Pulizia e conservazione dei francobolli del Regno di Napoli
Pulizia e conservazione dei francobolli del Regno di Napoli
Ciao a tutti.
Vorrei condividere con i forumisti questo mio ultimo acquisto all’asta Zanaria lotto 256..
http://i59.tinypic.com/25542us.jpg
http://i58.tinypic.com/awb4wi.jpg Lo ritengo un pezzo molto interessante pagato poco più della base + diritti.
Lo ritengo anche di valore maggiore di quanto pagato tenuto conto delle recenti aggiudicazioni (vedi ad es: il lotto 255).
Si tratta pur sempre di una fascetta quasi completa con annullo di partenza.
Avendolo sulla scrivania ha un colore molto fresco ed una incisione perfetta.
La posizione è la 46 del libro di Pecchi - De Angelis.
C’è qualcosa di negativo che mi sfugge?
Che ne pensate?
Grazie per i Vostri interventi.
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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
ulisse ha scritto:......Che ne pensate?
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Che freschezza!
complimenti
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+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Molto bello.
Il giorno che lo vorrai riportare all'originario colore, ti sarà sufficiente pulirlo pazientemente e delicatamente - seguendo un andamento verticale - con un cotton fiocc appena imbevuto (e strizzato) di acqua ossigenata diluita.
Lo sporco (nero) rimarrà sul cotone.
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
Il giorno che lo vorrai riportare all'originario colore, ti sarà sufficiente pulirlo pazientemente e delicatamente - seguendo un andamento verticale - con un cotton fiocc appena imbevuto (e strizzato) di acqua ossigenata diluita.
Lo sporco (nero) rimarrà sul cotone.
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
quale sporco? a me sembra pulito....
+-x:
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ciao
Fildoc
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- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6554
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Nei quattro riquadri tratteggiati esterni, il rilievo dell'incisione favorisce sempre l'accumulo di sporco.
Si nota infatti del "nero" che altera leggermente, scurendolo, l'azzurro dell'inchiostro.
Non è certo un difetto ma a taluni (ad esempio Renato Mondolfo) piaceva riportare la tinta alla sua tonalità originaria.
Un tempo, quel "nero" si definiva "ossidazione", quasi fosse un'alterazione permanente del colore.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Si nota infatti del "nero" che altera leggermente, scurendolo, l'azzurro dell'inchiostro.
Non è certo un difetto ma a taluni (ad esempio Renato Mondolfo) piaceva riportare la tinta alla sua tonalità originaria.
Un tempo, quel "nero" si definiva "ossidazione", quasi fosse un'alterazione permanente del colore.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Visto!
E' vero!
grazie
E' vero!
grazie
+-x:
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ciao
Fildoc
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Buona Pasqua a tutti.
Un pò influenzato e "costretto" a casa, non perdo tempo a scrivere fesserie.
Marino, ti consiglio prudenza e una serena riflessione prima di intervenire sulla Croce. Fai molta attenzione e, per la mia piccolissima esperienza negativa a riguardo, non consiglio affatto di utilizzare il cotton fioc o altra tecnica da sfregamento (evitando sia un andamento verticale che orizzontale) ed anche se tamponi con il cotton fioc può essere pericoloso.
Ciò, per la semplice ragione che il colore ha aderito alla carta col metodo calcografico e nel caso il supporto divenga umido basta poco per rimuoverlo, quindi danneggiando irrimediabilmente il pezzo. Il colore calcografico ovviamente va via anche se usi metodi a secco e col rischio di fare abrasioni.
Per la conservazione evita qualsiasi taschina realizzata con plastificanti, perché essi possono accelerale incredibilmente il processo di ossidazione, che maggiormente espone i calcografici.
Circa l’indicazione data da Antonello, che saluto:….Un tempo, quel "nero" si definiva "ossidazione", quasi fosse un'alterazione permanente del colore. Ebbene non sono d’accordo per il seguente motivo (Antonello, ricorderai Filatelica2010)
Sappiamo che i pigmenti dei FB napoletani borbonici si possono dividere in due categorie:
1) quelli di origine minerale (i rosa, i lilla ed i mattone) utilizzati per le prime tirature e che vanno incontro a processi di ossidazione;
2) quelli di origine animale (i carminii) utilizzati per le tirature successive che possono scolorire per esposizione alla luce.
