ Legione cecoslovacca in Russia [1918-20 1,5 €]
92/ Governo di Chita, comandante Semyenov [1919 15 €]
93/ Blagoveshchensk [1920 3 €]
94/ Rep. Estremo Oriente, Vladivostok [1920 5 €]
95-199/ locali area russa [1920-22]
200/ Repubblica Socialista Sovietica Autonoma delle Montagne [1922 25 €]
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fabiov
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da fabiov »

Caspita medor, :clap: :clap:
Lista estremamente interessante. Mi toccherà raffrontarla con il mio indice. 200 entità con nomi che possono essere sconosciuti necessiteranno un po' di tempo x essere confrontate con i miei nomi. In alcuni casi sarà utile postare delle immagini per meglio capire di quale Entità si stia parlando. Per esempio il numero 3 comitato Baltico tedesco di San Pietroburgo quale e'? E' il lenzuolo multicolore? Puoi postare un'immagine?
Grazie fabiov Ciao: Ciao:
Per inciso, splendida lIdea di indicare i prezzi. :clap: :clap:
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Fiore
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

In effetti alcune delle entità elencate da Medor colgono alla sprovvista anche me... :mmm: un'occhiatina al mio indice la darò anch'io.
Colgo l'occasione per rinnovare a tutti l'invito ad apportare correzioni o integrazioni a quanto scrivo, ove ve ne fosse la possibilità/necessità (e ce ne saranno SICURAMENTE)!!!

Ciao: Ciao: Ciao:
Alberto Fiorentini
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da medor »

fabiov ha scritto: In alcuni casi sarà utile postare delle immagini per meglio capire di quale Entità si stia parlando. Per esempio il numero 3 comitato Baltico tedesco di San Pietroburgo quale e'? E' il lenzuolo multicolore? Puoi postare un'immagine?


Esatto Fabio, stiamo parlando del medesimo pezzo.
Non dentellato, senza filigrana, iscrizioni in tedesco, facciale 1 rublo. Impiegato per spedire all'estero dalla sola San Pietroburgo tramite il consolato lettone della città. Annullato con timbro rosso in lingua russa (alfabeto cirillico) oppure timbro violetto in tedesco (alfabeto latino), in alcuni casi con entrambi. Secondo Karlinsky si tratterebbe di una speculazione filatelica stampata all'esterno del territorio russo.
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fabiov
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da fabiov »

Ottimo medor! :clap: :clap:
E' proprio il bollo che avevo in testa ma non in collezione... Infatti lo comprai ad un asta USA anni fa, solo che la raccomandata ando' persa.
Ma suppongo che tu abbia molti dei bolli che hai elencato... Dico bene?
Ti chiederò degli altri scan ...
Grazie in anticipo...
Ciao fabiov Ciao: Ciao:
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medor
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da medor »

Completo l’indice ASFE relativo alla Guerra Civile Russa, dettagliando anche i locals di area russa e bielorussa. Tuttavia nell'elenco sono presenti anche Entità ucraine, come ad esempio Kiev, Kharkov, Cherkassy, in forza dell’accordo stipulato il 28 dicembre 1920 tra RSFSR e Ucraina che unificavano le rispettive Amministrazioni Postali.

Akhtyrka
Andijan
Barnaul
Bashmakovo
Batraki
Borshtshovo
Bronevskoye
Burdukovo
Cherkassy
Danilov
Davydovka
Doroshevo
Drukovo
Dubrovskoye
Firovo
Fokino
FPO n°75 (Field Post Office)
FPO n°76 (Field Post Office)
Gavrilovskoye
Glazunovka
Goritsa
Ikonky
Ilinski
Kambarka
Kargopol
Karpogorskoye
Kharkov
Khimanevskoye
Kholtobino
Khomoutovo
Kiev
Kitovo
Klin
Knyaguinino
Kochegarovo
koktchetav
Kostroma
Kozmodemiansk
Krasny Yar
Krestsy
Kustanai
Kutulik
Lebedyan
Likhadeyevo
Lodeynoie Polye
Malovitsy
Mglin
Mikhailovka
Minsk
Nadezhdinsky
Nokhtouisk
Nolinsk
Novocherkasskoye
Novopribornaya
Novo-Troitskoye
Olekminsk
Orenbourg
Ostashkov
Outkino
Pavlovsk
Perm
Pestovo
Petrovsk
Petrovsko
Podkhozheye
Proskurov
Rameshky
Rogachev
Ryazanovka
Rzhava
Saratov
Sebezh
Semenov
Serafimo
Sergash
Shuya
Sobakino
Solovetskoye
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da fabiov »

Grazie medor! :clap: :clap:
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Re: La guerra civile russa

Messaggio da Fiore »

6 - Ucraina e meridione BIS

In tutta la mia precedente trattazione, ho omesso una serie che ho trovato "spacciata" per emissione delle armate sud, più specificamente prodotta durante il periodo in cui al comando si trovava il generale Denikin. Vi mostro i due bolli che farebbero parte della serie:
Sud Russia.jpg


Le scritte recitano, rispettivamente: "Comitato dell'Oblast del Caucaso Settentrionale dell'Esercito Volontario Rivoluzionario - Per la formazione dei battaglioni d'urto".
Pare si tratti (come suggerisce la seconda frase) in realtà di etichette di raccolta fondi, da destinarsi all'esercito volontario. L'unica cosa che non mi torna tanto è quel "rivoluzionario" piazzato lì... se parliamo dell'armata Denikin, difficilmente si sarebbe usato quell'aggettivo.
Il mistero rimane, anche se non stiamo parlando di etichette destinate all'affrancatura che quindi ci interessano un po' meno.

Fine sesta parte BIS
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