Che cosa è una FDC e qual è stata la prima?

Forum di discussione sulle FDC

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somalafis
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Re: La prima FDC

Messaggio da somalafis »

Incredibile come una domanda innocente abbia scatenato un dibattito cosi' serrato e anche un po' ''acceso''. Comunque vorrei ricordare a tutti che non abbiamo il benche' minimo potere decisionale: se non si raggiunge un consenso, amen; se lo si raggiungesse, questo comunque non avrebbe effetti ''normativi'' sul mercato collezionistico.

Nel merito vorrei sottolineare quanto si rileva in uno degli ultimi interventi:
pieropas ha scritto: 6 marzo 2019, 21:57 … Buste con francobollo annullato il primo giorno della sua emissione si trovano già dall'epoca degli antichi stati, ma il concetto con cui furono create le fdc in Usa è molto diverso.
C'e' infatti un'ovvia differenza fra un uso casuale nel giorno di emissione e le buste o cartoline approntate da collezionisti proprio per sottolineare ''filatelicamente'' il giorno di emissione. La distinzione e' ''ideologicamente'' chiara, ma purtroppo non sempre pratica. In ogni caso la questione vera e': a cosa mira il collezionista? A documentare i giorni di emissione stabiliti dalle poste (l'ideale in questo caso sarebbero ''veri'' documenti postali viaggiati) o a raccogliere buste ornamentali commemorative e annulli commemorativi speciali impressi nitidamente, magari a scopo tematico (e allora l'ideale sono le FDC predisposte da case specializzate)?

Se posso, vorrei aggiungere che il tutto puo' essere complicato dal fatto che sovente le Poste dei vari paesi predispongono proprie buste primo giorno, come dire, ''ufficiali'' . Faccio un esempio concreto riguardante il caso singolare della Somalia AFIS. Le poste dell'AFIS quasi sempre predisposero proprie buste primo giorno ''ufficiali'' inizialmente senza annullo speciale. La differenza con le buste ''private'' (ad esempio le venetia) era che queste di solito erano viaggiate e quelle ufficiali no (ma non sempre). Poi dal 1953 le poste somale adottarono anche speciali annulli commemorativi primo giorno di emissione che compaiono sulla buste ''ufficiali'' ma non sulle FDC private
pt+as.jpg
ven senza as .jpg
Poi dal 1957 vennero adottati due tipi di annullo primo giorno: uno impresso sulle buste ufficiali delle Poste (non viaggiate) e l'altro impresso sulle FDC private (viaggiate o meno). Un bel pasticcio, no?
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Caelinus
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Re: La prima FDC

Messaggio da Caelinus »

Provo a sintetizzare.
Una FDC è una busta preparata appositamente per accogliere un francobollo o più francobolli (in caso di serie) e il suo annullo del giorno di emissione.
L'annullo può essere filatelico, speciale o con il guller.
Può essere viaggiata o no.
Deve avere la vignetta o il logo della ditta o ente postale emettente o entrambi.
Se prescindiamo dalla frase in rosso, come ho già avuto modo di scrivere, allora ogni supporto postale recante un francobollo e il suo annullo del giorno di emissione può essere considerato una FDC.
:cof: Ciao:
Pasquale(Lino) Gagliardi

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carlobassi
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Re: La prima FDC

Messaggio da carlobassi »

carlobassi ha scritto: 6 marzo 2019, 16:48 Secondo me considerare FDC le buste che nell'annullo speciale hanno la scritta "Giorno di emissione" e, al contrario, considerare buste "Primo giorno di emissione" quelle che non ce l'hanno, è da :rum: :rum:. Senza offesa per nessuno, è solo un mio pensiero :-)) :-)) :-))
Probabilmente questa mia frase, o meglio le emoticon, ha scaldato un po' gli animi…
Nella "serietà" del discorso, mi sembrava buffo chiamare FDC quelle con la dicitura "primo giorno di emissione" nel timbro e, al contrario chiamare buste primo giorno quelle che hanno un timbro senza tale scritta…

Poi, come ho già detto, l' unica cosa chiara è la grande confusione sull'argomento che si è venuta a creare negli anni. Basta guardare i vari enti postali (Tipo il nostro) che chiamano FDC quelle che qui si vogliono chiamare Primogiorno. Non vedo nemmeno perché seguire le direttive del sito americano sopra citato visto che chiama FDC anche le varie cartoline (cards) mentre qui vengono considerate solo le buste.