Ma in questo caso parliamo di Croci, quindi se ci dovessimo attenere esclusivamente alle due menzionate ipotesi, dovremmo concludere che esse non siano esposte alle ossidazioni, ma allo “sporco” (nero) indicato da Antonello.
Ebbene, credo che certe alterazioni siano determinate da altre cause. Anche i pigmenti utilizzati per le Croci venivano uniti alla pasta base (realizzata con olio di noce) proprio per creare un certa vischiosità che consentiva all'inchiostro di essere raccolto dalla carta, senza penetrarla.
Pertanto, anche la “pasta base” va incontro a quei fenomeni di ossidazione e denaturazione proteica che chiaramente assumono una rilevanza maggiore in calcografia, rispetto gli inchiostri litografici e tipografici (nei quali è presente una percentuale molto minore di legante).
Quindi, quel c.d. “nero” che a monitor si nota sull'immagine credo sia determinato anche dall'ossidazione o denaturazione proteica della pasta base e non da agenti esterni depositati sulla Croce.
Del resto, rimane un bel pezzo. Complimenti Marino
P.S.: non lapidatemi
Un pò influenzato e "costretto" a casa, non perdo tempo a scrivere fesserie.
Marino, ti consiglio prudenza e una serena riflessione prima di intervenire sulla Croce. Fai molta attenzione e, per la mia piccolissima esperienza negativa a riguardo, non consiglio affatto di utilizzare il cotton fioc o altra tecnica da sfregamento (evitando sia un andamento verticale che orizzontale) ed anche se tamponi con il cotton fioc può essere pericoloso.
Ciò, per la semplice ragione che il colore ha aderito alla carta col metodo calcografico e nel caso il supporto divenga umido basta poco per rimuoverlo, quindi danneggiando irrimediabilmente il pezzo. Il colore calcografico ovviamente va via anche se usi metodi a secco e col rischio di fare abrasioni.
Per la conservazione evita qualsiasi taschina realizzata con plastificanti, perché essi possono accelerale incredibilmente il processo di ossidazione, che maggiormente espone i calcografici.
Circa l’indicazione data da Antonello, che saluto:….Un tempo, quel "nero" si definiva "ossidazione", quasi fosse un'alterazione permanente del colore. Ebbene non sono d’accordo per il seguente motivo (Antonello, ricorderai Filatelica2010)
Sappiamo che i pigmenti dei FB napoletani borbonici si possono dividere in due categorie:
1) quelli di origine minerale (i rosa, i lilla ed i mattone) utilizzati per le prime tirature e che vanno incontro a processi di ossidazione;
2) quelli di origine animale (i carminii) utilizzati per le tirature successive che possono scolorire per esposizione alla luce.
Ma in questo caso parliamo di Croci, quindi se ci dovessimo attenere esclusivamente alle due menzionate ipotesi, dovremmo concludere che esse non siano esposte alle ossidazioni, ma allo “sporco” (nero) indicato da Antonello.
Ebbene, credo che certe alterazioni siano determinate da altre cause. Anche i pigmenti utilizzati per le Croci venivano uniti alla pasta base (realizzata con olio di noce) proprio per creare un certa vischiosità che consentiva all'inchiostro di essere raccolto dalla carta, senza penetrarla.
Pertanto, anche la “pasta base” va incontro a quei fenomeni di ossidazione e denaturazione proteica che chiaramente assumono una rilevanza maggiore in calcografia, rispetto gli inchiostri litografici e tipografici (nei quali è presente una percentuale molto minore di legante).
Quindi, quel c.d. “nero” che a monitor si nota sull'immagine credo sia determinato anche dall'ossidazione o denaturazione proteica della pasta base e non da agenti esterni depositati sulla Croce.
Del resto, rimane un bel pezzo. Complimenti Marino
P.S.: non lapidatemi
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Grazie per gli interventi.
I consigli sone sempre ben accetti.
Effettivamente nei 4 angoli dove le righe sono più fitte sembra un po' più scuro....
Per mia esperienza, mai l'uso di acqua ossigenata, poi alla luce di wood "spara" più o meno a seconda della concentrazione.
Mai nulla di "abrasivo" anche se molto lieve sui Napoli in genere.
Contro l'ossidazione temo che non vi sia rimedio in quanto se tolgo l'ossidazione automaticamente tolgo del pigmento.
Grande la trattazione di pasfil.
