Uso delle Cartoline Postali per l'invio di Campioni senza Valore

[mfoolb]

Ciao,

da collezionista di interi postali mi piacerebbe che in questa area del forum ci fosse maggiore attivita' e cosi' provo a dare il mio contributo.

Condivido le immagini di un pezzo - in pessime condizioni - ma che trovo interessante perche' a mio avviso non comune e con un testo che ne conferma l'uso.

Mi riferisco all'invio di un campione senza valore con la prima cartolina del Regno d'Italia.

Le pessime condizioni (che ritengo azzerino quasi il valore del pezzo) sono dovute anche alla specificita' dell'invio perche', a mio avviso, sono in gran parte causate dalla rimozione del campione dal supporto.

La data di invio, visibile nell'annullo sul francobollo ed indicata nel testo, e' il 2 Marzo 1876.

Riporto una parte del testo a conferma dell'uso: [..] al campione che le perviene [..].

La data e' antecedente di un anno al pezzo mostrato da Pini nella sua collezione sulla prima cartoina, in quel pezzo era anche stato scritto - non ha corso - non mi pare che in quello in mio possesso ci sia la stessa indicazione.

Se potete condividete le immagini dei pezzi a voi noti (vorrei anche capire se lo stato del mio pezzo e' un'anomalia rispetto agli altri noti) e vi sarei anche grato se mi deste la vostra opinione sul numero 2 che si legge essere stato apposto con timbro precedentemente all'apposizione del francobollo da 2c.

Saluti.

[somalafis]

Caro amico, grazie del tuo contributo. Il pezzo che ci mostri - nonostante il danneggiamento - e' interessante per l'uso ''precoce'' con l'aggiunta di un campione (immagino di stoffa o di nastro) per il quale e' stata pagata l'apposita tariffa di 2 centesimi: in effetti questo utilizzo sulla CP n.1 non e' frequente come sulle successive cartoline umbertine. Il buon esito delle CP come oggetto di comunicazione spinse molti ad utilizzarle allegando campioncini ''sottili'' (con pagamento o meno della relativa tariffa): mi sembra che l'atteggiamento delle Poste sia stato un po' oscillante sulla liceita' dell'operazione, ma credo che in genere questi invii passassero senza problemi.

Sarebbe certamente interessante che altri collezionisti si prendessero la briga di mostrare i pezzi di cui dispongono e che presentano qualche ''anomalia'' d'uso. Il successo delle cartoline postali presso il pubblico nel corso dell'Ottocento si misura anche con la loro imprevista versatilita' d'uso: non solo i piccoli campioni spillati sopra, ma anche le etichette o lo stampe pubblicitarie, gli annunci, le intestazioni a stampa, i repiquage come estratti conto o listino di commercio, come ricevute, come moduli amministrativi....

[debene]

a tutti,
non è il mio campo ma la mia curiosità mi induce a chiedervi .

sinora ero abituato a considerare come oggetto chiamato "campione senza valore" i sacchettini in tela che
a mò di busta servivano ad inviare appunto campioni senza valore. io ne ho alcuni di mio padre ( periodo siracusana ) che come medico anatomo patologo li riceveva in istituto con dentro i campioni istologici per il relativo esame.

Da quello che ho capito il caso mostrato sarebbe un anticipo "forzoso" dello stesso servizio anche se poi non capisco cosa
potesse essere allegato alla cartolina oltre che qualcosa di semplice e leggero.

grazie se ci saranno ulteriori spiegazioni.



sergio

[mfoolb]

Ciao Riccardo,

spero proprio che qualche collezionista mostri altri pezzi, tu per caso hai qualche immagine di repertorio? Cosa ne pensi del timbro sotto al francobollo?

Ciao Sergio,

ti riporto un estratto dal secondo volume dell'Unificato di storia postale:

I "Campioni senza valore" figurano nel tariffario itailano fin dalla costituzione del Regno. A quell'epoca la relativa tassa e' pari ad un terzo di quella stabilita per la lettera ma in ogni caso non puo' essere mai inferiore alla tassa della lettera semplice [...] Tale trattamento rimane in vigore fino al 31/12/1873, quando la tariffa dei campioni viene equiparata a quella delle stampe; in seguito avra' un andamento proprio. [..] Sono da considerarsi campioni gli invii di merci non superiori ad un determinato valore e limitati nella quantita'; contrariamente, sono considerati 'pacchetti'.


Per quanto riguarda il mio caso penso si tratti di un piccolo campione di stoffa.

Saluti.

[debene]

ti ringrazio per la precisazione.



sergio

[somalafis]

...non capisco cosa
potesse essere allegato alla cartolina oltre che qualcosa di semplice e leggero.
sergio

Caro Sergio, come ti e' stato gia' indicato, il caso classico dei campioni allegati a cartoline postali e' rappresentato da piccoli ritagli di stoffa o di nastri o di fili e analoghi. Nell'Ottocento era un caso piuttosto frequente. Non ho trovato in rete un'immagine con un campioncino di stoffa ma dal sito della ditta FILSAM (che ha in vendita parecchi esemplari di questa tipologia di invii ma ne mostra solo la facciata mentre il campioncino e' ovviamente al retro...) prendo comunque un esempio con un pezzo di nastrino di tela.

camp.jpg

Revised by Lucky Boldrini - November 2017

[debene]

Riccardo, grazie anche a te.

hai aggiunto un nuovo tassello alle mie conoscenze.



sergio