Si vuole fare la distinzione tra FDC e Primogiorno? Ok. Ma io continuerò a chiamarle FDC entrambe, al massimo se necessario le distinguerò tra FDC col cachet e FDC senza. Sono solo un accumulatore che non vuol sentire? Può darsi, ma visto che non ho intenzione di iscrivermi a club di "puristi", la cosa non mi tocca.

Anzi, dirò di più - per me le vere FDC sono quelle senza tanti fronzoli, spedite magari da persone ignare di tutto questo, le mie "nate per caso", magari anche un po' sgualcite. Loro almeno hanno una storia da raccontare. Quelle tutte belle e uguali, con un bel disegnino ed un bel timbro speciale, mi fanno pensare a quelle sagome con l'uomo muscoloso, col buco dove tu panciuto e senza muscoli infili la faccia e ti fai fotografare. Mi "sanno" di falso…

Forse sarebbe più giusto distinguere i collezionisti, quelli amatoriali da quelli professionali. Non sono i termini giusti lo so, ma non mi viene altro. Ma so che avete capito ugualmente. Nessuno dei due gruppi è superiore all'altro, sono complementari e se uno sparisce l'altro lo segue.

Quindi come dice l'amico delle mele :OOO: , l'mportante è che il mercato giri...
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debene
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

caro alligatote, anche se mi piacerebbe chiamarti col tuo vero nome che non so,
il termine raccoglitore seriale non era per me dispregiativo anzi,
voleva solo indicare un tipo di collezionismo nobilissimo e che permette
di non "annoiarsi" solo con le 1000 tonalità della quarta di Sardegna. :-))

Mi fa piacere che hai 20 anni; io ne ho 63 e gli anni che ci separano sono
stati per me anni di raccoglitore seriale, nel senso che molteplici
sono stati i campi filatelici a cui mi sono appassionato. Tra l'altro
ho eridato le raccolte seriali di mio nonno e di mio padre, che tra l'altro
hanno operato in periodi in cui la Filatelia andava alla grande e si comprava tantissimo.

Ma detto questo, quello che volevo far capire io è che
finchè decidi di raccogliere materiale eterogeneo va tutto bene e non c'è bisogno di
mettere dei paletti.

Se vuoi invece far crescere il tipo di collezionismo che ami devi far crescere
una comunità, che può in seguito diventare una associazione, e aggregarla
intorno a delle regole precise. Perchè tutte le altre associazioni hanno ben definito
il loro campo d'azione e per le FDC non si riescono a mettere d'accordo?
Questa poteva essere una buona occasione. Poi per non reinventare l'acqua calda
visto che in USA c'è una associazione, iniziamo da lì e al massimo in seguito
la italianizziamo.

Quello che non accetterei mai, fossi un collezionista di FDC, è che non possa
crearmele io ma solo quelle delle ditte private sono le uniche ufficiali ed il fatto
che debbano per forza avere l'immagine di lato.

Sono comunque contento di aver risposto almeno alla alla domanda iniziale!

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

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pieropas
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Re: La prima FDC

Messaggio da pieropas »

Nessuno qui vuole ergersi a sapientone, ma si cerca solo di portare un contributo in un campo dove, è molto evidente, regna confusione e poca chiarezza; si cercava di dare un nome specifico ad oggetti specifici evitando termini generici, buoni per tutte le stagioni. Probabilmente la confusione nasce già nel momento in cui si concepisce la propria collezione; il punto è: la collezione di fdc in senso lato, anzi latissimo, è una raccolta di buste recanti un francobollo annullato nel suo primo giorno d'emissione o una raccolta di francobolli annullati in primo giorno d'emissione? Nel primo caso le buste possono essere viaggiate, non viaggiate, raccomandate, con vignetta, senza vignetta, con quartine, ufficiali, private, selfmade e chi più ne ha più ne metta creando varie sottocategorie, nel secondo caso si colleziona un francobollo col suo annullo in primo giorno indipendentemente dal supporto, che può essere una busta generica, una busta dedicata, una cartolina, un foglietto, un cartoncino, un qualsiasi pezzo di carta, magari facendo distinzioni tra annullo filatelico, speciale, commemorativo ecc. Ecco, chiariamoci prima cosa stiamo collezionando, quello che ci interessa realmente, e poi vedremo se è possibile attribuire termini precisi ad oggetti, evidentemente diversi ma che, forse per pigrizia mentale, si vogliono definire con la stessa abbreviazione, invero molto comoda, di fdc.
Ciao: Ciao: Ciao:
Saluti a tutti Ciao: Ciao: Ciao: Pietro Pasta
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debene
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

Caro Pietro,
spero che questo tuo ultimo intervento, lucido come gli altri da te postati, riesca
nell'intento che ti proponi.

Purtroppo dalla mia esperienza devo rilevare che il filatelista, non so in altri campi di collezionismo ma ho
l'impressione sia la stessa cosa, è una persona fondamentalmente individualista, che ama poco il consociativismo, che ama molto criticare ma sopporti invece molto poco le critiche nei suoi confronti, si ritiene il depositario della verità assoluta e mi fermo qui per non ingenerare una polemica che poi spaccherebbe tutto.

Quelle di cui sopra sono poi secondo me le ragioni per cui la Filatelia, quella di base intendo, è poi in crisi.

Tutto si può collezionare, tutto è degno di essere collezionato, anzi se non ci fossimo noi collezionisti tanti oggetti sarebbe già spariti, ma bisogna assegnare dei nomi ben precisi e io devo sapere che se colleziono una cosa quella si chiama A e se ne colleziono un'altra quella si chiama B.

per esempio molti fanno confusione tra cos'è un saggio e cos'è uno specimen, ma si sa benissimo cos'è un saggio e cos'è uno specimen. Purtroppo la lingua italiana forse non aiuta e le cose si complicano quando mischiamo insieme termini italiani e termini mutuati da una lingua straniera.

Uno poi ci prova a metter ordine, ma certamente non faremo i Don Chisciotte contro i mulini a vento.

Ciao:

sergio
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chilandro
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Re: La prima FDC

Messaggio da chilandro »

Ciao Sergio Ciao:

debene ha scritto: 8 marzo 2019, 9:35 Caro Pietro,
....Faremo i Don Chisciotte contro i mulini a vento.

Ciao:

sergio
Scusa, ma non ho resistito!!! :abb:
sergio
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debene
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

:uah: :uah: :uah: :uah:

Ciao:

sergio
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Re: La prima FDC

Messaggio da TazDevil »

Leggendo questo topic mi è venuta la curiosità di conoscere un vostro parere su questo oggetto postale che non ho incluso in una collezione filatelica bensì in una raccolta di documenti cartacei sulle tecniche di propaganda elettorale del primo periodo repubblicano. Come si classificherebbe se dovessi considerarla all'interno di una collezione filatelica?
Ciao:
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Re: La prima FDC

Messaggio da Thenewguy »

Ecco un'asta statunitense dedicata alle FDC.

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Re: La prima FDC

Messaggio da Caelinus »

TazDevil ha scritto: 8 marzo 2019, 19:15 Leggendo questo topic mi è venuta la curiosità di conoscere un vostro parere su questo oggetto postale che non ho incluso in una collezione filatelica bensì in una raccolta di documenti cartacei sulle tecniche di propaganda elettorale del primo periodo repubblicano. Come si classificherebbe se dovessi considerarla all'interno di una collezione filatelica?
Ciao:
Ha la vignetta congruente con il francobollo ( elezioni amministrative) e l'annullo è quello del giorno di emissione del francobollo.
Secondo la mia definizione riportata sopra è una FDC.
:-)
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Re: La prima FDC

Messaggio da TazDevil »

Caelinus ha scritto: 9 marzo 2019, 11:39 Ha la vignetta congruente con il francobollo ( elezioni amministrative) e l'annullo è quello del giorno di emissione del francobollo.
Secondo la mia definizione riportata sopra è una FDC.
:-)
Lo pensavo anche io prima che voi mi confondeste le idee adducendo motivazioni tutte più o meno sostenibili :?:
Però si tratta chiaramente di una edizione "artigianale", probabilmente nata nella sezione di quel partito dove è stata confezionata applicando la fascetta con il simbolo ed il messaggio di propaganda ad una busta comune, per poi sottoporla a timbratura e spedizione presso l'ufficio postale. Questo significa che in teoria, chiunque può creare FDC (magari anche in esemplare unico) stampando sulla busta i segni caratteristici di questo oggetto filatelico? Ti confesso che se fossi un collezionista di FDC questa cosa mi disturberebbe. Possibile che il mercato collezionistico non abbia manifestato la propria tendenza, privilegiando l'uno o l'altro oggetto filatelico decretandone conseguentemente quotazioni diverse? In ogni contesto oltre agli "standard de jure", regolamentati da vari organismi "super partes", esistono gli "standard de facto" che sono decretati dagli orientamenti della maggioranza che oggettiva quelle aree non normate da regole ufficiali o autorevoli. Forse, una volta constatata l'assenza di regole ufficiali converrebbe investigare sul piano delle tendenze o delle consuetudini.
Ciao:
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

Questo significa che in teoria, chiunque può creare FDC (magari anche in esemplare unico) stampando sulla busta i segni caratteristici di questo oggetto filatelico?
per me la risposta è SI!

Io credo che ciò che rende ufficiale una FDC sia il francobollo e l'annullo che certamente sono e devono
essere di una amministrazione postale o di un soggetto eventualmente autorizzato e delegato.

Tutto il resto - come diceva il poeta - è noia!

Tutta la Storia Postale è
edizione "artigianale"
nel senso che la fanno i privati cittadini,
salvo poi considerla genuina o filatelica.

poi ripeto io non colleziono FDC e qualsiasi cosa dicete che sia, basta che lo decidete, per va bene.

Ciao:

sergio
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Re: La prima FDC

Messaggio da TazDevil »

debene ha scritto: 9 marzo 2019, 15:35 Io credo che ciò che rende ufficiale una FDC sia il francobollo e l'annullo che certamente sono e devono
essere di una amministrazione postale o di un soggetto eventualmente autorizzato e delegato.

Tutta la Storia Postale è edizione "artigianale" nel senso che la fanno i privati cittadini,
salvo poi considerla genuina o filatelica.

sergio
I miei dubbi vengono proprio da questa tua interpretazione secondo me troppo onnicomprensiva, in base alla quale si è portati a dedurre che la prima FDC possa essere una busta affrancata con il penny nero annullata il 6 Maggio del 1840. Siccome questa deduzione non mi quadra, vorrei provare a declinare la mia visione, basata proprio su categorie che presentano vari gradi di separazione tra oggetti postali e prodotti filatelici.
1) i collezionisti di storia postale tengono in molta considerazione le affrancature non filateliche, viaggiate in tariffa e recanti un timbro con la prima data d'uso, che nel periodo moderno coincide quasi sempre con il primo giorno di emissione/validità postale. Questi sono oggetti postali a tutti gli effetti in quanto non creati ad arte e rigorosamente viaggiati in tariffa (come la busta penny black).
2) Meno ricercate e quindi presumo meno gradite ai collezionisti di storia postale, sono le buste viaggiate che recano affrancature in tariffa ma più o meno palesemente di origine filatelica, cioè create ad arte da collezionisti.
3) Ancora meno ricercate e praticamente escluse dai collezionisti di storia postale, sono le buste viaggiate con tariffe eccedenti o serie complete su busta di chiara (ma non certa) origine filatelica, anche se questi recano la prima data di emissione.
4) Esistono poi degli oggetti palesemente filatelici anche viaggiati in tariffa, che recano la dicitura "primo giorno di emissione" e/o "FDC". La semplice comparsa di una di queste diciture, anche se apposta artigianalmente da un singolo collezionista, fa si che tali oggetti postali vengano esclusi (oserei dire schifati) dalla stragrande maggioranza dei collezionisti di storia postale.
5) Possiamo trovare inoltre prodotti filatelici, confezionati a regola d'arte anche da editori privati, che recano la dicitura FDC e timbri primo giorno speciali, viaggiati ma non necessariamente in tariffa.
6) Infine, esistono prodotti filatelici del tipo precedente che perdono definitivamente lo status di oggetto postale in quanto non viaggiati ma semplicemente annullati con timbri primo giorno, meglio ancora se appositamente confezionati.

La mia opinione è che il caso esposto al punto 4), che delinea il confine di interesse tra un collezionista di storia postale ed un collezionista di buste primo giorno, possa essere utilizzato come condizione minima necessaria per l'inserimento in una collezione di FDC e che pertanto il primo documento mondiale vada ricercato in quell'ambito.
Poi, dal momento che esistono i puristi della storia postale che per fugare ogni minimo sospetto di origine filatelica pretendono buste sgualcite e un po' disordinate, purché rigorosamente in tariffa, non vedo perché non debbano esistere anche i puristi di prodotti filatelici che pretendono FDC rigorosamente di fabbricazione editoriale con determinate caratteristiche standard sia del timbro che della busta.

Ciao:
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

La tua disamina non fa una grinza e mi trova sostanzialmente in accordo.

Io cercavo, ma forse inutilmente, nel senso di non utile, una definizione unica ed esaustiva.
Al fine di essere capace di trovare un oggetto postale e dire: " Oh caspita ma questa è una FCD!"

Mi sembra di capire che questo risultato non lo vogliano nemmeno i collezionisti di FDC.
Loro giustamente amano questi oggetti per la loro bellezza estetica ma sono i primi
a non considerarli oggetti postali. Tutto ciò:
fa si che tali oggetti postali vengano esclusi (oserei dire schifati) dalla stragrande maggioranza dei collezionisti di storia postale.
e questo personalmente lo ritengo un peccato, perchè anche se non colleziono FDC e anche se su una FDC non
possiamo metterci a disguisire come su altra roba filatelica, sono comunque carine.
Potrebbero per esempio essere una bella collezioneper un ragazzo che incomincia.

Ciao: Ciao:

sergio
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Re: La prima FDC

Messaggio da TazDevil »

debene ha scritto: 9 marzo 2019, 20:29 La tua disamina non fa una grinza e mi trova sostanzialmente in accordo.

Io cercavo, ma forse inutilmente, nel senso di non utile, una definizione unica ed esaustiva.
Al fine di essere capace di trovare un oggetto postale e dire: " Oh caspita ma questa è una FCD!"

Mi sembra di capire che questo risultato non lo vogliano nemmeno i collezionisti di FDC.
Loro giustamente amano questi oggetti per la loro bellezza estetica ma sono i primi
a non considerarli oggetti postali. Tutto ciò:
fa si che tali oggetti postali vengano esclusi (oserei dire schifati) dalla stragrande maggioranza dei collezionisti di storia postale.
e questo personalmente lo ritengo un peccato, perchè anche se non colleziono FDC e anche se su una FDC non
possiamo metterci a disguisire come su altra roba filatelica, sono comunque carine.
Potrebbero per esempio essere una bella collezioneper un ragazzo che incomincia.

Ciao: Ciao:

sergio
Beh forse sono i collezionisti di FDC a subire questa discriminazione da parte della FIP che, volenti o nolenti, rappresenta l'unico organismo mondiale a cui è riconosciuto il potere di indirizzamento normativo nelle esposizioni competitive filateliche ma che inevitabilmente condiziona un po' tutto il mondo del collezionismo, anche quello puramente amatoriale.
La Federazione, che norma perfino i concorsi di cartoline illustrate e di maximum card, non mi risulta che contempli alcuna tipologia di concorso dedicato alle FDC e per di più le censura apertamente nei regolamenti attinenti ad ogni altra categoria di concorso filatelico. Ora mi chiedo: se nei concorsi di cartoline illustrate la FIP (Federation Internationale de Philatelie) ammette anche quelle non viaggiate che con la filatelia non hanno nulla a che vedere, per quale motivo non viene creata una categoria specifica dedicata alle esposizioni di FDC che, sebbene non rappresentino testimonianze di storia postale, rappresentano sicuramente importanti testimonianze della storia della filatelia, con dignità pari a quella delle maximum card.
Forse il motivo per cui non si riesce a trovare una definizione univoca di FDC che ci consenta di risalire inequivocabilmente alla N. 1 mondiale, risiede proprio in questo ostracismo che può avere solo due origini: pregiudizio ideologico o scarso numero di collezionisti nel mondo, motivazioni queste che potrebbero essere anche entrambe vere.
Ciao:
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

Di pregiudizio c'è nè tanto in giro.
Noi tematici stiamo stati per anni discriminati e attenzionati solo come collezionisti di animali, fiori e minerali!
Ma se vedi una collezione tematica all'interno trovi tutte le tipologie di oggetti postali, con la conseguenza che un tematico deve quasi necessariamente essere un tuttologo.

Le affrancature meccaniche non sono contemplate proprio, anche se poi questa è una precisa volontà dei meccanofili, eppure non c'è niente di più genuinamente postale di una affrancatura meccanica.

Le cartoline sono state ammesse solo da poco e nemmeno in tutti i paesi.

Prendi la maximafilia: non c'è niente di più autocostruito di una maximum eppure ormai è una classe a concorso affermata; questo perchè c'è stato un gruppo di lavoro che ha fissato delle regole molto precise e stringenti nel definire una maximum.

Anche la new entry classe open, pur nella sua massima libertà, permette solo oggetti border line ben precisi.

Steso discorso per gli erinnofili: anche lì non è che le idee siano molto chiare.

In definitiva se si deve fare una collezione si deve sapere molto bene cosa mettere e cosa non mettere altrimenti
già ci si accapiglia tra giurati e concorrenti, figuriamoci se non ci sono regole.

Evidentemente non è un collezionismo ancora maturo; poi i tempi evolvono e forse tra qualche anno le vedremo a concorso.

Ma alla fine mi sento di dire: collezionate in piena libertà e divertitevi!

Buona domenica a tutti.

Ciao: Ciao:

sergio
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pieropas
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Re: La prima FDC

Messaggio da pieropas »

La discussione è stata interessante, e avrà chiarito le idee (anche se non tutte, credo); avrei piacere che qualcuno rispondesse alla domanda fatta più su: ma la raccolta di oggetti con francobolli annullati in primo giorno d'emissione è per voi principalmente una collezione di buste (con annesso francobollo) oppure una collezione di francobolli (su busta)?????
Provo a rispondere io: la mia la considero una collezione di buste.
Ciao: Ciao: Ciao:
Saluti a tutti Ciao: Ciao: Ciao: Pietro Pasta
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debene
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Re: La prima FDC

Messaggio da debene »

Per me non c'è alcun dubbio:

è una collezione di buste!

Ciao:

sergio

Rev LB Jun 2020
Sergio De Benedictis
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Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

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