Tutto quello che tenterò sarà di togliere le linguelle sulla parte dx e retro del frammento e mettere il frammento in una bustina di pergamino..
Qualcun altro vuole ancora intervenire?
Le informazioni di questo topic possono interessare esperti e non.
PS Buona Paqua e Parquetta a tutti
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Marino
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Marino
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- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Ciao Marino.
Alcune precisazioni.
L'ossigeno contenuto nell'acqua ossigenata diluita è talmente poco che non è rilevabile e quindi non si evidenzia neppure sotto la luce di wood.
Inoltre, essendo effettuato sulla superficie dell'intero francobollo, non mostra alcun effetto disomogeneo su alcuna parte del francobollo.
Il passaggio del cotton fioc (attraverso rotolamento e non sfregamento) non ha nessun effetto abrasivo sulla stampa e tanto meno sui pigmenti colorati, tanto è vero che sul cotone rimane solo traccia di "nero" non colore azzurro.
E' un procedimento decine di volte più delicato di quello effettuato sugli affreschi della Cappella Sistina o su migliaia di altre opere d'arte....
Credimi, so di cosa parlo per averlo visto fare e fatto diverse volte.
In definitiva, si toglie solo quel poco di sporco dovuto al passare del tempo.
L'unico "pericolo" può consistere nel non saperlo fare.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Alcune precisazioni.
L'ossigeno contenuto nell'acqua ossigenata diluita è talmente poco che non è rilevabile e quindi non si evidenzia neppure sotto la luce di wood.
Inoltre, essendo effettuato sulla superficie dell'intero francobollo, non mostra alcun effetto disomogeneo su alcuna parte del francobollo.
Il passaggio del cotton fioc (attraverso rotolamento e non sfregamento) non ha nessun effetto abrasivo sulla stampa e tanto meno sui pigmenti colorati, tanto è vero che sul cotone rimane solo traccia di "nero" non colore azzurro.
E' un procedimento decine di volte più delicato di quello effettuato sugli affreschi della Cappella Sistina o su migliaia di altre opere d'arte....
Credimi, so di cosa parlo per averlo visto fare e fatto diverse volte.
In definitiva, si toglie solo quel poco di sporco dovuto al passare del tempo.
L'unico "pericolo" può consistere nel non saperlo fare.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Sbaglio o il fenomeno che si discute nel topic è lo stesso che - a giudicare dalle immagini - ha interessato anche le buste con le strisce del 50 grana presenti nella "Luxsus" ?
Confesso di non aver capito il consiglio a evitare "taschine plastificate". Le taschine, in vario modo, non sono tutte plastificate?
Alla fine mi sembra che le buste di pergamino siano la sola soluzione di conservazione sicura; poco pratiche, per ammirare la collezione, ma molto pratiche per tutto il resto.
Giuseppe
Confesso di non aver capito il consiglio a evitare "taschine plastificate". Le taschine, in vario modo, non sono tutte plastificate?
Alla fine mi sembra che le buste di pergamino siano la sola soluzione di conservazione sicura; poco pratiche, per ammirare la collezione, ma molto pratiche per tutto il resto.
Giuseppe
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Antonello Cerruti ha scritto:E' un procedimento decine di volte più delicato di quello effettuato sugli affreschi della Cappella Sistina o su migliaia di altre opere d'arte.
Più che altro perchè, nelle opere d'arte, nessuno sembra sturbarsi se all'originario rosso di 4 secoli prima viene aggiunto un po' di rosso moderno, mentre qualsiasi intervento su un francobollo rischia di esser percepito come una Chernobyl ...
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi
Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Antonello Cerruti ha scritto:Ciao Marino.
Alcune precisazioni.
L'ossigeno contenuto nell'acqua ossigenata diluita è talmente poco che non è rilevabile e quindi non si evidenzia neppure sotto la luce di wood.
Inoltre, essendo effettuato sulla superficie dell'intero francobollo, non mostra alcun effetto disomogeneo su alcuna parte del francobollo.
Il passaggio del cotton fioc (attraverso rotolamento e non sfregamento) non ha nessun effetto abrasivo sulla stampa e tanto meno sui pigmenti colorati, tanto è vero che sul cotone rimane solo traccia di "nero" non colore azzurro.
E' un procedimento decine di volte più delicato di quello effettuato sugli affreschi della Cappella Sistina o su migliaia di altre opere d'arte....
Credimi, so di cosa parlo per averlo visto fare e fatto diverse volte.
In definitiva, si toglie solo quel poco di sporco dovuto al passare del tempo.
L'unico "pericolo" può consistere nel non saperlo fare.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ciao Giuseppe, è da tempo che sono in commercio taschine trasparenti prive di materiale plastificante realizzate per la conservazione dei francobolli. Per la mia piccola esperienza, mi è capitato di esporre in tutta fretta alcuni fogli con francobolli e lettere di Napoli, compreso alcuni falsi per posta, ad un convegno locale. Erano montati su apposite pagine collocate in fogli protettivi trasparenti di una nota azienda (credo che l'azienda li chiamasse fogli riparo, ma poi con ho capito da cosa dovevano ripararsi). Terminata la manifestazione, lasciati nei fogli riparo li avevo collocati in un normale raccoglitore ad anelli in attesa di risistemarli in collezione, ma dopo circa un mese: tutto ossidato, dai 1/2 grana ai 50 grana ed i falsi. Un bel botto che non auguro a nessun collezionista.
Per quanto riguarda il consiglio dato da Antonello, credo che queste sue ulteriori precisazioni siano chiarificatrici, soprattutto quando si debba intervenire su pezzi calcografici nei quali la bellezza è esaltata anche dalla presenza di quei particolari fini della primaria incisione, come per le Croci. Basta poco per farli scomparire, in quanto l'acqua ossigenata comunque incide sul pigmento.
Rimango di diverso avviso sul c.d. "sporco".
Giuseppe, per dare una idea di cosa può accadere in caso di cattiva conservazione, accludo immagine:
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Ultima modifica di pasfil il 6 aprile 2015, 11:24, modificato 1 volta in totale.
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
sono off topic ma Pietro mi ha spaventato.
Dopo un po' di letargo filatelico ho deciso pian piano, nel poco tempo libero, di sistemare la mia collezione in fogli per una eventuale esposizione futura ma soprattutto per mio diletto estetico.
Dopo qualche ricerca ho deciso di acquistare le tasche HAWID per le mie buste, quelle già con la colla, di gran lunga le più costose .
SONO AL SICURO LE MIE LETTERE
Grazie Nilo
Colleziono bolli ed annullamenti fino al 1900 della provincia di Cosenza
"Collezionare francobolli è il primo passo verso l'alienazione mentale"
Honore de Balzac
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Honore de Balzac
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Caio Nilo,
non allarmarti. La ditta le promuove indicando che sono realizzate senza plastificanti, quindi dormi tranquillo.
non allarmarti. La ditta le promuove indicando che sono realizzate senza plastificanti, quindi dormi tranquillo.
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
pasfil ha scritto:Caio Nilo,
non allarmarti. La ditta le promuove indicando che sono realizzate senza plastificanti, quindi dormi tranquillo.
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Io anche uso le Hawid ...
Comunque sia, ...
a tutto il forum e, in particolare, ai "capisaldi" dei vari Stati: qui, e altrove, sono sempre letture preziose e istruttive
Comunque sia, ...
a tutto il forum e, in particolare, ai "capisaldi" dei vari Stati: qui, e altrove, sono sempre letture preziose e istruttive
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Brrrr fa paura vedere dei francobolli ridotti così come quelli postati da pasfil!
Così sono andato a vedere i miei e ..... un (ex) bellissimo 1/2 Gr prima tavola ridotto quasi così
Allora l'ho messo in quarantena in disparte.
Poi ho preso in mano il frammento di Crocetta e gli ho fatto un "mio mezzo bagnetto" per eliminare ben 5 pezzi di linguella.
Un po' di sporco è venuto via senza toccare la parte calcografica ed anche il colore adesso è ancora più vivo.
Grazie per tutti i consigli
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Re: Ultimo acquisto: una crocetta
che botta Pietro... ...contento di risentirti sul forum...
Jose'
ps Marino complimenti.. ...
Jose'
ps Marino complimenti.. ...
- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Ultimo acquisto: una crocetta
Ho ritrovato un 1/2 grano molto ossidato.
La settimana prossima spero di avere il tempo di pulirlo.
Vi mostrerò le immagini che riprenderò prima e dopo l'intervento.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La settimana prossima spero di avere il tempo di pulirlo.
Vi mostrerò le immagini che riprenderò prima e dopo l'intervento.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti